"Modello Berlusconi" - lu.luke

Regolamento tra feudatari - quarterback  

  By: quarterback on Giovedì 31 Maggio 2001 12:56

Il problema dell' operazione telecom è complesso assai.ne abbiamo parlato più volte e non si possono ripercorrere qui tutti i passaggi dell' operazione che è stata ed è tuttora permeata da viscerali legami politici.Non però semplicemente liquidabili in una logica destra/sinistra.Per capire l' atteggiamento di repubblica bisogna pensare che quello che in in occasione delle elezioni viene battezzato ulivo è in realtà un complesso amalgama di lobbies politico finanziarie che stanno attualmente regolando i propri conti.Ma abbandono subito il terreno per evitare che gli animi si scaldino come quando si parla di elliott e di gann.Chiedo perdono per il cinismo ma le questioni sono molto simili ed ognuno è libero di correre dietro a quello che vuole.E' più interessante riflettere sulle peculiarità di un mercato come quello italiano che purtroppo attira sempre maggiori risparmiatori.Dal punto di vista fonamentale il mercato borsistico italiano riflette ben poco dello stato della nostra economia in cui il 70% del pil è fatto di piccole imprese e lavoro autonomo.Questi ultimi sono i servi della gleba .In borsa ci sono invece i feudatari proprietari dei settori strategici per la produzione:energia ,comunicazioni, servizi finanziari .Il meccanismo di controllo di partercipazioni incrociate richiama effettivamente il sistema feudale ,in cui le principali casate combinavano matrimoni tra parenti e consanguinei per non diluire il potere e perpetuarsi.L' assenza di qualsiasi forma di controllo sui conflitti di interessi è essenziale per questo sistema come l' olio per un motore. Da questo discendono due importanti conseguenze .Un listino che non reagisce alle reali condizioni economiche del paese ma scimmiotta i movimenti dei listini stranieri grazie al sistema dei fondi track-index.A meno che non ci siano in corso partite di regolamento tra feudatari. In secondo luogo le azioni sono strumenti di raccolta del risparmio.E la possibilità di drenare risorse finanziarie emettendo titoli è un diritto di signoraggio .L'operazione olivetti /telecom rappresenta in modo più puro il sistema sopra descritto.Un massa enorme di risorse finanziarie è stata convogliata nelle tasche di un gruppo ristretto di interessi per il solo ed esclusivo scopo di consentirne a tale gruppo di appropriarsi della società.L' azienda godeva e gode di un sostanziale regime di monopolio .Tutti gli sforzi del suo management sono quindi indirizzati al mantenimento di questa situazione unitamente al disperato tenativo di conservarne il controllo .Questo è paradossale ed in base alle leggi italiane che si applicano alle srl e spa normali anche illegale perchè viola alla radice la nozione del contratto societario , ma tant'è.Pertanto il finto stupore l' illegalità che ora sembra emergere sulle furbizie delle società offshore e altre malversazioni ha per me il sapore vano dell' ipocrisia.I grandi player finanziari internazionali trattano la nostra borsa come la Cia i governi fantoccio degli staterelli sudamericani.Ora spiegatemi perchè chi va in vacanza sotto l'ombrellone a riccione poi deve mettere tutti i suoi risparmi in questa specie di Honduras. veniamo alle questioni di politica industriale che tanto sembrano scaldare gli animi in questi giorni per la questione edf. L' enegia elettrica non è un settore ritenuto dai feudatari strategico per questo paese .Infatti dipendiamo per l' 80% dall 'energia importata dall' estero ed in questi ultimi anni la percentuale è fortemente aumentata.La lotta verte meramente su chi tra i feudatari deve farci la cresta sopra prima di rivenderla a consumatori ed imprese.Ma se rimarremo al buio o no dipende già oggi dal nucleare dei francesi e dal petrolio degli sceicchi. Qualcuno solleverà il problema della proprietà statale di EDF ecc.A questi consiglio di leggersi la composizione del mib30 per scoprire almeno una società non dipendente dal controllo del potere politico (chiamarlo stato è una parola grossa).Rammento infine che solo poco tempo fa la nostra ENEL si è comprata Infostrada il maggior concorrente privato dei telecom nella telefonia fissa .Se l' enel è privatizzata colgo l' occasione per lanciare la mia candidatura alla presidenza presso tutti i possessori di azioni che leggono il forum.Chicco Testa ,pulisci la scrivania, sto arrivando.

"Modello Berlusconi" - lu.luke  

  By: lu.luke on Giovedì 31 Maggio 2001 12:33

Il punto, Zibordi, è che temo dovremo dimenticarci per un pezzo di queste "ventate" speculative legate all'appetibilità di certe aziende, sotto un profilo della loro possibile opabilità (che orribile termine...). Da noi, a parte qualche limitato fenomeno di insiding, le Opa sono in realtà episodi scontati che si realizzano al culmine di episodi di scalata già in gran parte realizzati. Quando non si tratta di operazioni speculative (vedi Giribaldi con la Snia) sono più o meno aggiustamenti di portafoglio che nulla hanno a che vedere con intenzioni di reale competizione sul mercato. Esempi a piene mani. Le Opa del Gruppo Fiat su questa o quella controllata, oppure quelle curate da Mediobanca sulle varie Burgo, Montedison, ecc... Da ultimo ci sono quelle di natura "politica", come la finta scalata di Colaninno alla Telecom. Di quest'ultima si sa tutto e niente: tutto è la somma delle carte (igieniche?) di cui Colaninno ha oberato il mercato, visto che di soldi ne detiene invece pochini. Niente si sa invece dell'orbita istituzionale alla quale è stata agganciata l'operazione. La mia convinzione è che Telecom fosse un piccolo feudo della sinistra; o almeno così doveva diventare nelle intenzioni, per sfruttarne l'interattività a livello di comunicazione di massa. Ma visto che tin.it non decolla - e le casse della sinistra sono vuote - meglio lasciarla al suo destino e concentrarsi solo su Seat. Colaninno - che fonti interne alla Telecom mi dicono stia da anni smobilizzando tutto, comprese linee e sedie - non ha molto da spendere sul mercato, visto che i fondi esteri hanno capito che è sempre e solo alla ricerca dei (loro) soldi e visto che Tim farà anche cassa ma mi si dice che bari un po' sui numeri degli abbonati (conteggiando i morti e le utenze inattive). E a questo punto si inserisce il "modello Berlusconi". Il neo-premier, che tutti dicono è sceso in politica per evitare il collasso finanziario delle sue aziende, è ancora limitato nel gotha dell'imprenditoria per essere troppo identificato con la sua società di riferimento: Mediaset. E' noto che ambirebbe a qualcosa di più e che è questo il momento per comprarlo. C'è da giurarsi che in 5 anni di legislatura, esclusa la Fiat, lo vedremo attivo nello smobilizzare la sua partecipazione in Mediaset (così risolve in radice le querule sul conflitto di interessi) e comprarsi qualcosa d'altro, ma a prezzi che reputerà vantaggiosi. Non opando, quindi, ma rastrellando qua e là qualche partecipazione per entrare finalmente nei "salotti buoni" della finanza. Non dimentichi infatti che se la famiglia Agnelli è destinata al tramonto definitivo - per mancanza di eredi - la famiglia Berlusconi gli eredi li ha e sembrano pure brillanti quanto basta: manca loro soltanto l'immagine dei finanzieri, ma non dubiti che se la costruiranno per tempo. Trascurerei Olivetti (salvi i rimbalzi tecnici) perchè ancora il nodo delle telecom non è arrivato a soluzione: BT è un catorcio, idem per DT (Sommers è ancora al suo posto per giunta) e quindi non si vede chi potrebbe avere l'interesse ad acquistare una polveriera di debiti come Olivetti. Rimango invece sempre convinto che se interessi reali di potere e partecipazione ci saranno, dovranno convogliarsi sul gruppo Generali: perchè Maranghi non è Cuccia e perchè Generali (per Alleanza e per altro ancora) diventerà il nodo del futuro assetto del sistema previdenziale che il Governo Berlusconi dovrà forzatamente orientare verso formule di integrazione privatistica. Ma anche lì, dopo lo sboom dei conti di Alleanza ed i decretini anti-scalata inventati dai nostri principi, ci sarà qualcuno che intenderà investire i propri sonanti dollaroni? Speriamo.

Vendetta su Colaninno - anonimo veneziano  

  By: cgil-online on Mercoledì 30 Maggio 2001 20:38

In questi giorni assistiamo a cose che l'Avvocato non avrebbe giustamente voluto vedere e ci troviamo con Montedison ufficialmente in mano all'estero e credo non solo x il 20% ma x molto di piu'. Li' si tace, nessuno fa niente mentre credo ci sarebbe da verificare i presupposti di un'opa visto che appare strano quel 20 sia isolato. Troviamo in giro utili di esercizio per 200 mld scritti in bilancio ma non viene detto come si sono realizzati questi utili in quanto c'e' un'operazione in corso. I motivi sono vari (bca intesa mi sembra no?)... ma se io dicessi al fisco ho guadagnato 100 ml non posso dirti come, te lo dico fra 6 mesi mi arriverebbe Visco che sembra abbia fatto non solo le ganasce x gli evasori ma applica la vendita immobiliare x coloro che hanno debiti col fisco x 3 ml, che applicherebbe tale legge. Ciò è stato fatto dopo le elezioni. Perchè? Lasciamo poi perdere le tasse che si dovrebbero pagare sugli utili virtuali ma non monetizzati che Marzano & co. ora toglieranno credo. Qualcuno mi può spiegare il motivo di tanto accanimento su Colaninno (vedi repubblica e organi di controllo) quando le stock option di Pellicioli sono nemmeno 1/3 di quelle prese da Tronchetti Provera e 1/20 di quello che hanno preso in passato manager americani? Qualcuno mi spiega perchè tutte le cose scritte su Repubblica siano uscite fuori ora quando tutta la vicenda era nota da mesi e mesi basta cercare nei forum finanziari x avere conferma?!?! Se così fosse sarebbe triste sapere che un articolo su un quotidiano tirato fuori nei momenti piu' opportuni possa creare violente oscillazioni dei corsi azionari su dati e notizie vecchi di mesi. Mi auguro ciò non sia dovuto per un'articolo su un giornale e basta e che l'autore non abbia speculato. L'ultima frase di Repubblica dove si legge che si deve motivare il perchè seat sia andata da 1,2 a 7,5 presuppone un pizzico di non so cosa, magari di pura ignoranza. Si vada a vedere cosa hanno fatto società simili in germania o in usa senza poi contare le varie tiscali ecc. Sembra come un disegno di vendetta di qualcuno perchè Colaninno si è distaccato dalla sinistra. Oggi abbiamo assistito su olivetti un massacro che ha forse come unico scopo fare saltare la conversione telecom ovvero 10.000 mld di cash x olivetti. Non so per quanto tempo ancora Spaventa possa rimanere in Consob se non altro perchè era un avversario del Polo a Roma e lui perse. A volte dare le dimissioni è un gesto apprezzato ed a volte è meglio dimettersi che essere mandati a casa. Certi modi di fare e disfare sono antipatici da vedere e comunque sono gesti indelebili che fanno male e tutto sommato inutili che lasciano brutta memoria. Zibordi, gradirei un tuo commento, grazie.