--------------------------da MILANO FINANZA 22/09--------------------- Targetti prevede di chiudere l'anno con una crescita a doppia cifra del fatturato consolidato rispetto al 2003. Lo ha annunciato Targetti a Londra, dove si sta svolgendo il road show delle societa' appartenenti al segmento Star di Borsa Italiana. Domani il Gruppo annuncera' l'inizio dei lavori per il nuovo stabilimento della controllata Neri che sorgera' a Longiano (in Provincia di Forli') e che prevede un investimento di 7 mln euro, interamente autofinanziato dalla societa'. L'operazione mira sia al consolidamento della leadership di Neri sul mercato italiano - che al 30 giugno scorso rappresentava l'82,9% del suo fatturato - sia all'espansione all'estero. ---------------------------da BORSA E FINANZA 07/08------------------- È la storia di una stella da manuale, capace di sconfiggere i problemi dell’euro forte, di un mercato interno a crescita lenta e di dar soddisfazione agli azionisti (più 12,33% negli ultimi sei mesi), anche se vero tallone d’Achille sono gli scambi, di questi tempi sono davvero pochini e addirittura di tanto in tanto nessuno. Ma in momenti così difficili, anche il fatto che nessuno voglia vendere può essere motivo di consolazione. Lorenzo Targetti, amministratore della società di illuminazione di interni ed esterni, la prende con filosofia. Altri sono i suoi obiettivi: acquisizioni, una struttura più snella, lo sbarco in Cina. «Continueremo nella nostra politica di acquisizioni - commenta Targetti - Ci stiamo guardando attorno, anche se il nostro interesse è rivolto soprattutto verso società di piccole e medie dimensioni attive sul mercato europeo in settori contigui o complementari ai nostri, come per esempio l’elettronica avanzata». La semplificazione della struttura societaria passerà, invece, attraverso la concentrazione della produzione in tre impianti: due in Italia (Firenze e Rimini) e uno in Cina. «Infatti, stiamo completando la chiusura dello stabilimento di Exterieur Vert, la nostra controllata francese specializzata nella produzione di illuminazione tecnica per esterni, che verrà trasferita negli altri siti produttivi del gruppo», spiega Targetti. L’operazione, già interamente spesata, permetterà al gruppo di migliorare il grado di efficienza produttiva, i cui effetti sui margini saranno visibili dall’ultimo trimestre del 2004. Nei progetti di Targetti c’è poi un rafforzamento nei Paesi dell’Europa dell’Est e dell’Estremo Oriente, iniziando dalla Cina. L’ultima partnership, siglata alla fine di luglio, con la società cinese Neo-Neon per la costruzione del primo impianto per la produzione e la vendita di lampade Targetti a Canton, va proprio in questa direzione. Il sito di 9mila metri quadrati, che dovrebbe essere realizzato entro fine anno, prevede un investimento iniziale di 1,7 milioni, di cui il 55% a carico di Targetti. «Alla fine del 2006 stimiamo di realizzare nell’area asiatica un fatturato di circa 10 milioni, partendo da zero», anticipa l’azionista-manager, che non nega di avere in ballo grandi progetti per le Olimpiadi del 2008 in Cina. Nell’attesa la strategia attuata sembra pagare: il primo semestre si è chiuso con un fatturato consolidato di 73,1 milioni (+15,10%), un margine operativo lordo di 9,6 milioni (+28,3%) e un utile ante imposte di 6,2 milioni (+134%). Insomma, il titolo merita davvero una qualche attenzione. ------------------------da BORSA E FINANZA 9/04----------------------- Dopo il David di Michelangelo e i negozi di Bulgari e Benetton, ora anche gli hamburger di McDonald’s saranno illuminati da Targetti. Il gruppo fiorentino guidato da Lorenzo Targetti ha infatti sottoscritto un accordo per l’illuminazione di mille McDonald’s europei. Una collaborazione che potrebbe estendersi anche Oltreoceano visto che Targetti sta realizzando un progetto pilota in Florida. Al manager Borsa & Finanza ha chiesto un aggiornamento sulle strategie del gruppo. In termini finanziari, il contratto con McDonald’s quali benefici avrà sul conto economico del 2004 di Targetti? Gli effetti positivi si vedranno nel prossimo triennio, tanto dura l’accordo che prevede la fornitura di un’ampia gamma di prodotti per l’illuminazione dei McDonald’s europei. A fine 2006, quindi, l’incremento dei ricavi dovrebbe attestarsi intorno a 10 milioni. Potrebbe essere però anche superiore. Tutto dipenderà dai risultati che avremo in Florida, dove stiamo testando un ristorante della catena del colosso americano. Non escludo però di illuminare anche alcune centinaia di Mc al di là dell’Atlantico. Com’è andato il 2003? È stato un anno positivo. Lo scorso esercizio il fatturato è cresciuto dell’1,2% attestandosi a 131,8 milioni, ma il margine operativo lordo è calato del 20% circa, passando da 20,8 a 16,8 milioni. Anche l’utile netto consolidato è sceso a 3,4 milioni, da 5,3 milioni. Il giro d’affari ha risentito del calo del 13 per cento registrato dall’illuminazione per interni, mentre ha beneficiato del buon andamento dell’illuminazione degli esterni, a loro volta saliti del 17 per cento. I primi mesi del 2004 hanno dato dei risultati incoraggianti? Dal punto di vista delle vendite non ci sono lamentele. Anche l’illuminazione per interni ha arginato il calo. Le nostre previsioni però non sono rosee. Quali sono le linee guida del vostro piano di sviluppo? Puntiamo a sviluppare il più redditizio settore dell’illuminazione, vale a dire gli esterni. A regime il comparto dovrebbe generare il 40% del giro d’affari complessivo, rispetto all’attuale 32 per cento. A livello territoriale, invece, ci rafforzeremo nei Paesi dell’Europa dell’Est e dell’Estremo Oriente: due mercati in forte espansione. In Cina, per esempio, abbiamo in ballo importanti progetti. E lo stesso vale anche per l’Italia, un mercato difficile, dove però speriamo di crescere con operazioni legate allo sviluppo delle grandi opere e dell’alta velocità. ----------------------------------------------------------------------