Re: Medio Oriente e intrighi ¶
By: pana on Martedì 07 Novembre 2017 12:13
aia aia se scoprono che se la fa con gli ebrei
dura poco sto bin salman
long oil intanto
By: gianlini on Martedì 07 Novembre 2017 12:08
Il minicolpo di stato in Saudi Arabia è probabilmente stato organizzato a Tel Aviv....(con la benedizione o copertura di Trump - d'altronde tramite il genero ebreo non deve essere difficile comunicare con la cricca del muro del pianto)
By: gianlini on Martedì 07 Novembre 2017 10:48
As expected, Saudi Arabia has cast itself as the victim of external Shia plotting after its internal weekend of chaos which included a missile attack from Yemen, the deaths of two princes and other high officials within a mere 24 hours, and an aggressive crackdown against dissent in the royal family which saw close to a dozen princes placed under house arrest. And as Al Jazeera noted, in this Saudi version of 'Game of Thrones', the 32-year-old Mohammed Bin Salman (MBS) shows that he is willing to throw the entire region into jeopardy to wear the royal gown.
As we've noted many times before, it is fear of Hezbollah and its increasingly broad acceptance and legitimacy within Lebanese state institutions that also drives heightened Israeli rhetoric and bellicosity of late, which has once again "surprisingly" found itself on the same side as Saudi Arabia.
http://www.zerohedge.com/news/2017-11-06/verge-catastrophe-saudi-arabia-says-lebanon-declared-war
By: shera on Lunedì 06 Novembre 2017 16:03
Solita manovra petrolio in cambio di carta, quanto ci mette la fed a stampare 100b?
ci compri qualche decina di aerei, se si impantanano nello yemen, tra dieci anni tornano a dorso di cammello
By: gianlini on Lunedì 06 Novembre 2017 13:55
sempre più evidente il patto fatto con Wall Street subito dopo le elezioni; d'altronde Trump è uno specialista di "deal"....
ovviamente l'IPO di Saudi Aramco è "important for Wall Street" e le grandi banche, non come vorrebbe far credere Trump, pensando che tutti siano boccaloni, per gli USA (che forse addirittura rinunciano a pompare il petrolio dalle sabbie bituminose, per far contenti i sauditi)
Pare che sia valutata 1 trilione di dollari, se ne quotano anche solo il 10 % sono 100 miliardi di dollari, come commissioni siamo a 10-15 miliardi di dollari come minimo, ....tutti tassati al minimo, ovviamente....
Chissà come è contenta la May ....
By: G.Zibordi on Lunedì 06 Novembre 2017 12:53
In risposta al mini colpo di stato in Arabia Saudita Trump ha fatto subito un tweet dicendo che Saudi Aramco può e deve quotarsi al New York Stock Exchange.
Aramco è ovviamente il gruppo che controlla il petriolo saudita e stava parlando di quotarsi in America da più di un anno.
Trump ha mandato un segnale al principe di 32 anni Saman che ha arrestato una dozzina di personaggi chiave comunicandogli che sono d'accordo.
La gente che è stata arrestata questo weekend come Al Waleed sono legati alla corruzione dei politici in America, ad esempio pagavano la società di lobby di John Podesta, Il braccio destro della Clinton.
Facciamo un passo indietro. Il primo viaggio che Trump ha fatto è stato in Arabia Saudita con tutti i suoi uomini chiave durato due giorni e ha tenuto un discorso che offriva un'alleanza a lungo termine. L'arabia è ora in declino perchè il petrolio quota sui 50 dollari da un paio d'anni e non copre più gli enormi deficit pubblici con cui tiene a bada la popolazione.
Gli Usa pompando petrolio dalle rocce bituminose l'hanno messa in crisi. Trump ha offerto un accordo a questo principe ereditario in cambio dell'eliminazione dei personaggi che finanziavano la Clinton e in generale i politici americani.
E' l'Arabia che ha bisogno di quotare Aramco in America e non viceversa, e Trump oggi ha dato l'ok dopo aver visto che il principe Saman aveva agito arrestando tutti questi personaggi. Trump è specialista nei "deal" e una mossa del genere corrisponde al suo carattere e ai suoi interessi.
Questo scenario lo deduci da una serie di cose come quelle che ho citato, in particolare lo strano tweet in cui Trump risponde a un mezzo colpo di stato dicendo: Ora quotatevi a New York in borsa.
In pratica sembra che questo principe che sta eliminando i pezzi grossi sauditi che pagavano i politici americani abbia agito d'accordo con Trump.
By: gianlini on Lunedì 06 Novembre 2017 11:36
Gano, io non nego l'inquinamento, l'aria a Milano è sicuramente inquinata.
Ma visto che pare che le contromisure finora messe in atto abbiano un buon esito, come dimostrano i dati sui centenari, penso che ci si debba preoccupare di più semmai del climate change, verso il quale le contromisure sono ancora insufficienti. Voi addirittura non vorreste nemmeno prenderne, di contromisure!
Come detto, sembra che l'effetto più eclatante del climate change sia l'innalzamento dei mari, e mi sembra che per l'uomo non sia prorpio un dettaglio.
By: gianlini on Domenica 05 Novembre 2017 16:43
Innanzitutto le due cose sono totalmente slegate . Anche i bagnini sulle spiagge sono un business milionario,....e con questo?
In secondo luogo, a giudicare dal numero di anziani che abitano a Milano, direi cmq che non dobbiamo poi preoccuparci molto, Gano....L'idea che fuori città si viva molto meglio e più a lungo e in salute che in città è piuttosto smentita dai dati numerici
Facciamo due calcoli_: 633 su 1.400.000 residenti vuol dire un centenario ogni 2210 abitanti.
Quanto sono in tutta Italia i centenari? più o meno di 27285 (il numero che si otterrebbe moltiplicando il rapporto milanese) ?
risposta:
Quindi a Milano ci sono più ultracentenari rispetto alla media italiana, non meno....
By: gianlini on Domenica 05 Novembre 2017 16:02
Questo thread è molto interessante....
Immagino che per il Muro (beatiful!) non sia ancora questione di giorni l'erigerlo....
Leggendo qua e là si scopre infatti che:
Corn bulls are happy to see Mexico continuing to step up as large purchasers of U.S. supply.
Yesterday's buy of over 53 million bushels is thought to be one of the top-10 largest single day purchases of U.S. corn in our nation's history.
http://www.cornandsoybeandigest.com/marketing/record-large-corn-demand-enough-push-prices-higher
By: gianlini on Domenica 05 Novembre 2017 15:37
Molto interessante l'articolo che hai citato, Shera.
In pratica quello che è avvenuto negli ultimi anni è che la gestione dell'agricoltura è diventata molto più efficiente, grazie alla presenza di grosse aziende sufficientemente capitalizzate, e al recupero di ampie zone lasciate non coltivate dal crollo dellUnione Sovietica. Nel 2017 si è poi avuto un discreto aiuto dal clima.
Nell'articolo si dice che il solo recupero delle zone non coltivate e il recupero di gap sui rendimenti era in grado di produrre grano superiore all'intera produzione US.
By: shera on Domenica 05 Novembre 2017 15:33
Gianlini in effetti la temperatura e il clima meno secco sono soprattutto per il raccolto 2017, non è un trend
in ogni caso riscaldamento globale e co2 non sarebbero un problema, a meno che tu vivi in un atollo
Qui trovi molto sul potenziale della russia in ambito agricolo http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2211912414000479
benissimo nuove sementi, ma loro principalmente hanno lasciato i campi meno redditizi inutilizzati
accadrebbe anche in europa senza i contributi,,,,
By: gianlini on Domenica 05 Novembre 2017 15:01
Rubbia però dice che la temperatura dal 2000 al 2014 non solo non è salita ma è addirittura scesa.
Quindi la produzione record di grano e frumento in Russia non sembra assolutamente correlata a tale dato. (come invece dice Shera)
L'articolo sembra invece far pensare che il boom di produzione sia dovuto al permesso di usare specie geneticamente modificate.
A major limiting factor for the region’s corn farmers – the lack of top-quality genetics – may be easing; the Russian Federation will begin to allow the cultivation of genetically modified crops next summer. Meanwhile, Ukraine is taking steps to allow the production of genetically modified soybeans.
ma quando tutto sembra un po' più chiaro, ecco che salta fuori quest'altra notizia....
“As far as genetically-modified organisms are concerned, we have made decision not to use any GMO in food productions,” Deputy PM Arkady Dvorkovich said at an international conference on biotechnology in the Russian city of Kirov.
https://www.rt.com/politics/315844-government-decides-to-ban-gmo/
A questo punto, forse che esportano grano GMO in grandi quantità ma non lo usano a casa loro?
Non vorrei che dietro tutto questo alla fine, non ci sia il QI dei cinesi (che stanno supportando i russi nel coltivare più grano)
E Trump cosa fa? gioca a golf.....
By: Bullfin on Domenica 05 Novembre 2017 14:22
Ecco Gano qui mi piace, ha un parere equilibrato contro i poveretti sempliciotti tifosi politici come il nostro terun informatico.
Vi sono interessi dietro, schei e politica e quindi di certo le informazioni che a noi arrivano sono FALSE o parzialmente vere.
Ora che la Co2 aumenti con il fossile è chiaro, che questo aumento sia rilevante no. Come detto lo dice Rubbia, lo dicono fisici esperti che affermano che in 150 anni l'effetto della co2 è pari a quello di generato da una candela all'interno di un grande capannone industriale...insomma zero o poco piu'.
Ovviamente i siistri (notoriamente con la testa vuota) vanno dietro ai loro leader maximi (che sicuramente sono al soldo di potentati)...poverini, bisogna solo avere molta molta compassione.
Ora curioso che si ciarli dicendo che i destrosi...non hanno sostenuto in passato il petrolio e petrolieri quando da che mondo e mondo la destra E' PER I PETROLIERI...see Bush tra i tanti....vabbe' bisogna avere pena di taluni.
FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente
By: gianlini on Domenica 05 Novembre 2017 14:00
Perdonami Gano ma è vero che Rubbia dice che i cambiamenti climatici sono ricorrenti, ma dice anche che la produzione di CO2 è esplosa e non accenna nemmeno a rallentare. Anzi, che gli stati uniti sarebbero all'avanguardia nella gestione delle emissioni.
È un intervento interessante, che tra l'altro menziona più volte la grande importanza del gas naturale. Quello che secondo te non era manipolabile ed equipollente al petrolio...;)
Non mi sembra che dica cose molto diverse da quelle che ho detto io. Lui dice che non è coi divieti ma con la tecnologia che cambi le cose. Ma mi sembra chiaro che suggerisca egli stesso che vadano cambiate e non si debba rifuggire dall'azione.
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