Trading e psicologia applicata - gianlini
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By: gianlini on Domenica 08 Settembre 2002 14:12
Per una volta non parlo di dividendi e neanche di berlusconi o prodi, ma riporto la discussione nel suo alveo naturale: come fare a guadagnare con il trading, e soprattutto, come correggere i propri errori.
Nella mia mente spesso faccio un parallelo fra come gioco a tennis e come faccio trading. In ambedue i campi alterno momenti di gioco forte, audace, caratterizzato da bei colpi a gioco debole, pavido, colmo di errori banali e da principiante. Guarda caso, il gioco forte si accompagna ad un distacco mentale dalla partita (gioco per giocare e non per vincere) io gioco debole compare nel momento di concretizzarla (ad esempio sul 5-4 di un set).
Lo sforzo mentale da fare è quindi quello di astrarre dal risultato finale e concentrarsi solo sulle proprie potenzialità e sulla palla successiva.
Ieri mi è capitato un fatto del tutto estraneo al trading e al tennis, in cui però ho ritrovato tutti i tratti che costituiscono il mio "problema psicologico" di trader.
1) Ero fuori con il motorino, nella zona nord di milano per vedere un paio di uffici. 2) Ad un certo punto ha iniziato a piovviginare e percorso qualche centinaio di metri anche se la pioggia non era fortissima ho trovato un anti-garage molto ampio e totalmente coperto dove rifugiarmi
3) trascorsi 3-4 minuti, nonostante il cielo non fosse particolarmente mutato, la pioggia sembrava un po' calare e ho visto passare un motorino. Mi sono detto "che fai, la femminuccia che si spaventa per due gocce?" e ho ripreso la strada
4) pochi secondi e sono stato investito da un pioggia battente molto forte. Alcuni motociclisti si erano fermati sotto degli alberi, e mi sembravano decisamente eccessivi. Rapidamente però mi sono trovato con le cosce frontali bagnate e con le maniche bagnate...
5) con un po' più di fatica mi sono infilato in una strada secondaria e mi sono rifugiato sotto il tendone prospiciente la vetrina di un negozio, riparo meno sicuro del precedente ma ugualmente abbastanza di protezione dalla pioggia
6) trascorsi pochi minuti, sembrava che la pioggia un po' si calmasse anche se continuava a venir giù abbastanza forte, e premuto da vicino dallo sguardo di un automobilista che si era sistemato appena dietro di me, sul marciapiede, ho deciso di riprendere il viaggio (per chi conosce milano ero sostanzialmente all'imbocco di via Farini e mi dirigevo ora verso via Sarpi)
7) il tratto di strada da percorrere non presentava alcuna possibilità di riparo, constando di un cavalcavia, una grossa rotonda e un tratto alberato. Qui venivo investito da un vero e proprio uragano (rapidamente la strada si era ricoperta da 5-6 cm d'acqua dappertutto) Perfino le macchine si fermavano perchè probabilmente non si vedeva più niente. Naturalmente il mio era l'unico motorino in giro
8) insultando me e il maltempo sono finalmente arrivato a casa, proprio nel momento in cui la pioggia iniziava decisamente a diradare . Avessi fatto una doccia sarei stato meno fradicio. Entro in casa proprio mentre salta fuori un raggio di sole.
giuro che tutto quello riportato è pura realtà e che anche i miei pensieri sono riportati fedelmente:
vediamo il parallelo al trading anche se penso lo abbiate capito perfettamente:
1) nonostante le cattive previsioni, esco in motorino e non in auto . nonostante la figura tecnica non sia di quelle ideali, mi imbarco comunque nel trade
2) il mercato mi da alquanto rapidamente torto, anche se non di molto
3) faccio scattare lo stop. Subito mi sembra che il mercato torni verso la mia posizione, e mi sento uno stupido senza p. ripristino la posizione con una piccola perdita (maniche bagnate)
4) il mercato va decisamente contro la mia posizione. all'inizio non posso credere ai miei occhi. Il passivo inizia a diventare più cospicuo (cosce bagnate)
5) Poi però prendo coscienza piena della posizione e il mio residuo self-control fa attivare un secondo stop. L'amico banshee però dice di aver guadagnato bene (è in macchina) e in effetti sembra che il mercato si sia fermato e dato che prima o poi si deve girare sono indotto a pensare che il mio stop sia coinciso con un minimo o quasi. Poi devo recuperare la perdita accusata per non essermi fermato al primo stop, punto e basta. Rientro in posizione in leggerissimo guadagno (qualche minuto di pioggia risparmiata)
7) subito dopo, il mercato, nella cosiddetta terra di nessuno, crolla! non ho più protezione e l'unica salvezza è data dal margin call (l'arrivo a casa, a leccarsi semplicemente le ferite)
8) appena scattato il margin call il mercato si riprende e torna laddove era prima che io iniziassi il trade
Ripeto: tutto questo è stato realtà ieri.