Verità Alternative: Scie Chimiche, UFO...

 

  By: Cures on Sabato 14 Maggio 2011 18:44

x Dragutin Non conosco testi divulgativi, ma da qualche parte ci saranno sicuramente. Se li trovo te li segnalo, ma temo che servano a poco. Materia molto ostica Ci hanno calcolato un sacco di universi possibili, ma il nostro non sono riusciti ancora a trovarlo, pensa un pò

 

  By: polipolio on Sabato 14 Maggio 2011 17:49

Sì, sì Trick, tu racconta pure tutto quello che vuoi, ma io lo so che ci sono degli omini verdi, con la lingua lunga lunga, che si camuffano da umani, ma sono fatti di antimateria, e usando i fermioni tachionici giungono sulla terra emergendo nei cerchi nel grano che altro non sono se non i terminali di wormholes intergalattici. Quando arrivano qui spandono feromoni non tachionici, sfruttando l'effetto tunnel della massa immaginaria, feromoni con cui seducono le terrestri per garantirsi una discendenza. Eh sì, perché il loro pianeta principale, Verdonia, era a rischio catastrofe naturale: gli esperimenti con la fusione nucleare, il torio radioattivo uscito da una centrale nucleare, che aveva subito l'esondazione del fiume di bile che gli scorreva accanto, le palle eoliche che si erano messe a girare così vorticosamente da mettere a rischio la sopravvivenza del genere verdoniano, gli acceleratori del CVRN che gli han fatto un buco nero nel cervello, ma soprattutto l'effetto serra causato dal metano di produzione verdoniana e il buco nell'ozono mettevano a rischio la sopravvivenza stessa del pianeta. I loro migliori scenziati e politici han capito che tutto ciò era a causa degli stessi verdoniani che rappresentavano il cancro del loro pianeta. Dato che a furia di accumulare bosoni (i fermioni gli servivano per la propulsione), eran diventati busoni, se ne sono usciti con la geniale idea di sopprimere (dolcemente, s'intende) tutto il genere femminile verdoliano. Operazione messa per lo più in atto ma che ha costretto i residui verdoniani non-scienzati e non-busoni rimasti a trovarsi un'alternativa. E chi è il principale, l'avanguardia di questi omini verdi che senza che ce ne accorgiamo ci stanno occupando e che perseguono solo i loro interessi e cioè principalmente le donne ? Ma dài, è ovvio, un omino verde si troverebbe in difficoltà dentro un corpaccione grosso come quello di Ferrara o lungo come quello di Fassino. Tutti quelli che hanno un po' di sale in zucca l'han capito. Gli altri leggono il giornalino del fratellino. Ma rob de matt

 

  By: DRAGUTIN on Sabato 14 Maggio 2011 17:21

Immaginavo questa risposta... Intanto mi sono visto i video di Barbour Se non ti e' di troppo disturbo, avresti anche qualche testo da consigliarci sulla teoria delle stringhe? Grazie, un salutone

 

  By: Cures on Sabato 14 Maggio 2011 14:38

Scusa Dragutin, ma questa è fantascienza e mi trovo un pò a disagio per cui non intervengo Ciao

 

  By: DRAGUTIN on Venerdì 13 Maggio 2011 15:07

Chissa'... http://it.wikipedia.org/wiki/Tachione http://it.wikipedia.org/wiki/Buco_bianco

 

  By: Poli on Venerdì 13 Maggio 2011 15:06

nella letteratura sanscrita insieme alle rotte per raggiungere altre galassie, risultate correte, sono descritte sia alcune popolazioni dei luoghi che le macchine che gli uomini potevano utilizzare per viaggiare nello spazio, le vimanas. evidentemente nella civiltà rama c'erano riusciti prima che la terra venisse sconvolta prima dalla guerra con atlantide poi dal grande diluvio...

 

  By: Trucco on Venerdì 13 Maggio 2011 14:57

secondo me siamo abbastanza al sicuro se, come mi pare più probabile, non è possibile viaggiare a velocità superluminali a prescindere dal progresso tecnologico di una civiltà intelligente: in quel caso la civiltà più vicina, magari tra le 10 mila presenti nell'universo intero, potrebbe trovarsi a distanze magari di 1000 anni luce da noi (una sfera del raggio di mille anni luce è comunque piccola cosa rispetto al totale), quella distanza potrebbe permetterci di comunicare (seppure con uno scarto di 1000 anni) tutt'al più, ma ne' noi ne' loro ci sogneremmo di affrontare viaggi di 1000 anni (non so per loro, certamente per noi viaggi intergenerazionali: parto io ed arrivano lì i bisnipoti dei bisnipoti dei bisnipoti dei miei bisnipoti) per andare a fare una guerra, non vedo quale motivo potrebbe giustificare un simile impegno di tempo. Diverso è il discorso se l'altra civiltà fosse in grado di piegare lo spazio tempo o viaggiare nei worm-hole, e spostarsi quindi in poco tempo da là a quà. Se disponi di quella tecnologia è verosimile pensare che disponi anche delle tecnologie per "terraformare" un altro pianeta nel caso dovessi fuggire dal tuo, o della tecnologia per creare arche dove poter soggiornare senza bisogno di trovare un pianeta ospitale dove andare ad abitare. Diventa ancora più arduo trovare una motivazione per cui una civiltà così evoluta debba darsi il disturbo di venirci a schiacciare. Detto questo mi pare che ci sia uno scienziato, non ricordo chi, che concorda con te sul fatto che sia più prudente non cercare di comunicare la nostra presenza nell'universo: nel dubbio meglio non rischiare.

 

  By: shabib on Venerdì 13 Maggio 2011 12:17

TRUCCO , condivido quanto da te asserito. tra l'altro credo che per un meteOrite che precipitasse sulla terra , malgrado la sua grandezza , penso che l'essere soggetto a 10 minuti di calore parossistico lo sterilizzi a dovere anche all'interno.... per l'eta' dell'universo dici cose giuste , ma ricordiamoci che la datazione e' con moderni sistemi , anzi contemporanei , ma io credo perfettibili....ricordiamoci da quando eravamo ragazzi : prima sui libri si diceva che l'universo aveva 1,5 mld di anni , poi 3 , poi 4 poi 6 , poi 9 , poi 11 , oggi 13,75...tu parli bene e ragioni di fino , ma io penso che ci sia un'evoluzione anche nella ricerca...poi il senso di quello che ho scritto collima abbastanza col tuo , ma la mia differenza , come ho scritto , e' che statisticamente non posso pensare che esistiamo solo noi nell'universo come civilta' di un "certo livello " , ma che ce ne debbano essere tra il nostro ed un livello superiore assai , almeno una decina e con le quali IO non desidero entrare in contatto.... :-) mi ricordo bene la progredita civilta' cristiana cosa ha fatto agli ATZECHI e agli INDIANI D'AMERICA....

 

  By: Trucco on Venerdì 13 Maggio 2011 10:13

effettivamente quel meteorite non prova niente. probabilmente perché sarebbe improbabile pensare che potesse farlo, dato che questo presupporrebbe che la vita sia potuta nascere anche su Marte. sto leggendo il terzo capitolo, quello che raggruppa le risposte al paradosso accomunate dall'idea che saremmo soli nell'universo, in quanto civiltà evoluta di vite intelligenti. pare che perché nasca la vita su di un pianeta occorrano circostanze particolamente simili alla terra, a meno di immaginare una forma di vita non basata sul carbonio e l'acqua. Ho scoperto che qui sulla terra abbiamo avuto un sedere clamoroso, non soltanto perché siamo alla giusta distanza per poter avere una ecosfera continua in cui l'acqua resti liquida, ma anche perché, ad esempio, abbiamo un pianeta gigante come Giove che ci "protegge", gravita alla giusta distanza e con un'orbita sufficientemente poco ellittica, cioè circolare, per non inghiottirci o spararci via nell'universo o dentro la stella, e al tempo stesso per proteggerci dai meteoriti e stelle comete vaganti che si attira lui o che riesce a deviare da noi! Probabilmente circostanze del tutto simili al nostro sistema solare ci saranno certamente da qualche parte, ma in un numero molto ristretto di casi rispetto al totale dei sistemi planetari esistenti: la vita, ancorché presente su altri pianeti, potrebbe essere oltremodo rarefatta. Se la biogenesi, la nascita casuale della vita da composti inorganici è un processo invece a sua volta estremamente improbabile, al limite del miracoloso, potrebbe invece essere possibile che siamo soli nell'universo.

 

  By: polipolio on Venerdì 13 Maggio 2011 08:35

Trick, le mie pur limitatissime conoscenze di istologia mi avevano fatto suonare un campanello d'allarme a leggere 'batteri fossili'. La pagina di wiki che citi è ben lontana dalla chiarezza cartesiana e in generale dal rigore logico; comunque, si limita a proporre come possibile ipotesi che una certa struttura a catena rilevata al microscopio elettronico su un meteorite potrebbe essere di origine organica, ma, quand'anche lo fosse, non necessariamente d'origine extraterrestre, ma eventualmente una contaminazione terrestre. ---------------- "Mediante un microscopio elettronico a scansione vennero rivelati alcuni organismi, considerati per la loro forma i resti di batteri fossili. Con un diametro compreso tra i 20 e 100 nanometri, le loro dimensioni erano simili a quelle dei nanobatteri terrestri, ma più piccoli di qualsiasi forma di vita cellulare conosciuta. Escludendo la possibilità di un'eventuale contaminazione, se tali organismi fossero veramente forme di vita fossilizzate, sarebbe la prima evidenza concreta dell'esistenza di una forma di vita extraterrestre. L'annuncio dell'esistenza di una possibile forma di vita extra-terrestre fu causa di polemiche e aumentò l'interesse verso l'esplorazione marziana. La notizia trovò vasta eco sui giornali di tutto il mondo, e fu persino annunciata ufficialmente alla televisione dal presidente Bill Clinton[6]. Sulla meteorite sono stati eseguiti diversi test per l'individuazione di materiale organico: sono stati trovati aminoacidi e idrocarburi policiclici aromatici. Possono molecole organiche essere create da processi non biologici o queste sono frutto di una contaminazione con forme di vita antartiche? È un dibattito ancora in corso. [7][8] [modifica] Gli scettici Tuttavia nel 2006, molti esperti sono concordi nel ritenere che la presenza di microfossili nella meteorite, non sia indicativa di vita, ma di contaminazioni di biofilm terrestri. Non si è ancora scoperto come possano essersi formati, ma in diversi laboratori di ricerca sono già state riprodotti organismi simili partendo da basi non biologiche[9]. Studi recenti sulla meteorite hanno mostrato che, sebbene vi siano basse probabilità, queste meteoriti sono in grado di trasferire sul nostro pianeta forme di vita marziana. Finora nell'arco di tempo di 2-3 anni si sono individuati dieci frammenti pesanti più di 100 grammi. Diverse specie di spore batteriche popolano spontaneamente le rocce e sono in grado di sopravvivere nello spazio per almeno 5 anni, pertanto è plausibile che forme di vita marziane si siano trasferite sul nostro pianeta."

 

  By: Trucco on Mercoledì 11 Maggio 2011 12:45

Shabib mi pare che la datazione dell'universo (13.5-13.9 miliardi di anni) in realtà sia abbastanza certa, nel senso che ci sono indicatori precisi che l'universo sia in espansione (^redshift#http://it.wikipedia.org/wiki/Spostamento_verso_il_rosso^ delle galassie) e estrapolando all'indietro il processo alla velocità di espansione calcolata si perviene all'epoca zero appunto. Da quanto ho compreso è improbabile che specie aliene per quanto evolute abbiano trovato la maniera di viaggiare a velocità superluminali o che l'umanità stessa ci possa mai riuscire: benché potrebbe essere possibile in teoria metterlo in pratica per particelle molto piccole, per grosse astronavi spaziali è un altro discorso. Questo limite alla velocità degli spostamenti e le distanze interstellari o peggio ancora intergalattiche forse sono la spiegazione più semplice del perché sia così difficile entrare in contatto con altre specie aliene, le nostre stesse trasmissioni radio che abbiamo messo "in onda" nello spazio ad esempio hanno appena potuto atraversare uno spazio con poche decine di anni luce di raggio, cioè una porzione davvero minuscola della nostra galassia, un nulla dell'intero universo. Non abbiamo mai incontrato nessun alieno o anche solo segnale alieno semplicemente perché forse siamo troppo lontani. Secondo l'autore non dovremmo preoccuparci che specie aliene possano volerci fare del male una volta individuatici, sembra uno scenario difficile da motivare, a meno che loro sonde autoreplicanti, dette anche macchine di Von Neumann, venissero sulla terra e si "cibassero" di essa al fine di moltiplicarsi per procedere oltre, cioè potrebbero cannibalizzarci ma senza "cattiveria". Però le specie aliene dovrebbero evitare di creare simili sonde, perché correrebbero il rischio che eventuali generazioni future di queste stesse macchine nanotecnologiche ... facessero ritorno sul loro stesso pianeta! Scenario semmai più probabile sarebbe che un domani l'umanità venisse eliminata da automi autoreplicanti o nanobot di nostra stessa generazione, smarrito il controllo dei quali questi potrebbero consumare la materia di cui hanno bisogno per moltiplicarsi, divorando tutto e lasciando sul pianeta solo una poltiglia grigia (^grey goo#http://it.wikipedia.org/wiki/Grey_goo^) di scorie e un esercito brulicante di nanobot famelici. Infatti una risposta al paradosso di Fermi è che le civiltà extraterrestri avanzate non arrivino mai a comunicare o colonizzare la galassia proprio perché nel loro progresso tecnologico ad un certo punto scoprono cose che non si possono controllare una volta create, come appunto le applicazioni nanotecnologiche che l'umanità sta iniziando solo ora a studiare e che magari tra qualche decennio causeranno la nostra estinzione!

 

  By: shabib on Lunedì 09 Maggio 2011 15:29

visto come TRUCCO l'ha postata in maniera interessante , pur non credendo agli eccessi delle presenze aliene su questo pianeta , sono certo statisticamente e logicamente di questo : 1- e' normale che in questo universo , tra centinaia di migliaia di galassie e milioni di sistemi solari , in 16 miliardi di anni , cifra pseudo data dalla nostra ignoranza ma per me molti di piu' , esistano forme di vita in milioni di sistemi solari . tra queste forme di vita , sicuramente le piu' raffinate possono essere diverse migliaia 2- non credo che tutte queste possano aver sviluppato una tecnologia che permetta di viaggiare a velocita' maggiore della luce , ma solo in qualche decina di pianeti . 3- queste sono state le piu' fortunate in quanto il loro pianeta non e' collassato/mutato prima che la loro civilta' avesse poturo sviluppare questo progresso. 4- siamo come una industria di nicchia ai margini della galassia per cui certe visite non possono essere state massicce fino ad oggi , non abbiamo mandato segnali nello spazio se non che da pochi decenni , troppo pochi per permettere di essere avvistati e giunti agli angoli remoti dell'universo o della galassia...spero che un giorno non ci pentiremo di esserci fatti questa pubblicita'....

 

  By: Trucco on Lunedì 09 Maggio 2011 11:22

Sto leggendo un libro molto piacevole e colgo l'occasione per segnalarlo qui: "se l'universo brulica di alieni, dove sono tutti quanti?" sottotitolo: 50 soluzioni al paradosso di Fermi. Al contrario di quanti come Duilio (che fine ha fatto poi? l'hanno abdutto?) pensano che gli scienziati siano una massa di corrotti dediti a favorire il complotto che ci tiene nascosta l'esistenza degli alienie mille altre cose contro l'umanità effettuate con la loro complicità o omertà, al contrario di quanti come me li consideravano comunque contrari, a priori, a riconoscere la questione degli UFO come argomento interessante perché essi non credono all'esistenza di specie aliene nell'universo, al contrario appunto molti degli scienziati del passato e del presente si sono interrogati sul perché ad oggi non abbiamo ancora incontrato prove dell'esistenza di altre specie intelligenti nell'universo, quando in realtà sarebbe molto più probabile, a rigor di logica, pensare che esse debbano esistere. Fermi per primo avrebbe posto questo quesito sotto forma di paradosso e l'autore del libro fa una rassegna di 50 possibili spiegazioni a questo paradosso. I ragionamenti che vengono presentato sono estremamente affascinanti e il libro trasmette molte nozioni di fisica, probabilità, ecc. ipersofisticate, in forma però fruibile (per il lettore medio almeno, non proprio per tutti tutti tutti) e godibilissima. L'opinione che sta dietro al paradosso di Fermi infatti è che gli alieni ... DOVREBBERO esistere. Secondo: le civiltà più longeve DOVREBBERO essere intelligenti e sviluppare conoscenze tecnologiche. Quindi ci si aspetterebbe che esse o colonizzassero la galassia, o tentassero per lo meno di spedirvi delle sonde, o anche solo di comunicare. perché non lo fanno? Le risposte possibili sono tantissime, molti pensatori, fisici, matematici, ecc. hanno elaborato spiegazioni più o meno audaci, l'autore ha provato a catalogarle tutte. Io credevo che la vita sulla Terra fosse nata per un autentico miracolo, qualcosa che spiegherebbe perché solo sul nostro pianeta "brulichi" la vita (una spiegazione che negherebbe il paradosso), invece ho scoperto che ^persino su un meteorite marziano, ALH84001#http://it.wikipedia.org/wiki/ALH_84001^, siano stati trovati dei microfossili di batteri, per cui sarebbe plausibile che su un numero elevatissimo di pianeti presenti nella galassia abbia dovuto "attecchire" la vita (anche se alcuni esperti sono scettici sul fatto che il meteorite contenga le prove dell'esistenza di vita extraterrestre). Sul fatto che debba nascere presto otardi una specie intelligente non saprei esprimermi, credo però che sia verosimile che questo debba accadere se le condizioni lo permettono, almeno in una parte di questi pianeti abitati, perché allora ci sentiamo così soli? Ci sono 50 risposte, ma alla teoria secondo cui gli alieni siano dietro alla creazione degli UFO, si nascondano all'umanità salvo fare capoccella ogni tanto o rapire per fare esperimenti su singoli esseri umani, a questa teoria pochissimi scienziati sembrano dare credito. Tranne il nostro Duilio ovviamente.

 

  By: shabib on Giovedì 05 Maggio 2011 19:16

CHIEDO SCUSA A ZIBORDI , MA RIMANDO UP PERCHE' TROVO CMNQ LA DISCUSSIONE MOLTO INTERESSANTE.

 

  By: shabib on Mercoledì 27 Aprile 2011 12:50

la mia monitorizzazione sta proseguendo grazie anche alle tecnologie moderne , satellitari incluse , oltre che le vecchie conoscenze. peccato che di alcuni sistemi di rilevazione non esista una rete di rilevazione mondiale , come per il radon , perche' il quadro sarebbe piu' completo fornendo anche il dove e non solo il quando che coi sistemi nelle settimane passate esposti si puo' prevedere con anticipo di minuti/ore e talvolta giorni... la deformazione della crosta e' altro rilevamento che pero' esige una fiumana di dati che da soli e' difficile ricontrollare, ma sicuramente e' un altro proficuo predittore.detto questo per quanto mi riguarda chiudo qui sull'argomento. thanks to USA Gov. and NASA for their researches opened to everyone.