trading online ritornano a galla - Moderatore
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By: Moderatore on Sabato 02 Ottobre 2004 19:45
le società del trading online ritornano a galla
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I broker d’Europa macinano utili
Si consolida la situazione finanziaria di banche e sim non italiane presenti sui listini del Vecchio Continente
di Andrea Fiorini - 02-10-2004 (borsaefinanza.it)
Il tempo del rosso volge al termine per i borker online europei. La recente conferma dell’utile per l’italiana Iw Bank (1,4 miloni di euro) si è inserita infatti in un momento finanziariamente positivo per la maggior parte degli intermediari virtuali del Vecchio Continente, non esclusi i nove quotati alle Borse di Parigi, Francoforte, Düsseldorf, Helsinki, Stoccolma, Zurigo e Bruxelles.
Il collocamento alla Borsa di Düsseldorf del broker online tedesco Sino ag (avvenuto il 27 settembre), da una parte, e i risultati finanziari del primo semestre 2004 registrati dai pochi intermediari quotati, dall’altra, sono i due fatti recenti, entrambi positivi, che hanno riportato l’attenzione sul mondo della negoziazione telematica europea. Malgrado sia un piccola entità (meno di 15 milioni di euro di capitalizzazione), l’Ipo di Sino è stata ben accolta dal mercato: collocata a 7,40 euro, ha chiuso la prima giornata di negoziazioni a 8,15 (+10%) e nel corso della seconda seduta si è portata più volte a 8,30.
E come quasi tutti gli altri broker quotati (vedere tabella in pagina), anche Sino ha realizzato nel corso del primo semestre del 2004 un piccolo utile, poco meno di 500mila euro. Ben lontano, quindi, dai numeri delle grandi banche online tedesche Comdirect e Dab, ma certamente un segnale da non sottovalutare. E anche chi, come la francese Bourse direct, ha sfiorato il nero senza riuscire a raggiungerlo (-1,4 milioni) si può giustificare con una ragione più che valida. Non si tratta infatti di cattiva gestione o di un mercato difficile, ma degli effetti dell’acquisizione del concorrente Capitol, col quale raggiunge ora 25mila conti e circa 240 milioni di euro di capitale gestito.
Situazione non dissimile per la finlandese Eq online e per la svedese Nordnet, che hanno comunque chiuso il semestre in utile. La prima ha rilevato per due milioni di euro l’intermediario istituzionale finlandese Conventum securities; una scelta, ha spiegato l’ad di Eq online, Jerker Molander, fatta per aggiungere al proprio parco di clienti retail gli investitori istituzionali. Nordnet ha invece rilevato per 20 milioni di euro il broker scandinavo Stocknet Aston.
Ottima poi la situazione del più grande broker online francese controllato da Societé Générale, Boursorama invest, l’ex Fimatex che nel 2002 ha rilevato Self trade da Dab bank e che ha raggiunto il nero per la prima volta in sei anni. L’utile di 9 milioni di euro (contro i -8,1 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente) è dovuto soprattutto all’apertura di 13mila nuovi conti nei primi sei mesi di quest’anno sull’onda della campagna di riduzione delle commissioni. Dal primo ottobre, poi, Boursorama offrirà a propri clienti 300 fondi comuni e ridurrà per due mesi i costi delle polizze vita: segno che anche Oltralpe il modello «trading più banking» si sta rafforzando. In Germania Comdirect, con una capitalizzazione tre volte maggiore di Boursorama e 631mila clienti, risponde con utili in crescita rispetto all’utile dello scorso anno, 1,3 milioni di ordini nel semestre e con un accordo (imminente) con American Express per le carte di credito. Secondo gli analisti, però, gli effetti positivi della ristrutturazione attuata in questi due anni potrebbero presto ridurre la loro portata. Buon utile anche per Dab, anch’essa da tempo sottoposta a drastiche cure ricostituenti, mentre, malgrado i risultati positivi, la holding elvetica Swissquote ha visto nel secondo trimestre 2004 una riduzione del 51% dell’utile rispetto al primo trimestre.
Crescono poi gli utili per la belga Keytrade bank, che nel corso del primo semestre 2004 ha registrato un aumento dei depositi del 21%, pur segnando un calo degli eseguiti tra il primo trimestre (171.149) e il secondo (116.075). Infine, pur non essendoci in Spagna broker online quotati, anche da qui giungono segnali incoraggianti. Secondo i dati dell’Aeb (l’Abi spagnola), infatti, le prime tre banche online della Penisola iberica, Patagon, Uno-e e Bancopopular-e, nei primi sei mesi del 2004 hanno ottenuto utili rispettivamente per 928mila, 3,85 milioni e 2,65 milioni di euro. L’Europa del trading online, insomma, prosegue la sua ripresa a piccoli passi. Con un occhio puntato ai nascenti mercati dell’Est.