il segreto del prezzo basso

Società che costano e costeranno ancora meno - gz  

  By: GZ on Lunedì 05 Marzo 2007 21:08

Società che costano molto poco e abbassano la media tra le grandi oltre a quelle energetiche sono ad esempio le varie Goldman Sachs, Lehman Brothers, Morga Stanley, Bear Sterns, JP Morgan, da 9 al massimo 12 volte gli utili solo che usano una leva finanziaria enorme e dipendono per il 75% da come va il mercato finanziario che loro alimentano con trilioni di derivati Ad esempio JP Morgan costa solo 13 volte gli utili e se guardo negli ultimi cinque anni è variata tra 48 e 13 volte gli utili, ma il rapporto debito/equity come per tutte le società di wall street è di 300 a 1 (333 a 1 per la precisione) cioè usando qualche miliardo di capitale ne muove migliaia tramite tonnellate di derivati venduti a clienti e anche in proprio. In pratica come tutte queste mega istituzioni finanziarie è un Long Term Capital più sofisticato Se qualcosa va storto sui mercati, cambi, oro, bonds o indici di borsa o obbligazioni junk o immobiliari sicuramente loro ci sono in mezzo perchè hanno le mani in pasta su tutto. I suoi utili possono dimezzarsi in pochi mesi e infatti venerdì c'era la storia che le loro credit default swap sono considerati dai loro stessi traders con un livello di rischio pari ai junk bonds Spero che ^JPM#^ risalga un poco per comprare meglio le put 50$

JP Morgan - gz  

  By: GZ on Lunedì 05 Marzo 2007 19:15

JP Morgan - gz  

  By: GZ on Lunedì 05 Marzo 2007 19:15

Società che costano molto poco e abbassano la media sono Goldman Sachs, Lehman Brothers, Morga Stanley, Bear Sterns, JP Morgan, da 9 al massimo 12 volte gli utili solo che usano una leva finanziaria enorme e dipendono per il 75% da come va il mercato finanziario che loro alimentano con trilioni di derivati Ad esempio JP Morgan costa solo 13 volte gli utili e se guardo negli ultimi cinque anni è variata tra 48 e 13 volte gli utili, ma il rapporto debito/equity come per tutte le società di wall street è di 300 a 1 (333 a 1 per la precisione) cioè usando qualche miliardo di capitale ne muove migliaia tramite tonnellate di derivati venduti a clienti e anche in proprio. In pratica come tutte queste mega istituzioni finanziarie è un Long Term Capital più sofisticato Se qualcosa va storto sui mercati, cambi, oro, bonds o indici di borsa o obbligazioni junk o immobiliari sicuramente loro ci sono in mezzo perchè hanno le mani in pasta su tutto. I suoi utili possono dimezzarsi in pochi mesi e infatti venerdì c'era la storia che le loro credit default swap sono considerati dai loro stessi traders con un livello di rischio pari ai junk bonds Spero che risalga a 50$ per comprare le put 50$ meglio

 

  By: angelo on Lunedì 05 Marzo 2007 12:19

Io non credo che in questo momento il problema sia rappresentato dai P/E, ma dall'unwinding di posizioni derivanti dal carry trade (evidentemente - visto il bel grafico postato da Mr FOG - ve ne erano anche sull'azionario). Stando sempre sull'S&P 500 (le small cap saran pure più care, ma nessuno mi costringe a preferirle alle blue chips, vero?), se si vuole parlare di P/E, è forse interessante la prospettiva storica. Il grafico che posto sotto è tratto dal sito di Laslo Birinyi:

 

  By: GZ on Lunedì 05 Marzo 2007 02:30

Le "borse" sono care o no ? Nel 1999-2000 gli indici di borsa come il MIBtel o S&P 500 costavano 30 volte gli utili e quindi era chiaro che erano sopravvalutati no ? Dipende, in realtà c'erano 100 titoli mega cap che costavano 30 o 60 volte gli utili come Cisco, Intel, Aol, Yahoo, Seat, Tim e alzavano la media, ma l'80% dei titoli medio-piccoli erano poco cari Dal 2003 è successo il contrario, le società grandi sono rimaste a livelli ragionevoli come valutazione in termini di prezzo/utili mentre le società medio-piccole che costituiscono l'80% o 90% dei titoli sono saliti del 40 o 50% in più dele grandi anche se i loro utili salivano meno (vedi i grafici qui) Il risultato è che oggi hai tanta gente che compra società che costano molto (p/e di 30) e si sente giustificata perchè la valutazione dell'indice è tenuta più bassa da alcuni pachidermi come Microsoft, Pfizer, Exxon, Telecom e Eni che effettivamente hanno p/e bassi che però NON sono i titoli che stanno comprando ! (indice delle società maggiori rispetto a quelle "mid-cap" (medie) dal 2002 in Germani, Francia, Inghilterra, America)

valutazione delle piccole e grandi - gz  

  By: GZ on Lunedì 05 Marzo 2007 02:01

La formula magica - gz  

  By: GZ on Lunedì 19 Dicembre 2005 03:06

Sono alcuni anni che leggo e mi tengo aggiornato di cose di borsa per cui cominciavo a pensare di avere sentito quasi tutto e di non dovermi stupire di niente e invece ho comprato questo libretto scritto apparentemente per i figli con il tono della favoletta da Joel Greenblatt e ci sono rimasto. Joel Greenblatt ha gestito Gotham Partners dal 1985 ottenendo un rendimento DEL 40% MEDIO ANNUO netto, solo comprando azioni americane, niente derivati, trading e cose strane, investimenti normali diciamo. Oggi gestisce circa 1.6 miliardi, ma non accetta più investitori da tempo. Ovviamente è piuttosto noto, ci sono 400mila ^link su Google sul suo nome#http://www.google.com/search?sourceid=navclient&ie=UTF-8&rls=GGLM,GGLM:2005-41,GGLM:en&q=Joel+Greenblatt^, sia come gestore di hedge fund di successo che ora anche come educatore perchè ha sfornato un famoso libro nel 1997 e ora ha messo in piedi due siti e poi ha stampato questo libretto per il pubblico che non sa niente di finanza Greenblatt insegna alla Columbia e ha messo in piedi un sito con un forum dove si accettano solo partecipanti in grado di fornire idee basate su un approccio di valore economico del business. Cioè se le tue idee di investimento non piacciono non puoi entrare nel forum, è un ^forum di discussione a numero chiuso#http://www.valueinvestorsclub.com/value2/signup.asp^ e la selezione dei partecipanti è basata sulla bontà delle idee proposte. Le idee migliori ricevono un premio di 5 mila dollari OGNI SETTIMANA, per cui non è uno scherzo o un passatempo. Ci sono circa 200 membri e Greenblatt e il suo socio lo vogliono chiudere a 250 partecipanti al massimo, tutti con un obbligo di fornire almeno sei idee valide all'annno Ha scritto due libri di cui il primo è un poco tecnico, ma quest'ultimo in particolare è affascinante perchè con il tono della favola spiegata a un bambino ^mostra la "formula magica" di investimento#http://search.barnesandnoble.com/booksearch/isbninquiry.asp?endeca=1&cds2Pid=110&isbn=0471733067^ alla base dell'approccio che ha sempre usato e le statistiche che provano che dal 1985 ha reso di media il 30% ANNUO contro il 12% medio annuo del mercato americano (ovviamente nominali) E ha creato un secondo sito il quale da questo mese fornisce automaticamente la ^selezione dei 100 titoli americani migliori in base alla sua formula magica#http://magicformulainvesting.com^ per chi voglia provare ad applicarla senza sudare troppo (Nota : la formula magica è in sostanza la combinazione di i) rendimento del capitale investito e ii) utile/capitalizzazione)

non occorre che il mercato sia toro - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Novembre 2002 18:43

Solo Vitesse ? E tutti gli altri dell'ultimo mese e mezzo, ABB, Artesyn, Abiomed, Ameritrade, Seebeyond, Cablevision ? Li "rivelo" tanto ormai sono da vendere, ancora un 4-5% degli indici e a meno di una risoluzione rapida dell'iraq in questi settori è quasi finita. Ma succede sempre così, fatto salvo il mercato veramente toro come nel 1998-1999, in un mercato oscillante oppure in un mercato negativo i rimbalzi sono sempre molto improvvisi. E se poi si concentrano su pochi titoli, medio-piccoli (e americani) sono difficili Comunque la morale è che non occorre che il mercato sia toro per tirare fuori qualche cosa di buono

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 21 Novembre 2002 18:14

complimenti per VItesse..ovvio che da quando quei bigoloni della merril lynch l hanno downgradata a sell e salita da 1,8 $ a 2,8..with Intel, Merrill also downgraded Analog Devices Inc. (NYSE:ADI - News), Applied Micro Circuits Corp. (NasdaqNM:AMCC - News), Conexant Systems Inc. (NasdaqNM:CNXT - News), PMC-Sierra Inc. (NasdaqNM:PMCS - News) and Vitesse Semiconductor Corp. (NasdaqNM:VTSS - News).

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

il segreto del prezzo basso - gz  

  By: GZ on Giovedì 21 Novembre 2002 17:50

Penso che molti se ne siano accorti comunque da soli e in ogni caso si leggono diversi commenti su questo fenomeno, ma al momento il segreto per comprare titoli americani da rimbalzo è il Prezzo Basso Banalmente con questo intendo che se un titolo quota 4 dollari e 20 centesimi può fare una variazione del 20-25% salendo di un dollaro. Ma un titolo che quota 54 dollari e 20 centesimi per fare una variazione del 20-25% deve salire di 15 o 18 dollari Per ragioni psicologiche evidenti e anche pratiche è molto più facile muovere di un dollaro che di 18 dollari Questa considerazione sembra molto stupida, lo so. Occorre specificare che funziona bene solamente e soprattutto quando il mercato accellera al rialzo in modo improvviso e gli operatori non hanno il tempo e la voglia di ragionare e devono reagire in fretta come succede adesso. Inoltre quando c'è fame arretrata di rendimenti a tutti i costi e si vogliono fare delle % in qualunque modo Soprattutto funziona quando le borse sono state compresse al ribasso molto come adesso e di colpo scoppia un rimbalzo oppure quando erano euforiche come nel 1999 e anche lì non si andava molto per il sottile. Ma io sto potando i portafogli dei titoli che costano più di 20 dollari in america e comprando solo titoli che quotano meno di 10 e vedo che funziona benissimo (ovviamente non è l'unico criterio!!) Edited by - gz on 11/21/2002 16:55:8