Quando gira il mercato ?

 

  By: polipolio on Lunedì 11 Giugno 2007 16:57

Gastone, è la figura nota come Three peaks and a domed house. Attendibilità boh. Trovi dei riferimenti qui: http://bigpicture.typepad.com/comments/2003/10/3_peaks_and_dom.html http://bigpicture.typepad.com/comments/2004/12/three_peaks_and.html qui http://ezinearticles.com/?Three-Peaks-and-a-Dome-House&id=69135 dice ad un certo punto con rara saggezza profetica ;-) "Dow Dip below 10,000. If you look at the Dow Index Chart you will see some assimblance of George Linsay’s three peaks and a build up of what could be a domed house, which could mean a doomed market in 2006 and the start of the end and the beginning" Comunque zio Gug(l)o ti dà svariati links

 

  By: polipolio on Lunedì 11 Giugno 2007 16:44

Renzo, detto che ci sono alcune cose non chiarissime (lock-up ? ) il modello è molto simile a quello attuato da molte società padronali ooops "a forte connotazione imprenditoriale e con soggetto economico talvolta diffuso all'interno di una compagine familiare". Le azioni senza diritto di voto sono cugine prime delle azioni di risparmio o di quelle privilegiate. IFI ne è il classico esempio. Morale: con un buon collocamento, e se riesci a convincere i gonzi che le comprano che si tratta di un buon affare avranno molto mercato. Controdeduzione: con regole ferree di corporate governance e ad esempio una convertibilità in caso non si raggiungano certi target di redditività e/o crescita e/o prezzo di mercato potrebbero avere un senso per i sottoscrittori.

 

  By: Gano* on Lunedì 11 Giugno 2007 16:34

>Come regola, maggiore è la parte del debito a tasso fisso e più >forte l'ondata inflazionistica maggiore sarà la riduzione in termini >reali del debito pubblico. Si', ma non solo. Se tu nascondi l' inflazione, trasformando quindi in pratica dei tassi variabili in dei tassi fissi, ottieni la stessa cosa. D' altronde Greenspan stesso ha detto che oramai il debito pubblico americano si abbatte solo con le rotative, e questa affermazione mi trova daccordo, nel senso che ha constatato l' ovvio. >Concordo cmq sulla volontà del sistema a mantenere ora tassi di >interesse artificialmente bassi sottostimando volutamente >l'inflazione.

 

  By: gastone on Lunedì 11 Giugno 2007 16:08

ciao chi mi spiega questa tecnica cioe i numeri sul grafico come si mettono e contano grazie mille ^...#http://img508.imageshack.us/my.php?image=dow3picchitb5.png^ clikkare sui 3 puntini non mi prende il grafico scusate

 

  By: renzo on Lunedì 11 Giugno 2007 15:31

Mi scuso per il fatto di inserire un argomento fuori Topic, ma non so dove poter richiedere in Cobraf un Vostro parere specifico in qualità di investitori e conoscitori dei mercati finanziari. In futuro, con molta probabilità, verranno collocate sul mercato delle azioni da parte una società, operativa sul WEB che perseguirà un modello di business molto particolare. Tale modello di business con molta probabilità fornirà all'azienda un'ottima visibilità all'interno della rete mondiale. La partecipazione alla società potrebbe avvenire attraverso la sottoscrizione, in fase di offerta, di due tipologie di azioni nelle quali sia scisso il diritto di voto dai diritti patrimoniali connessi alla partecipazione societaria. Quindi esisteranno due tipologie di azioni: azioni con solo diritto di voto e azioni senza diritto di voto ma che godranno degli gli utili e che saranno rappresentative del capitale sociale. Le azioni della prima tipologia non saranno negoziabili o scambiabili, mentre le azioni della seconda tipologia saranno normalmente negoziabili dopo un periodo di lockup. Il periodo di lockup sarebbe previsto per permettere all’azienda di attivare tutti i business previsti, in modo che il prezzo delle azioni possa esprimere un valore coerente a quello reale della società. Potrebbe essere anche garantito un valore minimo delle azioni corrispondente al valore sottoscritto in fase di offerta. Come considererebbero gli investitori tale tipologia di offerta e sarebbe comunque tecnicamente realizzabile tale tipo di proposta (soprattutto in relazione alla 2 particolari tipologie di azioni previste)? Grazie per le vostre risposte. Renzo

 

  By: Gano* on Lunedì 11 Giugno 2007 14:36

Il debito italiano fu azzerato dal Piano Marshall. Il problema dell' inflazione a due cifre e' che generalmente non ti spazza via il debito perche' lo stato, dovendo alzare i tassi, si trova a pagare interessi maggiori sul debito. A meno che', celando artificiosamente l' inflazione, tu non possa unire ad una alta inflazione dei tassi di sconto bassi, proprio come sta succedendo ora. Per poterlo fare pero' hai bisogno di determinate congiunture economiche delle quali mi pare che ne abbiamo parlato abbondantemente nei post precedenti. Il problema ora, secondo me, e' di vedere se queste congiunture si possono mantenere nel tempo.

 

  By: Gano* on Lunedì 11 Giugno 2007 11:23

La differenza fondamentale con le altre tornate infazionistiche e' che questa avviene -anzi, e' fatta avvenire- con tassi di sconto bassi (*), con tassi di sconto che qualsiasi manuale di economia ti direbbe che sono inadeguati per l' inflazione reale. Per poter fare questo i reali valori di inflazione deveno cosi' essere celati. La situazione e' pero' delicata. Il rischio qui che potrebbe fermare il meccanismo non e' il debito globale, quanto da un lato la capacita' dei paesi emergenti come India e Cina di poter continuare ad aumentare la loro produzione industriale e a prezzi sempre piu' bassi (**), dall' altro la continuazione del fenomeno migratorio in Occidente, che contribuisce alla calmierazione dei salari. Inoltre e' necessaria una sostanziosa crescita degli utili aziendali. Se questa congiuntura si fermasse, i tassi schizzerebbero immediatamente all' insu', con le ovvie e gravi conseguenze del caso (***) (****). Infine, per sostenere il sistema, il miliardo e duecento milioni di cinesi piu' il miliardo di indiani devono trasformarsi al piu' presto non solo in produttori ma anche in consumatori. La sfida globale -non ancora chiusa- sta infatti proprio nella capacita' di trasformare questi paesi in enormi mercati del domani. (*) In modo particolare quelli delle economie "forti", USA, Giappone e UE. Ma anche la Cina ha tassi di sconto bassi rispetto se non altro alla sua enorme e rapidissima crescita, e questo dovrebbe cominciare a farcela annoverare tra le economie "forti". (**) Infatti, di dazi alla Cina sostanzialmente non se ne sente piu' parlare. (***) Un altro motivo di arresto del meccanismo potrebbero essere i tassi a lungo termine, che sono destinati alla fine ad esplodere. Consideriamo pero' che siamo partiti da *una curva invertita dei tassi*, che qualcuno (Soros compreso, mi pare) riteneva foriera di imminente recessione... (****) Chi fa le spese di questo sistema di riallineamento del debito, e' il cittadino occidentale comune, come faceva notare Gianlini. Quello che non possiede ne' casa, ne' oro, ne' azioni, ma vive del proprio salario e mette i suoi risparmi nei BOT.

 

  By: gianlini on Lunedì 11 Giugno 2007 02:28

la guerra, se la vinci puoi prenderti le risorse del paese vinto per ripianare i tuoi debiti, se la perdi, di solito il debito viene cancellato tout court e chi si è visto si è visto non è che fai la guerra per quello, ma nella storia ha sempre contribuito a riazzerare i debiti dei paesi è da 60 anni che questo non avviene in occidente e lo scenario è quindi nuovo, ecco che allora i governi devono inventarsi l'inflazione perenne allo 1,8 %

 

  By: Fortunato on Lunedì 11 Giugno 2007 01:21

Corcas, il tuo secondo link (GANN) non si riesce a raggiungere. Puoi cortesemente inserirlo nuovamente? Un saluto cordialissimo a te e tutti. Fortunato

 

  By: Gano* on Lunedì 11 Giugno 2007 01:05

"ma la gente è convinta di comprare titoli validi, quando invece si tratta solo di carta sterile" Gianlini, molto probabilmente hai ragione, ma siccome nulla si crea e nulla si distrugge se crei diminuzione di debito, da qualche altra parte devi pur distruggere qualcosa, in questo caso distruggi parte del valore del credito. Alla fine e' meglio questo della guerra...

 

  By: gianlini on Lunedì 11 Giugno 2007 01:01

certo ma intendevo dire che si tratta sempre e per ogni paese, in pratica, di un'emissione di debito che non "rientrerà" mai e che superata una certa soglia ha bisogno di un ridimensionamento che una volta era operato tramite le guerre, ed oggi viene operato svalutandolo tacitamente ma la gente è convinta di comprare titoli validi, quando invece si tratta solo di carta sterile

 

  By: Gano* on Lunedì 11 Giugno 2007 00:57

Per forza. USA, Italia e Giappone sono tutti paesi con elevato debito pubblico. Comunque resta la tua assunzione di fondo: si direbbe che alla fine a rimanere fregati siano proprio i possessori di bonds. D' altronde sono loro che finanziano i debiti pubblici. "There is no such a thing as a free meal". Se devi abbattere rapidamente il debito tramite artifici bisogna che qualcuno alla fine paghi per questo.

 

  By: gianlini on Lunedì 11 Giugno 2007 00:54

io intendevo riferirmi alla pratica di sottoindicare l'inflazione

 

  By: Gano* on Lunedì 11 Giugno 2007 00:49

Non parlo dell' Italia perche' conta poco. Anche se la zecca stampasse a ruota libera (cosa che ora puo' fare solo con il permesso della BCE) che influenza potrebbe avere sui mercati mondiali? Altra cosa e' il Giappone, ma il Giappone e' stato sempre culturalmente restio a stampare moneta e lo ha fatto solo (e limitatamente) negli ultimi anni. Preferisce la politica dei tassi ultrabassi, che penso che terra' per molti anni ancora. Se Tokyo potesse adottare tassi negativi, probabilmente lo farebbe. Gli USA, invece, con il dollaro che e' ancora la valuta di scambio internazionale, sono sostanzialmente liberi di fare quello che vogliono.

 

  By: gianlini on Lunedì 11 Giugno 2007 00:42

perchè parli solo degli USA? Giappone, Italia mi sembrano ben più "laidi" in questo.....