Quando gira il mercato ?

 

  By: gianlini on Venerdì 16 Febbraio 2007 11:25

ant, anche dopo essere andati in pensione continueranno a maturare un 4 % di rendimento che da solo basta (a capitale inalterato) a darti il tenore di vita desiderato

 

  By: Ant on Venerdì 16 Febbraio 2007 11:21

Se uno mette da parte il 30% dello stipendio.... se guadagno la rispettabilissima cifra di 50'000 euro posso mettere da parte: 15'000 euro all'anno. Capitalizzati al 4% si arriva a 1'104'000 euro. Mantenendo lo stesso tenore di vita , ovvero 50'000-15'0000,sono 31 anni circa di pensione prima di mangiarsi tutto. Il calcolo e' stato fatto senza tener conto dell'inflazione. Pertanto devo sperare di non sopravvivere al mio 96° compleanno,avendo smesso di lavorare a 65 anni, e di non avere bisogno dei soldi anticipatamente per cure o altro.

 

  By: il Beppe on Venerdì 16 Febbraio 2007 11:13

Un piacere leggere cose chiare e precise. Complimenti

 

  By: andreax66 on Venerdì 16 Febbraio 2007 10:28

Sottoscrivo totalmente!

 

  By: corcas on Giovedì 15 Febbraio 2007 23:51

E' per considerazioni come queste che cobraf da solo vale più di tutti gli altri messi insieme... Grazie Zibordi!

Il meccanismo che si inceppa (1) - gz  

  By: GZ on Giovedì 15 Febbraio 2007 23:31

Pensa alle pensioni in Italia. Sarebbe semplicissimo, metti da parte dei soldi ogni anno, li investi in qualche cosa e quando decidi di smettere di lavorare hai una rendita. Non c'è più l'analfabetismo di massa le banche che falliscono come nell'800, oggi chiunque è in grado di farlo per la sua famiglia e per sè e non occorre nessun apparato statale Invece ci sono 22 milioni di pensioni su 44 milioni di italiani adulti, tutte nello stesso calderone amministrato da politici e burocrati con regole astruse e complicate per ogni categoria o fascia di età che ora pagano sempre di meno. Per chi ha oggi 30-35 anni scenderanno al 40-50% dell'ultimo salario e nessuno capisce esattamente cosa sia successo e di chi sia colpa ma milioni di italiani intuiscono di pagare molto ogni mese di contributi di non avere il minimo controllo su quanto riceveranno. I giornali e la TV discutono in modo totalmente incomprensibile e tutti si rassegnano scuotendo la testa e temendo la fregatura sul loro TFR. Uno che ha lavorato tutta la vita se mette da parte un 30% del suo redditoe investe anche solo al 4% per 35 anni mette da parte dei milioni di euro e non ha problemi. Invece nel sistema italiano è uno pirla che non decide un #@$%£!% e versa tutti questi soldi come una pecora agli enti statali che ogni cinque anni cambiano le regole invocando qualche emergenza nazionale. Se è un dipendente della camera o della regione sicilia prenderà il triplo di quelli che ha versato, se è un ingegnere di fabbrica o un artigiano la metà, ma lo intuisce solo perchè sono ci sono 300 miliardi appartenenti a 22 milioni di persone che lavorano e pagano tutti mescolati assieme e poi versati progressivamente ad altri 22 milioni che ricevono in base a migliaia di leggine particolari per ogni categoria ed età E' una situazione pazzesca che ha determinato il crollo demografico perchè una volta che togli il controllo del proprio denaro a una persona gli togli tutto, lavora ogni anno, invecchia e non ha idea se alla fine lo stato gli pagherà il 95% o il 45% dello stipendio che aveva, la sua vita è nelle mani dello stato e non sa cosa gli succederà come nel socialismo dell'est che infatti è stato il primo ad avere il crollo demografico Lo stesso per le migliaia di regolamentazioni che rendono difficile fare qualunque cosa, cambiare carriera, aprire un attività, che rendono ora pericoloso anche convivere perchè con questi deficienti dei PACS ora hai che ti possono anche chiedere gli alimenti In europa ed america quindici anni fa c'era l'alternativa se ridurre il peso delle tasse, regolamentazioni e della politica che soffocano sempre di più la vita e la rendono sempre più complicata e costosa oppure indebitarsi e tenere su il sistema Negli anni '70 e '80 era lo stato che si indebitava sempre e compensava distribuendo assistenza, pensioni e sussidi a tappeto, ma con il crollo dell'URSS e la liberalizzazione dei mercati finanziari della Thatcher era diventato difficile, crollava la lira e la sterlina, crollavano i BTP e non potevi più mettere controlli ai capitali come ai tempi dei partiti socialisti che comandavano Ma a metà anni '90 è venuta fuori una soluzione geniale, FACCIAMO INDEBITARE ORA LE FAMIGLIE oltre allo stato e apriamo al terzo mondo sia il nostro mercato che le nostre frontiere Grazie al mercato finanziario globale che all'inizio molti politici osteggiavano è venuto fuori che si poteva creare montagne di debito e spalmarlo su tutto il mondo in modo tale che nessuno in particolare ne ha più di uno 0.5% e quindi è come se non ce l'avesse. E' lo stesso principio di ogni socialismo, un individuo non può pagarsi da solo una pensione superiore ai soldi che ha messo da parte. Se invece metti assieme 22 milioni di pensioni sotto lo Stato poi anche se ne prometti di più la cosa per 10 o 20 anni non si nota, fino a quando di colpo ti accorgi che molti ora ricevono il 50% di quanto hanno pagato, ma non puoi più tornare indietro Oggi i governi e le banche centrali amministrano in modo centralizzato e coordinato il riciclo del debito delle famiglie occidentali, immobiliare e al consumo Nel frattempo l'apertura indiscriminata e unilaterale all'immigrazione e alla penetrazione commerciale dei paesi asiatici (senza chiedere la stessa apertura a loro) ha eroso lentamente il reddito reale della maggioranza, ma anche aumentatato quello di chi ha una villa che richiede personale o vuole pagare meno il lavoro, secondo il "Modello Brasile" Per 15 anni il meccanismo dell'indebitamento usando specialmente gli immobili come collaterale ha consentito alla maggioranza di continuare comunque a spendere mentre il suo tenore di vita reale scendeva. E il reddito che veniva estratto in questo modo finiva nei mercati finanziari attraverso diversi meccanismi (l'OPEC, le multinazionali, le minoranze più ricche che spendono solo una frazione piccola del proprio reddito e il resto lo investono) Solo che comunque l'economia ha bisogno che qualcuno che spenda, investire denaro per ottenere sempre più denaro tramite speculazione ed astuti investimenti incontra un limite perchè c'è troppo capitale, tutti hanno da investire, ma dove lo metti ? Troppo capitale significa che il suo rendimento reale diminuisce. Se lo metti in Cina o Russia o Messico o Nigeria e non sei una multinazionale te lo fregano e in occidente la maggioranza è sempre più stanca, l'età media sono ormai i 40 anni, le tasse aumentano e le regolamentazioni complicano sempre più la vita, la pensione è nelle mani dei ministri I capitali e la liquidità aumentano sempre grazie alla piramide del debito sul mercato globale che non salta mai, ma poi non puoi ricomprare e rivendere quattro volte la stessa azienda, far salire del 200% lo stesso immobile, pagare 20 milioni per ogni quadro impressonista Il punto di crisi come sempre arriverà quando qualcuno ai margini del sistema, la parte più debole, comincia a non essere in grado di pagare i debiti. Una volta questo qualcuno era qualche paese in via di sviluppo come il Messico o l'Argentina o qualche azienda o gruppo di aziende in crisi. Oggi questi invece sono pieni di soldi e la parte vulnerabile sono i consumatori americani e inglesi (e spagnoli, austrialiani, francesi...)

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 15 Febbraio 2007 23:25

Mr. Fog, non capisco le scale dei grafici che hai postato. ---------------------------------------------- Ciao Gano, e' in percentuale. Variazione in % da un dato periodo.

 

  By: Gano* on Giovedì 15 Febbraio 2007 22:57

Mr. Fog, non capisco le scale dei grafici che hai postato. Lo S&P 500 sembra partire da 0 ed avere una scala espressa in migliaia (migliaia de' che'?). Il corporate profits non ha nemmeno una scala, quindi i rapporti relativi di crescita restano sconosciuti. Cosa rappresentano quindi quei grafici? Non ci riesco a capire un gran che'...

 

  By: Gano* on Giovedì 15 Febbraio 2007 22:56

Mr. Fog, non capisco le scale dei grafici che hai postato. Lo S&P sembra partire da 0 ed avere una scala espressa in migliaia (migliaia de' che'?). Il profit corporate non ha nemmeno una scala. Cosa rappresentano quindi quei grafici? Non riesco a capire.

 

  By: massimo on Giovedì 15 Febbraio 2007 22:51

Il primo motore dell'america è quellod ei consumi, l'altro è L'INCREMENTO DI PRODUTTIVITA', ma non solo per l'automazione, ma perchè hanno delocalizzato il settore manifatturiero e investito sempre in ricerca e sviluppo e nelle scuole private, quindi oggi si trovano col PIL fatto del 90% dai servizi, quindi da settori a alto margine e quindi aumenti di materie prime e costo del lavoro gli importano meno del resto del mondo e d'altra parte possono aumentare i prezzi come vogliono e ripulire le taschie al globo. Se guardate al passato E' SEMPRE STATO COSI', perché se oggi lo fanno coi farmaci, tecnologie e biotecnologie, in passato lo facevano con bibite e rasoi, Coca Cola sono decenni che vende acqua e zucchero e aumenta i prezzi a piacere per aver reso unico il suo marchio e gillette vende rasoi aumentando il prezzo ad ogni nuovo prodotto, quindi se gli americani sono riusciti a tenere alti i amrgini a piacimento e creare sempre più valore con prodotto che tutto il mondo poteva imitare, come pensate ora il mondo possa imitare farmaci e tecnologie che per arrivare a produrre occorre un sistema scolastico e di imprese che se lo inizi a crare ora e tutto va bene occorre un secolo??? Gli USA sono padroni dei consumi e lo resteranno ancora per decenni per il semplice fatto che creando valore possono far arrivare in patria tutti i profitti che vogliono, perché sono specialisti in monopoli e sono riusciti a slegarsi dai costi con l'aumento continuo della produttività come nessun altro al mondo, per questo portano dovunque la democrazia e il libero scambio, perché non hanno rivali e alla fine non ci rimane che guardare alla storia per capire i cicli e vedere che se ci sono utili il prezzo prima o poi sale, e ad oggi il mercato ha atteso anche troppo, ciao Massimo PEPPE

 

  By: Esteban on Giovedì 15 Febbraio 2007 22:38

Salve ... Credo che convenga sentire ciò che pensano loro ... Gli americani , a berkley , sentite cosa spiegano ... E poi chiedetevi se il mondo intero è pronto a farsi spaccare "quello" per colpa del consumatore americano ... Se credete che mi attacchi al credito e mi riduca come "quelli" per mantenerli liberi di consumare e far girare il mondo ... Signori ... è meglio fare fuori subito la gallina dalla uova d'oro e semplicemente passare "in modo degno" un periodo di crisi ! Da come la vedo io , se ci stanno provando con l'europa ... a trasformarli in americani , è proprio pechè tu puoi speculare all'estero ... lo stanno facendo pure a noi , ma in cambio esporti lavoro non lo mantieni a casa tua ... Funziona per un po (fino a quando i cinesi iniziano a consumare se ci arrivano), dopo di che ti calano i consumi interni ... E' per questo che si inventano queste sparate dell'M3 , per far continuare una giostra , una volta naturale , ora drogata dall'avidità ed impossibile da portare avanti se non modificando dati e distruggendo equilibri resistenti da anni ... Si sono inventati la globalizzazione per farlo ... e hanno preso tutti per le palle ... Solo che quando arrivi al limite ... son Cazzi , Giappone Insegna. Vogliono far salire le borse , che lo facciano ... Poi voglio vedere chi consumerà ... P.S. Verso la fine aggiunge che ... Pure in Cina c'è crisi di lavoro ... ^How Unequal can america get before we snap ?#http://video.google.com/videoplay?docid=7875774574550696048&q=Robert+Reich&hl=en^

 

  By: andreax66 on Giovedì 15 Febbraio 2007 22:10

Ma non pensate che ormai c'è un abisso tra l'economia percepita nella borse e quella che si respira nella maggioranza delle famiglie tutti i giorni? Non voglio fare della filosofia spicciola o semplice demagogia. E' vero che il pubblico non sta partecipando granché al rialzo dei listini, ma è anche vero che buona parte delle famiglie non ha la minima intenzione di rischiare di perdere anche solo un euro in borsa dopo quello che è successo nel recente passato, dopo che la vita è diventata carissima e dopo che gli stipendi non si sono adeguati. Sono d'accordo che il 10% o il 20% della popolazione consuma per tutti, ma è pur sempre il 10% o il 20%. Zibordi dice giustamente di guardare qualche volta ai numeri e non sempre alla percentuali. Tutti gli altri nella migliore delle ipotesi vivacchiano e non risparmiano più una lira, mentre i più "trendy" si indebitano e vivono sopra le loro possibilità. Avete per caso delle bollette di luce, acqua e gas di cinque anni fa? Dategli un'occhiata e (a parità di condizioni) vi prenderà un coccolone; è diventato impossibile per una famiglia normale riuscire a risparmiare!Io non sono mai stato nel mondo migliore, ma sinceramente non mi sembra questo. Cosa ci azzecca tutto questo con le borse? Forse non lo so neppure io di preciso, ma ho imparato che quando la finanza si allontana così tanto dalla realtà un aggiustamento avviene sempre e spesso in maniera repentina, proprio quando tutto sembra sereno.

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 15 Febbraio 2007 21:44

C'era una volta una larga distesa di terra, fertile e ben soleggiata, ma nessuno pensava a coltivarla. Il proprietario di questo terreno gli dava un valore quasi nullo fino a che un agricoltore avveduto la chiese in affitto. Il prezzo concordato fu basso, il necessario per coprire le spese per il disturbo ad affittare. Passo' il tempo altri si accorsero che quella terra valeva molto e rilanciarono l'offerta, tanto che l'affitto crebbe fino al punto che l'agricoltore di turno, a fronte di grandi fatiche, poteva al massimo sopravvivere. Cosi' stufo, si ritiro' e poiche' nessun altro si fece avanti, quel terreno, pur AL MASSIMO DEL SUO RENDIMENTO, nuovamente non valeva che... le spese per il disturbo ad affittare. Inutile dire che il proprietario sono gli azionisti, il terreno le aziende ed il contadino i nostri cari cosumatori. I mercati fino al 98 hanno scontato una crescita improbabile; il prezzo delle azioni saliva ma non era seguito dalla crescita degli utili.(grafico n.1) Da qui la cosiddetta bolla del 2000. Dal 2001 ad oggi, tra scendi e sali, gli indici azionari hanno aspettato che gli utili si riallineassero con i prezzi.(grafico n.2) Perfetto, i prezzi seguono gli utili ed il mercato nella sua efficenza ha sistemato tutto (grafico n.3) Fino a qui son d'accordo con Massimo. Sorge allora la necessita' di analizzare da dove provengono questi utili spettacolari per capire se la crescita e' sostenibile. Non ci vuole molto per scoprire che sono derivati dalle societa' finanziarie, energetiche e minerarie. Poco o nulla dai tecnologici e dagli industriali. Utili di carta, o destinati a pochi eletti...come una tassa (si e' scritto), utili che solo la finanza e' in grado di creare.(grafico n.4) Il motivo sta nell'enorme liquidita' creata per contrastare lo scoppio della bolla, dalla crescita a due cifre dell'asia....ecc..ecc...cose dette 6000 volte. Greenspan, credo, si rese conto che la crescita della massa monetaria stava diventando ingestibile; aumentare i tassi diventava una priorita'. La scusa fu l'inflazione causata dall'aumento delle materie prime. Scusa perche' l'inflazione c'era allora e ancora persiste, malgrado oggi ci si affretti ad affermare il contario. Basti guardare l'oro, vicinissimo ai massimi o il petrolio a 60$ (si parlava di prezzo insostenibile gia' a 50) o il costo del lavoro, costantemente in crescita. Quindi aumento' e cerco' di dare una stretta, ma non fece i conti con il giappone che, ancora oggi, testardamente tiene il costo del denaro vicino allo zero alimentando il carry ed impedendo alle valute mondiali un corretto rapporto di cambio. Il vendere yen per comprare dollari non fa altro che alimentare ulteriormente la liquidita' in America ed attutire l'aumento dei tassi operato dalla Fed. Non frena la speculazione che si autoalimenta e permette al consumatore di sopravvivere. Bernacca comincia a capirlo ora, ma sta temporeggiando ed in dialetto cerca di far capire che non puo' aumentare i tassi, ma gli hedge devono darsi una calmata. Dice che non c'e' inflazione, ma non menziona che il motivo piu' evidente e' perche' non c'e' crescita reale, perche' i magazzini cominciano a veder aumentare le scorte, perche' si vende solo a fronte di forti sconti, perche' il governo non puo' aumentare oltremodo le spese, perche' le aziende al posto di investire usano la cassa per ricomprarsi. Il consumatore, gallina dalle uova d'oro, sta mostrando i primi segni di stanchezza; ha ipotecato la casa, i guadagni futuri, la sua sicurezza per la vecchiaia e non sapra' che fare se per un fortuito caso del destino, il petrolio dovesse nuovamente salire, il giappone alzare di qualche decimo i tassi o la Cina per disgrazia decidesse di concedere ancora un poco di corda alla sua valuta. C'e' mezzo mondo con i mercati azionari su del 100/200/300/400% rispetto a pochi anni fa. L'America dovrebbe guidare non rincorrere....COME MAI? Forse perche' e' il mercato piu' evoluto, forse perche' e' il piu' efficente e sente in cuor suo che i conti non tornano. Sente che questa volta massimo RENDIMENTO non vuol dire massimo VALORE.

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 15 Febbraio 2007 21:42

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  By: gib on Giovedì 15 Febbraio 2007 21:26

Ciao Massimo, mi sa che sulla massa monetaria prendi un abbaglio, non ho ricordi di un solo anno in cui sia diminuita. Il fatto che ormai nel mondo cresca a una media del 10% YoY con un pil mondiale che sale immagino attorno al 3/4%, fai 5% se vuoi abbondare, la dice tutta su un'inflazione ormai fuori controllo (a parte che nelle statistiche governative, s'intende). Quello che mi sorprende, è vero, è la relativa indifferenza del grande pubblico. Insomma le statistiche di sentiment sono un po tirate ora ma non incandescenti come ci si aspetterebbe da un mercato che ha faticato a ritracciare anche solo un 20% di ogni upswing dai min di giugno scorso. Ho come l'impressione che così come il grande pubblico è forse un po fuori da questo rialzo, così invece i compratori di questo mercato sono fuori dalle statistiche di sentiment: voglio dire, se ho comprato sarò pure ottimista, quindi dovrei risultare come tale nelle statistiche di sentiment. Chi non è censito nelle statistiche di sentiment? Le banche centrali. Zibordi lo diceva stamattina citando la BC Coreana (?) e mi sa che c'ha preso.