By: massimo on Venerdì 16 Febbraio 2007 23:49
sotto a destra ci sono gli elenchi dei post, non scrivevo dal 2003 quando ho previsto il rally della guerra all'iraq :
Accordo All'onu
Autore Topic Originario: Raggiunti i voti per approvare la guerra alle NU
massimo
15 March 2003 8:46
Che questo sia un pre-war rally o sconti un accordo all'ONU poco cambia per le nostre strategie in quanto la conclusione é la stessa, occorre essere dentro già prima dell'attacco.
A zibordi che parlava bene dell'america c'era già chi diceva che non era vero e che era piena di debiti, siamo al 2007 e ancora c'è chi è negativo sulla borsa con gli stessi argomenti senza considerare tante altre cose positive che annullano questo problema:
L'insostenibile Leggerezza Del Credito
Autore Topic Originario: GDP U.S.A.
banshee
5 November 2003 22:54
E no! Basta!
L’aneddotica personale per supportare l’idea della superiorita’ del sistema America e’ proprio uno strazio!
Abbia pieta’! Ci risparmi!
Del resto, non c’entra un Sommo Bene!
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Dunque, nel primo semestre di quest’anno il Credito Totale si e’ dovuto espandere di 2,82 trilioni di dollari, annualizzato, insomma nuovo credito immesso pari al 25% del PIL (truccato). Mica male, eh?
Passiamo alle aziende?
Bene, sempre nel primo semestre, la crescita annualizzata del Credito Non Finanziario e’ stata pari ad 1,88 trilioni di dollari, contro una media 1990-1998 di 629,1 miliardi, e superiore del 40% alla crescita di 1,37 trilioni registrata lo scorso anno, gia’ vista come stupefacente record. Avete presente una crescita parabolica? Beh, questo dato riassume il concetto!
Passiamo ai consumatori?
Allora, sempre nel primo semestre, i Crediti Ipotecari sono cresciuti di 850 miliardi di dollari, contro una media 1990-1998 di 196,7 miliardi.
Tutto questo per ottenere una crescita della Spesa Interna Lorda di poco superiore al 5% (in current dollars). Ed io devo star qui a sopportare i lazzi contro l’atrofizzata Europa in confronto alla dinamica America, a registrare ciancie di un inflazione americana bassa e sotto controllo, a subire appelli alla prudenza verso l’oro, qualificato come troppo speculativo.
Questo magnifico sistema americano ha avuto bisogno di essere inflazionato SOLO NEGLI ULTIMI 22 TRIMESTRI con nuovo Credito Totale pari a 11,7 trilioni di dollari, una crescita del 57%, per tirare avanti, ed io devo sentirmi dire che L’ORO E’ TROPPO SPECULATIVO!
L’unica moneta (sissignori, MONETA) la cui inflazione massima puo’ raggiungere al massimo l’uno per cento annuo, e solo a prezzo di enormi costi materiali ed umani, e’ troppo speculativa. E l’inflazione del sistema dollaro, cresciuta del 57% in meno di 9 anni, e’ bassa e sotto controllo. E……Cicciolina e’ vergine!
Tra l’altro, la fantasiosita’ del sistema finanziario d’oltreoceano non smette mai di stupire.
Ultimamente riescono addirittura ad inflazionare riducendo contemporaneamente l’M3.
Avrete notato che negli ultimi 3 mesi questa grandezza monetaria e’ diminuita di 37 miliardi di dollari, circa l’1,9% in meno, mentre nel precedente trimestre era aumentata di 220 miliardi (+ 11%).
Beh, sembra che la liquidita’ sia in contrazione, direte voi.
A me invece sembra che sia entrata in azione una nuova Fed occulta: la premiata ditta “Fannie & Freddie”!
Le GSE hanno aumentato in maniera esponenziale le loro attivita’, soprattutto comprando aggressivamente crediti ipotecari ed ABS, fornendo un mare di liquidita’ alle banche, agli hedge funds, ed all’intera comunita’ finanziaria.
Ma per finanziare questa straordinaria espansione del loro bilancio, esse hanno emesso Agency Bonds a lungo termine, che quasi tutto il mondo ha trovato molto appetitosi, tranne gli sclerotici alla BCE. E questi strumenti non entrano a far parte dell’M3.
Et voila’! Un’incredibile iniezione di liquidita’ senza risultanze negli aggregati monetari.
Per dirla con Noland “an out of control Bubble of dollar financial claim creation”.
Grazie tante che gli spreads si sono ridotti ai minimi termini.
Vi ricordate la spike improvvisa dei tassi di interesse americani in luglio?
Beh, basto’ quella per spargere il terrore in parecchi ambienti; il 1 agosto fu registrata una giornata drammatica. Ma Fannie & Freddie furono lesti a portare soccorso: i Compratori dell’Ultima Speranza aumentano i loro Mortgage Portfolios di 160 miliardi nel trimestre luglio-settembre (+ 13 miliardi nel trimestre precedente), ed il problema e’ risolto.
Tutti son contenti, creditori e debitori, e Zibordi puo’ entusiasmarsi ed esibirsi in un superbo non-sense monetario (vedi post “Crollo della moneta……”). Sospetto che il nostro stia tentando con tutte le sue forze di ottenere un incarico governativo come consulente economico. Gli manca ancora quella pericolosita’ sociale (sul tipo Bernanke, per intenderci) necessaria per aspirare ad un posto come banchiere centrale, ma il ragazzo e’ volitivo e si impegna.
Ora, tutti assumono il loro debito come garantito dal Governo Federale; in realta’, l’unico debito da quest’ultimo esplicitamente garantito e’ quello di Ginnie Mae, che stranamente non e’ entrata a far parte della Premiata Ditta, chissa’ perche’. Ma assumiamolo pure come implicitamente garantito, e ragioniamo di conseguenza: il loro debito deve essere considerato a tutti gli effetti come Debito Federale, ed a questo VA AGGIUNTO!
Una specie di Quinto Deficit, che viene dopo il Quarto (costituito dalle obbligazioni della Social Security, che sono fuori bilancio), e prima del Sesto (in formazione, nella forma chiamata Medicare, costo stimato di 400 miliardi in 10 anni, che vi prometto triplicare quando si calcolera’ quello effettivo).
Eppure si strombazza che l’inflazione americana e’ bassa e sotto controllo, che l’oro e’ troppo speculativo, e si esibisce con orgoglio una Spesa Interna Lorda aumentata meno di 1/5 rispetto al Nuovo Credito di cui ha avuto bisogno. Una Spesa Interna Lorda per Consumi, bisognerebbe specificare: sono probabilmente riusciti a portare questa grandezza ad un livello superiore al 90% del PIL. Complimenti!
“Ma si’” – riconoscera’ a questo punto Zibordi – “ ho gia’ convenuto che questa questione del debito comportera’ dei problemi ad un certo punto”.
Il fatto e’ che questa questione del debito americano comportera’, e temo prima di quanto si pensi, non DEI problemi, o QUALCHE problema; essa comportera’ IL problema!
LA QUINTESSENZA SUBLIMATA DEL CONCETTO STESSO DI PROBLEMA!!!
In un post datato marzo 2002 sul forum, parlavo di stagflazione come risultanza piu’ probabile della piega che stavano prendendo le cose in America, e tuttora lo penso; e sara’ accompagnata da una deflazione senza precedenti di assets finanziari ed immobiliari, soprattutto in America.
Ma riguardo alle forme ed alle modalita’ ed alle conseguenze della resa dei conti, beh, queste non so neppure immaginarle. Abbiamo un precedente nella stagflazione degli anni ’70, ma credo sia piuttosto flebile come termine di paragone. Oggi la magnitudo delle grandezze monetarie e finanziarie implicate (si pensi anche solo alle posizioni derivate) e’ forse centinaia di volte superiore a quella dell’epoca.
Ma di una cosa sono sicuro: tra non molto, ci vorranno 1,6 usd per comprare 1 euro, e la cosa non finira’ li’, a meno che negli States non si cambi registro.
E questo non a causa delle brillanti performance o prospettive economiche europee, o perche’ da queste parti siano refrattari all’inflazionare la propria moneta (anche se bisogna riconoscere che quantomeno salvaguardano una certa decenza in materia), ma per un motivo “quantitativo” che ho gia’ avuto modo di proporre. Oggi il 68% delle riserve mondiali e’ denominato in dollari, contro il 13% denominato in euro. Quel 68% diminuira’ man mano che il pianeta si rendera’ conto dell’insostenibilita’ di esporre la propria ricchezza ad un annichilimento da inflazione, e diminuira’ di parecchio. Per come la vedo io, i transfughi potranno essere accolti solo dall’euro (torno a far notare come l’inizio del declino del biglietto verde sia coinciso quasi perfettamente con la nascita “fisica” della moneta europea), in attesa che la valuta cinese diventi una vera valuta.
Altre valute che “fondamentalmente” magari si trovano anche in una posizione migliore rispetto all’euro, come il dollaro canadese e, soprattutto, quello australiano (ma insisterei nel tenere d’occhio il rand, che mi sta facendo pentire di averlo anzitempo abbandonato), difettano di questa qualita’ quantitativa.
E poi, bisognera’ pur riconoscere che tra i banchieri centrali, gli unici a cui e’ rimasto un po’ di sale in zucca sono quelli europei (sperando che Trichet non ci smentisca clamorosamente).