Quando gira il mercato ?

 

  By: Mr.Fog on Lunedì 01 Ottobre 2007 18:51

Certo qui su questo forum in questo periodo c'è un flusso di notizie negative non indifferente. ----------------------------------------- Si, adesso e' colpa nostra...va beh! (Teleborsa) - Roma, 1 ott - E' calato a settembre l'indice ISM manifatturiero americano. Il dato si attesta infatti a 52 punti contro i 52,9 di agosto. Il dato è stato comunicato dall'ISM, Insitute for Supply Management. L'indice, che viene usato per valutare lo stato di salute del settore manifatturiero statunitense, risulta così peggiore delle attese degli analisti che avevano previsto un livello di 52,6. Tra le varie componenti, quella dei nuovi ordini è calata a 53,4 da 55,3, mentre la produzione è calata a 54,6 da 56,1. L'occupazione è aumentata a 51,7 da 51,3. Per quanto riguarda i prezzi pagati, l'indice relativo è sceso a 59 da 63.

 

  By: Trading Online on Lunedì 01 Ottobre 2007 18:02

E oggi con le notizie negative uscite nel settore bancario culminate con NetBank, un po' di Unicredit non si sono potute non comprare. Certo qui su questo forum in questo periodo c'è un flusso di notizie negative non indifferente. Commercial o non commercial vedo il DJ a una manciata di punti dal massimo storico. Penso che romperlo nelle prossime ore sia una pura formalità. Buon trading!

MERCATO IN PARTENZA - massimo  

  By: massimo on Lunedì 01 Ottobre 2007 17:57

FATTI: il nasdaq composite è ai massimi degli ultimi anni nonostante il recente crollo per la storia dei mutui, inoltre il nasdaq 100 ha fatto negli ultimi mesi uno dei più grossi rialzi mai visti e questo nonostante le società grandi quotino a multipli molto elevati di p/e vedi AMZN con p/e stellare, questo contrasta con quanto si dice in giro sul recente crollo del mercato, perché in effetti il Nasdaq è volato e non crollato, ma la verità è nell'advance/decline line, cioè l'indice che pesa i titoli per numero e non per valore che cala ininterrottamente da molto tempo e giustifica la percezione delle persone che sono mesi che vedono calare i propri titoli, perché in effetti tutto il rialzo è dovuto a pochi titoli, quindi ora che nel mercato vediamo titoli con p/e 100 e altri con p/e 15 secondo voi cosa sta per accadere ? La risposta potrebbe essere che i p/e 100 tornino indietro col calo dei prezzi, ma non è così perchè il loro rialzo è stato addirittura frenato dalle cattivissime condizioni di mercato e i loro business specifici vanno alla grande, vedi RIMM col suo blackberry, AAPL con iphone e ipod, AMZN con le sue vendite in presenza del primo rallentamento della storia di Wal Mart che viene imputato allo stato dell'economia, invece si tratta dell'esplosione di internet che era stata anticipata troppo dal rialzo del 2000 e che ora si vede nei fatti e vista l'A/D line la maggioranza dei titoli tecnologici è ai minimi e seguirà i grandi che già sono partiti e sta iniziando il rialzo poderoso che iniziando ora ad interessare il resto dei titoli farà volare il nasdaq composite, ciao Massimo PEPPE

 

  By: Gano* on Lunedì 01 Ottobre 2007 17:19

Si', considera pero' anche che chi voleva vendere ha secondo me gia' venduto un mese e mezzo fa. O almeno io ho ragionato cosi'. Agosto secondo me era da comprare.

 

  By: defilstrok on Lunedì 01 Ottobre 2007 17:08

Ecco! Non mi riferisco a Gano nello specifico, ma alla collettività in generale: non vende. Ci sono solo due categorie (minoritarie) di venditori: gli speculatori ribassisti sopravvissuti, e chi non c'ha più soldi e attinge ai risparmi investiti in borsa o nei fondi. Mi pare che manche assolutamente la categoria determinante per ché il mercato scenda: quella di chi vende su base razionale, perché crede che i mercati siano troppo cari, perché "legge" pericoli di inversione, perché con l'aumento della volatitlità teme un improvviso fall-down dei corsi. A nzi, mi pare che prevalgano continue ricoperture al rialzo da parte di chi è short o di chi teme di perdere in qualche modo il treno o dei gestori all'inseguimento delle performances. Diversamente, chi è investito non ne vuol sapere di uscire. Perché? Per investire in cos'altro? Una vera e propria trappola della liquidità che si gonfia giorno dopo giorno. Il reportage del New York Times citato da Zibordi è la prova provata del dispendio di energie concentrate nella finanza anziché nell'economia.

 

  By: Gano* on Lunedì 01 Ottobre 2007 14:29

Ciclo o non ciclo, io le Fiat non le vendo. Non saranno certo gli anni col 7 a farmi impensierire. Ci vuol ben altro... ;-)

 

  By: hans on Lunedì 01 Ottobre 2007 13:17

Stockmarket Cycles update for Friday, September 28th The calendar is fast approaching October 3rd of the seventh year within the decade. Let's be more specific because there are some people who count the years of the decade beginning with zero. We are fast approaching October 3rd in a year ending in the digit 7. Suffice it to say that the average decline between October 3rd and November 8th of years ending in the digit 7 since 1897 is 14.2% on a closing basis. What a remarkable statistic! Of the 11 previous years ending in the digit 7, there was only one year that saw an advance between those two dates and the advance was a tepid 1.7% in 1947. The declines between those two dates have been -13.2%, -16.2%, -17.9%, -3.9%, -19.5%, -6.6%, -7.8%, -3.6%, -25.8%, and -5.6%. We don't know what else to tell you about those remarkable data. We emphasize again that, although such statistics suggest it is a perfect time for a strongly bearish speculative strategy, one should never speculate with funds that one cannot afford to lose. If you are not nifty with numbers, a 14.2% monthly decline represents an annualized rate of around negative 84.2%. Peter Eliades Stockmarket Cycles

 

  By: Gano* on Lunedì 01 Ottobre 2007 13:06

Mr. Fog, la Fiat per ora sembra andare piu' in su che in giu'.... ;-)

 

  By: hans on Lunedì 01 Ottobre 2007 12:59

Stockmarket Cycles update for Friday, September 28th The calendar is fast approaching October 3rd of the seventh year within the decade. Let's be more specific because there are some people who count the years of the decade beginning with zero. We are fast approaching October 3rd in a year ending in the digit 7. Suffice it to say that the average decline between October 3rd and November 8th of years ending in the digit 7 since 1897 is 14.2% on a closing basis. What a remarkable statistic! Of the 11 previous years ending in the digit 7, there was only one year that saw an advance between those two dates and the advance was a tepid 1.7% in 1947. The declines between those two dates have been -13.2%, -16.2%, -17.9%, -3.9%, -19.5%, -6.6%, -7.8%, -3.6%, -25.8%, and -5.6%. We don't know what else to tell you about those remarkable data. We emphasize again that, although such statistics suggest it is a perfect time for a strongly bearish speculative strategy, one should never speculate with funds that one cannot afford to lose. If you are not nifty with numbers, a 14.2% monthly decline represents an annualized rate of around negative 84.2%. Peter Eliades Stockmarket Cycles

 

  By: Mr.Fog on Lunedì 01 Ottobre 2007 10:58

... ^Goldman Sachs tiptoeing into the bear camp#http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?xml=/money/2007/09/27/bcngold127.xml&CMP=ILC-mostviewedbox^...

 

  By: renzo on Domenica 30 Settembre 2007 02:45

La notizia della tassazione delle plusvalenze di borsa (SENZA SPECIFICARE ALCUNCHE') è stata data oggi dal TG5 delle 13,00 e da me riportata così come udita. Non avendo letto oggi i giornali, ho verificato solo ora la correttezza di quanto da te riportato. Mi dispiace di aver fatto della disinformazione ma la falsa notizia (o pessima interpretazione) non è partita da me. Concedemi però cortesemente la libertà di manifestare liberamente Le mie considerazioni sulla politica. La certezza che la politica è di fatto il più grande male che affligge l'umanità (male da cui traggono origine tutti gli altri grandi mali ) è così saldamente sedimentata in me che non sarà certo un'immeritato (limitatamente alla circostanza) giudizio da me espresso su prodi che potrà scalfire questa mia convinzione. IL 99% dei politici sono e restano dei pagliacci, e il rimanente 1% che probabilmente si salva, sinceramente non riesco bene a comprendere cosa ci stia a fare in mezzo al teatrino della politica. Il politico dovrebbe essere quella persona che si pone a servizio della collettività; al giorno d'oggi, invece, la politica è funzionale solo a sé stessa. In merito a FIAT ricordati pure i 1500 milioni di euro incassati da GM per l'opzione put: non so se non avesse avuto quei soldi oggi dove sarebbe: la pubblicità, per avere certi riscontri commerciali, costa, e senza soldi ne fai necessariamente poca... . I multipli di Unicredit (che sicuramente non è la peggiore tra le banche, ma neanche chissà quale mostro di convenienza) li puoi confrontare alche con quelli di altre banche europee e americane ed il risultato non cambierà di molto. Se poi la cresita di Unicredit dovesse continuare ad avvenire a suon di aggregazioni come quella vista di recente beh allora preferirei sicuramente investire sulla Popolare locale.

 

  By: Gano* on Domenica 30 Settembre 2007 01:56

Il tuo ragionamento e' troppo filosofico e complicato per me, Mr. Fog. Semplicemente non credo che le Fiat andranno a 14 euro nel futuro prossimo e penso che il pessimismo del pubblico non anticipi necessariamente il ribasso dei mercati. Anzi. PS dal 2007 la Grande Punto viene venduta anche in Australia.

 

  By: Mr.Fog on Domenica 30 Settembre 2007 01:35

Noi dobbiamo osservare attentamente da che parte stia la maggioranza, perche' di solito il mercato andra' nel senso contrario... ------------------------- Oh mamma, Gano deciditi... O il mercato ha sempre ragione (e' efficente) e quindi la maggioranza anche o la maggioranza ha torto ed il mercato crea, non essendo efficente, le opportunita' per investire.

 

  By: Gano* on Domenica 30 Settembre 2007 01:26

Anch' io concordo con Trading Online e come gia' scrissi dubito seriamente che rivedremo le Fiat a 14 euro entro l' anno. Ma come tutti potrei sbagliarmi e solo il tempo ci dira' davvero come andra' a finire. E' pero' normale che il pubblico sia diviso tra ottimisti e pessimisti. Noi dobbiamo osservare attentamente da che parte stia la maggioranza, perche' di solito il mercato andra' nel senso contrario...

 

  By: Mr.Fog on Domenica 30 Settembre 2007 01:21

Caro Trading, se vuoi comprare Fiat fai pure, non saro' certo io a convincerti del contrario, ma se vogliamo parlare di numeri, quelli veri, la tabellina che ho postato e' stata elaborata a luglio del 2007. Non e' per niente vecchia e le proiezioni sono quelle che la stessa dirigenza fiat ha ribadito nelle varie assemblee. Fiat guadagna, come giustamente scrivi, grazie al settore veicoli industriali, al movimento terra e ai macchinari agricoli. Questi valgono il 40% del suo fatturato (il 50% e' auto ed il 10% finanza,consulenza e...moda). Questi..portano un ritorno sul fatturato del 7-8% ed e' solo grazie a loro che Fiat guadagna, ma proprio perche' sono i piu' legati al ciclo sono anche i piu' vulnerabili. Tu dici la 500, e la Bravo, ma sai che sulla 500 fiat (considerando investimenti, pubblicita', concorrenza, lancio, premi vari) non guadagna nulla? Sulla bravo ( a proposito , quante ne hai viste in giro?) poco piu' che 300 euro netti. Maserati...beh stendiamo un velo pietoso. Ferrari...ha il suo trend ed e' l'unico gioiello che il mondo ci invidia, ma costa, guadagna si ma uhuuu se costa... Sai cosa potrebbe dare un po' di slancio? Abarth sta per essere riportata sul mercato e forse quella dara' un poco piu' di redditivita'. Al momento cmq ci stiamo confrontando con un settore che e' saturo, che richiede grandi investimenti, che ha bisogno del credito facile per sopravvivere e offre rendimenti da schifo. P.S. Tu scrivi: "Marchionne dice che nel 2010 Fiat farà 5 mld di utili." Nel 2009 si prevedono utili per 4,112 mld, come vedi penso piu' positivo, ma malgrado questo alle quotazioni di oggi fiat avrebbe nel 2009 il p/e di renault...di oggi!