By: hans on Martedì 02 Ottobre 2007 17:39
E'chiaro che in questo momento gli aspetti psicologici del mercato, sono importanti come non mai. Più i dati sono negativi dal lato macro, più alte sono le aspettative che la FED abbassi i tassi.
Gli investitori credono che questo potrà giovare sul settore dei sub prime, e più in generale sul debito delle famiglie, ma è solo un illusione.
La verità è che l'inflazione è tendenzialmente in rialzo in tutto il mondo, visto che energia e materie prime sono ai massimi, e visto che Cina e India marciano a ritmi di crescita ultraveloci
Prima che scoppiasse la "bomba" dei subprime, nessuno ipotizzava un ribasso dei tassi..anzi sembrava inevitabile un rialzo mondiale generalizzato proprio per frenare la crescita troppo veloce dei paesi emergenti, affamati di energia e materie prime.
Ora il pericolo è che una nuova politica espansiva della FED in una fase di aumento dell'inflazione possa innescare una spirale perversa, con un ritorno al credito facile sia per sostenere nuovamente consumi e immobili, ma che alla fine porterebbe la situazione fuori ogni controllo, con un dollaro sempre più debole e con debiti personali alla fine sempre più insolvibili, questo perchè la gente continuerebbe ad indebitarsi comprando o consumando cose o merci che costantemente crescono di prezzo.
Insomma, potrebbe insorgere un caos tale nelle finanze pubbliche americane che si troverebbero fra l'altro a dover fronteggiare una prevedibile fuoriuscita di capitali esteri dai Treasury