By: alberta on Martedì 19 Marzo 2013 19:16
Questi qui invece non hanno capito molto, oppure vivono nel mondo dei sogni.....
BOND/SPREAD - Cipro: chi di spada ferisce di spada perisce 19/03/2013 17:22 - WS
Ancora nervosismo nella zona euro, mentre si resta in trepidante attesa della decisione del Parlamento cipriota sul piano di salvataggio proposto dall'Europa.
A dire il vero, da quanto ha dichiarato un alto funzionario tedesco senza tradire troppe emozioni, non si sa "quando" e nemmeno "se" il Parlamento cipriota voterà sulla controversa decisione di tassare i depositi delle banche cipriote.
Un braccio di ferro che sottolinea come l'Eurozona (o meglio i falchi dell'Eurozona) non voglia fare passi indietro per favorire oltremisura chi si è messo nei guai con un comportamento a dir poco sconsiderato.
E d'altra parte una via d'uscita è stata concessa ai ciprioti se vogliono difendere, come dicono, i piccoli risparmiatori: tassino di più i ricchi e lascino stare i poveri, purchè la cifra complessiva raccolta sia almeno di 5,8 miliardi, anche se questo disturberà il sonno di tanti oligarchi russi.
E se Cipro rifiutasse la proposta di tassazione forzosa? Potrebbe anche pensare di uscire dall'euro, ma certamente non riceverebbe i 10 miliardi di euro offerti dall'Europa rischiando il default. Poco male, risparmieremmo qualcosa allontanando il famigerato rischio contagio.
Dietro al peggioramento degli spread e delle banche c'è anche l'avvertimento arrivato nel pomeriggio dall'Eba, l'Autorità ha detto che le grandi banche europee, per rispettare le regole di Basilea 3, dovrebbero rafforzare i mezzi propri di altri 112,4 miliardi di euro.
Questa la fotografia del pomeriggio:
Italia. Lo spread decennale Btp/Bund sale di 13 punti base a quota 334, la borsa milanese cede l'1,5% zavorrata per l'ennesima volta dai titoli finanziari.
Euro/Franco Svizzero: la moneta unica torna a scivolare poco sotto 1,22 da 1,225 di stamattina. Il cross euro dollaro torna sotto 1,29.
In buona sostanza, sappiamo tutti che l'Eurozona deve imparare a comunicare meglio le sue decisioni, ma ancora una volta concordiamo con la linea del rigore perchè ci sembra proprio che la crisi di Cipro sia stata costruita ad arte per farla in barba ai tedeschi che stupidi non sono ... per cui, ci spiace, ma chi di spada ferisce di spada perisce.
Purtroppo non sappiamo come si dice in russo!
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Ecco, bravi, fatevelo spiegare in russo come mai sono pronti a rilevare l' isola per la miseria di 10 MLD di Euro, ossia quello che una Gazprom guadagna in un trimestre, quando le va male......
ma dove vivete, amici miei ????
Ribadisco per i distratti quale ghiotto boccone sia Cipro e perchè interessi anche ad Israele:
Beh, non c'è motivo di negare che Cipro potrebbe essere potenzialmente seduta su enormi riserve di gas, per un valore molte volte superiore al suo PIL. Tuttavia, come flusso di entrate, questo è lontano nel tempo e non è sicuro da quantificare.
Recenti esplorazioni hanno suggerito che Cipro potrebbe avere tra €18 e €29 MLD (103-163% del PIL) in riserve di gas ancora non sfruttato che si trova nelle sue acque territoriali (secondo Deutsche Bank).
Ci sono state voci che questo flusso di entrate future poteva essere utilizzato per garanzia, in qualche modo, del piano di salvataggio.
Anche se un'idea attraente, c'è ancora un'enorme quantità di incertezza attorno al valore reale di queste riserve e quanto tempo ci vorrà per iniziare a produrre entrate.
Finora, un campo petrolifero è stato esplorato (noto come blocco 12) e le stime del suo potenziale valore andare arrivano ad oltre 100bn €. Vedi sotto
Tuttavia, ci sono alcuni punti chiave da ricordare quando si considera l'impatto di questo sul salvataggio di Cipro:
Le esportazioni da giacimenti di gas non dovrebbero iniziare fino al 2019, mentre Cipro esaurisce le casse nel giugno di quest'anno e quindi una soluzione a breve-medio termine è necessaria.
Nel contempo, esplorando le ulteriori riserve (al di là di blocco 12), Cipro potrà avere anche molto di più.
Ma intanto, ci deve essere un investimento significativo, potenzialmente fino a $4bn, per iniziare l'estrazione del gas ed il governo dì Cipro certamente non può permettersi questo esborso.
Anche se vi è notevole interesse per i diritti di esplorazione, rimangono alcune perplessità.
Inoltre, la Turchia continua a contestare la proprietà di Cipro su queste riserve. Anche se Cipro attualmente ha il sostegno della comunità internazionale, questa disputa riguarda molte delle aziende di energia che, oltre a Cipro, hanno interessi in Turchia e potrebbero non voler metterli a rischio.
In effetti, l'offerta del governo cipriota di fornire i depositanti ciprioti con obbligazioni collegate ai ricavi futuri del gas, suona come una bella idea, ma non compenserà i depositanti per alcuni anni, nella migliore delle ipotesi.
Ciò premesso, continuate a pensare che, come scrive l'ingenuo articolista di Websim:
" ancora una volta concordiamo con la linea del rigore perchè ci sembra proprio che la crisi di Cipro sia stata costruita ad arte per farla in barba ai tedeschi che stupidi non sono ... per cui, ci spiace, ma chi di spada ferisce di spada perisce".