La vulgata "danno i soldi alle banche!" e' dura a morire, le banche, in questo momento, i soldi manco li vogliono perche', in mancanza di impieghi profittevoli ci devono pagar su lo 0,4% (e l'euribor a 1 mese e' a -0.37). Intesa, piu' soldi hai sul conto, e piu' ti tratta peggio nel modo alla rovescia.
Caso mai le banche avrebbero bisogno di capitale e non di prestiti, ma il capitale nessuno lo vuole mettere.
Il grande beneficiario della stamperia, oltre alle borse, e' l'assessore che puo' continuare a proclamare che i suoi conti sono a posto a mo' di un padoan qualsiasi.
C'e' una tale assuefazione ai debiti che a Bruxelles dormono, perfino la Merkel, Weidmann e Saeble fanno un pisolino.
Ad aprile il debito italiano e' arrivato a 2270 miliardi (altri 10 in piu') e, a fine anno sara' di 2300 pari al 138%.
L'Europa ha gia' fatto sapere che sara' molto accomodante sulla prox finanziaria di Gentiloni, insomma, tra stronzate varie quali il rientro "strutturale" dai debiti, l'output inutilizzato e boiate simili permetteranno ai cialtroni di sfondare il 140%.
Le bolle, prima di scoppiare, creano un delirio di onnipotenza non solo alla SIg.ra Maria ma anche alle alte sfere politico-finanziarie.