By: Esteban. on Martedì 06 Agosto 2013 16:45
O finalmente ....
ROMA (WSI) - «Più di cento milioni di dollari» che la Procura di Milano chiede ora a Singapore di bloccare su conti riconducibili all'intermediario della Saipem in Algeria (Farid Bedjaoui) e interfaccia a Dubai del ministro algerino dell'energia Chekib Khelil; un mandato di cattura internazionale nei confronti di Bedjaoui e altri 23 milioni che i pm vogliono congelargli a Hong Kong; poi una rogatoria in Libano su conti collegabili alla famiglia del ministro partecipe di società costituite da Bedajoui tramite una fiduciaria svizzera a Panama; intanto due viaggi in Italia costati 100 mila euro e pagati dall'ex presidente di Saipem Algeria, Tullio Orsi, al presidente dell'azienda petrolifera statale algerina Sonatrach, Mohamed Meziane, e ai suoi familiari; una consulenza di mille euro al mese al figlio di Meziane come «consigliere personale» di Orsi; infine, sempre sul versante algerino, 1 milione e 750 mila dollari andati al capo di gabinetto di Meziane, El Hameche Mohammed Reda.
Ma anche 10 milioni di euro rimbalzati in Italia al direttore operativo Saipem, Pietro Varone; e «5,2 milioni versati da Bedjaoui (con il consenso di Varone) a Orsi» per pagarne il «prezzo del silenzio su fatti imbarazzanti» al momento dell'allontanamento di Orsi dall'azienda (con 4 mila euro al mese di consulenza) come iniziale capro espiatorio.
^La maxi tangente algerina di Saipem e i conti a Singapore#http://www.wallstreetitalia.com/article/1612210/piazza-affari/la-maxi-tangente-algerina-di-saipem-e-i-conti-a-singapore.aspx^