By: defilstrok on Mercoledì 27 Novembre 2013 12:05
Pompano sull'euro, non ci sono santi, Draghi può portare pure i tassi a -1%, ma continuano a comprarlo.
E' solo uno, ed il più eclatante, dei segnali che suggeriscono di stare fuori dai giochi.
Il trading intraday è ormai impraticabile, salvo il kul di comprare/vendere un attimo primo del micro movimento che è sempre più concentrato in pochi minuti.
Le borse serie (svizzera e londinese) lanciano bagliori non rassicuranti.
L'S&P, come evidenziato ieri, è giunto a contatto di una resistenza dinamica di tremenda importanza.
E, soprattutto, nessuno sa cosa si son ficcati in testa di combinare a cavallo del fine anno.
La dinamica delle borse (in un bull market senza tori), quella dell'euro, dei bonds e del petrolio, ma anche il fatto che la Germania sia ancora formalmente senza un governo, mi danno ormai la certezza che stanno facendo e faranno l'impossibile per arrivare al 31.12 quando caleranno l'asso. Si può forse operare senza sapere cosa accadrà?
Supponiamo ad esempio che abbiano deciso di giocare d'anticipo sulle elezioni europee e che, per evitare di ritrovarsi un parlamento infarcito di tanti Le Pen, Grillo, Syriza e Nigel Farage abbiano deciso l'uscita unilaterale della Germania dalla moneta unica. Scenario impossibile? Mica tanto
Immaginiamone un altro: ristrutturazione di tutti i debiti pubblici europei (alla fin fine, trascurando il rapporto col Pil, in valore assoluto il debito di Francia, Italia, Germania e Inghilterra ammonta in tutti e quattro i casi a circa 2000 mld)
Avremmo un immediata impennata del bund e del Dax e un sell-off dall'altra parte che, nel volgere di qualche ora, si tradurrebbe in un'inversione: prese di beneficio sulla matrice tedesca e panic buying di Francia, Italia e Spagna.
Oppure una bella patrimoniale del 10% che però farebbe incazzare ancor più gli elettori.
Tre esempi a casaccio che ci pongono di fronte ad un tremendo interrogativo: come prepararsi alla vigilia? Non è forse assai meglio farsi gli affari propri ed aspettare il 2 gennaio?
Sarà fanta-economia, ma se guardo al grafico dello Stoxx, ad esempio, non riesco a non pensare che una delle ipotesi su fatte sia poi così peregrina