Evoluzione della Specie

Re: Evoluzione della Specie  

  By: XTOL on Venerdì 28 Novembre 2025 16:21

Quando il disprezzo per chi si trova dall'altra parte della barricata irrompe dentro di voi, riflettete: chi trae profitto dalla vostra rabbia?

 

La società degli algoritmi

Re: Evoluzione della Specie  

  By: XTOL on Venerdì 28 Novembre 2025 14:57

Re: Evoluzione della Specie  

  By: XTOL on Venerdì 28 Novembre 2025 14:36

Re: Evoluzione della Specie  

  By: lmwillys1 on Venerdì 28 Novembre 2025 09:46

vabbé, dopo anche questa estrema testa di cazzo postata dalla solita testa di cazzo  ... cosa vogliono le donne ? semplice, piacere ai maschi, scegliere loro, essere libere di vestirsi come vogliono , accoppiarsi con chi vogliono , tutta roba anche maschile ma c'è il problema che le donne sono fisicamente (e troppo spesso anche economicamente) più deboli e troppi maschi se ne approfittano

come risolvere?

semplice

innanzitutto elimini denaro proprietà privata e religione quindi elimini ogni altra motivazione possibile per gli stupri (quindi niente 'hai bisogno di soldi per mangiare ? me la dai e io te li do', sei sposata con me davanti a dio quindi se mi tradisci io ho il diritto di ammazzarti, vuoi fare carriera ? me la dai e ti faccio dirigente, ecc.) , fatto questo se una donna si lagna di te e presenta anche solo un lividino ovunque nel corpo io ti strappo le palle , quello che tu fai ad una donna io lo faccio a te 10 volte tanto

 

in Cina tutte le donne girano liberamente anche da sole abbigliate come vogliono fino a tarda notte e nessuno si azzarda a toccarle se non vogliono, tu sei ripreso ovunque, se tu stupri (chiunque sia stato il tuo bersaglio, bambini, donne, trans, vecchiette, tua madre, ecc.) loro ti uccidono (anche nel resto dell'Asia è lo stesso)

 

semplice


 Last edited by: lmwillys1 on Venerdì 28 Novembre 2025 09:55, edited 4 times in total.

Re: Evoluzione della Specie  

  By: Morphy on Giovedì 27 Novembre 2025 22:34

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: Evoluzione della Specie  

  By: XTOL on Giovedì 27 Novembre 2025 17:17

visto che oggi è il thanksgiving day, vediamo cosa ci racconta William Bradford, ripetutamente governatore della colonia:

 

domanda all'ai: puoi citare qualche passo dai racconti di bradford in cui parla del cambiamento da proprietà collettiva a proprietà privata?

ai: Certamente. Il passo più famoso e diretto in cui William Bradford descrive il fallimento della proprietà collettiva e il successo della proprietà privata si trova nel Capitolo 9 della sua opera "Of Plymouth Plantation", nel resoconto dell'anno 1623.

Ecco alcuni stralci tradotti dall'originale inglese, che catturano perfettamente il suo pensiero.

1. La critica al sistema collettivo ("comune")

Bradford inizia spiegando perché il sistema di proprietà comune (che lui chiama "comune") era fallito. La sua analisi è una chiara critica alla mancanza di incentivi personali.

"L'esperienza di tutti gli anni... può dimostrare la vanità di quella concezione di Platone e di altri antichi, che la cancellazione della proprietà e l'unione in una comunità... avrebbe reso gli uomini felici e prosperi; se fosse stata messa in pratica. Perché i giovani uomini, che erano più abili e idonei al lavoro, si risentivano di dover lavorare duramente per sostenere le famiglie di altri uomini, senza alcuna ricompensa. Si riteneva un'ingiustizia... E per gli uomini più anziani e più deboli, era ugualmente disonorevole essere considerati alla pari dei giovani, e quindi considerati come servi, quando (sebbene più vecchi) doveva essere concessa loro almeno una porzione maggiore di rispetto. E questo fu ritenuto un'afflizione."

In questo passo, Bradford attribuisce il fallimento non a fattori esterni, ma a una debolezza intrinseca della natura umana quando mancano gli incentivi personali: il risentimento, la pigrizia e la perdita di dignità.

2. La decisione di assegnare lotti di terra privata

Dopo aver descritto la carestia e la sofferenza, Bradford spiega la soluzione che i leader della colonia adottarono.

"Alla fine, dopo aver molto deliberato, videro che non potevano resistere in questo modo, e dopo aver trovato il fallimento di questo 'comune' (come si suol dire), e che gli uomini si allettavano a rubare e a ingannare, piuttosto che lavorare, furono costretti a venire a una nuova conclusione. Assegnarono a ogni famiglia un pezzo di terra, per il loro uso particolare, e questo non ebbe alcuna connessione o relazione con gli altri, ma fu considerato come proprio possesso."

La frase "furono costretti a venire a una nuova conclusione" sottolinea come il cambiamento non fosse una scelta ideologica, ma una necessità pragmatica dettata dalla sopravvivenza.

3. I risultati miracolosi della proprietà privata

Bradford descrive poi gli effetti immediati e positivi di questo cambiamento, usando un linguaggio che lascia poco spazio all'interpretazione.

"Questo ebbe un ottimo successo, poiché rese tutte le mani molto industrieose, tanto che il mais fu piantato e raccolto molto prima di quanto sarebbe stato altrimenti; e in un modo molto più abbondante. Le donne ora andavano volentieri nei campi con i loro mariti e piccoli figli, a zappare il terreno, e a prendere su di sé altri compiti, che prima avrebbero considerato una grande umiliazione e molti avrebbero sopportato la fame piuttosto che farlo."

Questo passo è fondamentale perché mostra come il cambiamento abbia trasformato non solo l'economia, ma anche la morale e la struttura sociale della colonia, incoraggiando un lavoro che prima era considerato degradante.

4. La riflessione finale sulla natura umana

Infine, Bradford offre una sintesi filosofica che riassume la lezione appresa.

"La somma di tutto è che la visione di Platone era molto più saggia di quanto egli stesso pensasse, quando disse che la cancellazione della proprietà e la comunità dei beni... avrebbe potuto funzionare se gli uomini fossero stati angeli. Ma in questo mondo, dove la corruzione umana è così grande, è impossibile."

Con questa conclusione, Bradford respinge definitivamente l'ideale collettivista come irrealistico e inadatto alla natura umana, affermando che la proprietà privata è l'unico sistema pratico ed efficace per creare prosperità e ordine sociale.

Questi passi di "Of Plymouth Plantation" sono considerati uno dei documenti storici più potenti a sostegno dell'idea che la proprietà privata e i suoi incentivi siano fondamentali per il successo economico di una comunità.



 Last edited by: XTOL on Giovedì 27 Novembre 2025 17:17, edited 1 time in total.

Re: Evoluzione della Specie  

  By: XTOL on Martedì 28 Ottobre 2025 12:44

muori stronzo, fatti un'altra dose di denaro ebreo

 

Re: Evoluzione della Specie  

  By: lmwillys1 on Martedì 28 Ottobre 2025 09:38

 “il libertario è intellettualmente solo per definizione”

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... un povero mentecatto analfabeta destinato al cucuzzolo (con ormai l'intero occidente)

 

:-)


 Last edited by: lmwillys1 on Martedì 28 Ottobre 2025 09:38, edited 1 time in total.

Re: Evoluzione della Specie  

  By: XTOL on Martedì 28 Ottobre 2025 08:57

La disciplina della solitudine del libertario

di ARTURO DOILO

In un mondo dove la democrazia è celebrata come baluardo contro la tirannia, il libertario rimane un paria intellettuale. Come recitano le parole di Giovanni Birindelli, “il libertario è intellettualmente solo per definizione”.

Mentre la folla acclama lo stato come soluzione ai mali economici, lui lo denuncia come loro origine. La democrazia? Non l’opposto della tirannia, ma il suo strumento più subdolo, un’illusione di scelta che maschera il saccheggio collettivo. Le elezioni? Una farsa che onora la superstizione sulla scienza, il declino sulla prosperità, il male sul bene. E in questa solitudine, il libertario non piange miseria: la coltiva come disciplina, un’arma affilata contro l’iperconnessione che ci vuole gregari e ubbidienti.

Leggendo, invece, “La disciplina della solitudine” sul blog Panoplia Prophetica – una traduzione illuminante di un testo che denuncia la “povertà di solitudine” della nostra epoca – mi colpisce come questa riflessione si intrecci perfettamente con l’essenza libertaria. L’articolo, liberamente tratto da The New England Scholar, grida un’evidenza che il libertario vive ogni giorno: “Viviamo in un’epoca che ha quasi perso l’arte di stare da soli con i propri pensieri”La connettività costante, i social che ci legano in catene digitali, non è libertà: è tirannia soft, un’ansia perpetua che ci rende reattivi, superficiali, schiavi di like e algoritmi.

Il libertario, invece, abbraccia il silenzio come rifugio, come laboratorio per la logica pura. Pensateci: i paradigmi libertari – il principio di non aggressione e la soggettività del valore – non tollerano compromessi. Il primo, di carattere etico, proclama che nessuno ha diritto di violare l’autoproprietà altrui; il secondo, di taglio economico, smaschera lo stato come ladro sistemico, che impone valori artificiali attraverso tasse e monopoli. Applicare la logica a questi pilastri porta a una teoria della giustizia (anarcocapitalista) e a un’economia libera (austriaca, Mises-style). Rifiutarli? Impossibile senza incoerenza.

Nessuno, nella storia del pensiero sociale, ha retto il confronto: da Marx a Keynes, tutti inciampano nella superstizione collettivista. Il libertario, solo con la sua razionalità (un po’ randiana verrebbe da dire), vede la democrazia per ciò che è: un’arena dove la maggioranza depreda la minoranza, mascherata da “bene comune”. L’articolo di Panoplia lo dice chiaro: “La solitudine intellettuale implica una particolare qualità di attenzione e ricettività che permette alla mente di confrontarsi con le idee senza l’interferenza delle prestazioni sociali”.

Ecco la chiave. In un’era di “intelligenza in rete” fittizia, il vero genio emerge dal silenzio, non dal chiacchiericcio. Aristotele lo sapeva: la vita contemplativa, solitaria, è la più alta. Montaigne nella sua torre, Thoreau a Walden sono modelli per il libertario che rifiuta il gregge. La solitudine non è isolamento, ma “periodi di incubazione” per intuizioni rivoluzionarie. Senza, il pensiero resta reattivo, schiavo di stimoli esterni: proprio come il votante che, eccitato da slogan, ignora come lo stato gonfi il bilancio per ingraziarsi burocrati e sussidiati.

Mises, maestro austriaco, lo profetizzava: il burocrate-elettore prioritizza aumenti salariali su pareggio di bilancio, trasformando lo stato in un parassita. Oggi, l’iperconnessione amplifica questo: echo chamber digitali che ci convincono che “la collettività” sia sacra, mentre l’individuo è sacrificabile. Il libertario, solo, resiste. Coltiva il silenzio per dissezionare la propaganda: vede nelle elezioni non scelta, ma rituale tribale; nello stato non soluzione, ma cancro economico.

“Il silenzio, sia esterno che interno, è la condizione necessaria affinché possano emergere pensieri originali”, scrive l’articolo. Esatto: nel silenzio, il libertario forgia la sua teoria della giustizia, immune al veleno democratico.Ma la solitudine spaventa. L’articolo lo ammette: “La paura del silenzio che affligge molte persone contemporanee riflette ansie più profonde riguardo all’incontro con i propri pensieri”. Il libertario la affronta, perché sa che la conoscenza di sé – “conosci te stesso” – nasce dall’introspezione solitaria, non dal consenso sociale. Equilibrio è essenziale: impegno sociale per testare idee, ritiro per elaborarle.

Eppure, in un mondo che premia la disponibilità perpetua, difendere la solitudine è ribellione. “Chi non tollera il silenzio spesso non tollera l’autoanalisi”, nota l’articolo di Panoplia. Il libertario tollera, anzi, la cerca: è la sua disciplina contro la tirannia soft. Le elezioni? Celebrazione del trionfo del male sul bene, della “collettività” sull’individuo. Ma il libertario, solo, ride: la sua solitudine è forza. Non cerca maggioranza, ma verità. In questo isolamento intellettuale, forgia la prosperità reale – mercati liberi, non sussidi; libertà, non catene costituzionali illusorie.

Jefferson lo diceva: “Nelle questioni di potere, non si senta più parlare di fiducia nell’uomo, ma si vincoli l’uomo al male con le catene della Costituzione”. Il libertario va oltre: dissolve le catene, abbraccia la solitudine come via alla sovranità individuale. Coltivate la disciplina della solitudine, coltivate l’agorismo e l’idea di dar vita a comunità tra affini, tra “individui sovrani”. Usate cum grano salis i device, rifiutate il coro democratico.

Nel silenzio, scoprirete che la tirannia è fragile, la libertà eterna. Il libertario è solo? Sì, forse, ma è invincibile


 Last edited by: XTOL on Martedì 28 Ottobre 2025 08:58, edited 1 time in total.

Re: Evoluzione della Specie  

  By: gip on Sabato 25 Ottobre 2025 19:09

un altro che  sfancula  l'itaglia 

Re: Evoluzione della Specie  

  By: XTOL on Venerdì 24 Ottobre 2025 13:47

Re: Evoluzione della Specie  

  By: XTOL on Venerdì 24 Ottobre 2025 13:45


 Last edited by: XTOL on Venerdì 24 Ottobre 2025 13:47, edited 1 time in total.

Re: Evoluzione della Specie  

  By: pana on Venerdì 24 Ottobre 2025 13:39

20 morti sospette nella cerchia di Epstein...

Epstein body count",...

More Than Two Dozen People Linked to Jeffrey Epstein Have Died Under Mysterious Circumstances

Bending Spoons porta Vimeo in Italia con una maxi acquisizione da 1,38 miliardi | Wired Italia

Re: Evoluzione della Specie  

  By: pana on Venerdì 24 Ottobre 2025 13:37

Questa signora e stata investita e uccisa

Virginia Giuffrè

 

 

https://www.independent.co.uk/news/world/americas/us-politics/virginia-giuffre-book-epstein-trump-prince-andrew-b2849777.html

 

Bending Spoons porta Vimeo in Italia con una maxi acquisizione da 1,38 miliardi | Wired Italia

Re: Evoluzione della Specie  

  By: pana on Venerdì 24 Ottobre 2025 13:22

Ma come e finito il processo burisma, hunter biden???

."A former informant has pleaded guilty to lying to the US Federal Bureau of Investigation (FBI) about a fake bribery scheme involving President Joe Biden and his son Hunter.

 

Alexander Smirnov, 44, also admitted tax evasion after not reporting more than $2m (£1.58m) in income.

 

His claims became the basis of an impeachment investigation in Congress which centred around the false claims that the Bidens made millions in bribes from Burisma, a Ukrainian energy company.

ASSORDANTE. SILENZIO DEI MAGA !!!!!!

🤣🤣🤣🤣🤣

 

 

Bending Spoons porta Vimeo in Italia con una maxi acquisizione da 1,38 miliardi | Wired Italia