Di chi è la sovranità monetaria ?

siamo i detentori dell' unica peste che puo' salvare il mondo. - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 24 Ottobre 2013 04:18

***** email ricevute oggi da un lontano ex-compagno di università che è passato dall'economia alla psicanalisi ma forse anche per quello vede le cose in modo acuto ***** 25 anni fa smisi di fare l'economista ed iniziai una muova formazione.Oggi sono uno psicoanalsta. Ogni tanto do suggerimenti a persone che mi piacciono a patto di restare,almeno per il momento sottotraccia.Ogni tanto,privatamente o in terapia, le persone mi chiedono :quando le cose sono cominciate ad andar male ? Io dico quasi sempre :quando hai lasciato andare gli Dei:quelle astrazioni prive di immagini che noi definiamo ad es. Verita' o Giustizia. Il nostro ego ,immerso com'è nello zeitgeist, spesso e volentieri sottovaluta .Quello che Freud chiamava inconscio, Jung SE o piu' semplicemente Hillman riprendendo i neo platonici fiorentini chiamava anima ,cioè il centro della nostra individualita',non li trascura mai .Insomma a quanto pare Paragone non accetta di sottoscrivere il patto faustiano e questo me lo rende simpatico. Fine degli elogi e iniziamo con le botte. Che in un contenitore TV si faccia un po' di confusione ci sta (e anche bene ). Ma sostenere male le migliori ragioni è anche peggio che sostenere quelle sbagliate.Sei partito bene con Bagnai(che è bravissimo ):lo schermo gli toglie piu' di quanto gli aggiunga.Meglio leggerlo.La ragione è semplice:la sua retorica usa i toni (leggeri e volutamente poco incisivi )del sarcasmo che,al di la' della lentezza dei tempi non televisivi,crea un attesa che avrebbe bisogno per essere all' altezza di staffilate e affondi geniali .Cose da fuoriclasse cio' che lui (è una persona molto carina e lo ammetterebbe ,non è. L' effetto Grillo Parlante è inevitabile e non lo rende accattivante. Adesso Mosler va bene, Barnard va bene ma non si possono fare galoppate aggressive sempre sullo stesso tono.Ci sono cose piu' importanti,che han bisogno di enfasi e sottolineature ed altre che lo sono meno ed han bisogno di pause e sottotono.Barnard ti voglio bene ma quando parli di temi non solo complicati ma anche contro intuitivi come quelli macro devi essere essenziale e didascalico e sopratutto tornarci su perchè un attimo dopo che hai espresso un concetto l' han gia' rimosso proprio perchè contro intuitivo e contraddetta dalla loro concreta esperienza . Con l' aggravante che le persone che FANNO ECONOMIA come i vostri imprenditori o come Grillo a cui da tempo cerco di far capire che l' esser nato a Genova (con la tradizione e la banca piu' antica ..)non lo rende un 'economista .Detto per inciso almeno a lui è chiaro che questo è il secondo governo Draghi (vedi il post di ieri "siamo governati dalla BCE )cio' che ogni tanto siete portati a dimenticarvi (non certo Barnard)con la retorica anche oggi su B :ragazzi svegliatevi l' han fatto fuori loro che nel frattempo gli han portato il titolo da 1.25 a 3.75. Per gli incarichi "sporchi" il Sistema (e credo fosse tuo quel meraviglioso filmato degli Aspen romani piu' eloquente di qualunque discorso )esattamente come scelse Clinton per eliminare la Glass Steagall è stato scelto un partito palesemente di destra (un prodotto dell' Unicredit di Profumo )ma che viene da una tradizione di sinistra . Smascherare la Propaganda quotidiana che equipara il Bilancio dello Stato a quello di una famiglia "Non ci sono i soldi ...è un impresa ardua ma decisiva. Che sia la creazione di moneta cioè di prestiti essenzialmente ,a creare i depositi (e che qualora non avvenga porterebbe alla loro distruzione )è qualcosa che va oltre l' esperienza individuale.La maggior parte delle persone è portata ancora oggi a confondere la moneta con il circolante (che è + o - il 5% di M )Dovreste ripetere all' infinito che per uno stato non esiste una voce di debito ,cioè una passivita' che non sia al tempo stesso una voce di attivo .Esattamente il contrario che per un bilancio familiare.Si tende sempre anche con le migliori intenzioni a sovrapporre la creazione di finanziamenti all' economia che trova ostacoli ,come avete detto oggi,nella piena occupazione delle capacita' produttive (ovvero l' opposto di quanto accade in Italia (e a dire il vero nel vincolo esterno perchè alla lunga non puoi consumare piu' di quel che si produce che è esattamente quanto stanno istigando a fare le attuali politiche che o spingono le aziende a morire o a delocalizzare) con il giudizio di valore sulle scelte che si prendono.Storicamente ad es.la reazione al Big Crash ando' nella stessa direzione cioè mettere le briglie alle banche e ridare il suo ruolo allo Stato Dopodichè gli Usa diedero vita al consumismo-fordismo che implico' raddoppiare salari e stipendi perche' dovevano creare domanda interna laddove la Germania edifico' una possente macchina bellica Oggi una cosa è che lo Stato crei (invece che distruggere ) ricchezza altro è decidere se deve ancora andare ancora a Versailles o se invece si decidera'invece di rafforzare lo Stato Sociale ad es. Allora sara' piu' agevole capire il nocciolo della faccenda ovvero quanto sia stato mortale il famoso divorzio che regalo' al sistema finanziario (sostanzialmente alle banche )che oltre tutto si rifiutarono di re immetterli nell' economia reale a cui li avevano estorti ) ogni anno almeno 55 Mdi. Tra le altre cose Ferrero l' ha detto ma confuso in tutto il resto è come non dirlo Negli scritti di Keynes,per dirne una,non si prende neanche in considerazione che uno stato debba pagare sui suoi titoli qualcosa piu' del tasso di inflazione.Questi sono gli argomenti cruciali da opporre alle ininterrotte manipolazioni degli organi di stampa di Mafiopoli (per citare un piccolo grande eroe )che dirottano il fuoco del discorso su ...1 Mdo di Imu,...2 Mdi di Iva 73 milioni qui.., se do 200 milioni ai profughi li devo tirar via ai cassintegrati ...quasi fosse il nostro bilancio familiare e via cazzeggiando.E in sovrappiu' citare un altro dato che insieme alla necessaria ELIMINAZIONE DEI BTP la cui unica utilita' è stata appena citata , permetterebbe sussidi di discoccupazione o Redditi di Cittadinanza che dir si voglia oltre ad un vero drastico taglio delle tasse:Visto che frequento fonti oscure e segrete (nel senso che nessuno li va a vedere ) i documenti ufficiali della Banca d' Italia informano a proposito di Efsf ed ESM che negli ultimi 2 anni "tale sostegno (dei contribuenti italiani ) stato complessivamente di 51.3 Miliardi !. Antonio XXXXXXX ************************************* Per comprendere quello che sta avvenendo bisogna da un lato concentrarci sull' Italia (noi siamo da anni davvero l' ombelico del mondo:ti garantisco che W Street si muove moltissimo in relazione a quello che succede,e sopra tutto non succede in Italia)ed insieme capire che quel che avviene oggi è un anello della catena.Cerchero' di essere estremamente sintetico:la reazione alla Grande Depressione conseguente al Big Crash fu dovunque negli anni 30 il ritorno al Macchiavello che istruiva il Principe della necessita' di controllare 2 cose :l'esercito interno/esterno (quello che Weber chiamera' il monopolio della forza legittima )e la propria moneta. Questo produsse ovunque un enorme crescita di ricchezza per la Collettivita e questo al di la' di come lo Stato la utilizzo'.Ti segnalo questo perchè ancora oggi commettiamo l' errore di sovrapporre i 2 piani. Il Glass Steagall Act venne utilizzato per quel fenomeno che venne definito consumismo-fordismo ovvero si aumentarono a dismisura salari e stipendi creando le condizioni del benessere . In Germania usarono quella ricchezza per edificare una possente macchina bellica. Nell' Unione sovietica per i piani quinquennali e cosi via. Perchè vado cosi' indietro ? Perchè quel che accade è la continuazione di quella storia :quella legge che aveva strappato il mondo per 60 anni all' usura venne abolita ed il Sistema guarda caso scelse un presidente democratico per farlo.Ed in piu' l' industria finanziaria aveva sviluppato il suo potere distruttivo .Pensa che nel documentario di M.Moore,che andrebbe mostrato nelle scuole,il piu' grande economista monetario vivente Rogoff si impapina provando a spiegare cosa sono i derivati dove l' unica cosa da capire è che danno un enorme effetto leva cioè un enorme potere di creazione monetaria.Controlli 10 e muovi 100 (Rogoff en passant da anni sostiene che il Q Easing va bene ma quelle montagne di denaro non dovrebbero andare alle banche ma direttamente allo stato senza interesse.Esattamente quello che succedeva in Italia prima di quel crimine chiamato divorzio Stato B d'Italia che costa ogni anno allo stato un 3.5% oltre l' inflazione:la tangente con cui vengono mantenute le banche. Se il BTP venisse eliminato sarebbero 50 MDI in meno. Lo si potrebbe fare da un momento all' altro.E a proposito di cifre visto che la Propaganda ne fa grande uso la B di Italia nei suoi documenti segreti (nel senso che nessuno si azzarda a leggerli )afferma a proposito di Efsf ed ESM negli ultimi 2 anni "tale sostegno complessivamente è stato di 51.3 Miliardi E la propaganda cazzeggia di IMU Iva etc non troviamo un Mdo ,due ... Allora questi signori si sono portati il lavoro molto avanti. Come dice il loro capo si "va avanti col pilota automatico ". Letta l' altro giorno ha accennato al Progetto Stati U d' Europa dimenticandosi di aggiungere che riguarda il 3 % piu' naturalmente il Servitorame in fila fuori Versailles ognuno a suo modo chi col cappello in mano,chi con la minigonna sollevata :tutti a capo chino.E bada che la necessaria informazione che viene fatta,ad es. da Grillo, si trasforma inevitabilmente in istigazione alla prostituzione. Il tema all' ordine del giorno ,e arrivo a te,è l' attacco al cuore della democrazia,lo Stato di Diritto .I Padroni del Vapore in questo strano capitalismo extra territoriale,questo 2 ,3% distribuito in tutto il mondo lo ripetono da tanto.Intanto la tradizione.Da sempre Goldman Sachs nomina il ministro del Tesoro Usa.Adesso inaugurano una nuova storia con M D,che come tutti sanno è stato messo li da Geithner e che agisce tramite N .Ricorderai la lettera di Citgroup mostrata da Moore nel documentario prima citato:queste assurdita' dell' uno che vale uno... .poi i recenti richiami di Merril Lynch alle costituzioni non al passo..Tutto questo vecchio antifascismo ,tutta questa democrazia superata .Forse ancora piu' importante gli Usa dove un presidente in uscita fa la sua recita :questo signore come gli altri dovra' essere mantenuto per il resto della vita con le conferenze pagate da loro.Come Clinton .Come tutti E bada che le uniche voci dissenzienti sono gli stessi W Street J o Bloommberg dove qualcuno storce la bocca al fatto che neanche uscito Geithner riceva 400 mila $ per 3 conferenze di un ora.il punto è che quando tut sposti il 70$ delle risorse sul 3% della popolazione qualunque cosa tu faccia gli devi rompere le scatole.Quindi forse la soluzione Tea Party non è cosi' amena. Teniamo lo sceriffo .Gli altri via tutti.Fine dello Stato. Prestiamo attenzione perchè da noi quando si parla di auto blu ci si immagina di parlare di costi della casta. Eh no li c' è una trasformazione di sistema in corso. Naturalmente privatizzeranno questi eserciti di guardie del corpo che poi metteranno a carico pubblico.Per fare questo B per 100 motivi non andava bene mentre è perfetto (ricordi Clinton che aboli' la legge del 33 )Un Partito di Destra che proviene da remote ancorchè nobili tradizioni di sinistra è perfetto. Non facciamoci alcuna illusione B l' han fatto fuori loro .Non era certo Grillo a telefonargli quando poche mattine fa ha abbassato bandiera bianca ma Barroso e C. Senza andare lontano ricordi le foto di Alfano con Montezemolo di quest' estate.Ti garantisco che mentre parlavo di queste cose Rodota' mi fissava con uno sguardo raggelato come se stessi dando voce alle sue paure piu' fonde sulla dittatura in fieri.E per non farmi mancare niente guardando la tanta gente che ci stava a sentire dicevo la cosa incredibile è che tanti di questi signori che la stanno ad applaudire votano PD gente che apre i rubinetti del gas e poi si gira dall' altra parte.Naturalmente mostravano i denti. Forse l' ho caricato un po' troppo visto che subito dopo ha fatto quella piccola gaffe sui No Tav.La domanda che ti faccio è che sono stato aggredito dal dubbio su parte del fronte degli oppositori di B:simbolicamente (queste sono le cose di cui mai parlerei in pubblico) scelgo una signora cosi' per bene come Barbara Spinelli che fa i manifesti rivolti ai 5 Stelle ,che parla con il cuore in mano,che si è spesa cosi' tanto contro B.Solo che lo fa dalla tribuna di quello che un piccolo grande eroe come Impastato definirebbe l' organo Ufficiale di Mafiopoli di cui è presidente.Compagna di un signore con grandi responsabilita' per quella sciagura che è stata ed è l' € ,contigua con C A C, premiatissima da N Dammi la tua opinione. Secondo te queste persone sono in buona fede ? Infine una nota ottimista. Come giustamente hai detto con grande coraggio : se un Costituzione ,anche la piu' bella non viene applicata resta lettera morta.Ancora di piu' aggiungo,se in una Democrazia manca l' Opposizione non vale la pena di chiamarla democrazia.Ed invece è suceesso l' inaudito :nel Mondo anzi in Italia è tornato il Caro Estinto :Un Vero Oppositore. Adesso scoprire che i nostri peggiori sospetti, un partito unico col 60/70 % dei voti è stato costretto ad uscire allo scoperto è stata una brutta botta. Non possiamo nasconderlo. Ma questo rischia di farci dimenticare la cosa piu' importante: Questo signore,che non smettero ' mai di ringraziare ha reso possibile l' unica vera opposizione democratica esistente al Mondo. ecco perchè ogni giorno siamo spiati.Perchè noi siamo i detentori dell' unica peste che puo' salvare il mondo. Ciao Ciao Antonio XXXXX

 

  By: duca on Mercoledì 23 Ottobre 2013 04:18

Ecco cosa è veramente la moneta: un mezzo, senza valore intrinseco, per agevolare gli scambi. Quando si concretizza in piccoli esperimenti lo capiscono tutti. Ecco l'esperimento di Volos (Grecia) ......Non solo. Oltre ad aggirare la grande distribuzione qui a Volos si è fatto un grosso passo in più: la nascita di un mercato alternativo dove si compra senza soldi, o meglio, attraverso una valuta immateriale alternativa chiamata Tem, un acronimo che sta per "unità alternativa locale" ed è equiparato a un euro. In questo mercato, che si svolge il mercoledì e il sabato, si compra esclusivamente con tale valuta, accreditata o addebitata su un libretto virtuale. Una delle organizzatrici, anche lei di nome Angelica, me ne spiega il funzionamento: «Ognuno di noi ha un nickname a cui corrisponde un libretto virtuale, che è come un conto corrente. Se vendo qualcosa - io ad esempio vendo libri usati - mi vengo accreditati dei Tem, con i quali posso poi a mia volta comprare qualcosa, non solo beni di consumo, che sono il fulcro del mercato, ma anche servizi che posso acquistare in giorni e posti diversi. Ad esempio, se c'è un parrucchiere che aderisce al Tem posso tagliarmi i capelli e pagarlo con la moneta virtuale. Lo stesso vale per il medico: ce ne sono diversi che si fanno pagare così ed è un bel risparmio». Giovanni è un italiano che vive a Volos da trent'anni ed è uno dei medici di cui parla Angelica. Anche lui è tra i fondatori della valuta virtuale: «Chiaramente - dice - il nostro sistema non può risolvere tutti i problemi, ma abbiamo calcolato che può incidere sulla spesa mensile anche del 20-25 per cento, che di questi tempi non è poco. Soprattutto per quanto riguarda i servizi, come il medico, il meccanico, l'idraulico, il fisioterapista. Tutte cose che con la crisi diventano secondarie, perché tasse, bollette e generi di prima necessità si mangiano tutto lo stipendio mensile e a volte nemmeno è sufficiente. Il vantaggio sta nel fatto che il Tem non è una vera moneta, ma solo un sistema virtuale che regola i nostri scambi. Di conseguenza non è tassabile. La finanza ha già fatto diversi controlli, ma non ha rilevato irregolarità. D'altronde che cosa possono dire se un mio paziente mi paga con delle uova e io le accetto? Niente. Il Tem è pressappoco così, ma permette di andare oltre il baratto, perché quel valore che produco facendo un servizio o vendendo un oggetto non mi viene compensato subito con qualcos'altro che magari non mi serve: posso capitalizzarlo e spenderlo in un altro momento, con una terza persona, per qualcosa che davvero mi occorre»..........................

 

  By: traderosca on Domenica 20 Ottobre 2013 18:52

"la soluzione è affrontare i problemi come comunità, affrontarli da individuo come sostieni è esattamente quello che ti hanno insegnato da una vita e che ti rende schiavo senza speranza" Willys,attenzione all'utopismo.....

 

  By: lmwillys on Domenica 20 Ottobre 2013 17:15

è la competizione per il denaro non è una critica riferita a te tutti competiamo per il denaro, ci hanno insegnato questo, ad essere soli contro tutti è una fesseria

 

  By: lmwillys on Domenica 20 Ottobre 2013 15:17

veramente a me come a tutti avevano insegnato esattamente il contrario, cioè ad avere fiducia in questo sistema apparentemente democratico ----- il contrario ? è esattamente quello che ho detto, 'apparentemente democratico' te continua pure a fregare il prossimo per quella roba creata 'out of thin air' che sei obbligato ad avere sei obbligato ad usare anche per partecipare alla società (se sei un pecoraro non puoi pagare le tasse con pecore) ecc. ecc. ... la chiamano denaro in pratica sei solo come un cane perché trattando male gli altri riceverai altrettanto quando avrai bisogno, uno schiavo, come noi tutti

 

  By: lmwillys on Domenica 20 Ottobre 2013 13:38

Il secondo è comprendere che cmq si voti troveranno sempre il modo di fare come gli pare . ------ beh Ferpa, come (credo sufficientemente) evidente dal mio avatar non sono d'accordo :-) la soluzione è affrontare i problemi come comunità, affrontarli da individuo come sostieni è esattamente quello che ti hanno insegnato da una vita e che ti rende schiavo senza speranza

 

  By: lmwillys on Domenica 20 Ottobre 2013 11:38

Il loro modo di ragionare è puramente ECONOMICO ---- immagino lapsus, intendesse FINANZIARIO, il benessere collettivo frega un kazzo a lor signori

Soffrire a breve termine per avere benefici a lungo termine - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 20 Ottobre 2013 08:50

Letta, Monti, Alfano, Fassina/Bersani, Saccomanni, Renzi si muovono dentro i parametri dettati dagli economisti delle istituzioni internazionali, parlano di "consolidamento fiscale" perchè traducono in italiano "Fiscal Consolidation", che è il termine di gergo economico degli studi che sfornano per motivare l'austerità. ^Persino la Gabanelli di Report segue questo modo di ragionare#http://cobraf.com/forum/coolpostEconomia.php?topicGroupID=1&topic_id=3011&reply_id=123537735^ della BCE, di Blackrock e del Fondo Monetario. Questo ad esempio è lo studio più citato sui benefici dell'austerità (nome im codice "Fiscal Consolidation") ed è molto chiaro: ^"Soffrire a breve termine per avere benefici a lungo termine"#http://www.stanford.edu/~kumhof/consolidation-2010.pdf^. L'85% della professione economica, sia accademica che nelle grandi istituzioni finanziarie, segue questa logica. Se lo leggi o anche guardi solo i grafici che producono le simulazioni del loro mega modello economico del mondo vedi subito il punto per loro: ^se riduci i deficit pubblici oggi poi domani aumenteranno gli investimenti#http://cobraf.com/blog/defaultEconomia.php?topicGroupID=1&idr=123537361#123537361^. Dicono così perchè i loro modelli dicono così. Prova a leggerli. il mondo oggi è governato da istituzioni sovranazionali, le Banche Centrali, la Commissione Europea, il Fondo Monetario/Banca Mondiale e le grandi Banche e Fondi, come BlackRock che stando alle ultime notizie ha comprato mezza borsa italiana da questa estate e da solo ha fatto salire del 30% i titoli bancari nostrani. Bisogna capire come ragiona la gente alla Banca Centrale Europea, al Fondo Monetario e a BlackRock...anche perchè in questo momento sta risultando vincente, politicamente innanzitutto, economicamente perchè l'economia ha smesso di peggiorare e finanziariamente perchè hanno fatto salire i mercati e tenuto assieme le banche Il loro modo di ragionare è puramente ECONOMICO, non guardano ai fatti sociali, politici e culturali più di tanto, pensano ai soldi, ai bilanci, i rendimenti. Ma oggi quasi tutti quelli che vogliano occuparsi di economia, soldi, bilanci, debito e mercati finanziari ragionano secondo questi parametri, perchè sono quelli che vengono insegnati, che sono nei libri e negli articoli, sono come i manuali di ingegneria civile per chi costruisce un palazzo. E i politici si muovono solo dentro questo schema, lo danno per scontato. Per adesso anche Grillo si muove dentro questi parametri, la differenza è che parla di default come soluzione, mentre ovviamente questi vogliono che si paghino tutti i debiti, ma usa gli stessi concetti per ragionare. E' difficile andare contro questo treno su cui stanno salendo tutti perchè ha dietro anche l'"opinione degli esperti".

 

  By: VincenzoS on Domenica 20 Ottobre 2013 08:28

x GZ Il motivo della confusione è innanzitutto che la “contabilità” nel mondo reale non come questa, non funziona così: ogni reddito o spesa deve essere una transazione tra due settori (nel caso dell'intera economia aggregata composta da imprese, famiglie, stato e estero) per cui ogni uscita da una parte deve avere un entrata corrispondente dall'altra e i saldi cumulati devono alla fine quadrare tra loro. -------------- Zibordi, il discorso, contabilmente, è ineccepibile. Ma il problema sta nell'appunto nel fatto che si è scambiata la contabilità, uno strumento, con l'economia vera, la produzione. L'equazione del PIL non ci dice come si fa a fare PIL, ci dice come viene utilizzato il PIL. Non è il PIL che aumenta perché aumentano i consumi, è vero semmai il contrario. Il risparmio non è una questione contabile, non è una questione di mettere i soldi nel materasso o da qualche altra parte, è una questione di scelte di spesa che si fanno. Una famiglia può decidere di spendere qualche migliaio di euro andandosene tutti in vacanza alle Maldive, puro consumo che non porterà nessun beneficio futuro, oppure pagando ad uno dei figli una vacanza-studio in Inghilterra per studiare la lingua. La quantità di soldi spesa è la stessa, farà lavorare lo stesso numero di persone sia pure in parti del mondo diverse, ma mentre la prima è una scelta di puro consumo la seconda è un investimento perché quel ragazzo, quando sarà cresciuto, avrà maggiori capacità produttive. Ugualmente la domenica posso spendere dei soldi per una gita al mare o per visitare un museo. Quale delle due scelte mi produrrà, in futuro, dei benefici, almeno potenzialmente? La contabilità non cambia, qualunque sia la scelta che faccio, quello che cambia è l'effetto. E' questo il senso del risparmio.

 

  By: robom1 on Giovedì 17 Ottobre 2013 00:05

COSA NE PENSATE? Ipotizziamo che in Italia si faccia un circuito tipo quello di san marino: smac card http://www.sanmarinocard.sm/ Non si potrebbe pensare di collocare i titoli dello stato che hanno un rendimento e contemporaneamente danno la possibilità di caricare (faccio un esempio) l'1% dell'investimento mobiliare effettuato sulla carta stessa per spendere?. o magari collegarlo avere un credito fiscale sul modello dei ccf che si utilizza due anni dopo.

 

  By: defilstrok on Mercoledì 16 Ottobre 2013 23:16

Complimenti davvero! Qua ci stiamo innalzando a livelli accademici di notevole livello!

bisogna risparmiare perchè ci siano i soldi per gli investimenti ? - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 16 Ottobre 2013 01:41

Hanno appena dato il premio Nobel a Eugene Fama (anche se quello per l'Economia non è un vero Premio Nobel come gli altri, perchè non viene dalla Fondazione della famiglia Nobel, ma dalla RiskBank, la Banca Centrale Svedese. Questo non lo sa nessuno sembra, ma se controlli vedi che è un premio inventato dalla RiskBank) Nell’incontro a Ferrrara Warren Mosler spiegava che i deficit pubblici sono necessari, in ogni caso, perché le famiglie e imprese possano risparmiare, cioè che al passivo dello stato corrisponde l’attivo del settore privato, uno è l’opposto dell’altro, come contabilità ecc... ^Un economista del PD, Luigi Marattin, lo ha contestato#http://www.youtube.com/watch?v=zai6_uB6h-E^ dicendo che violava le nozioni elementari che si insegnano al primo anno di economia. E' andato alla lavagna e ha spiegato che per confutare il discorso contro l’austerità di Mosler basta sapere che in contabilità nazionale il PIL è pari a consumi + investimenti + spesa pubblica (Y= C+I+G) e i consumi a reddito- tasse – risparmi (C= Y-T-S), due nozioni ovvie. Da cui ricavi Y = Y - T - S + I + G, che si può riscrivere come I-S = T-G o anche I = S + (T-S) e cioè : risparmio privato (S) + risparmio pubblico (T-G) = Investimenti (I) Sulla questione dell'austerità Eugene Fama, che ha appena avuto il "Nobel", scrive però esattamente quello che dice Marattin, Fassina, Monti, Letta e la Merkel: ("...There is an identity in macroeconomics… private investment [PI] must equal the sum of private savings [PS], corporate savings (retained earnings) [CS], and government savings [GS]…. (1) PI = PS + CS + GS…. Government bailouts and stimulus plans seem attractive when there are idle resources – unemployment. Unfortunately, bailouts and stimulus plans are not a cure. The problem is simple: bailouts and stimulus plans are funded by issuing more government debt…. The added debt absorbs savings that would otherwise go to private investment…. [G]overnment infrastructure investments must be financed — more government debt. ^The new government debt absorbs private and corporate savings, which means private investment goes down by the same amount...#http://moslereconomics.com/2013/10/15/famas-fallacy/^ warren ") In Italia la discussione è in termini: "l'austerità fa soffrire, ma non c'è alternativa, bisogna comunque ridurre il debito ...". Anche se all’estero si usano invece i deficit pubblici per sostenere l’economia, nell’Eurozona prevale l’idea che bisogna-risparmiare- perchè-ci-siano-i-soldi-per-gli-investimenti. Ma il motivo per cui si è imposta questa idea è che ha dietro appunto i top economisti al mondo, come Eugene Fama per cui anche gli economisti del PD come Marattin o il viceministro dell'economia Fassina (che era al Fondo Monetario per cinque anni) ne sono convinti Ovvero sono convinti che: “quello che un sistema economico riesce a risparmiare, come risparmio pubblico (tasse meno spesa pubblica) più risparmio privato, da gli investimenti del paese”. Ergo, dice l’economista del PD, se lo stato ha un avanzo di bilancio (tassa di più di quello che spende) lo stato “risparmia” e fa aumentare i fondi disponibili nell’economia per gli investimenti. Volendo rimanere sul piano di contabilità nazionale Mosler (e altri) leggono invece (I-S) = (T-G) al contrario, come (S-I) = (G-T), in cui il termine a sinistra ora esprime il risparmio (S), che accumula il settore privato, al netto dei suoi investimenti (I). Questo è il risparmio o ricchezza finanziaria che rimane a famiglie e imprese dopo che hanno speso per gli investimenti. Per cui lo leggi come: risparmio del settore privato al netto dei suoi investimenti (S-I), uguale al deficit pubblico (G-T). Ovvero, senza deficit pubblico niente risparmi privati. Dalla stessa equazione sembra che il risparmio netto settore privato è pari al deficit pubblico e maggiore è il deficit pubblico e maggiore la ricchezza finanziaria netta delle famiglie. A seconda di come giri la contabilità nazionale vede il deficit pubblico come fonte di risparmio privato (Marattin) o degli investimenti privati (Mosler). Il problema è che l’equazione base di contabilità nazionale è in termini reali, prescinde dalla moneta e dall’aspetto finanziario, assume che risparmi e investimenti esistano, ma non dice da dove e come vengono finanziati. E’ utile per compilare statistiche, ma non implica niente su come vengono creati gli investimenti e i risparmi, perché lascia fuori la moneta. Il motivo della confusione è innanzitutto che la “contabilità” nel mondo reale non come questa, non funziona così: ogni reddito o spesa deve essere una transazione tra due settori (nel caso dell'intera economia aggregata composta da imprese, famiglie, stato e estero) per cui ogni uscita da una parte deve avere un entrata corrispondente dall'altra e i saldi cumulati devono alla fine quadrare tra loro. In contabilità hai sempre un sistema in cui “tutto viene da qualche parte e finisce da qualche altra parte” e poi i totali devono quadrare. Ma per mostrarlo non devi limitarti ai flussi di spesa o reddito, devi anche calcolare i totali che si accumulano e quindi i saldi finanziari, le differenze tra redditi e spese totali e quindi anche come vengono finanziati, con il credito e le moneta2. Se si prova a farlo per le imprese ci si accorge che è impossibile calcolare i saldi di investimenti e redditi senza includere i finanziamenti da parte delle banche e quindi bisogna introdurre le banche, i prestiti, i depositi, i bonds e le azioni. E anche per le famiglie è impossibile indicare i loro saldi in modo realistico senza includere i finanziamenti, i depositi e i bonds. Queste considerazioni sembrano ovvie a chi lavori in un impresa, a un esperto di contabilità o ad una famiglia che abbia transazioni finanziarie rilevanti, ma nel mondo accademico economico di oggi sono concetti alieni. Di fatto l'economia che si è imposta dagli anni '80, ignora la contabilità finanziaria, la partita doppia e non fa quadrare i saldi con i flussi di reddito e ignora i meccanismi del credito e del debito. Questo fenomeno è macroscopico nel caso dell'austerità, della superstizione de bilancio pubblico in pareggio e del default dei titoli di stato. Sono miti che derivano dall'ignoranza di come funzioni operativamente la banca centrale e del fingere che la moneta sia una quantità di oggetti scarsi mentre in realtà è un entrata contabile al passivo della banca centrale o al passivo delle banche (che entrambe hanno il potere di crearla “dal niente”, tramite la loro contabilità). Nell'economia usata per predicare politiche disastrose come l'austerità o la globalizzazione finanziaria si usa solo la contabilità nazionale dei redditi, consumi, tasse e investimenti di cui sopra, cioè ad esempio Y=C+I+G e YD=(Y-T-S) in termini reali, senza moneta, credito e banche e in questo mondo che non corrisponde alla realtà, si assume che la quantità di moneta sia una quantità pre-esistente. Dato quindi che non serve per capire i movimenti dell’economia, la si omette dai modelli economici 3. Se l’unica moneta che circola fosse una quantità X di oro o altro materiale che esiste in quantità limitata, allora avrebbe senso dire come Monti o Marattin che bisogna se ne risparmi una certa quantità perché altrimenti “non ci sono i soldi”, per investire. Ma nei libri di economia di oggi si omette il credito, il fatto che la moneta viene creata in gran parte come credito dalle banche e gli investimenti non dipendono da una quantità X di risparmi, ma dal credito che viene creato “ex-novo”. Se si prova allora a prendere l'equazione di contabilità nazionale a inserire entrate ed uscite con i loro saldi (seguendo Godley e Lavoie4 o anche Steve Keen) si vede che il consumo ad esempio è un uscita per le famiglie e un entrata per le imprese e poi però che le imprese oltre a spendere investono e si finanziano gli investimenti e poi vendono tra loro i beni capitali che producono. Quando metti assieme una matrice dei flussi e dei saldi in cui si accumulano di risparmi netti, investimenti e deficit ti chiedi dove vanno i surplus di reddito rispetto alle spese e soprattutto come vengono finanziati i deficit pubblici, gli investimenti e anche i consumi delle famiglie in eccesso dei redditi. Per far allora quadrare i saldi e i flussi di entrata ed uscita devi per forza introdurre allora i depositi bancari, i prestiti, il cash, i bonds, l'equity, in altre parole i flussi finanziari di credito, debito e moneta... Seguendo sempre lo schema di Godley e Lavoie ottieni qualcosa del genere dove le identità contabili del reddito, investimenti, spesa pubblica, tasse, produzione, risparmi sono viste non solo come flussi annuali, ma come quantità che si accumulano, che devono quadrare come totali perchè nella realtà quello che qualcuno paga qualcun altro lo riceve e quello che uno risparmia qualcun altro lo riceve come investimento finanziario o deposito e quello che uno presta un altro lo ottiene come debito ecc.. Nel mondo reale, che la teoria economica dovrebbe simulare, ci sono ovunque saldi finanziari che devono quadrare, non c'è : reddito = consumi+investimenti+ spesa pubblica-tasse senza i corrispettivi crediti, debiti, bonds, depositi, cioè la moneta e il credito sono quello che determina alla fine le transazioni (^per il resto vedi qui: "Per gli economisti il credito e la moneta non esistono#https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Fcobraf.com%2FDocumentiScaricabiliCobraf%2F32_PDF.pdf^)

 

  By: Moderatore on Mercoledì 16 Ottobre 2013 01:38

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  By: XTOL on Domenica 29 Settembre 2013 12:34

---dicono la verità e sono onesti--- ci siamo quasi, la frase corretta è: tutti sono onesti (anche friedman, krugman, keynes e persino obama), ma pochi dicono la verità. sembra un paradosso? non lo è, perchè per dire la verità devono coincidere nello stesso individuo e nello stesso momento 1- l'intelligenza per capire 2- la libertà dai condizionamenti 3- la possibilità di esprimersi 4- l'assenza di interessi personali quanto spesso può accadere? mai o quasi mai? quanto alla passione austriaca per il gold standard, io non la vedo così cogente. in un sistema senza banche centrali e con le banche private riportate in un ambiente sanamente capitalista, chi mette in circolazione mezzi di pagamento potrà scegliere con che tipo di riserve garantirli. qualche banchiere potrà scegliere i lingotti, qualcuno gli edifici, qualcuno le attività produttive, qualcuno preferirà inserire un limite invalicabile allo stampaggio (tipo bitcoin) argentariae mediae atque subsidia definita delendae sunt

Austriaci onesti e Friedman disonesto - Moderatore  

  By: Moderatore on Domenica 29 Settembre 2013 01:24

Sul sito della scuola austriaca Mises.org in Italia c'è la traduzione dell'analisi su ^Friedman e la Grande Depressione dal recente libro di David Stockman#http://vonmises.it/2013/09/18/milton-friedman-un-keynesiano-dacqua-dolce-i-parte^ sull'america. Stockman era ministro del bilancio nei primi anni di Reagan, a soli 32 anni, poi è uscito dalla politica e ha fatto investimenti e private equity ed è uno acuto, che conosce le cose dall'interno e va giù pesante. Dal punto di vista del funzionamento della moneta, del credito e delle banche, alcuni di "scuola austriaca", i più radicali come Murray Rothbard o David Stockman dicono le stesse cose qui si cerca di spiegare (e che ^ora sono state sistemate in un testo#http://cobraf.com/DocumentiScaricabiliCobraf/32_PDF.pdf^ di 200 pagine circa di imminente pubblicazione). Ma come, ci sono le elezioni il 24 novembre e la si mena con le scuole di pensiero ? A dire la verità in una crisi come quella attuale dell'economia italiana il pensiero è il problema, molti si agitano, ma sembra che nessuno pensi, non si offrono soluzioni e ci si divide ancora su vecchie stupidaggini ideologiche. Se uno ha un attimo per leggere invece qui impara che sulle cose ora fondamentali (moneta, banche, debito) in questo frangente si deve tagliare attraverso le solite divisioni, destra/sinistra, liberista/statalista... Dirlo genericamente è un conto, mostrarlo con qualcosa di intelligente è molto meglio. Stockman e Rothbard sono 10 volte meglio dell'economia ufficiale tipo Giavazzi, Allesina, Draghi, Bernanke, Friedman, Krugman ecc.. perchè vanno alla radice, partono dal fatto che le banche creano la moneta sotto forma di credito dal niente e questo provoca boom e crisi continue. Usemlab/Carbone con cui anni fa qui sul forum litigavamo un poco, un mese fa ha tradotto il ^libro del 1982 di Rothbard "Il Mistero dell’Attività Bancaria"#http://vonmises.it/2013/08/08/il-mistero-dellattivita-bancaria^ che in 200 pagine ti riassume la storia delle banche, dal 1300 ad oggi, mostrando benissimo come creano moneta e questo è la causa di tutte le fluttuazioni, boom, crisi e crac. Stockman e Rothbard, sono due oltre che brillanti molto onesti, a differenza di Milton Friedman che in apparenza era "liberista" e "liberale" come loro, ma in realtà parlava con la lingua biforcuta e ha solo spianato la strada alla globalizzazione e deregolamentazione finanziaria e alla concentrazione del potere nella grande finanza. La cosa interessante è che la critica più acuta di Friedman e del suo "monetarismo", che doveva essere appunto un modo di mettere al centro la moneta ti viene da gente libertaria e liberale in apparenza come lui. Milton Friedman ha costruito una carriera attaccando il socialismo, lo statalismo e promuovendo la causa del mercato e della libertà di iniziativa ed è oggi considerato il simbolo del liberismo "di destra" contro keynesismo "di sinistra". Ma è fumo e un gioco di specchi. In realtà dato che Friedman si è concentrato sulla moneta alla fine cosa ha fatto ? Ha predicato di liberalizzare in sostanza le banche alla fine e poi che la FED intervenisse a sostegno delle banche ! Leggi Stockman qui che era con Reagan all'inizio, ma non è un fesso o un venduto. Friedman ha prodotto il contrario del liberismo e concorrenza per cui è famoso, ha prodotto un economia della rendita finanziaria parassitaria e del debito, alla fine oggi si vede che Friedman era un cavallo di Troia. E come c'è riuscito in questa operazione intellettuale ? Con la sua famosa interpretazione della Grande Depressione, che ha scalzato man mano le altre ed è oggi accettata nelle Banche Centrali e quasi ovunque. Questa interpretazione qui Stockman attacca a fondo, da un punto di vista "liberista" e vedi l'ipocrisia di Friedman. Ho preso un colpo di sole e sto dicendo che gli "austriaci buoni" come Rothbard e Stockman hanno ragione loro ? L'analisi degli austriaci del credito è corretta, tanto è vero che predissero il crac del 1929 e alcuni hanno previsto il crac del 2008. La soluzione invece è perversa. Per loro bisogna togliere il sostegno dello stato alle banche, lasciare che falliscano e però basare la moneta su oro e argento in modo che la gente abbia qualcosa per risparmiare che mantenga un valore nel tempo. Gli "austriaci", sia cattivi che buoni, per risolvere il problema vogliono fare a meno dello stato e quindi dicono che le banche devono arrangiarsi da sole per cui una volta che la gente sappia che creano moneta e che non garantite dallo stato starà molto attenta a lasciargli dei soldi e dall'altra che bisogna usare l'oro perchè è qualcosa che lo stato non manipola. E' un analisi coerente come logica e non è offuscata e fasulla come l'economia che si insegna perchè Rothbard era un anarchico/libertario praticamente, completamente fuori dal sistema, senza una lira non un furbastro e va a fondo alle cose. Se tu capisci a fondo che le banche creano la moneta, come debito, è coerente andare in questa direzione, è un modo per togliere loro potere. Stockman e Rothbard è gente che tagliano come dei laser attraverso la confusione e la superficialità che domina in economia e valgono di più di tanti keynesiani. Gli "austriaci" hanno però un difetto logico di base, perchè per loro esistano solo gli individui, non esiste la collettività o comunità e solo il mercato, in concorrenza perfetta, soddisfa le esigenze umane. Quindi in un economia di mercato ideale, senza lo stato che interferisce, profitti, interessi, salari ecc.. riflettono i meriti e i contributi degli individui. Questo non è vero nè a livello filosofico o di buon senso e neanche a livello tecnico perchè c'è un errore fondamentale che ora non sto a discutere nella teoria delle concorrenza (vedi ^Piero Sraffa che ha passato 40 anni a dimostrare#http://www.webalice.it/andreabotteghi/NG/AreaEconomiaEFinanza/Intervista_a_Fabrizio_Mittiga_su_Piero_Sraffa.pdf^ che il profitto non riflette il contributo del capitale). Dal punto di vista monetario l'errore è che in realtà la concorrenza perfetta o quasi perfetta nel sistema bancario e finanziario non è mai esistita e non esiste per definizione, non esisterà mai. Anche nel XIX secolo, quando non c'era il sostegno dello stato alle banche e c'era l'oro, poche casate di banchieri dominavano in Gran Bretagna e Francia, sotto l'apparenza, e c'erano continue crisi, crash e depressioni. Il sistema monetario e bancario può essere decentrato in tante piccole banche regionali e locali, come in Germania dove forniscono il 70% del credito, e questo lo rende più concorrenziale e meno speculativo e pericoloso. Questo è giusto ed è un modo di ridurre il potere del mega cartello bancario attuale e ha senso logico. Ma il cuore del sistema, le banche e il credito rappresentano comunque il potere di creare denaro. E il potere di creare denaro è il POTERE, chi ce l'ha è diverso da chiunque altro, se lo togli allo stato non è che scompare, finisce sempre nelle mani di un gruppo ristretto che tende a colludere. Creare il denaro non è come produrre pomodori o auto, per definizione è qualcosa su cui la collettività deve avere controllo. Comunque queste considerazioni generali non tolgono niente al fatto che Stockman e Rothbard, gli austriaci "buoni", sulla moneta, Friedman, il credito ecc.. dicono la verità e sono onesti. --------------------- ^"Quando Friedman aprì il vaso di Pandora: le operazioni sul mercato aperto della FED ovvero l'inizio del "sostegno" dello Stato alle Banche"#http://vonmises.it/2013/09/18/milton-friedman-un-keynesiano-dacqua-dolce-i-parte/^ In fin dei conti, Friedman abbandonò il gold standard per una ragione statalista. Proprio come Keynes, era afflitto dall’ambizione dell’economista di prescrivere la via verso un maggior reddito nazionale e una maggiore prosperità, con l’indicazione degli strumenti interventisti e, quindi, le ricette con cui ottenere tutto ciò. L’unica differenza con Keynes fu l’origine: quella dell’inglese, essenzialmente fiscalista mentre Friedman si concentrò sulle operazioni sul mercato aperto condotte dalla banca centrale quale mezzo per raggiungere la domanda aggregata e il reddito nazionale ottimali. C’erano imponenti e molteplici ironie in quella presa di posizione. Egli pose a carico della banca centrale il compito attivo e moralmente giustificato di comprare il debito del governo tramite la conduzione delle sue operazioni sul mercato aperto. Certo, Friedman disse che la FOMC avrebbe dovuto comprare bond e azioni ad un tasso non superiore al 3% annuale, ma quel limite era una debole barriera. In realtà, non può essere negato che fu il professor Friedman, il fustigatore del Grande Governo, ad indicare ai banchieri centrali repubblicani la via per favorire lo stesso in vari modi. Sotto i loro auspici, la FED si rimpinzò presto delle emissioni di debito del Tesoro e tramite ciò alleviò dall’inconveniente di finanziare più spesa con più imposte. Secondo Friedman la democrazia avrebbe prosperato in un sistema di libero mercato: aveva perfettamente ragione. Tuttavia il suo strumento preferito di promozione della prosperità, la gestione da parte della FED dell’offerta di moneta, fu molto più anti-democratica dei metodi di Keynes. L’attivismo fiscale politico era, almeno, soggetto alle deliberazioni del parlamento e, in un qualche generico senso, al giudizio elettorale da parte della cittadinanza. Al contrario, i dodici membri della FOMC sono quanto di più vicino ad un non eletto politburo sia possibile ottenere nel sistema di governo americano. Quando, a tempo debito, la FOMC si schierò esattamente dalla parte dei debitori, dei proprietari di immobili e degli speculatori finanziari a leva – contro i risparmiatori, i salariati, gli uomini d’affari utilizzatori del capitale di rischio – questi ultimi non trovarono alcun riparo dalle sue azioni politiche. La più sconveniente conseguenza del profondo statalismo implicito nelle teorie monetarie di Friedman, comunque, sta nel fatto che egli lo pose del tutto in contrasto con la visione dei fondatori della FED. Come è stato visto, Carter Glass e il professor Willis assegnarono al sistema di Federal Reserve l’umile missione di liquidare passivamente i buoni collaterali che le banche commerciali le avessero presentato. Di conseguenza, la differenza fra una “ banca del banchiere” che offre un servizio di operazioni di sconto e una banca centrale impegnata in continue operazioni sul mercato aperto è fondamentale e rilevante, non semplicemente una questione di tecnica. Facilitando il miglior allineamento della liquidità fra attivi e passivi dei bilanci dei depositi bancari a riserva frazionaria, l’originario operato della “banca di riserva” del 1913 avrebbe presumibilmente migliorato l’efficienza del sistema bancario, la stabilità e l’utilizzo delle riserve a livello di sistema. In breve, sotto l’originario modello di servizio di operazioni di sconto, l’occupazione nazionale, i prezzi di produzione e il PIL erano un risultato spontaneo del libero mercato, non un artificio della politica statale. Al contrario, operazioni sul mercato aperto inevitabilmente conducono ad un’economia nazionale pianificata e alla determinazione del PIL e di altri aggregati macroeconomici. La verità è che non c’è altra ragione per controllare M1 che quella di guidare la domanda, la produzione e l’occupazione da Washington. Perché il professore libertario, che fu così ostile a tutti i progetti e le attività del governo, sperò di rafforzare quello che anche lui avrebbe potuto considerare come un incipiente politburo monetario con tali massicci poteri di pianificare e gestire l’economia nazionale, anche se tramite un lontano e apparentemente non intrusivo meccanismo di manipolazione di M1? Non c’è che una risposta: Friedman fraintese profondamente la Grande Depressione e concluse erroneamente che l’indebita considerazione nei confronti delle regole del gold standard, avuta dalla FED durante il 1929-1933, causò il fallimento nel condurre un’aggressiva politica di acquisti sul mercato aperto del debito pubblico e, perciò, impedì la prevezione della profonda caduta di M1 durante i 45 mesi successivi al crash. Tuttavia l’evidenza storica è chiarissima: non ci fu mancanza di liquidità né fallimento della FED nel compiere il suo lavoro di “banca del banchiere”. In verità, le 600 banche appartenenti al Federal Reserve System non fecero un massiccio uso del servizio di sconto durante questo periodo e a nessuno, che avesse presentato buoni collaterali, fu negato l’accesso alle riserve di prestito. Di conseguenza, le banche commerciali non furono per nulla forzate nella loro capacità di fare prestiti o di generare conti correnti ( M1 ). Ma dall’alto piedistallo della sua cattedra all’Università di Chicago, tre decenni dopo, il professor Friedman concluse: il sistema bancario avrebbe dovuto in ogni caso essere inondato di nuove riserve. E questa accademica conclusione post facto andò dritta al cuore della tematica delle operazioni sul mercato aperto. Le operazioni di sconto erano il meccanismo tramite cui i banchieri del mondo reale volontariamente creavano nuove riserve nel sistema per favorire l’espansione di prestiti e depositi. Al contrario, l’acquisto sul mercato aperto di bond fu lo strumento tramite cui i novelli pianificatori centrali dalla FED immisero riserve nel sistema bancario, a prescindere dal fatto che fossero richieste o meno dalle banche membri. Friedman si schierò così dalla parte dei pianificatori centrali, affermando che il mercato dell’epoca fosse sbagliato e che le centinaia di banche, che già avevano riserve in eccesso, avrebbero dovuto essere immerse di maggiori e ancora maggiori riserve, finchè non avessero iniziato a prestare e a creare depositi in accordo con i dettami del gospel monetarista. Non c’è bisogno di dire che i dati storici mostrano la falsità di questa affermazione e il fallimento di questo esercizio, condotto dalla Fed di Bernanke, nel mondo reale – un significativo esempio di “trappola di liquidità”. L’errata critica di Friedman alla FED dell’epoca della Depressione spalancò le porte alla pianificazione centrale monetaria La verità storica è che la missione principale della FED di quell’epoca, cioè di scontare i valori dei prestiti delle banche, è stata eseguita in modo coerente, effettivo e completo da parte delle dodici banche, durante i 45 mesi cruciali fra il crash del mercato azionario nell’ottobre del ’29 e l’insediamento di Franklin Delano Roosevelt nel marzo del ’33. Inoltre, la documentata mancanza di domanda da parte delle banche membri per prestiti tramite operazioni di sconto non fu dovuta all’adozione, da parte della FED, di un tasso di interesse eccessivamente alto. In realtà, il tasso di sconto della FED diminuì progressivamente: dal 6% pre crash al 2,5% nel ’33. Ancor più importante, le riserve in eccesso nel sistema bancario crebbero drammaticamente durante questo periodo di 45 mesi, implicando proprio l’opposto della politica monetaria restrittiva. Prima del crash del mercato finanziario (settembre ’29) le riserve in eccesso nel sistema bancario ammontavano a 35 milioni; poi crebbero a 100 nel gennaio del 1931 e infine a 525 milioni nel gennaio del 1933. In breve, l’espansione per dieci delle riserve in eccesso (cioè quelle inattive) nel sistema bancario fu una drammatica prova della mancanza di sete di liquidità del mercato stesso; ciò nonostante questo fu completamente inondato. La sola missione incompiuta della FED fu quella che il professor Friedman le assegnò 30 anni dopo l’accaduto: mantenere un arbitrario livello di M1 immettendo riserve nel sistema bancario, tramite l’acquisto sul mercato aperto del debito dello zio Sam. Poiché questo accadde durante lo stesso periodo (45 mesi) in cui l’offerta di moneta ( M1 ) diminuì di circa il 23%, le riserve in eccesso crebbero di dieci volte tanto. Tecnicamente parlando, questo significa che il moltiplicatore monetario era crollato. Come è stato visto, comunque, la grande diminuzione dei conti correnti (il volume di M1) non implicò una stretta nell’offerta di moneta: fu, semplicemente, il risultato aritmetico della contrazione di circa il 50% dei prestiti commerciali durante quel periodo. Come precedentemente spiegatofriedman, questa estesa liquidazione del debito fu un’inevitabile e salutare correzione della precedente bolla di credito. I prestiti bancari, in realtà, erano cresciuti ad un ritmo frenetico durante i precedenti 15 anni, triplicandosi dai circa 14 miliardi a 42 miliardi. Come nella maggior parte dei boom creditizi artificiali, la rilevante espansione dei prestiti durante la Grande Guerra e i Ruggenti Anni Venti lasciò le banche imbottite di prestiti che non poterono essere rimborsati quando, nell’ottobre del 1929, la musica si fermò. Di conseguenza, durante i postumi del crash, più di 20 miliardi di prestiti bancari furono liquidati, inclusi i miliardi cancellati a causa di fallimenti e chiusure di aziende. Come precedentemente spiegato, circa la metà della contrazione dei prestiti fu da attribuire ai 9 miliardi di prestiti a garanzia del mercato azionario che erano stati ritirati, quando la bolla del mercato finanziario collassò nel 1929. Similmente, anche i prestiti per il finanziamento del capitale operativo diminuirono significativamente a causa del crollo della produzione. Di nuovo, ciò fu la mera conseguenza dello scoppio della bolla industriale e del settore dell’export, non qualcosa causato dal fallimento della FED nel fornire adeguate riserve bancarie. In breve, la liquidazione di prestiti bancari fu quasi esclusivamente il risultato di bolle scoppiate nell’economia reale, non di mancanza di stimoli da parte della banca centrale. In realtà, non c’è mai stata nessuna evidenza di larga scala del fatto che i prestiti bancari siano diminuiti durante il ’30-’33 a causa di banche richiedenti il pagamento dei crediti esigibili o neganti il credito a potenziali debitori solventi. Tuttavia, a meno che questi fatti siano accaduti, non c’è semplicemente nessuna prova che la restrizione monetaria abbia causato la Grande Depressione. Friedman e i suoi seguaci, compreso Bernanke, vennero fuori con una bufala accademica per giustificare queste ovvietà: poiché il livello generale dei prezzi era sceso significativamente durante i 45 mesi successivi al crash, sostennero che il tasso di interesse “reale” fosse eccessivamente alto, dopo l’aggiustamento per deflazione. Ma questo è un battibecco accademico. Gli uomini d’affari del mondo reale, che si confrontavano con un registro delle commesse in tracollo, avrebbero rifuggito nuovi prestiti per l’ovvia ragione che non avevano bisogno di capitali, non perché a loro sembrasse troppo alto il tasso d’interesse aggiustato per deflazione. In fin dei conti, il trattato monetario di Friedman non offre alcuna evidenza e semplicemente sostiene una falsa causa; ossia, che il declino passivo dell’offerta di moneta sia stata la causa attiva della riduzione di produzione e spesa. La vera causa è stata l’opposta: il volume nazionale di moneta diminuì in modo significativo durante il periodo seguente al crash poiché i prestiti bancari sono il latte materno dei depositi bancari. Pertanto, quando i registri dei prestiti gonfiati furono ridotti ad una grandezza sostenibile, il volume di moneta depositata calò in modo parallelo. Dato questo collasso del credito e il conseguente crash del moltiplicatore monetario, c’era un solo modo per la FED per tentare di reflazionare l’offerta di moneta: sarebbe stato necessario comprare e monetizzare quasi ogni singolo centesimo dei 16 miliardi di bond del Tesoro statunitense allora esistenti. Gli incorreggibili stampatori di moneta odierni senza dubbio direbbero: ”Nessun problema”. Tuttavia, non pare esservi altro dubbio per il quale, data l’universale antipatia, all’epoca, per l’inflazione monetaria, una tale mossa avrebbe scatenato il panico e il pandemonio in quello che rimaneva dei mercati finanziari. Non c’è bisogno di dire che Friedman non spiegò mai come la FED avrebbe potuto pensare di riavviare il moltiplicatore monetario in calo o, fallendo in ciò, di spiegare ai mercati finanziari perché stesse comprando tutto il debito pubblico. Oltre a ciò, Friedman non fu in grado di provare, al tempo del suo libro “ Storia monetaria degli USA”, nel 1965, che la creazione dal nulla di una nuova, immensa quantità di riserve bancarie avrebbe spinto il sistema bancario a convertirle in una risalita di nuovi prestiti e depositi. Tuttavia, Friedman neppure tentò di provare quell’affermazione. Secondo la teoria quantitativa della moneta costituiva una verità a priori. In verità, dal culmine della Depressione, nel 1932, i tassi di interesse provarono il contrario. I tassi su T-bills e cambiali finanziarie furono rispettivamente dell’1,5% e 1%, e ciò significava che non ci fu, praticamente, domanda insoddisfatta di prestiti da parte dei debitori degni di credito; il giro d’affari in calo delle operazioni di sconto delle 12 banche del Federal Reserve provò ulteriormente la tesi. Nel settembre del ’29 le banche membri prestarono circa 1 miliardo tramite operazioni di sconto, ma dal gennaio ’33 questo calò a soli 280 milioni. Insomma, le banche non stavano prestando non perché fossero a corto di riserve; non stavano prestando perché erano a corto di debitori solventi e di una vera domanda di credito. In ogni caso, l’intera teoria di Friedman sulla Grande Depressione fu completamente demolita da Ben Bernanke, il suo più famoso allievo, in un esperimento nel mondo reale del settembre 2008. La sua FED intraprese una massiccia operazione sul mercato aperto in risposta alla crisi finanziaria, comprando e monetizzando più di 2.000 miliardi di debito del Tesoro e delle agenzie. Come ora è chiaramente evidente, il risultato è stato un monumentale “ girare a vuoto”. Il fatto che, attualmente, ci siano 1.700 miliardi di riserve in eccesso parcheggiate presso la FED ( paragonate ai soli 40 miliardi prima della crisi ) significa che quasi tutte le nuove riserve, nate dalla baldoria della FED nel comprare bond, sono nate morte. Stando in un deposito presso la banca centrale, esse non hanno spinto la crescita dei prestiti bancari in Main Street o dell’offerta di moneta. Non c’è nessuna ragione, quindi, per credere che il risultato sarebbe potuto essere differente nel 1930-1932. Milton Friedman: il keynesiano d’acqua dolce e il professore libertario che ha creato il Grande Governo La grande ironia, poi, è che il più famoso moderno economista conservatore della nazione è diventato il padre del Grande Governo, dei deficit cronici e della bancarotta fiscale nazionale. Friedman fu il primo a sollecitare la rimozione delle limitazioni del gold standard di Bretton Woods nello stampare moneta da parte della banca centrale e, successivamente, aggiunse al danno la beffa, dando un’autorizzazione conservatrice al perpetuo acquisto sul mercato aperto del debito governativo da parte della FED. Il monetarismo di Friedman, per mezzo di ciò, ha istituzionalizzato un sistema che ha consentito ai politici di spendere cronicamente senza tassare. Similmente, fu il professore della scuola di Chicago, fautore del libero mercato, che benedì anche la fondamentale tesi keynesiana per cui Washington deve continuamente gestire e stimolare l’economia nazionale. In verità, la tesi keynesiana d’acqua dolce, secondo il famoso paradigma di Krugman, è stata modesta rispetto alla presunzione di profondi aggiustamenti dei suoi rivali “di acqua di mare”. I keynesiani di acqua di mare degli anni ’60 proposero di stimolare l’economia finché l’ultimo miliardo di dollari di potenziale PIL non fosse realizzato; in pratica, avrebbero raggiunto la prosperità permettendo allo Stato di fare tutto ciò che fosse necessario tramite una molteplicità di interventi fiscali. Al contrario, il keynesiano di acqua dolce, Milton Friedman, pensava che il capitalismo fosse in grado di prendersi cura di se stesso, finché avesse, precisamente, la giusta quantità di moneta in ogni momento; cioè, Friedman avrebbe ottenuto la prosperità permettendo allo Stato di fare la sola cosa che fosse necessaria tramite il singolo canale di crescita di M1. Ma l’asserzione è innegabile. Come è stato visto, Friedman pensava che non si potesse avere fiducia del fatto che le banche appartenenti al sistema al Federal Reserve System mantenessero l’economia adeguatamente fornita della moneta, richiedendo volontariamente operazioni di sconto quando avessero avuto bisogno di riserve per favorire l’attività commerciale. Piuttosto, la banca centrale doveva fissare e raggiungere una precisa quantità di M1 in modo che il PIL riflettesse quello che saggi economisti ritenevano possibile, non soltanto il naturale livello risultante dall’interazione fra consumatori, produttori e investitori nel libero mercato. Per tutti questi obiettivi pratici, fu Friedman che spostò le fondamenta della moneta della nazione dall’oro ai Treasury Bills. Infatti, nello schema di Friedman di acquisti da parte della banca centrale di bond del Tesoro e di azioni, fu il processo di creazione di moneta quello tramite cui la prosperità sarebbe potuta essere gestita e raggiunta. Quello che Friedman non riuscì a vedere fu questo: la quantità legale di M1, secondo un uomo saggio, sarebbe potuta essere soppiantata dalla quantità di M2 ( una più larga misura di offerta di moneta che include i depositi di risparmio ) secondo un altro illuminato o, ancora, da un altro obiettivo di quantità per la domanda aggregata (il PIL nominale fissato) o anche dalla quantità di posti di lavoro creati (come l’obiettivo di 200.000 posti al mese recentemente annunciato dal governatore della FED Evans). Potrebbe anche essere la misura del cambio dell’Indice Russel 2.000 del prezzo delle azioni, come ha sostenuto Bernanke. Ma è difficile da immaginare un mondo nel quale nessuna di queste alternative “quantità” non scenda sotto il livello “stabilito” ritenuto essenziale per il buono stato dell’economia nazionale dai loro proponenti. In breve, l’impegno di dodici uomini e donne saggi liberi, grazie al piano di Friedman, di inondare di dollari la realtà, potrebbe sempre trovare ragioni per comprare il debito del governo e, per mezzo di ciò, preparare senza timore la nascita del deficit fiscale. Articolo di David Stockman su Mises.org Traduzione di Tommaso Segre