Di chi è la sovranità monetaria ?

 

  By: Fr@ncesco on Venerdì 02 Agosto 2013 00:47

[VincenzoS] non accettano che ciò avvenga se non entro precisi limiti (il 3 % di deficit pubblico di Maastricht non nasce tanto a caso) ---------- Difatti il 3% di Maastricht non è un caso, sono solo stati ispirati dalla TRINITA': http://crisis.blogosfere.it/2012/10/deficit-pubblico-perche-entro-il-3-perche-suonava-bene.html DEFICIT PUBBLICO: PERCHE' ENTRO IL 3%? «SUONA BENE E RICORDA LA TRINITA'» Clamorosa rivelazione del quotidiano francese Le Parisien (in italiano su PressEurop). Qualcuno si è mai chiesto coma mai il deficit pubblico non può superare il 3% del PIL? Un limite talmente ferreo da costringere governi e cittadini a manovre lacrime e sangue, a sacrifici inenarrabili, all'obbedienza a parametri d'acciaio che ripetono il sacro mantra del 3%. Nessuno se lo è mai chiesto, ma si dà per scontato che sia frutto di menti eccelse, illustri economisti europei che in anni e anni di studi hanno stabilito tale regola aurea come unica soluzione ai problemi economici. Ebbene: manco per niente. E' tutto nato per caso. Le Parisien intervista Guy Abeille, ex funzionario della direzione del Bilancio del governo Mitterrand, che racconta: ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Abbiamo stabilito la cifra del 3 per cento in meno di un'ora. È nata su un tavolo, senza alcuna riflessione teorica. Mitterrand aveva bisogno di una regola facile da opporre ai ministri che si presentavano nel suo ufficio a chiedere denaro [...]. Avevamo bisogno di qualcosa di semplice. Tre per cento? È un buon numero, un numero storico che fa pensare alla trinità. Il 3 è il numero perfetto, suona bene, così i due hanno stabilito la regola del 3% a caso e scarabocchiandola su un tovagliolo per togliersi di torno i ministri che chiedevano quattrini. Quei ministri, nel 1981, se la sono bevuta, e con loro per i decenni successivi se l'è poi bevuta tutta l'Europa. E' stata scolpita nei Parametri di Maastricht senza che un cane degli autorevoli redattori a Bruxelles si sia domandato se era sensata, se stava in piedi o no, e da quali studi provenisse. ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Oggi vi trovate a sputare sangue per "restare in Europa", ma sappiate che lo dovete solo al trucchetto di un funzionario francese per far risparmiare il suo Presidente.

 

  By: VincenzoS on Giovedì 01 Agosto 2013 21:07

x Gianlini a vedere gli attuali monarchi ancora in vita, forse la risposta è veramente banale e lapalissiana.... ---------------------------------- Risposta corretta ma solo parziale. Qualunque quantità di oro ricevessero dalle miniere e qualunque entità di tasse imponessero poi alla popolazione, i re diSpagna si impegnavano a sepndere sempre di più di quanto oro entrasse nelle loro casse per cui lo dovevano prendere nuovamente in prestito. ;i sembra una storia già sentita

 

  By: gianlini on Giovedì 01 Agosto 2013 16:51

Come mai era così coglione ? (ok le miniere erano appaltate a privati e lui incassava solo il 20% dell'oro che estraevano perché non erano re assoluti come in Asia, dovevano contrattare con baroni, cortes e altri). ----------------------- a vedere gli attuali monarchi ancora in vita, forse la risposta è veramente banale e lapalissiana....

 

  By: VincenzoS on Giovedì 01 Agosto 2013 07:39

x GZ Se nel suo mestiere arrivasse gente che "ha pochi rudimenti" di chimica e usando l'immaginazione dicesse che non è vero che "in condizioni di volume costante la pressione di un gas aumenta linearmente all'aumentare della temperatura" lei cosa direbbe ? ------------------------ Gli risponderei che ha ragione perché l'aumento lineare della pressione in funzione della temperatura è valido solo per i gas perfetti che, essendo perfetti, in natura non esistono. Come vede, buttarla sul personale non serve a niente. Lei tra l'altro, nel rispondermi, ha fatto un'operazione scorretta perché io, che il concetto di moneta endogena ed esogena l'ho compreso, non ho assolutamente affermato che le banche prestano ciò che altri hanno depositato, ma ho affermato che le banche prestano, con un certo moltiplicatore, in funzione del loro capitale. Pertanto: 1) le banche svolgono un servizio che a) ha un costo reale e b) che va remunerato; anche se tale servizio venisse svolto dall stato esso avrebbe comunque un costo reale e, considerata l'inefficienza dello stato, tale costo sarebbe molto più elevato (tutti i vari "clientes" che verrebero piazzati a far nulla) 2) Nel momento in cui un qualcuno non restituisce il prestito, la base di capitale della banca, e quindi la sua capacità di erogare credito, viene erosa. Il tasso di interesse rappresenta il premio di rischio, l'assicurazione che uno paga, lo chiami come le pare, ma il senso è quello. Se poi vogliamo dire che vi dovrebbe essere una chiara distinzione tra ciò che uno paga alla banca per coprire i costi del servzio e garantirle un profitto e ciò che paga come copertura del rischio vi dovrebbe essere una chiara distinzione, allora sono d'accordo. Che si possa crear moneta esogena è fuor di dubbio ed ugualmente fuor di dubbio che ciò possa essere fatto dallo stato. Ma ugualmente, in tal caso, poiché vi sarebbe qualcuno che soldi ne ha di più e altri che ne hanno di meno, coloro che ne hanno di meno per riceverne in prestito dovrebbero pagare un costo. E comunque il mercato, ovvero l'insieme delle persone che operano nell'economia, cioè tutti esclusi i bambini, non accettano che ciò avvenga se non entro precisi limiti (il 3 % di deficit pubblico di Maastricht non nasce tanto a caso)e comunque con una qualche garanzia da parte dello stato (i titoli di stato appunto, coperti dagli incassi futuri di tasse e dal patrimonio dello stato se necessario) pena il ridurre la moneta a carta straccia. A meno che Lei non sia in grado di fornire una spiegazione convincente del fatto che nell'ex-URSS la gente si liberasse dei rubli con la velocità della luce. Oppure mi fornisca una spiegazione convincente del fatto che negli anni '70 (gli anni che Lei ritiene d'oro) chiunque avesse da parte un po' di soldi, facesse di tutto per portarli in Svizzera e convertirli in franchi, marchi e dollari. E non mi risponda che gli spalloni portavano in Svizzera i soldi frutto della corruzione e dell'evasione fiscale perché negli anni '70 di evasione e corruzione non fregava niente a nessuno.

Il Re di Spagna sempre indebitato - GZ  

  By: GZ on Giovedì 01 Agosto 2013 02:36

Oggi il Financial Times ha un articolo di due studiosi che hanno appena pubblicato un libro sul ^debito e i default di Filippo di Spagna nel 1500#https://docs.google.com/viewer?url=http%3A%2F%2Fwww.crei.cat%2Fpeople%2Fvoth%2FVoth_Sustainable.pdf^ al tempo della Invencible Armada, quando la Spagna era la potenza più importante in europa e possedeva un impero su cui "non tramontava mai il sole" con le colonie in America e il loro argento e oro poi possedimenti in Italia, Olanda, Germania.. I re di Spagna però, nonostante possedessero le miniere d'oro e argento maggiori del mondo, erano sempre indebitati con i banchieri Frugger e alcuni banchieri genovesi. Cioè, al tempo in cui la moneta era d'oro e argento i Re di Spagna che contollavano l'80% delle miniere dell'epoca e quindi del flusso di metallo prendevano a prestito da cinque famiglie di banchieri che non possedevano mezza miniera. E' vero che diedero quattro default solo sotto Fillippo II, per un totale di 13 default della Spagna in tre secoli e coi default riducevano ogni volta di un 20 o 40% il loro debito. I banchieri ogni volta concessero il default senza problemi perché appunto non erano default totali, ma parziali, ma appunto resta che questi si indebitavano e finivano per pagare in media nel 1500 l'80% dei loro debiti verso alcune famiglie di banchieri che potevano far bombardare dalla loro flotta e che comunque non avevano accesso all'oro del Sudamerica come loro. Anche se ogni tanto alleggerivano il debito con default parziali lo stesso il debito costava al Re di Spagna dal 14 al 20% all'anno includendo varie spese e conversioni dei cambi per cui in 5-6 anni la somma raddoppiava. Ma erano soldi che andavano al 90% a pagare le guerre, per cui se la vincevi andava tutto bene e pagavi con le proprietà che conquistavi e quando perdevi dicevi ai banchieri : "ehi...la Invencible Armada che doveva arrivare in Inghilterra è affondata, diamo un piccolo default". Ogni volta che succedeva qualcosa di imprevisto dalle miniere in sudamerica o nelle guerre il Re chiedeva di sospendere i pagamenti o di ridurre il debito e i banchieri accettavano. Perché comunque ad un costo del 14-20% l'anno alla fine rientravano se avevano pazienza Ho guardato lo studio originale e qui vedi quanto è costato il debito in media al grande Re di Spagna dal 1566 al 1596: il 49% dei suoi ricavi ! (includendo i quattro default). Meta delle tasse e proventi delle miniere andavano in interessi sul debito. Lo studio dice che altri stati arrivarono al 70-80% di massimo e di media Francia e Inghilterra erano sul 40% dei ricavi del regno che andavano in interessi Lo studio è bello, ma i due prof. non si pongono la questione fondamentale: il Re di Spagna aveva un impero coloniale con miniere d'oro e argento, ma era sempre indebitato e in pratica se guardi la tabella tutti i proventi delle sue miniere in Sudamerica andavano in interessi pagati a cinque famiglie di banchieri. Come mai era così coglione ? (ok le miniere erano appaltate a privati e lui incassava solo il 20% dell'oro che estraevano perché non erano re assoluti come in Asia, dovevano contrattare con baroni, cortes e altri). Resta che l'oro che il Re di Spagna incassava dall'America andava tutto in interessi ai banchieri.

 

  By: defilstrok on Giovedì 01 Agosto 2013 00:13

Perché greci, irlandesi, italiani e spagnoli hanno accettato di passare all'euro invece di tenersi le loro monete e anche adesso che soffrono le conseguenze con una depressione economica non si ribellano? perché i governi occidentali non hanno finanziato i deficit con moneta e li hanno finanziati con bonds che gli sono costati al 5% l'anno medio e hanno creato un debito pubblico di migliaia di miliardi che causa aumenti di tasse continui che soffocano l'economia ? perché le popolazioni occidentali hanno accettato per dei lunghi periodi il sistema del gold standard. che provocava periodiche scarsità di moneta con conseguenti depressioni economiche? (in modo analogo a come agisce l'euro ora) perché le popolazioni lasciano che la moneta la creino di fatto le banche sotto forma di credito che ovviamente è anche debito e questo debito poi si accumula per generazioni fino a quando un giorno si svegliano e il debito totale del paese è il 400% del reddito nazionale come succede oggi? .................................... Caro Govanni, queste quattro domande (retoriche) dovrebbero bastare da sole. Non c'è bisogno di riempire 400 pagine di un trattato sulla moneta. Non mi riferisco a te, né ad alcun altro: è solo per dire che quelle quattro domande (e la risposta implicita a ciascuna di esse) valgono come "summa" di mille ragionamenti. Ma non c'è niente da fare: il genere umano non è tutto uguale, e in certi casi, se uno è di coccio e non vuol capire, sono parole gettate al vento

Moneta "Endogena" ? - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 31 Luglio 2013 17:25

Se nel suo mestiere arrivasse gente che "ha pochi rudimenti" di chimica e usando l'immaginazione dicesse che non è vero che "in condizioni di volume costante la pressione di un gas aumenta linearmente all'aumentare della temperatura" lei cosa direbbe ? se "ho pochi rudimenti" di elettronica cerco di impararne qualcosa da chi invece ne sa o lascio perdere, non mi metto a immaginare come funzioni un circuito quando ci sono testi che lo spiegano già da un secolo se "ho pochi rudimenti di costruzioni" cerco di impararne qualcosa da chi invece ne sa o lascio perdere, non mi metto a sbrodolare su come costruire una casa Ma in economia ognuno "sente" emotivamente e istintivamente di sapere, come se gli si chiedesse cosa sia l'amore. E i prof. di economia non aiutano perché, in grande maggioranza, lavorano o sperano di lavorare e ricevere incarichi, consulenze e finanziamenti o posti in consiglia da parte di istituzioni finanziarie (e comunque sanno che non faranno una gran carriera se ne parlano) per cui glissano sulla moneta. Almeno la pagassero, come l'economista del Fatto Quotidiano Fabio Scacciavillani, capirei. Ma perché i cittadini comuni come lei che avrebbero interesse a capire, pur non sapendo niente di come funzionano le banche e il credito, invece leggere gli articoli e report che vengono qui gentilmente insistono a sparare 'azzate ? Non parliamo del matrimonio gay dove ognuno può avere la sua opinione come dice anche Papa Francesco, stiamo parlando di un fatto tecnico basato su numeri, un circuito monetario invece che un circuito elettrico alcuni professori come Terzi hanno messo una spiegazione in italiano di come funziona la "Moneta Endogena" Su questo blog che è abbastanza chiara. Lei sa cosa si intende con moneta esogena e endogena, che esistono due tipi di moneta ? Se non lo sa come è evidente allora deve impararlo e leggere. ^"Inflazione e moneta. Domanda e offerta di moneta, keynesblog, 21 marzo 2013"#http://keynesblog.com/2013/03/21/inflazione-e-moneta-endogena-3-domanda-e-offerta-di-moneta^. Ti sa fatica leggerti qualche decina di pagine ? No problem. Vedi questo grafico ? Mostra il credito delle banche in blue e i depositi bancari (M2) in rosso. Se non sei daltonico vedi che prima sale o scende il credito (blue) e poi salgono o scendono i depositi (rosso) ? (è un grafico che calcolano alla FED). Evidentemente hai questo andamento perché il CREDITO CREA I DEPOSITI e non viceversa. Cioè perché le banche non hanno bisogno di avere prima i depositi per poi erogare credito, prima erogano il credito (collettivamente) e poi nell'economia aumentano i depositi. Questo grafico è una dimostrazione empirica del fatto che le banche creano tramite il credito la moneta, che è costituita al 90% da depositi. I biglietti e le monete no, quelli li "stampa" la zecca e non li creano le banche, ma sono un 5-6% del totale della moneta che circola. Inoltre la valuta che entra dall'estero e viene cambiata in lire o euro non la creano le banche. Ma il contante e la valuta estera sono un 10% del totale, il resto lo creano le banche... (in gergo il “ciclo” del credito anticipa quello della massa monetaria M2...)

 

  By: VincenzoS on Mercoledì 31 Luglio 2013 16:36

x GZ 1) le banche non prestano soldi o capitali loro, ma CREANO LA MONETA CHE PRESTANO come hanno spiegato ad esempio (vedi sotto le citazioni letterali) -------------------------- Anche se di economia e finanza ho pochi rudimenti contesto questa affermazione. Le banche creano la moneta che prestano ma in funzione del fatto che hanno un capitale. Che poi possano creare un multiplo n-volte più grande del loro capitale è un altro fatto. Si può discutere ad oltranza se sia o meno giusto che tale capitale sia pari solo a una frazione degli impieghi o debba essere pari al 100 % (come affermano gli austricaci) ma resta il fatto che le banche debbono avere una dotazione di capitale proprio e quindi non creano, perlomeno non del tutto, denaro dal nulla. Se il denaro fosse crato veramente dal nulla assoluto non si capirebbe perché poi le banche falliscono o vengono poi salvate dagli stati. Falliscono perché le perdite che accumulano causa prestiti inesigibili erodono la loro base di capitale e quindi la loro capacità di fare prestiti. Non a caso la crisi è in larga misura legata al circolo vizioso perdite => norme più stringenti sulla capitalizzazione (i vari Basilea) che ad esempio impongono il "mark to market" => riduzione dell'erogazione di credito ai clienti => riduzione dell'attività economica => difficoltà dei clienti a ripagare i prestiti ricevuti in passato => ulteriori perdite eccetera eccetera. Non sto assolutamente assolvendo le banche, e quindi non sono dissociato; le banche hanno responsabilità pesantissime perché hanno finanziato, nell'ottica di profitti facili ma virtuali subito, cani e porci. In tal modo i manager si sono arricchiti con mega-bonus lasciando poi il cerino in mano agli azionisti, che si sono ritrovati con il capitale azzerato e ai contribuenti che hanno dovuto ripianare le perdite pena il collasso totale del sistema. Ma il tasso di interesse non c'entra niente. P.S. Io non presterei nulla a nessuno, tranne che a moglie e figli, se quel qualcuno non solo non si impegnasse a ridarmelo e a darmi anzi qualcosa in più. E a moglie e figli infatti, prestiti non ne faccio, al massimo gli faccio regali. Il sistema che Lei propugna si chiama comunismo, anche se lo ammanta sotto altri nomi. Mi sembra che sia stato un clamoroso fallimento.

la creazione di denaro inibisce l'uso del cervello - GZ  

  By: GZ on Mercoledì 31 Luglio 2013 15:31

I commenti di VincenzoS sarebbero comprensibili se vivesse di rendita avendo ereditato un paio di milioni di euro che ha messo obbligazioni che gli fruttano 80mila euro l'anno per cui non deve fare niente tutto il giorno (dato che dice invece di lavorare come ingegnere chimico è quindi un caso di dissociazione della personalità) Tutti, potendo scegliere, preferiscono prestare denaro rispetto a lavorare perché chi presta del denaro firma un contratto, allunga delle monete e o dei certificati a quello che si indebita e poi passa il resto dell'anno ad aspettare di incassare i pagamenti di interessi e rimborsi di capitale. Chi lo prende a prestito deve lavorare ogni giorno otto ore per tutto l'anno per trovare i soldi per questi pagamenti. Di conseguenza da tremila tutta la letteratura, filosofia e anche l'economia fino a poco tempo fa hanno sempre parlato male di chi presta denaro, è l'unico tema su cui trovi concorde tutta la cultura occidentale (fino ad un secolo fa...) Nel caso delle banche ci sono due differenze rispetto a chi eredita o accumula soldi, li presta e poi vive di rendita: 1) le banche non prestano soldi o capitali loro, ma CREANO LA MONETA CHE PRESTANO come hanno spiegato ad esempio (vedi sotto le citazioni letterali) i) il governatore della Banca Centrale più nota e antica del mondo, la Banca di Inghilterra, Sir Mervin King: "quando le banche erogano prestiti ai clienti, CREANO DENARO tramite la creazione di un deposito ai clienti" ii) il principale editorialista economico Martin Wolf, del principale giornale finanziario al mondo, il Financial Times :"l'essenza del sistema monetario moderno è LA CREAZIONE DAL NIENTE DI MONETA DA PARTE DELLE BANCHE tramite i prestiti" iii) la Banca di Inghilterra stessa nei suoi documenti: "la stragrande maggioranza della MONETA VIENE CREATA DALLE BANCHE, quando le banche erogano un prestito CREANO DEPOSITI ADDIZIONALI per quelli che hanno chiesto il prestito" (e con loro centinaia di banchieri, economisti, pensatori, esperti e chiunque abbia applicato il cervello al problema da Keynes a Edison, da Schumpeter alla Bundesbank e la Banca di Inghilterra) 2) le banche sono diventate, grazie al fatto che possono creare moneta e creano di fatto la maggior parte della moneta in circolazione, istituzioni enormi che si espandono fino a raggiungere la dimensione come bilancio del PIL del paese in cui operano e sono di fatto un cartello. Per cui hanno un enorme potere, incluso quello di influenzare pesantemente l'insegnamento dell'economia (tutti professori importanti di Harvard, Princeton, Chicago e New York guadagnano milioni lavorando anche per istituzioni finanziarie) e l'informazione economica. Fino al punto che tanti, come Gianlini e VincenzoS quando parlando di moneta, debito e banche, danno l'impressione che gli abbiano impiantato un chip nel cervello che ne prende il controllo e ne dirige il pensiero

 

  By: GZ on Mercoledì 31 Luglio 2013 14:58

perché greci, irlandesi, italiani e spagnoli hanno accettato di passare all'euro invece di tenersi le loro monete e anche adesso che soffrono le conseguenze con una depressione economica non si ribellano ? perché i governi occidentali non hanno finanziato i deficit con moneta e li hanno finanziati con bonds che gli sono costati al 5% l'anno medio e hanno creato un debito pubblico di migliaia di miliardi che causa aumenti di tasse continui che soffocano l'economia ? perché le popolazioni occidentali hanno accettato per dei lunghi periodi il sistema del gold standard. che provocava periodiche scarsità di moneta con conseguenti depressioni economiche ? (in modo analogo a come agisce l'euro ora ) perché le popolazioni lasciano che la moneta la creino di fatto le banche sotto forma di credito che ovviamente è anche debito e questo debito poi si accumula per generazioni fino a quando un giorno si svegliano e il debito totale del paese è il 400% del reddito nazionale come succede oggi ? --------------- quella descritta è l'economia tradizionale agricoltura, pesca, più artigianato e commercio come sono esistite per 4mila anni ovunque nel mondo, dall'egitto alla grecia a roma alla cina... diciamo come l'umanità ha funzionato per il 95% della sua storia. E il meccanismo finanziario della moneta d'oro che diventa il mezzo di pagamento e poi viene usata come base per creare credito "cartaceo" da dei privati è quello che è stato usato in particolare dal 1300 circa e soprattutto poi che si usa adesso -----------

 

  By: gianlini on Mercoledì 31 Luglio 2013 12:19

mi sembra che il racconto rifletta una mentalità una volta molto diffusa fra gli ingegneri per cui chi si occupava di finanza ed economia era un mangiaufo a tradimento che utilizzava per vivere le maggiori doti di furbizia e capacità di inganno di cui era dotato rispetto all'ingegnere, che si riteneva per suo conto, molto più intelligente ci sono poi altre cose....perché gli abitanti dell'isola non utilizzavano le conchiglie (presumibilmente l'isola ne aveva in abbondanza) per gli scambi? perché non hanno pensato ad un sistema alternativo all'oro, visto che quest'ultimo non lo ricevevano gratis? resisi conto, dopo il primo anno che il sistema non era vantaggioso, perché non hanno smesso subito?

 

  By: VincenzoS on Mercoledì 31 Luglio 2013 11:04

x Moderatore Si era convenuto con i capi dell'isola che il totale dell'oro contenuto nella banca era di 300mila dollari per cui il primo anno gli abitanti presero a prestito questa cifra, ottennero monete d'oro da scambiare tra loro come moneta e pagarono 15,000 dollari (300mila X 5%). Alla fine dell'anno si resero conto nel restituire la somma che avevano preso a prestito 300mila dollari in monete d'oro che COSTITUIVANO TUTTA LA MONETA DELL'ISOLA, per cui dovendo poi restituirne 315 mila non erano in grado di ripagarla tutta. Il governo dell'isola andò a discutere con gli stranieri e si decise di estendere il prestito per un altro anno, sempre pagando i 15mila di interesse (e sempre dando in ipoteca dei terreni e case) --------------------------- Moderatore, ma si rende conto delle panzane che scrive, anzi riporta visto che l'articolo originale è di un altro? Come si fa a scambiare stock con flussi? Non sono economista ma, come ingegnere, stock e flussi li uso anche io. La quantità di liquido presente in una tubazione non ha nulla a che spartire con la portata di liquido di quella tubazione perché per una quantità che esce ve ne è una che entra. E lo stesso vale per il denaro del quale, appunto, si dice che circola. Che per caso i banchieri vivono d'aria? O non acquistano anche loro pane, patate, vestiti? E quindi spendono i soldi, siano essi oro o carta, in cambio di ciò che loro serve? E cosa spendono, visto che pasti gratis non esistono? Esattamente il profitto che, tramite il tasso di interesse, essi percepiscono per un servizio reso ai loro clienti, ovvero dotarli di una moneta? Forse che questo servizio dovrebbe essere reso gratuitamente? Forse che lei va da un medico senza pagarlo, non importa che ciò avvenga direttamente o indirettamente tramite le tasse che paga per finianziare il SSN? Poiché i banchieri rispendono per vivere, non sono robot o entità eteree, esattamente quanto ricevono come profitto, i 15000 dollari in più ritornano nel circuito monetario dell'isola e quindi gli interessi sono pagabili. Ma lei è accecato di furore e quindi non si rende conto di verità lapalissiane. Ma scrivendo cose di questo genere Lei confonde le idee a persone magari più ingenue o con meno strumenti che permettano di capire quando una cosa è giusta e una sbagliata. Potremo discutere una vita se le banche approfittano di una loro forte contiguità con lo stato per ottenere profitti troppo alti a scapito di altra attività. Ma lo stesso potremmo dire di avvocati, notai, farmacisti e lobby varie. Ma mai potremo dire che il fatto che esse facciano profitti sia ingiusto a prescindere.

 

  By: lutrom on Martedì 30 Luglio 2013 16:07

Zibordi/Moderatore, è inutile (se uno vuole convincere certa gente) mettere interventi come questo sull'isola senza denaro, in quanto se a uno piace essere SODOMIZZATO, troverà tutte le scuse per continuare a farsi sodomizzare... Spero di essere stato chiaro, eh eh eh...

"L'Isola senza Denaro" (Arthur Kitson) - Moderatore  

  By: Moderatore on Martedì 30 Luglio 2013 14:48

traduzione e adattamento ^da Arthur Kitson#http://en.wikipedia.org/wiki/Arthur_Kitson^ (un famoso ingegnere della prima metà del XX secolo in contatto con Thomas Edison, Gesell, Douglas, Soddy e gli altri riformatori della moneta ----- "L'Isola senza Denaro" ("THE NO-MONEY ISLANDS") Molto tempo fa esisteva un isola abitata da una popolazione laboriosa e intelligente che per vari motivi era rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. Questa isola per un certo periodo era rimasta in comunicazione con gli altri continenti, ma da un certo punto in poi aveva cessato volontariamente ogni forma di comunicazione e si vedrà il perchè. Successe un giorno che una nave di mercanti dal medio oriente che portava dell'oro si era schiantata sulle scogliere dell'isola. Con l'aiuto degli isolani i mercanti erano riusciti a riportare l'oro in salvo e per ringraziare di esser stati salvati i mercanti avevano donato alcuni oggetti d'oro alle mogli degli abitanti. Questi che non avevano mai visto l'oro ne rimasero entusiasti e chiesero di comprarne dell'altro in cambio di cibo, vestiti e utensili che producevano, ma i mercanti rifiutarono di venderne oltre il dono iniziale. Dopo aver esplorato meglio l'isola e notato come era prospera e fertile e come la gente fosse industriosa e abile i mercanti provenienti decisero di stabilirsi nell'isola e impiantarvi il loro sistema. Avevano notato che gli abitanti scambiavano tra loro i prodotti su un base di baratto o di mutui prestiti (cioè una famiglia forniva degli utensili per cucinare una volta ad un altra e successivamente l'altra ricambiava con altri utensili) e questo aveva degli inconvenienti. I mercanti proposero di usare degli oggetti d'oro per effettuare gli scambi e in questo modo i nativi avrebbero potuto soddisfare il loro desiderio di acquisire più oro e avrebbero avuto un sistema di scambio dei beni e servizi più efficiente I capi dell'isola accettarono l'idea e gli stranieri crearono una banca che conteneva in deposito tutto l'oro che avevano portato e che emetteva delle monete che valevano come moneta nell'isola. I mercanti non avevano voluto vendere tutto l'oro direttamente per 300mila dollari in cambio di una somma equivalente di beni, utensili e terreni, avevano proposto di prestarlo per un 5% all'anno (e chiedevano come garanzia delle ipoteche sui terreni e le case). Molti abitanti cominciarono a prendere a prestito le monete d'oro pagando un 5% di interesse e dando un ipoteca come garanzia. Si era convenuto con i capi dell'isola che il totale dell'oro contenuto nella banca era di 300mila dollari per cui il primo anno gli abitanti presero a prestito questa cifra, ottennero monete d'oro da scambiare tra loro come moneta e pagarono 15,000 dollari (300mila X 5%). Alla fine dell'anno si resero conto nel restituire la somma che avevano preso a prestito 300mila dollari in monete d'oro che COSTITUIVANO TUTTA LA MONETA DELL'ISOLA, per cui dovendo poi restituirne 315 mila non erano in grado di ripagarla tutta. Il governo dell'isola andò a discutere con gli stranieri e si decise di estendere il prestito per un altro anno, sempre pagando i 15mila di interesse (e sempre dando in ipoteca dei terreni e case) Quando alla fine del secondo anno l'interesse del 15% sulla somma di 300 mila iniziale presa a prestito dovette essere pagato si accorsero che avendo già pagato 15mila il primo anno, pagando un altro 15mila di interesse, sempre con le monete d'oro che avevano preso a prestito, sarebbero rimasti con 285 mila dollari. A questo punto cominciarono ad accorgersi che se avessero continuato per altri 20 anni avrebbero ripagato in interessi tutte le monete d'oro esistenti nella banca (e nell'isola) e sarebbero stati sempre in debito di 300mila dollari, ma senza avere una sola moneta d'oro in loro possesso. Per cui dopo 20 anni sarebbero stati in bancarotta. Il governo dell'isola volle discutere questo problema con i mercanti stranieri spiegandogli il pericolo in cui ora gli abitanti si trovavano, di dover pagare ogni anno interessi e poi anche rimborsare la somma iniziale con monete d'oro che man mano si riducevano, per cui alla fine sarebbero finiti in bancarotta. Nel frattempo i mercanti avevano cominciato a comprare oggetti, cibo e case usando non monete d'oro, ma delle promesse di pagare in oro, dei certificati che avevano cominciato ad emettere al posto delle monete d'oro, spiegando agli abitanti che erano più convenienti e pratici da usare e da portare in giro rispetto alle monete d'oro. In altre parole, appena creata la banca i mercanti stranieri avevano cominciato a offrire di pagare per i beni che gli abitanti producevano con questi pezzi di carta, che contenevano la promessa di pagare in oro a chi li avesse portati presso la loro banca. E alcuni abitanti avevano cominciato ad accettarli come mezzi di pagamento, scambiando il cibo, gli utensili e anche delle loro proprietà con questi certificati (che rappresentavano oro) emessi dalla banca I mercanti stranieri allora proposero al governo dell'isola di superare il problema della scarsità di monete d'oro per ripagare l'interesse annuale del 5% e rimborsare i 300 mila iniziali dichiarando moneta legale dell'isola anche i certificati emessi dalla loro banca ( che promettevano di essere scambiati su richiesta in oro). In questo modo spiegarono che ci sarebbe stata abbastanza moneta per ripagare il debito e anche per espandere il commercio. Il governo dell'isola accettò l'idea di aumentare la moneta in circolazione usando i certiifcati emessi dalla banca, che erano scambiabili su richiesta in oro Nel frattempo i mercanti cominciarono a suggerire agli abitanti che non c'era bisogno che usassero solo monete d'oro per effettuare scambi tra loro quando potevano oro usare come moneta legale riconosciuta dal loro governo dei certificati che rappresentavano l'oro depostato alla banca. Per cui potevano depositare le loro monete d'oro in banca, dove erano anche più sicure, e ricevere in cambio certificati della banca che ne rappresentavano lo stesso valore ed erano più pratici (e costavano sempre un 5% annuale di interesse). Gli abitanti cominciarono a depositare il loro oro in banca e ad usarli al posto delle monete d'oro. Con il passare del tempo, il crescere del commercio e della popolazione e anche il crescere degli interessi da pagare la quantità di biglietti di carta emessi dalla banca aumentava sempre e gli interessi del 5% annuo sulla somma iniziale di 300mila dollari continuavano a venire pagati e in più ora c'erano questi certificati che pure avevano un interesse del 5%. Alla fine i mercanti stranieri avevano di nuovo i 300mila dollari di monete d'oro con cui avevano iniziato e in piu avevano emesso 900,0000 dollari di certificati (scambiabili in teoria in oro) su cui pure ricevevano un 5% annuo di interesse, per cui ricevevano 60mila l'anno di interessi. E avevano ipoteche su quasi tutti i terreni dell'isola. In più il governo stesso si era dovuto indebitare con loro e dato che non aveva più monete d'oro li ripagava vendendo dei beni I mercanti stranieri diventarono gradualmente i padroni dell'isola e gli abitanti, che avevano con le ipoteche date in garanzia dei debiti perso il possesso delle loro case e dei loro terreni, finirono per lavorare per loro come servi. Questa situazione durò per molto tempo, fino a quando essendo i mercanti diventati troppo arroganti e insolenti scoppiò una violenta rivolta, gli abitanti distrussero le banca e massacrono i mercanti. Da quel giorno l'isola fu denominata "l'Isola senza denaro", perchè gli abitanti preferirono bandire l'uso dell'oro e dei prestiti della banca e tornare al loro semplice sistema di mutui scambi precedenti

 

  By: pana on Giovedì 25 Luglio 2013 11:36

una grandissima,mitica e inarrestabile ELIZABETH WARREN che pialla, sotterra, frigge e cucine il poveretto della cnbc !!hahah I M P E R D I B I L E 1 http://front.moveon.org/watch-elizabeth-warren-completely-school-this-cnbc-reporter/

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