Perchè occorrono 200 miliardi, non 20 - Moderatore
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By: Moderatore on Martedì 15 Aprile 2014 23:06
#i# ...Domanda per Zibordi.
Zibo, tu parli di creare 200 miliardi dal nulla; la quantificazione di 200 ( e non 100 o 300) da cosa nasce? dalla quantita' di denaro necessaria per utilizzare la capacita' produttiva inutilizzata (quindi non innescando processi inflattivi); per reintegrare semplicemente (quindi senza pensare all'inflazione) la quantita' di moneta drenata dal "sistema italia"; oppure, per quale altra ragione? Con tutto il da fare che ha, risponda solo quando ha tempo e se ha voglia. Grazie e buon lavoro...#/i#
[A dire la verità è spiegato nel libro...]
Il punto è che quasi tutti parlano di numeri piccoli, anche chi vuole la lira per esportare, solo quando si parla di QE vengono fuori delle centinaia di miliardi come niente, ma... quelli vanno usati solo sui mercati finanziari !!.... la gente normale non deve poterli neanche toccare !!...
#F_START# size=3 color=red #F_MID#L'ordine di grandezza del potere d'acquisto che devi creare, del denaro che deve circolare, invece è sui 200 miliardi,#F_END#. Lo dice anche Corrado Passera e lo ricavi in diversi modi. E' essenziale rendersi conto che questo è l'ordine di grandezza, perchè se svaluti tornando alla lira e basta, con l'effetto di export (meno import però) recuperi se tutto va bene, 30-40 miliardi di PIL
Se guardi gli esempi recenti di svalutazione, del Giappone da dicembre 2012 (svalutazione media dello yen intorno al -28%) e Inghilterra negli ultimi due anni (svalutazione media -20%) non li ha aiutati quasi! La svalutaz9one non ha finora spinto in su il loro saldo con l'estero e quindi non ha contribuito quasi al PIL. Quindi realtà temo che l'effetto sul PIL della svalutazione eventuale, ritornando alla lira, sia meno rilevante di quanto si pensi.
Il modo più semplice di calcolare #F_START# size=3 color=red #F_MID#quanto denaro devi creare oggi in Italia per uscire dalla crisi#F_END# è notare che il credito è stato ridotto di almeno 70-80 miliardi e le finanziarie hanno risucchiato 70 miliardi almeno di tasse. Poi devi anche contare degli effetti cumulativi dal 2009 e anche il fatto che se il credito fosse continuato a crescere al ritmo del 1990-2008, cioè diciamo sui 70-80 miliardi l'anno, la perdita rispetto al trend che calcoli sarebbe maggiore (avresti un 400 mld di credito in meno e un 70 mld di tasse in più, ma poi solo un 25% del credito va ad attività produttive, per cui diciamo che la perdita di credito, rispetto al trend, è forse sui 100 mld...)
Ad esempio al convegno a Roma sull'Euro di due giorni fa con vari economisti anti-euro nonchè anti-austerità abbastanza seri di Bagnai & C parlavano di una perdita di 110 miliardi l'anno di PIL per l'Italia, rispetto alla crescita "normale" dell'Italia (estrapolando il trend dal 1980 in poi), per cui come PIL si parla di una perdita di 400 miliardi almeno rispetto al potenziale
Se consideri che la velocità di circolazione della moneta è intorno a 1,5 allora 200 mld di M X 1,5 (velocità) = 300 mld cioè occorrono 200 mld per ripristinare 300 mld di PIL. Quindi prendendo per buone queste stime siamo anche troppo bassi. Questo è ovviamente molto molto molto grezzo, perchè dovresti distinguere la Moneta per transazioni e la Moneta per consumo, immobili e speculazione che ha velocità più bassa (vedi Richard Werner)...
Oppure prendi i deficit pubblici di USA e UK degli ultimi anni e guardi la correlazione con il PIL... noti che per riportare il PIL sopra i livelli pre-crisi hanno dovuto fare deficit pubblici del 10% del PIL per 3 anni circa... In Italia siamo più depressi di loro, per cui dovremmo fare deficit pubblici annui forse del 12% del PIL. Il Pil italiano è sui 1550 miliardi, per cui ottieni ..(aumentando dal 3% al 12% del PIL, cioè del 9% del PIL di 1550 mmld per due o tre anni ovvero 0,9 X 1550 X 3 anni) ?....Delle cifre molto grosse....
Questi sono esempi grezzi dei calcoli che si possono fare...molto semplificati... però convergono intorno ai 180-200 mld (se non di più).