Liquidità delle Banche ed ELA

 

  By: angelo on Martedì 16 Ottobre 2007 22:51

C'è uno dei partecipanti al forum (non ricordo il nome) che sosteneva che sotto i 6 euro il titolo UNICREDITO rappresentasse sicuramente un opportunità di acquisto; ____________________________________________________________________ Eccomi, e confermo. Tanto per non fare solo chiacchiere, per quel poco che serve oggi ho anche discretamente usato il mouse. Farei anche notare che - con riferimento alle perdite generate ai clienti - il mercato si aspettava una cifra di molto superiore all'attuale, tanto è vero che quando stasera è uscito il comunicato a conferma del dato diffuso a Report il titolo è salito. Ho molto apprezzato la puntata di Report e - parlando anche con imprenditori - non ho dubbi che alcuni siano stati indotti/ingannati all'acquisto di prodotti inutili (nella migliore delle ipotesi) o dannosi. Ma non solo da Unicredito, parlando con clienti di altre banche, registro che le lamentele - soprattutto qaundo di va sui prodotti di copertura - è quasi sempre lo stesso (ed è quello raccontato da Mr Fog). Nella mia (personalissima e sicuramente questionabile) analisi del titolo questo si traduce - per motivi che è un pò lungo spiegare ma che si possono riassumere in "tasso di qualità degli utili" - in una riduzione del mio target price. Sotto i 6 Euro per azione, tuttavia, il giudizio non cambia (perlomeno il mio). ____________________________________________ lo sosteneva perchè sembrava conoscere i numeri della banca in modo approfondito, forse perchè operatore o ex operatore UNICREDITO. ____________________________________________ No, allora non sono io. Tutti i numeri che io conosco sono tratti dai bilanci pubblici. Disponibili a chiunque accetti di spendere un poco di tempo avere un dettaglio maggiore del P/E del consensus che trova su Bloomberg.

 

  By: Trading Online on Martedì 16 Ottobre 2007 22:36

Sì a bocce ferme è tutto semplice. Fino a qualche anno fa in effetti lo era. Quando poi ti si presenta una curva dei tassi "anomala" a volte anche certe coperture che di logica dovrebbero essere corrette rischiano di farti saltare. Quindi anche le coperture vanno tarate e monitorate. Non voglio fare il rompiscatole ma sinceramente trovo la vendita del bund come copertura della variazione dei tassi del mutuo un concetto corretto come logica e un po' meno nella pratica non tanto per la difficoltà di copertura temporale quanto per il costo di tenere aperta l'operazione, come tutti noi ben sappiamo. Inoltre va anche detto che la variazione del bund avviene anche solo per aspettative della variazione dei tassi e non per forza esclusivamente in presenza delle reali variazioni dei tassi mentre spesso ai mutui serve la variazione effettiva (ma il discorso vale anche x altro, guarda eni con il petrolio!!). Se poi pensiamo solo che ad agosto e settembre avevi i tassi sui mutui schizzati in alto e il fly to quality che ti tirava su il bund...sai che bel casino che succedeva con la protezione con il bund se non si hanno risorse/budget abbondanti? Insomma la gestione corretta della protezione di mutui o altre situazioni è facile da costruire ma non banale e sottovalutare alcuni aspetti o non essere particolarmente prudenti può esporre a rischi indesiderati. Riguardo il corridor, il buon Soros mi sembra che aveva iniziato proprio con questo tipo di operatività dove si incassa spesso ma se non intervieni tempestivamente e ti sfugge il sottostante sono dolori. A tal riguardo comunque penso che in fase di sottoscrizione del prodotto va messa la crocetta su "investitore esperto" e qualcosa di simile. Se uno lo è sa cosa fa, se non lo è e lo fa dichiara il falso. Se io fossi un ad di una banca e volessi una banca seria cmq farei controlli a tappeto in maniera informale, in incognito. Anche dai controlli interni dovrebbe comunque emergere una incongruenza dei dati e ci dovrebbe essere uno stop.

 

  By: Mr.Fog on Martedì 16 Ottobre 2007 22:09

oppure fai un tasso fisso e il delta in più che paghi rispetto al variabile lo consideri la tua assicurazione e la dai già per persa ------------------------------------------------ Giusto, se hai un'entrata fissa: uno stipendio, una rendita, affitti...che so...l'uscita ha da essere fissa. Ma i mutui a tasso fisso costano mediamente un 1,5-2% in piu' di un mutuo a tasso variabile con una copertura secca. Se vuoi proprio speculare (e questo e' il massimo che consentirei) ti copri per un periodo inferore a quello del mutuo. Mi spiego: se ritieni che i tassi siano bassi e fai un mutuo a 20 anni, ti copri contro un possibile aumento per soli 10 e poi lasci andare...confidando nella ciclicita' di questi movimenti. Ma se proprio vuoi..

 

  By: renzo on Martedì 16 Ottobre 2007 22:08

Il problema non è quello di fare utili ma come li si fanno. ------- Beh Fortunato, perchè non lo dici a quelli di Unicredito, ma forse, già che ci sei, sarebbe bene lo dicessi anche agli amministratori e azionisti (quindi paradossalmente anche a noi stessi quando compriamo azioni, fondi, etf e derivati) delle maggior parte delle società quotate? Io, stai sicuro, che l'ho ben capito capito!

 

  By: gianlini on Martedì 16 Ottobre 2007 22:00

fog, il problema non è recuperare quanto puntualmente stai perdendo rispetto alla proiezione originaria, ma proteggerti nel caso in cui i tassi salgano prepotentemente allora se hai fatto un mutuo da 200.000 euro ti vendi un bund e se i tassi salgono il bund corto ti fa guadagnare se non altrettanto comunque un po' di quanto stai pagando di più sul mutuo se i tassi rimangono invariati, hai magari da pagare il cost of carry, ma non è poi molto questo fintanto che la scadenza del mutuo è così lontana da farti temere se fai un mutuo a 5 anni te ne puoi ampiamente fregare oppure fai un tasso fisso e il delta in più che paghi rispetto al variabile lo consideri la tua assicurazione e la dai già per persa diverso è naturalmente il caso delle valute, in cui vorresti "assicurare" una produzione futura, magari incerta per consistenza e per durata temporale da coprire

 

  By: Mr.Fog on Martedì 16 Ottobre 2007 21:53

Tra l'altro basta comprare o vendere un bund o se proprio vuoi fare il sofisticato un po' di bobl e un po' di bund per, diciamo, la metà del controvalore in questione e sei a posto ------------------------------------------- Beh Gian, non e' proprio cosi'...devi cercare di sigillare il parametro a cui e' indicizzato il mutuo. Normalmente l'euribor. La copertura ti deve restituire, con le stesse scadenze (mensili,trimestrali) quanto hai pagato in piu' per l'aumento dello stesso. Le stesse put/call non vanno bene, queste aumentano di valore se si muove nel verso desiderato, ma non incassi e non e' detto che incasserai alla scadenza; nel frattempo tu hai pagato opzione e tassi in aumento. P.S. coprirsi contro un rischio significa: NON VOLER RISCHIARE

 

  By: Fortunato on Martedì 16 Ottobre 2007 21:46

Per Renzo: Il problema non è quello di fare utili ma come li si fanno. Fortunato

 

  By: Fortunato on Martedì 16 Ottobre 2007 21:45

Compito dei giornalisti è quello di informare l'opinione pubblica dei fatti prendere i provvedementi del caso spetta a chi di dovere; per quanto riguarda poi il fatto che in questo paese non decolli la consulenza indipendente, secondo me i colpevoli sono in tre: - il sistema bancario - il governo di turno - il pubblico indistinto Tutti e tre alla stessa stregua solo che poichè per me in statistica non vale la legge del pollo e poichè i primi due sempre in questo "zozzo" paese sono in perenne alleanza come ha spiegato in modo perfetto Fiorani ieri sera a Matrix, ma noi tutti lo sapevamo perfettamente, allora posso affermare senza tema di poter essere smentito con dati di fatto reali e non dalla solite chiacchiere inutili (bla bla bla) che il 75% della colpa è dei primi due attori, il restante del terzo perchè in democrazia le spinte debbono venire anche dal basso. Fortunato

 

  By: gianlini on Martedì 16 Ottobre 2007 21:39

Tra l'altro basta comprare o vendere un bund o se proprio vuoi fare il sofisticato un po' di bobl e un po' di bund per, diciamo, la metà del controvalore in questione e sei a posto e poi capisco che il gianlini della situazione potesse pensare che i tassi sarebbero saliti, ma all'unicredit non avrebbero dovuto essere informati del fatto che le banche centrali asiatiche stavano pesantemente condizionando, al ribasso, il mercato dei tassi di interesse?

ho chiesto alla mia banca una copertura sui tassi - gz  

  By: Mr.Fog on Martedì 16 Ottobre 2007 21:35

il casino è stato creato apposta --------------------------------------------- Il problema e' proprio quello. Quando ho chiesto alla mia banca (non unicredit) una copertura sui tassi, pensate che mi abbiano proposto la piu' semplice? Sbagliato. Si sono presentati con la piu' classica delle fregature: (io la chiamo) il corridoio. Ho perso una notte per capire...e la mattina li ho mandati a c@#@#are Se i tassi fossero saliti troppo, o troppo velocemente, o per niente, o addirittura scesi...beh sarebbe saltato tutto e NIENTE COPERTURA anzi dovevi pagare per l'errore di previsione. IO AVEVO CHIESTO SOLO DI ASSICURARMI CONTRO UN POSSIBILE AUMENTO DEI TASSI. Quanti ingenuamente, forti della specifica richiesta, si sono fidati ed hanno firmato?

 

  By: GZ on Martedì 16 Ottobre 2007 21:33

l'importante è questo: i mercati sia azionari che del reddito fisso tutto sono stati al 90% belli, tranquilli, al rialzo in modo ordinato e continuo per cinque anni e anche i cambi e i tassi di interesse soggetti a variazioni minime e prevedibili, nessuna vera crisi, salvo un segmento (mutui USA subprime) pari al 5% del mercato mondiale e Unicredit è già riuscita a far perdere un miliardo ai clienti immagina cosa succederà se ci sono crisi vere, default, crac di borsa, fallimenti, crisi valutarie gli bloccano il conto corrente e tagliano il bancomat

 

  By: renzo on Martedì 16 Ottobre 2007 21:31

Il casino attuale nasce da due fattori: 1) l'ignoranza 2) la volontà di speculare sull'ignoranza altrui (qualcuno potrebbe anche definirla semplicemente TRUFFA) Credo che nel sistema bancario e finanziario siano ben radicati entrambi i fattori: si hanno sorprese amare con le banche a seguito del'ignoranza del funzionario di turno, o per una premeditata e quindi consapevole volontà da parte dell'istituzione bancaria di speculare sulla tua ignoranza (forse sarebbe più consono utilizzare il concetto del "truffare rispettando formalmente le leggi). I responsabili di Unicredito quando mentono spudoratamente sui numeri della clientela interessata al problema derivati, dopo aver creato volontariamento dei danni importanti in capo dei loro clienti, sono per me alla stregua di un'associazione a delinquere. Ma nel business in fondo non è così che si opera? Se il mio concorrente si attiva con una nuova proposta commerciale magari poco limpida, perchè non lo devo fare anch'io? Gli obiettivi reddituali indicati dagli azionisti e dagli analisti devono pur in qualche modo essere perseguiti, non trovate? E poi i managers ai vari livelli dovranno pur comprarsi pure quest'anno il loro mega attico in Piazza di Spagna o a Miami visto e considerato che i prezzi stanno pure scendendo, non credete? So che tale modus operandi è estremamente diffuso nei vari business commerciali ma non per questo ci dobbiamo necessariamente abituare ad esso ed essere quindi accondiscendenti... Io per non essere accondiscendente ho vendute le mie Unicredito e sinceramente me ne frega poco se fra due mesi saranno a 10 euro.

 

  By: gianlini on Martedì 16 Ottobre 2007 21:15

Trading....forse non è chiaro che unicredito non voleva mica "aiutare" i clienti.... il casino è stato creato apposta UNICREDIT:CONFERMA REPORT; PERDITA CLIENTI SU DERIVATI 1 MLD (ANSA) - MILANO, 16 OTT - Unicredit conferma in una nota quanto emerso nella trasmissione Report secondo cui le perdite dei clienti in derivati al 30 giugno ammontano a 1 miliardo di euro. Il cda si legge nella nota "ha esaminaato le notizie apparse recentemente sui mass media in tema di operazioni in derivati concluse con la clientela di Unicredit Banca d'Impresa e in particolare relative all'ammontare del 'mark to market' di tali strumenti finanziari". "Il consiglio, al fine di dissipare incertezze sull'ammontare della posizione creditoria netta nei confronti dei propri clienti - prosegue la nota - informa che quest'ultima risulta pari a circa un miliardo di euro alla data del 30 giugno 2007". Unicredit, in relazione agli strumenti derivati venduti alla clientela, si trova dunque creditrice di un miliardo di euro circa. (ANSA).

 

  By: Trading Online on Martedì 16 Ottobre 2007 20:35

Convengo. Il casino si sviluppa bene nell'ignoranza e in una struttura mal gestita. Poi quando si fanno operazioni non adeguate alle proprie esigenze allora il danno rischia di moltiplicarsi. Snaturare la tipologia delle operazioni o essere incapaci di farsi costruire operazioni utili all'attività dell'azienda è uno dei punti che di fatto report ha esposto. I danni alla fine diventano enormi e ciò che è peggio è che si creano in una struttura che non si occupa di finanza ma di tutt'altro e dove ovviamente non c'è nessun consulente valido. Secondo te se ci fosse stato un consulente interno o a gettone della professionalità di GZ, quelle aziende sarebbero saltate? Secondo me assolutamente no e il servizio sarebbe stato corretto. Ecco, secondo me è qui che bisogna battere. Lo scoop va bene, ci sta pure, ma vediamo come risolverlo.

 

  By: Fortunato on Martedì 16 Ottobre 2007 19:33

Un piccolo peccato veniale, Trading. Ciò che mi spaventa maggiormente è l'ignoranza grassa nella gestione di tesoreria delle aziende specialmente in divise estere. Vedi prendere un manager da un'impresa industriale e porlo a capo di una banca e/o anche solo di una struttura bancaria significa il disastro più grande. Come disastroè stato quando qualche deficientone ha usato il marketing industriale per farlo proprio nelle istituzioni creditizie: è stato come aver messo più pachidermi in un negozio di cristalleria fine. Ecco da dove nasce tutto casino attuale. Semplice no? Fortunato