BONDS

 

  By: banshee on Lunedì 09 Dicembre 2002 16:14

Una summa delle tre teorie economiche, con trasposizione pratica delle stesse al caso giapponese, by The Mises Institute. Molto lungo, in inglese e senza grafici. Quindi, adatto solo a persone dall'intelligenza superiore. ^cliccaqui...#www.gold-eagle.com/gold_digest_02/powell120602.html^

 

  By: Luigi Luccarini on Lunedì 09 Dicembre 2002 16:04

Tra l'altro da qualche giorno sta succedendo - ed è un fenomeno piuttosto strano, a pensarci - che l'ro ed il chf non seguono più lo stesso trend. E' come se il franco si fosse in un certo senso allontanato dalla qualifica di valuta rifugio magari proprio a causa delle massicce vendite di metallo durante questi ultimi mesi. Altrettanto deboluccia mi sembra la sterlina ed anche la BOE è stata formidabile venditrice di oro fino ad adesso. Mentre il rand ha fatto segnare nuovi massimi. Forse qualcuno ha sbagliato i conti?

 

  By: banshee on Lunedì 09 Dicembre 2002 15:10

Pure l'argento è una moneta, pure l'argento. Anche se questo viene compreso ancora meno, rispetto all'oro. Ma in più, come metallo, ha applicazioni industriali vastissime, per le quali è quasi sempre indispensabile. Così soddisfiamo pure ai requisiti di Panarea........

 

  By: rael on Lunedì 09 Dicembre 2002 14:53

Perché l'oro è una moneta, Panarea, non solo un metallo. Una moneta al pari del dollaro, dell'euro e dello yen.

 

  By: panarea on Lunedì 09 Dicembre 2002 14:51

Troppa M3 o M4 o no quasi tutti nella discussione concordano che l'economia nel m/lungo termine potrà andare in conto a forti shock per "riequilibrare" situazioni a lungo termine difficilmente sostenibili (deficit commerciale USA mostruoso, tre paesi, UE,usa e japan, a tasso d'interesse reale nullo o negativo, unica superpotenza militare). Per questo si consiglia l'oro, che, in casi di shock, dovrebbe rimanere saldo e rafforzarsi. Una cosa non capisco xchè l'oro? Come metallo a livello industriale è d'importanza risibile (fa molto meglio il rame o, strategicamente, l'uranio), come "base" della moneta è anacronistico e opinabile (nell'america precolombiana si scambiavano chicci di cacao o conchiglie, in altri paesi preferivano l'argento). Il candidato è una sostanza che sia necessaria alla moderna civiltà, praticamente indistruttibile salvo alte temperature, facilmente trasportabile e immagazzinabile. Ripeto: a me piace + il rame. Ma anche altri elementi nuclearmente instabili necessari per usi medici. Basta conservargli perbene. Altre idee?

La Tesi della depressione - gz  

  By: GZ on Lunedì 09 Dicembre 2002 13:36

Murrey Rothbard ??? Qua sotto è stato ricopiato un pezzo in inglese di Murray Rothbard per dire che la FED sta mandando in malora l'economia. La cosa mi fa piacere perchè questo tizio (defunto da un decina d'anni) è un economista liberista della Scuola "Austriaca", versione radicale. La "scuola austriaca" (così chiamata perchè fondata da degli austriaci: Mises, Hayek e poi continuata da americani Hazlitt, Rothbard...) è completamente sconosciuta in italia e anche in europa e i libri non vengono nemmeno tradotti in molti casi (ad es di Rothbard zero e invece raccomando la sua eccellente ^spiegazione delle grande depressione#www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0945466056/qid=1039431633/sr=2-1/ref=sr_2_1/002-7085093-6093636^). In america invece è relativamente popolare e tra i traders ad es ^Victor Sperandeo ne parla in continuazione#www.amazon.com/exec/obidos/tg/detail/-/0471304972/qid=1039431586/sr=1-1/ref=sr_1_1/002-7085093-6093636?v=glance&s=books^. In particolare li citano in continuazione quelli che dicono che l'oro e l'argento devono decuplicare e il dollaro crollare, ad es Robert Prechter, della Elliott wave e poi i fondi ribassisti come ^PrudentBear#www.PrudentBear.com^ Chi lo ha postato forse non si rende bene conto di cosa sostengono. La tesi della Scuola Austriaca è che la FED e le banche centrali NON DOVREBBERO ESISTERE, che le monete dovrebbero essere agganciate all'oro, e che il governo non dovrebbe avere una spesa pubblica superiore al 15% del PIL. E avendo abbandonato questi principi siamo avviati per questo a una seconda fase di depressione prolungata. Volendo banalizzare la tesi "austriaca" è il contrario esatto di quella keyneasiana che viene insegnata a scuola in italia (e totalmente diversa da quella monetarista). L'interpretazione di Rothbard & C è infatti che la grande depressione è stata sostanzialmente causata dalla creazione della banca centrale, dallo sganciamento dall'oro e dall'espansione della spesa pubblica e del welfare state, in sostanza dall'intervento dello stato sia sul fronte del credito e della moneta che della spesa pubblica. Fino al 1912 in america la banca centrale NON ESISTEVA, c'erano solo delle banche private in concorrenza tra loro e che emettevano moneta in modo indipendente una dall'altra e tutto sulla base del gold standard (cioè se portavi le banconote in banca ti davano dell'oro). E non esistevano le tasse sul reddito ad esempio, le aliquote erano del 2%, la spesa pubblica era il 12 o 13% del Pil. Dopo la guerra la Banca Centrale, la Federal Reserve guidata da un tale Benjiamin Strong cominciò a funzionare (e la spesa pubblica cominciò a salire). Nel 1925-1929 la FED cercò di tenere i tassi troppo bassi e di spingere il credito creando alla fine bolla speculativa in borsa. E qui sembra che tutto sia uguale al 1997-2000. La tesi della scuola austriaca è che la soluzione a quel punto era semplicemente lasciare fallire le aziende indebitate, lasciare liquidare, licenziare, lasciare scendere i salari e stipendi, tagliare la spesa pubblica e le tasse e cioè fare come si era sempre fatto dagli inizi dell'800 fino all'ultima recessione, quello del 1920-1921 in cui tutto si risolveva in un anno e mezzo in media. Invece la FED e il governo di Hoover vollero intervenire e fare qualche cosa che non si era mai fatti prima: - La FED allargò il credito (prima non era possibile perchè erano dozzine di banche private a emettere moneta ognuna per proprio conto) - il governo Hoover aumentò la spesa pubblica ( in accordo e in coordinamento con la FED). - nella sostanza il dollaro, il marco, la sterlina, il franco e la lira furono sganciati dall'oro. - e Hoover promosse una massa di lavori pubblici e sussidi, impose di AUMENTARE i salari con una serie di accordi con la grande industria e cercò con una serie di interventi di impedire la chiusura di aziende indebitate o in difficoltà. La stessa politica fu seguita da Roosevelt (contrariamente a quello che si pensa continuò la politica di Hoover) e il risultato fu che solo con la seconda guerra mondiale l'economia si riprese. Ovviamente i keynesiani sostengono che l'aumento della spesa pubblica e l'intervento della FED sui tassi e il credito e lo sganciamento dall'oro furono invece necessari e senza quelli le cose sarebbero andate peggio. E i monetaristi dicono che l'aumento della quantità di moneta fu insufficiente e se la FED avesse pompato liquidità anche nel 1929-1932 si sarebbe risolto. La Scuola Austriaca come Rothbard dicono quindi il contrario esatto dei keynesiani e dei monetaristi alla milton friedman. Se questa visione è corretta allora le economie mondiali sono sostanzialmente bloccate dall'eccesso di welfare state e drogate dall'eccesso di credito. Negli anni '70 e '80 l'espansione del welfare state e dell'intervento pubblico a tutti i livelli ne ha distrutto il potenziale di crescita e negli anni '90 la bolla del credito e poi delle borse le ha drogate dando un illusione di crescita fittizia Di conseguenza nei prossimi 10-15 avranno grossi problemi, ci sarà una deflazione mondiale prolungata che cesserà solo con il ritorno all'uso dell'oro come misura del valore, l'abolizione o neutralizzazione della banca centrale, il ridimensionamento drastico del welfare state e un economia di laissez-faire Questa è in sostanza la tesi più radicale e più pessimista su come andranno le cose nei prossimi anni A lungo termine penso sia corretta, ma a differenza degli anni '30 il margine di manovra della autorità è maggiore ora e hanno l'esperienza passata come guida per cui possono rimandare di qualche anno ancora i problemi Modificato da - gz on 12/9/2002 13:1:51

 

  By: Luigi Luccarini on Lunedì 09 Dicembre 2002 13:33

Della serie: non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca. Se gli USA, con la loro politica monetaria, cercano a questo punto di salvaguardare il mercato interno - rendendolo impermeabile con la svalutazione ad altri competitori - impoveriranno ancora più il resto del pianeta e finiranno dopo la metà del 2003 per fare i conti con un nuovo effetto di saturazione senza più la leva dei tassi a disposizione. In questo caso davvero tertium non datur...

 

  By: Luigi Luccarini on Lunedì 09 Dicembre 2002 13:27

Non è che alzarli sia meglio in senso assoluto, visto che il bottom del ciclo economico coincide con il minimum dei tassi sulla parte breve della curva. Il punto è che in queste condizioni sarebbe opportuno un ripensamento generale della politica monetaria adottata negli ultimi 15 anni dalla Fed. In altri termini, se l'offerta di moneta resta sovrabbondante rispetto alle capacità di assorbimento della liquidità da parte dell'economia reale; se cioè quella liquidità non entra nel ciclo, ma rimane - come rimane - liquidità in senso stretto (ecco il significato della "trappola"), si richia di far diminuire il valore della moneta circolante con sicuri effetti deflazionistici. Tutto sommato il boom dei valori immobiliari riflette proprio la sensazione che il valore della moneta sia in forte diminuzione; ma al momento funziona solo come un palliativo. La mia impressione comunque è che la Fed voglia in un certo senso reflazionare l'economia, confidando anche sugli effetti inflattivi derivanti dal maggior costo delle materie prime. Però fino a quando la svaluzione del dollaro neutralizzerà i maggiori costi all'importazione, questo tipo di politica finisce per essere sterile, tutto sommato e - quanto è peggio - controproducente per altri mercati (quello europeo soprattutto). Non sono molto ottimista.

 

  By: rael on Lunedì 09 Dicembre 2002 12:59

Qui invece se ne è parlato a profusione, bastava leggere bene o ricercanrne ora i post. Ho cercato di parlarne io, ne ha parlato diffusamente Banshee, Luigi e altri con cui non ho contatti e quindi non ricordo. Per stringere, il problema dell'aumento di liquidità in condizioni economiche come quelle di oggi è la perdita di valore della carta moneta e lo stimolo all'indebitamento togliendo la funzione economica alla recessione (eliminare ciò che di antieconomico si crea durante l'espansione). Tutto questo è stato già ampiamente detto qui. I tagli sono stati fatti per un'unica ragione: tenere in piedi i mercati finanziari (anche Duisenberg che fino a 1 settimana prima era assolutamente contrario al taglio, si è piegato e ha ridotto addirittura di 50bp), il problema è che è l'economia che fa i mercati e non viceversa.

 

  By: GZ on Lunedì 09 Dicembre 2002 12:29

i) Parlo in generale, non criticavo lei, ma ci sono stati almeno 20 post che ho letto in cui si parla dei famosi tagli dei tassi della Fed come di una manovra folle e criminale. Può darsi che sbaglino a abbassarli, ma allora uno deve spiegare perchè alzarli sia meglio. Tertium non datur, a differenza di qualunque altra questione qui non ci sono alternative, o alzi i tassi al livello a cui erano 3 mesi fa ad esempio oppure li abbassi come ha fatto la fed e ora la bce. Abbassare il tasso a tre mesi a cui la FED (teoricamente) presta alle banche a 1.75% è una cosa da irresponsabili ? Bene, allora perchè è meglio portarli al 2.5% o 3% o 3.5% ? La FED e la BCE dicono che l'inflazione è al 2% e sta calando e l'economia è debole, perchè non puoi abbassare i tassi ? E comunque i tassi di interesse a breve termine hanno un impatto limitato alla fine sull'economia, è 10 volte peggio l'aumento delle tasse che la germania continua a spingere. ii) Non sono d'accordo che qui è uscito fuori un pazzo irresponsabile come lei suggerisce. Questo governatore della FED Bernanke che ha parlato di "inflazionare l'economia" (volendo semplificare) lo ha fatto su mandato di Greenspan, perchè la FED non è il governo italiano con bossi e buttiglione e le differenze di opinione tra i governatori sono minime tanto è vero che i voti sono quasi unanimi. Lo stesso accade in Bankitalia, quando qualcuno parla lo fa sempre a nome dell'istituzione e con il consenso dei capi. Inoltre la FED ha pubblicato un paio di "paper" di ricerca in cui ha spiegato su base teorica la stessa cosa e anche questi sono ovviamente autorizzati o promossi dal governatore capo, Greenspan. Se la FED parla della possibilità di comprare obbligazioni a 1 anno o 2 anni e in sostanza stampare moneta lo fa come mossa psicologica innanzitutto, per rassicurare il mercato che in casi di emergenza di può ridursi a usare anche questi mezzi. In sostanza: a) la questione dei tassi di interesse alti o bassi è sopravvalutata dagli operatori di mercato e dai media (a meno di essere un paese come il brasile dove paghi il 20% su un debito enorme) b) se uno pensa che alla banca centrale ci sono degli irresponsabili allora liquida tutto perchè ovviamente questa gente può fare danni, ma ripeto che è dal 1987 che c'è l'attuale amministrazione della FED, non dal marzo 2000. Modificato da - gz on 12/9/2002 11:50:37

 

  By: Sandro Cecconi on Lunedì 09 Dicembre 2002 01:38

Egr. Zibordi, se questo suo pistolotto è riferito alla mia risposta precedente allora le debbo dire che ha sbagliato persona. Ciò detto le voglio rispondere. Nella FED come in qualsiasi altra organizzazione mondiale (La prego di leggere meglio il mio post) esistono le persone intelligenti (Greenspan) e gli idioti (Bernanke) che pur di mettersi in evidenza a tutti i costi non si accorgono di sparare idiozie, è il loro mestiere. Caro Zibordi come Lei dovrebbe sapere, se si ricorda i miei post precedenti (mia definizione di Greenspan: il grande vecchio dell'economia e della finanza mondiale) ma certamente non si può dire altrettanto di Bernanke, suvvia sia per una volta benevolo nei nostri confronti! Se poi i grafici insieme agli indicatori e oscillatori si leggessero meglio allora tutti noi ci sentiremmo un pò meglio. Ma abbiamo fatto caso al CRB? Abbiamo fatto caso al TNOTE, TBOND, BUND e LONG GILT? Stiamo scherzando o diciamo sul serio? La chiamata di Bernstein c'è stata o no? O anche lui è da mettere insieme a noi tutti nelle schiera degli imbecilli? Se poi avesse letto meglio la mia risposta alla scempiaggine di Bernanke si sarebbe accorto che nel mio post ho messo un'alternativa, veramente economica e non certa idiota, alla imbecillità di Bernanke. Caro Zibordi, prepariamoci a vivere con molta pazienza le prossime settimane in quanto ne vedremo delle belle con cambiamenti di fronte talmente repentini su tutti i fronti (equity, bonds e divise) che richiedono tutta la nostra concentrazione. Come ormai ci siamo accorti, almeno lo spero, stiamo vivendo un periodo di transizione che va cavalcato nel migliore dei modi ovvero saltando da una parte all'altra, con una velocità impensabile solo qualche tempo fà, se non vogliamo rimanere invischiati in posizioni scomode o palesemente sbagliate per i tempi prossimi futuri. La leggo semprte con molto piacere ma allo stesso tempo le voglio rinnovare il mio invito a non fare di tutta un'erba un fascio, anche perchè non uso e non userò mai pseudonimi nell'esporre le mie idee, questo lo lascio a quelli che la pensano in modo diverso. Sandro Cecconi

Pregasi non rimuovere - masfuli  

  By: xxxxxx on Domenica 08 Dicembre 2002 18:11

D'accordo che il tasso di sconto non conta quasi nulla, ma l'influenza delle banche centrali è enorme! E se non capisce questo è quasi inutile discutere del resto, ma non ho niente da fare e allora le rispondo con tono simile al suo. Questi sono alcuni dei fattori di aumento e diminuzione delle riserve bancarie e in ultima analisi della massa monetaria. Tratto da un testo di Murrey Rothbard: There are ten factors of increase and decrease of bank reserves. 1. Monetary Gold Stock. This is, actually, the only uncontrolled factor of increase—an increase in this factor increases total reserves to the same extent. When someone deposits gold in a commercial bank (as he could freely do in the 1920s), the bank deposits it at the Federal Reserve Bank and adds to its reserves there by that amount. While some gold inflows and outflows were domestic, the vast bulk were foreign transactions. A decrease in monetary gold stock causes an equivalent decrease in bank reserves. Its behavior is uncontrolled—decided by the public—although in the long run, Federal policies influence its movement. 2. Federal Reserve Assets Purchased. This is the preeminent controlled factor of increase and is wholly under the control of the Federal Reserve authorities. Whenever the Federal Reserve purchases an asset, whatever that asset may be, it can purchase either from the banks or from the public. If it purchases the asset from a (member) bank, it buys the asset and, in exchange, grants the bank an increase in its reserve. Reserves have clearly increased to the same extent as Federal Reserve assets. If, on the other hand, the Federal Reserve buys the asset from a member of the public, it gives a check on itself to the individual seller. The individual takes the check and deposits it with his bank, thus giving his bank an increase in reserves equivalent to the increase in Reserve assets. (If the seller decides to take currency instead of deposits, then this factor is exactly offset by an increase in money in circulation outside the banks—a factor of decrease.) Gold is not included among these assets; it was listed in the first category (Monetary Gold Stock) and is generally deposited in, rather than purchased by, the Federal Reserve Banks. The major assets purchased are “Bills Bought” and “U.S. Government Securities.” U.S. Government Securities are perhaps the most publicized field of “open-market operations”; Federal Reserve purchases add to bank reserves and sales diminish them. Bills Bought were acceptance paper which the Federal Reserve bought outright in a policy of subsidy that practically created this type of paper de novo in the United States. Some writers treat Bills Bought as an uncontrolled factor, because the Federal Reserve announced a rate at which it would buy all acceptances presented to it. No law, however, compelled it to adopt this policy of unlimited purchase; it therefore must be counted as a pure creation of Federal Reserve policy and under its control. 3. Bills Discounted by the Federal Reserve. These bills are not purchased, but represent loans to the member banks. They are rediscounted bills, and advances to banks on their IOUs. Clearly a factor of increase, they are not as welcome to banks as are other ways of increasing reserves, because they must be repaid to the System; yet, while they remain outstanding, they provide reserves as effectively as any other type of asset. Bills Discounted, in fact, can be loaned precisely and rapidly to those banks that are in distress, and are therefore a powerful and effective means of shoring up banks in trouble. Writers generally classify Bills Discounted as uncontrolled, because the Federal Reserve always stands ready to lend to banks on their eligible assets as collateral, and will lend almost unlimited amounts at a given rate. It is true, of course, that the Federal Reserve fixes this rediscount rate, and at a lower rate when stimulating bank borrowing, but this is often held to be the only way that the System can control this factor. But the Federal Reserve Act does not compel, it only authorizes, the Federal Reserve to lend to member banks. If the authorities want to exercise an inflationary role as “lender of last resort” to banks in trouble, it chooses to do so by itself. If it wanted, it could simply refuse to lend to banks at any time. Any expansion of Bills Discounted, then, must be attributed to the will of the Federal Reserve authorities. On the other hand, member banks themselves have largely controlled the speed of repayment of Reserve loans. When the banks are more prosperous, they generally reduce their indebtedness to the Federal Reserve. The authorities could compel more rapid repayment, but they have decided to lend freely to banks and to influence banks by changing its rediscount charges. To separate controlled from uncontrolled factors as best we can, therefore, we are taking the rather drastic step of considering any expansion of Bills Discounted as controlled by the government, and any reduction as being uncontrolled, and determined by the banks. Of course, repayments will be partly governed by the amount of previous debt, but this seems to be the most reasonable division. 4. Other Federal Reserve Credit. This is largely “float,” or checks on banks remaining temporarily uncollected by the Federal Reserve. This is an interest-free form of lending to banks and is therefore a factor of increase wholly controlled by the Federal Reserve. Its importance was negligible in the 1920s. 4. Other Federal Reserve Credit. This is largely “float,” or checks on banks remaining temporarily uncollected by the Federal Reserve. This is an interest-free form of lending to banks and is therefore a factor of increase wholly controlled by the Federal Reserve. Its importance was negligible in the 1920s. 5. Money in Circulation Outside the Banks. This is the main factor of decrease—an increase in this item decreases total reserves to the same extent. This is the total currency in the hands of the public and is determined wholly by the relative place people wish to accord paper money as against bank deposits. It is therefore an uncontrolled factor, decided by the public. 6. Treasury Currency Outstanding. Any increase in Treasury currency outstanding is deposited with the Federal Reserve in the Treasury’s deposit account. As it is spent on government expenditures, the money tends to flow back into commercial bank reserves. Treasury currency is therefore a factor of increase, and is controlled by the Treasury (or by Federal statute). Its most important element is silver certificates backed 100 percent by silver bullion and silver dollars. 7. Treasury Cash Holdings. Any increase in Treasury cash holdings represents a shift from bank reserves, while a decline in Treasury cash is spent in the economy and tends to increase reserves. It is therefore a factor of decrease and is controlled by the Treasury. 8. Treasury Deposits at the Federal Reserve. This factor is very similar to Treasury cash holdings; an increase in deposits at the Reserve represents a shift from bank reserves, while a decrease means that more money is added to the economy and swells bank reserves. This is, therefore, a factor of decrease controlled by the Treasury. 9. Non-member Bank Deposits at the Federal Reserve. This factor acts very similarly to Treasury deposits at the Federal Reserve. An increase in non-member bank deposits lowers member bank reserves, for they represent shifts from member banks to these other accounts. A decline will increase member bank reserves. These deposits are mainly made by non-member banks, and by foreign governments and banks. They are a factor of decrease, but uncontrolled by the government. 10. Unexpended Capital Funds of the Federal Reserve. They are capital funds of the Federal Reserve not yet expended in assets (largely bank premises and expenses of operation). This capital is drawn from commercial banks, and, therefore, if unexpended, is a withdrawal of reserves. This is almost always a negligible item; it is clearly under the control of the Federal Reserve authorities. E' chiaro che l'influenza della banca centrale (americana in questo caso) sulla quantità di massa monetaria in circolo è enorme e va chiaramente ben al di là dello smanettamento del tasso di sconto. Già solo questo è sufficiente per togliere le fondamenta alla prima metà del suo discorso e cioè all'affermazione "la banca centrale non conta nulla" Poi dice: "Ma se proprio si vuole lo stesso attribuire alla banca centrale come deus ex machina la spiegazione di tutto allora SULLA BASE DEI RISULTATI FINORA RAGGIUNTI ho più fiducia nella FED che in scrive su questo forum lanciando lazzi" e continua con affermazioni che dipendono da questa. La banca centrale o non conta nulla o regola tutto? La borsa, il pil, l'occupazione... Ma scherziamo? LA BANCA CENTRALE HA IL CONTROLLO DELLA MASSA MONETARIA NON DELL'ECONOMIA. La può influenzare, può provocare un boom (e l'ha fatto), ma dopo non può evitare il burst. E, please, confronti le borse denominandole nella stessa valuta (S&P, Mib, Dax, Cac, Nikkey) o tutte in dollari o tutte in yen o tutte in euro. Su grafici di 20 - 30 anni troverà delle sorprese. Con questo post mi ritiro dal forum ringraziando tutti (Zibordi compreso) per aver contribuito notevolmente alla mia crescita. Qui non ho più nulla da dire.

La Banca Centrale: corso accellerato - gz  

  By: GZ on Domenica 08 Dicembre 2002 16:00

Da quando la borsa scende e in particolare da metà 2001 va di moda dire che Greenspan & company sono degli imbecilli e la causa dei mali del mondo economico. Per gli operatori di borsa viene comodo parlare sempre dei tassi di interesse della FED tutti i giorni perchè sono ragazzi abituati solo a guardare i grafici, che non hanno avuto alcuna esperienza del mondo reale del business e per i quali essere arrivati a capire la differenza tra ROC e Momentum è già un bel risultato intellettuale. Dato che i tassi di interesse che salgono o scendono è un problema binario, bianco-nero pari-dispari sì-o-no, greenspan-abbassa-o-non-abbassa il tasso è alla loro portata. IN REALTA' L'INFLUENZA DELLA BANCA CENTRALE E' LIMITATA, il mondo non gira sulla base del tasso di interesse della FED o di sconto della BCE. Conta molto di più come lo stato spende la metà del PIL che è sotto il suo controllo oppure il tipo e livello della tassazione, il cumulo delle regolamentazioni e legislazioni ad es del lavoro, il peso delle burocrazie, le privatizzazioni reali o fasulle o mancate, il funzionamento della giustizia per i reati finanziari o cose come 100 miliardi di euro fatti pagare per le licenze del 3G. Ma i tassi sì-tassi no è più semplice e ci si concentra su questo. Se il tasso di interesse a 3 mesi a cui la banca centrale europea o quella americana prestano alle banche viene abbassato questo NON influenza direttamente i tassi a 5 o 10 anni. Tanto è vero che fino a questa estate i tassi a 10 anni NON SONO VARIATI dal livello del 2000 nonostante la FED riducesse quello a 3 mesi. E i tassi sulle obbligazioni corporate sono saliti. Le banche centrali abbassando i tassi aiutano il credito al consumo o immobiliare, ma non hanno molta influenza su quello per le imprese. Pensano che per ora sia meglio cercare di evitare una recessione in questo modo. Se avete un idea migliore ditela. Per quanto riguarda la famosa Crescita Della "Quantità di Moneta" bisogna spiegare che non è un rubinetto che la FED o la BCE regolano come vogliono. A dire la verità nessuno capisce bene le sue oscillazioni perchè è una cosa tremendamente complicata. Ad es questo è lo spaccato dell'aumento della quantità di moneta in america la settimana scorsa, quando è aumentata di 20 miliardi di dollari. Se voi mi sapete dire dove c'entra la FED nell'aumento delle sue componenti vincete un premio: "....Broad money supply (M3) expanded $20.2 billion last week, and is up $236.5 billion over seven weeks. For the week, Demand and Checkable Deposits increased $7.1 billion, while Savings Deposits dropped $27 billion. Small Time Deposits declined $1.7 billion, as Large Time Deposits gained $3.6 billion. Retail Money Fund deposits declined $3.6 billion. Institutional Money Fund deposits jumped another $21 billion, increasing three-week gains to $131.5 billion. Repurchase Agreements jumped $10 billion and Eurodollars added $3.7 billion. Non-financial Commercial Paper borrowings declined by $1.6 billion to $159 billion. Financial CP borrowings were unchanged at $1.204 Trillion. Total Bank Credit increased $11.7 billion, following last week’s $24.5 billion decline. Loans and Leases expanded $16.5 billion, with Commercial and Industrial loans adding $5.6 billion. Real Estate loans increased $8.2 billion. Bank Securities holdings declined $4.9 billion. Total Bank Assets jumped $53.4 billion, reversing the previous week’s decline of $51.8 billion. Voilà, ecco la "quantità di moneta", coraggio, mi spiegate come mai queste componenti della "quantità di moneta" sono aumentate (o diminuite) e cosa centri con il tasso dei fondi federali e se ci riuscite vincete forse anche un Nobel visto da una quindicina d'anni la maggior parte degli economisti non riesce a trovare relazioni chiare tra la crescita dell'insieme di questi aggregati e il resto dell'economia e si sono rivolto a altre variabili per spiegarla. In altre parole è molto complicato e difficile capire cosa è giusto fare o non fare con i tassi o la quantità di moneta e solo nei forum se ne parla come se fosse un caso evidente di complotto della P2. Ma se proprio si vuole lo stesso attribuire alla banca centrale come deus ex machina la spiegazione di tutto allora SULLA BASE DEI RISULTATI FINORA RAGGIUNTI ho più fiducia nella FED che in scrive su questo forum lanciando lazzi. La gestione della FED è nelle mani di Greenspan e soci dal 1987 (prima era nelle mani di Paul Volcker). Bisognerebbe spiegare come mai dal 1987 al 2000 allora : i) il dow jones sia salito da 1.800 nel 1987 a 8.700 (alla data di oggi) ii) l'inflazione sia scesa dal 7% allora circa al 2% oggi iii) l'occupazione sia aumentata da circa 100 a circa 140 milioni di persone occupati e in % sia scesa al 6% iv) il PIL sia salito in media più del 3% (in MEDIA) Se sono solo degli idioti lo erano anche dal 1987 al 2000 ne c'est pas ? Oppure sono stati sostituiti da dei cloni e nessuno se n'è accorto ? Se si confrontano i risultati della Banca Centrale Europea sono (nel periodo di riferimento, ultimi 15 anni): a) una crescita che è stata circa un TERZO in temini di PIL e b) un OTTAVO IN TERMINI di occupazione, ovvero il numero di occupati creati in europa è stato di circa 4-5 milioni contro 35-40 in america. c) e il differenziale di rendimento delle borse non c'è bisogno che lo menzioni, basta prendere mibtel o dax e s&p 500. Per ora quindi dovendo scegliere tendo a dare relativamente più fiducia agli idioti della Fed che non a chi li spernacchia su internet ( o anche alla burocrazia CEE) Modificato da - gz on 12/9/2002 0:13:36

La banca centrale questa sconosciuta - Giorgia  

  By: LaSignoraMaria on Domenica 08 Dicembre 2002 15:55

Modificato da - Giorgia on 12/8/2002 14:55:37

 

  By: Sandro Cecconi on Giovedì 05 Dicembre 2002 17:45

Egr. Zibordi, il discorso di Bernanke è farneticante in quanto non è con la "trappola della liquidità" dovuta all'incremento della massa debitoria che si potrà reinflazionare in modo corretto l'economia USA ma solo se la FED invierà casa per casa i suoi emissari per recapitare una massa enorme di dollari a titolo gratuito da destinare ai consumi. Ma ha ascoltato la conferenza stampa di Duisemberg? Questa è persona seria il resto è aria fritta e non a caso Mr. Greenspan ha fatto sparare queste cazzate, la prego mi passi il termine, a quel rimbambito di Bernanke. Infatti solo un rimbambito sotto l'effetto di allucinogeni e in preda a raptus da ubriacatura può affermare una corbelleria del genere. Lei è persona seria e sa che è una panzana. Un saluto cordiale. Sandro