La nuova civiltà

Re: La nuova civiltà  

  By: Morphy on Giovedì 03 Gennaio 2019 16:15

Anche perchè, per mantenere posti di lavoro obsoleti si deve necessariamente ritardare lo sviluppo tecnologico del paese. Una volta c'è berlusconi che non vuole una moderna rete internet (perchè lui ha le antenne), poi ci sono i sindacati che prendono voti dagli statali. Qui il conto non va fatto solo alla carlona dicendo che i licenziamenti provocano caduta di PIL. qui c'è un paese che a furia di ragionamenti equilibrati è andato completamente a ramengo.

 

Ma per quale oscuro motivo ci possiamo permette ancora che, per esempio, le Poste Italiane rimangano indenni alla modernizzazione? Siamo forse così ricchi? Non so, se mi guardo intorno tutta ste ricchezza non la noto, anzi a volte ho come l'impressione che siamo sempre più simili al terzo mondo.

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: La nuova civiltà  

  By: Morphy on Giovedì 03 Gennaio 2019 15:55

Oscar come in finanza operativa, anche in economia nessuno sa un caz. Per cui è inutile andare a fare la pelle ai pidocchi con i dati. L'unica cosa saggia che si può fare è abbattere le tasse, sradicare i registratori di cassa dai negozi, deregolamentare e poi pregare che tutto vada bene. E' ovvio che devi abbattere anche i servizi, ma tanto chissenefrega sono già spariti da anni.

 

La differenza con gli inglesi? Non lo so, ma so che Cameron ha licenziato oltre un milione di statali (impiegati, non infermieri o insegnanti, ma inutili impiegati).

 

Il problema dell'Italia? Non lo so, ma so che la scolarizzazione (come giustamente Anti ha fatto notare), per noi è stata una vera e prorpia sciagura. Abbiamo sfornato troppa intellighenzia cioè gente che ora diffonde il verbo...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 


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Re: La nuova civiltà  

  By: pana on Giovedì 03 Gennaio 2019 15:07

quindi anche la russia , pur potendo stampare sovranamente rubli sovrani

perde forza,  e proprio vero

niente dura per sempre

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Re: La nuova civiltà  

  By: XTOL on Giovedì 03 Gennaio 2019 15:00

non c'è bisogno di analisi particolarmente raffinate, il ciclo delle sociademocrazie volge al termine: se si lega il potere al consenso popolare (la chiamano democrazia rappresentativa), quel consenso si ottiene distribuendo distribuendo distribuendo... finchè i soldi degli altri finiscono

Re: La nuova civiltà  

  By: hobi50 on Giovedì 03 Gennaio 2019 14:42

L'Italia ha perso la sua forza propulsiva ( un po quello che accade all'Unione Sovietica negli anni 90).

E quindi imploderà .

La ragione ?

Una bella fetta del paese ( mi metto in prima fila ) non contribuisce più alla crescita ma ne succhia una parte.

Il perchè succeda questo francamente non lo so.

 

Hobi

Re: La nuova civiltà  

  By: traderosca on Giovedì 03 Gennaio 2019 14:19

Morphi, non penso sia saggio e virtuoso auspicare uno sviluppo economico attraverso l'evasione e la deregulation selvaggia.

Fare paragoni con altre nazioni sulla fiscalità a 360 gradi è sempre complesso. In Inghilterra ad esempio le tasse per i redditi medio bassi

sono inferiori alle nostre,mentre per i redditi medio alti,sono superiori in progressione.Si può dire che il maggior gettito fiscale in Inghilterra

come in altri paesi proviene da redditi medio alti,mentre per l'italia il maggior gettito fiscale proviene dai redditi medio bassi ed è questo che ci

contraddistingue in negativo con gli altri paesi.......................Poi vi sono le tasse di successione sempre per i patrimoni medio alti che sono elevate,

in italia quasi inesistenti,ecc.ecc.

L'evasione che è notevolmente inferiore a quella italiana,viene combattuta in modo efficace con pene esemplari e con messaggi su tutti i mezzi

di informazione di questo tipo:"Aiutaci a scoprire chi evade, dicci, fai i nomi",ecc.ecc

 

Re: La nuova civiltà  

  By: lutrom on Giovedì 03 Gennaio 2019 13:28

Mprphy, anche se non condivido al 100% quel che dici, però quello  di cui parli è uno dei problemi principali dell'Italia.

Re: La nuova civiltà  

  By: shera on Giovedì 03 Gennaio 2019 12:39

Gano se tu guardi alle fatture da pagare alla fine del mese sei contro la decrescita felice, se pensi a tuo nipote sei a favore

 

poi vogliamo ampliare l'aeroporto e avere l'auto full optional, ma poi viviamo nello smog, che vita schifosa è? cosa ti

l'industria 4.0 porterà inevitabilmente decrescita dei consumi, quindi l'approccio pragmatico della lega che gira il reddito di cittadinanza per pagare stipendi mi sembra ottimo per evitare l'accattonaggio di stato e obbligare la gente a lavorare anche senza produrre pil

 

sono i lavori socialmente utili di cui parlavo, poi potremmo parlare di MMT e socialismo, ma qui finisce tutto in vacca

Il 5 maggio 2023 ho chiesto all'AI il miglior titolo da comprare a Piazza Affari: Banca Profilo, oggi scende dello 0,46% a 0.2180 Euro
Lo sbarco sulla Luna, la più grande truffa della storia del mondo, dopo il Covid.

Re: La nuova civiltà  

  By: Morphy on Giovedì 03 Gennaio 2019 12:13

Hobi, io ho un amico a Londra che è dovuto fuggire dall'Italia 5 anni fa sul picco della crisi edile (lui è un piastrellista/muratore). Prima 2 anni in Germania (con la famiglia quia a casa) a lavorare a basso prezzo (ma ameno c'era lavoro) e poi per caso lo chiamano a Londra. Dopo qualche mese decide il trasferimento di tutta la famiglia e abbandona l'Italia definitivamente (lasciando qua una bella casa costruita con fatica (3 mila metri di terreno)). A distanza di due anni ha già preso un rudere alla periferia di Londra e i due figli (15 e 17) frequentano scuole professionali da elettricista e idraulico.

 

Possiamo criticare gli inglesi fin che vogliamo ma in questi ultimi mesi hanno raggiunto il picco storico nel settore edile che poi è oggi l'unico settore sicuro che giocoforza può attivare un mercato interno (perchè hai bisogno che la forza lavoro sia sul posto). Dice lui che li si fa tutto in nero, nei cantieri arrivano flotte di albanesi che nessuno controlla e in pratica hanno supreliberalizzato il settore. Dice che se cerchi lavoro (e ti adatti ovviamente), in un giorno trovi almeno 5 aziende che sono disposte a farti lavorare. Come cameriere, come saldatore o come qualsiasi altro lavoro "umile". A suo dire l'Italia, paragonata con l'Inghilterra, è completamente finita, non c'è più lavoro e non c'è più la possibilita di fare lavoro in nero... e le cose dovranno per forza andare peggio.

 

Purtroppo in Italia ci sono troppe persone che fanno i conti in tasca agli altri. E allora tutte le volte parte la litania dell'evasione fiscale, dei diritti acquisiti, dei debiti da ripagare e dei privilegi che non si toccano. Mai un'idea su come liberare la forza selvaggia del mercato. Diamo spazio alle idee dei nostri acculturati da trapazzo e ci gongoliamo nei discorsi fini, nei discorsi filosofici. Purtroppo il mercato non è poesia, il mercato si alimenta con azioni molto spesso incontrollabili e fuori dalle regole. Il mercato non lo fanno 4 vecchi rimbambiti di intellettuali messi nei saloti a sparare minchiate

 

Purtroppo in Italia mancano gli spiriti animali. Non me la sento di criticare Milano. Milano è una grande città europea che potrebbe rinascere se solo la si lasciasse libera di intraprendere. A Milano Sala sta usando i commercianti come bancomat per la politica e in questo modo strangola le piccole attività (ma è così in tutti i settori delle iniziative familiari). A Milano c'è un sottofondo di piccole imprese nel settore dell'informatica, del web design e dello stile in genere che non riescono a decollare proprio per via di questi intellettuali straccioni che badano solo alla forma oltre che naturalmente al loro portamonete e per questo si sacrifica il mercato. Milano è sicuramente una città con potenziale enorme ma purtroppo la dobbiamo usare come bancomat.

 

Non abbiamo bisogno di patrimoniali o di tasse sugli immobili, non abbiamo bisogno di sconfiggere la fisiologica evasione fiscale. Via tutte le tasse sugli immobili, via tutti i registratori di cassa. Abbiamo bisogno ristrutturazioni feroci e di conseguenti licenziamenti nella fascia impiegatizia dello Stato (togliamo soldi alla politica). Abbiamo bisogno di DEREGULATION come dell'ossigeno che respiriamo...

 

Lunga vita a Milano...

 

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

Re: La nuova civiltà  

  By: hobi50 on Giovedì 03 Gennaio 2019 11:25

A proposito della decadenza inarrestabile italiana ho avuto, proprio in questi giorni ,una conferma di quanto mi frulla per la testa da almeno un decennio.

A Singapore ho visitato " gardens by the bay ".

Non sto a raccontarvi  quanto sia bello ed interessante ,dato che con  internet potete farvi un idea da soli.

Vi lascio invece il mio pensiero.

In Italia possiamo esibire agli stranieri  quanto fatto dai nostri avi secoli e secoli fa,  .

Ma l'oggi nostro è miserabile : siamo in piena decadenza.

A Milano ci siamo inorgogliti per l'Expo che puo essere assimilato ad una fiera di paese,

Vi ricordate l'ALBERO DELLA VITA ?

Abbiamo copiato pure quello !

In quei giardini di Singapore ce ne sono 6 o 7 !

 

Hobi

Re: La nuova civiltà  

  By: hobi50 on Giovedì 03 Gennaio 2019 11:01

Tutto magnifico ,Traderoscar !

Peccato che nel M5S non ci siano sognatori ma solo uomini normali avvezzi al compromesso.

 

Hobi

Re: La nuova civiltà  

  By: traderosca on Giovedì 03 Gennaio 2019 10:54

 

 

di Piergiorgio Scivoletto – C’era una volta in un paese, dove i valori erano derisi e sognare era considerato ridicolo, una strana persona dal nome “il Fabbricante di Sogni”.Egli creava stelle con le idee, note con un fischietto, e carezze con lo sguardo. Dava al vento onestà e acqua al fuoco. I suoi desideri, erano cullati dalla luna incorniciata da mille stelle d’argento. Egli si sorreggeva con determinazione ai tuoi ideali e desideri più puri; tu credevi in lui e ai suoi incredibili sogni e lui contraccambiava mostrando una forte fiducia in te. Non tutti però in paese mostravano stima per questo sognatore. Una buona parte dei suoi paesani spesso lo criticava ridendo di lui e dei suoi particolari sogni.

Intanto in paese gli anni passarono senza pietà tra il nulla e la disperazione; ma il bene si trova anche nel male, come l’antidoto che contiene il veleno. E così il nostro eroe stanco di tutto ciò decise, in una fredda ma limpida notte d’inverno dove il vento sapeva di cristallo, di costruire un sogno a forma di lunga e irta scala per conseguire la remota Stella Universale. Si narra che questo corpo celeste fosse capace di: trasformare, dare forza, offrire aiuto e aprire la mente a chiunque la toccasse.

Terminato il duro lavoro il visionario costruttore, facendosi coraggio, salì sulla scala per raggiungere il desiderato astro. Passo dopo passo, scalino dopo scalino, tutto sembrava a posto ma, un paio di sinistri scricchiolii dicevano il contrario. A metà strada la scala si ruppe in due e il Fabbricante di Sogni cadde nell’infinito più oscuro, dove il tempo e lo spazio sono vortici di nuvole gassose.

Questo triste avvenimento non passò inosservato. Infatti, capendo che in fondo nulla è impossibile, alcuni onesti abitanti di questo triste paese incominciarono a raccogliere, tra gli scherni di alcuni compaesani, i resti della scala creata con tanta fatica dal Fabbricante di Sogni. Riunendone i pezzi con chiodi e pazienza e rinforzando il tutto con una magica colla fatta di regole e valori, riuscirono pian piano a ridargli l’aspetto iniziale aumentandone perfino la sua solidità.

Si racconta che qualche strano sognatore, abbia iniziato a salire alcuni scalini di questa particolare scala per raggiungere la tanto amata Stella Universale e tentare di migliorare le cose; o perlomeno poter dire a quelli che non osano fare, di averci almeno provato seguendo l’esempio dato dal Fabbricante di Sogni.
Questa storia per il momento finisce qui. Possiamo tranquillamente dire che, il lavoro svolto dal Fabbricante di Sogni non è stato vano. Egli inventò una scala per sperare e per sognare in un paese dove nessuno osava più farlo, riuscendo a sua volta a far sognare chi non ne era più capace.

 

A riveder le stelle

in alto i cuori

Re: La nuova civiltà  

  By: hobi50 on Giovedì 03 Gennaio 2019 10:46

Traderoscar ,ci sono teste pensanti ( mi ci metto anch'io ) che sono deluse dal  M5S.

La mia critica non ha niente a che fare con la vulgata degli oppositori storici,

Me ne fotto delle palle sulla decrescita felice,dell'inettitudine ( c'è invece sicuramente inesperienza a muoversi in certi ambienti ) dei congiuntivi ,delle scie chimiche ,dei vaccini etc etc.

Di Maio è sicuramente un valente giovanotto ma ,se avesse avuto un maestro come il mio avrebbe  saputo che non si fanno affari ( la politica è la stessa cosa )con personaggi alla Salvini.
Ne si fanno compromessi se non per raggiungere risultati grandiosi.

Ma sopratutto non si puo fare strame dei temi su cui è nato e prosperato il M5S per gestire un mini governicchio pieno di contraddizioni e mancanza di risultati..

E,per non farsi mancare nulla ,sono riusciti pure a resuscitare quel compatimento che ci avevano riservato ai tempi di Berlusconi ...

AH ! ..LES ITALIENS ...NELLE VARIE LINGUE ...SPERAVO DI NON SENTIRLO PIU' !

 

Hobi


 Last edited by: hobi50 on Giovedì 03 Gennaio 2019 11:05, edited 1 time in total.

Re: La nuova civiltà  

  By: traderosca on Giovedì 03 Gennaio 2019 10:15

D'Arcais=Anti, inizia comunista per approdare al M5S e criticare pure quello,passando attraverso a tutte le sigle della sinistra,

pure amico di Craxi,tenta di fondare un partito con Di Pietro,ma fallito sul nascere.........

Re: La nuova civiltà  

  By: pana on Giovedì 03 Gennaio 2019 10:06

vabbe ma di pi2isti al governo ne abbiamo avuti per qualche annetto o no?

noin ricordo manifestazioni oceaniche di protesta

 

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