Re: La nuova civiltà ¶
By: XTOL on Giovedì 22 Settembre 2022 19:37
vi giro in questo thread una mail che fa alcune affermazioni interessanti.
se questo è vero (il Grande Reset e il World Economic Forum sono stati superati dalla storia), comincerebbe a manifestarsi quello che scrissi 2 anni fa, cioè che i vari protagonisti di quella che chiamai "la santa alleanza" avevano obiettivi di breve comuni, ma orizzonti diversi e prima o poi sarebbero entrati in conflitto.
vedremo
Grande Reset e cripto: un'alleanza già superata dalla storia?
Il World Economic Forum ha pubblicato ieri un annuncio sulla creazione di una Coalizione per la Sostenibilità delle Cripto.
La Coalizione studierà i modi con cui sarà possibile usare le cripto e la blockchain per applicare le misure previste dall'agenda climatica globale.
Alcuni esempi di applicazione pratica sono la tokenizzazione dei crediti della Co2 e l'uso del mining a sostegno delle attività dei microimpianti di energia alternativa.
Tra parentesi, è come sempre utile andarsi a vedere i partecipanti a questa Coalizione (in fondo alla pagina citata) per capire quali progetti cripto sono piu' vicini ai centri di potere legati al WEF...
Tuttavia, che differenza con l'epoca della pandemia!
Leggendo questi comunicati stampa del WEF alla luce della situazione geopolitica attuale, l'impressione di un radicale indebolimento degli argomenti e delle iniziative in essi contenuti è sempre piu' forte...
Se questo progetto fosse stato annunciato l'anno scorso, avrei detto che si trattava dell'ennesimo esempio di come le cripto siano sempre al centro delle preferenze del Grande Reset.
Invece questa Coalizione vede la luce in un momento completamente diverso.
Per cominciare, da sei mesi circa gli Stati Uniti si sono messi di traverso e hanno obbligato il mondo a mettere in standby l'agenda climatica globale, che dovrebbe essere l'obiettivo principale di questa iniziativa...
L'Agenda Climatica Globale è morta
Il gas naturale era l'elemento centrale di questa agenda, essendo la materia prima a bassa emissione di Co2 che avrebbe dovuto permettere la famosa Transizione Energetica, cioè il passaggio da un sistema energetico basato sul petrolio a uno basato sulle energie alternative.
Ora che gran parte del mondo occidentale deve fare a meno del gas, la transizione energetica diventa lettera morta, mentre i governi si affrettano a sostituire le quote di gas mancanti con fonti energetiche, come petrolio e carbone, che aumenteranno le emissioni di Co2 nei prossimi anni.
Il traguardo di abbassare tali emissioni entro il 2030 è ormai semplicemente irrealizzabile.
Nel quadro del conflitto tra NATO e Federazione Russa, che dominerà sicuramente la politica e l'economia dei prossimi anni, l'agenda climatica globale diventa un mero esercizio propagandistico senza alcuna valenza pratica.
E cosi' sarà per molte altre iniziative del Grande Reset...
Il World Economic Forum alla prova della storia
Per la prima volta il World Economic Forum mostra una posizione arretrata rispetto agli eventi.
Appena due anni fa la pandemia aveva fornito un'occasione unica per stabilire connessioni sempre piu' forti e vincolanti tra la realtà e le visioni utopistiche del Grande Reset.
Il 2022 segna invece un punto di svolta.
A febbraio gli Stati Uniti, facendo saltare gli accordi imminenti tra Ukraina e Federazione Russa, innescano un conflitto che cambierà tutte le priorità politiche e le agende economiche.
In poche settimane, il mondo è stato costretto a seguire un'economia e una geopolitica di guerra che renderanno impossibile l'attuazione dell'agenda climatica e di molti altri obiettivi del Grande Reset, almeno per i prossimi cinque anni.
A differenza del 2020, oggi la lettura dei comunicati stampa del World Economic Forum non ha piu' quel sapore di novità e di dinamismo che aveva durante la pandemia.
Si ha già l'impressione di seguire le liturgie stantie di una chiesa improvvisamente messa da parte dalla storia.
Certo, molti governi si sono ormai impegnati a seguire le agende del Grande Reset. E molti di questi continueranno per un po' a ottenere fondi, a creare comitati politici e a stabilire consensi su attività che non vedranno mai la luce o che saranno del tutto ininfluenti.
Improvvisamente, i fondi, le iniziative, le lobbies del Grade Reset stanno per diventare l'ennesimo carrozzone destinato a girare a vuoto, mentre la storia già intraprende nuove strade.
Cosi', anche questa "Coalizione per la Sostenibilità delle Cripto", nata nel momento peggiore possibile, con obiettivi che la storia ha già tagliato come rami secchi, ha l'aspetto di un contenitore vuoto.
Se andiamo a vedere la pagina dell'Acceleratore per l'Impatto e la Sostenibilità delle Cripto, da cui è stata partorita la Coalizione, vediamo articoli che hanno già il sapore di stantio.
Non ultimo quello che analizza il famoso ordine esecutivo di Biden per le Cripto.
La mancanza di concretezza pratica di quell'ordine esecutivo, messa bene in luce dall'articolo, era già una spia del fatto che in realtà le cripto, come l'agenda climatica e la pandemia, sarebbero diventate un mero sfondo ideale e ininfluente su cui i governi avrebbero iniziato quel gioco molto piu' spietato e urgente della sopravvivenza in tempo di guerra.
Quindi, è ufficiale: il Grande Reset e il World Economic Forum sono stati superati dalla storia.
Leggere i loro comunicati stampa non ci farà capire meglio la piega che prenderanno gli eventi. La loro presa sulla realtà si sta indebolendo. Non siamo piu' ai tempi della pandemia.
D'ora in poi dovremo rinunciare a questo prezioso anticipatore degli eventi, costretti a navigare a vista senza sapere quale destino avranno le cripto e molti altri aspetti della finanza e dell'economia nella nuova realtà dominata dalla guerra.
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