La nuova civiltà

gerry: "Sempre di interesse privato si tratta"

Purtroppo si, ed è quello che sostenevo qualche post fa (ma che ho sempre sostenuto), riguardo alla casta che utilizza il bene pubblico per i propri esclusivi interessi. Questo è almeno 20anni che succede anche a livello individuale ovvero a livello del singolo dipendente pubblico (e qui sta la grande tragedia). Oramai la barca è alla deriva, prova ne è che abbiamo i servizi che sono ridotti al lumicino.

Comunque la mano longa (quella che prende) dello stato si fa sentire eccome. Prendiamo il caso dei capannoni, tragiche reliquie dei 500 miliardi di economia mancante. E qui si generano dei veri e propri paradossi. Rimane invariata la tassazione su questi inutili immobili. Sulla quasi totalità di essi grava l'onere dello smaltimento amianto. Oggi il prezzo di mercato dei capannoni viene battuto nelle aste dei tribunali, cioè chi ha bisogno di un immobile lo va a comprare nelle aste dei tribunali, che spesso restano pure deserte. In questo modo tutti i capannoni non utilizzati sono di fatto messi all'asta. Addirittura se metti in vendita un capannone a prezzi di mercato (cioè da fallimento), perchè è l'unica maniera che ti resta per liberarti dal catorcio, devi tenere in conto che sicuramente pagherai una multa. Infatti subito dopo la vendita scatterà il controllo dell'ufficio delle entrate che stabilirà inequivocailmente che tu hai venduto sottocosto per incassare in nero.

Questo non è un paese per fare impresa, troppo surrealismo...

Che siano statalisti i partiti italiani lo si può affermare unicamente in ragione della spiccata propensione delle oligarchie partitocratiche a piazzare i propri adepti nelle aziende di stato rimaste dopo lo smantellamento dell’IRI, o nelle partecipate curatrici del bene pubblico.

Niente a che vedere con lo statalismo ispirato all’interesse pubblico, ormai in totale declino.

Sempre di interesse privato si tratta.

da neuro immediato....

Che siano statalisti i partiti italiani lo si può affermare unicamente in ragione della spiccata propensione delle oligarchie partitocratiche a piazzare i propri adepti nelle aziende di stato rimaste dopo lo smantellamento dell’IRI, o nelle partecipate curatrici del bene pubblico.

Niente a che vedere con lo statalismo ispirato all’interesse pubblico, ormai in totale declino.

Sempre di interesse privato si tratta.

Non convince quindi una grafica che pretende di collocare l’intero panorama politico nazionale nell’emisfero dell’intervento pubblico o comunque lontano dall’influenza del libero mercato.

L’autore del saggio pretende persino di indicare gli economisti della scuola austriaca come gli artefici della confutazione scientifica (mai avvenuta) delle dottrine keynesiane, a suo dire foriere di discriminazione sociale e di impoverimento delle masse.

Un po’ troppo.  

ultima puntata de 

PER UNA PROSPETTIVA LIBERALE: IL VUOTO DELL’OFFERTA POLITICA 

l'immagine sconsolante che riporto viene da un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa (europa.navigatoreelettorale.it).

risulta evidente quanto statalisti siano i partiti italioti (e chi li vota)

non bastasse, i partiti debolmente liberali, come tutti sappiamo, lo sono solo a chiacchiere

questa barchetta può solo affondare

disoccupazione

dilagante

Intanto le statistiche disoccupazione odierne son farlocche - quando consideri occupato chi ha lavorato 1 ora la settimana precedente, non ti puoi fidare.

Poi, la vecchia disoccupazione era ugualmente farlocca, visto che tutti in una maniera oppure l'altra lavoravano al nero e ci campavano bene.

dal 1964 e salita per 30 anni di fila

fino agli anni 90

colpa dell euro ?

hihi huhu

nell italia pre-euro non  c era disoccupazione

spostare il post nella sezione HUMOUR

hahahahahahahihih

uhhuhuhu

mica vero, lo stato si stava mangiando pezzo a pezzo quello che la rivoluzione industriale (in tempi in cui lo stato era un microbo) aveva costruito.

ps: lo stato o è ostile o è assente, non può essere entrambe le cose

Caro Xtol, l’equilibrio diverso...

Anche l’Italia pre-Euro viveva di equilibrio diverso.

Esportav, non aveva praticamente disoccupazione, chiunque avesse voglia di fare qualcosa, automaticamente poteva raggiungere il benessere.

Quell’equilibrio era garantito da uno stato, non era roba che vien da se.

L’assenza dello stato, lo stato ostile, paradossalmente la stai sperimentando adesso,

con l’Unione Europa.

Ti garba?

A me no.

nella nuova civiltà, tutto si evolve

Gano roba vecchia, risaputa, mancano i vertici all’appello.

Ma Greta, che fine ha fatto?

il fratoianni de noantri

infatti, lui IMPONE agli altri, pero' se sono gli altri che impongono a lui allora sono fascisti, si si tutti diritti nessun dovere....insomma la forma mentis di un bambino dell'asilo...

eheheh

ed ecco il pallone gonfiato n.1

lo sa LUI qual'è il salario giusto!!

il fratoianni de noantri

e bonasera! qui stiamo anccora a Von Mises!