Sono (stranamente) sostanzialmente d'accordo con questo post di Hobi. Anche lui evidentemente ogni tanto ne dice una giusta . Dai Hobi, non fare il permaloso che si scherza... ;-)

Ma cosa si dovrebbe fare se il sistema lo consente?

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I prezzi dell'immobiliare riflettono il comportamento predatorio posto in essere dal capitalismo finanziario .

Grazie alla "money creation" di banche di credito ordinario ( che hanno nei mutui la loro attività preferita ) e delle Banche Centrali ,i prezzi di moltissimi immobili si discostano sempre più dai costi di produzione in quanto legati ad una DOMANDA  ARTIFICIALE.

In conseguenza la vita per chi vive di salari e non di capital gains,è molto più grama perché anormalmente costosa.

La casa ,per molti proprietari e/o affittuari ,è il mezzo con cui le classi dominanti estraggono rendite a loro favore.

Ma culturalmente da parte dei " predati " non c'è questa consapevolezza.

Warren Buffet aveva ben compreso questa situazione ed aveva pronunciato quella famosa frase che fece il giro del mondo.

C'è stata una guerra tra " noi e gli altri " ,e noi abbiamo vinto.

La cosa buffa è che " gli altri " non si sono nemmeno accorti che c'era stata una guerra .

E,men che meno ,si sono accorti di averla persa !
Sono diventati " pezzaculisti" a loro insaputa.

io non ho capito una cosa .... si discute di immobili in termini di quale strategia adottare in questo settore per incrementare la propria ricchezza o perché si ha una affezione particolare per i serci tipo Linus per la coperta ?

io non credo nella storia sia mai stato facile come oggi arricchirsi in piena sicurezza senza il minimo rischio, basta vendere tutto quello che si ha e mettere tutto su azioni tesla ... discutete di immobili perché volete avere qualche rischio e milioni di rogne non necessarie in più per guadagnare meno perché vi piace soffrire e vergarvi col cilicio ?

... comunque fate pure ... tanto i soldi entro questo decennio ...

:-)

I prezzi dell'immobiliare riflettono il comportamento predatorio posto in essere dal capitalismo finanziario .

Grazie alla "money creation" di banche di credito ordinario ( che hanno nei mutui la loro attività preferita ) e delle Banche Centrali ,i prezzi di moltissimi immobili si discostano sempre più dai costi di produzione in quanto legati ad una DOMANDA  ARTIFICIALE.

In conseguenza la vita per chi vive di salari e non di capital gains,è molto più grama perché anormalmente costosa.

La casa ,per molti proprietari e/o affittuari ,è il mezzo con cui le classi dominanti estraggono rendite a loro favore.

Ma culturalmente da parte dei " predati " non c'è questa consapevolezza.

Warren Buffet aveva ben compreso questa situazione ed aveva pronunciato quella famosa frase che fece il giro del mondo.

C'è stata una guerra tra " noi e gli altri " ,e noi abbiamo vinto.

La cosa buffa è che " gli altri " non si sono nemmeno accorti che c'era stata una guerra .

E,men che meno ,si sono accorti di averla persa !
Sono diventati " pezzaculisti" a loro insaputa.

Viva HK

Gano, ma quello che affermj è proprio il motivo per cui poi vanno di moda i 30 mq a Milano. 

Anziché avere 90 mq in città Studi che  costano 500k, te ne prendi 150 con giardino in campagna a 200k in zone tipo  Varese o il novarese o l'oltrepo' pavese, e poi ti affitti i 30 mq per quei 2 o 3 gg la settimana  che vieni in ufficio a Milano.

Per altro leggevo che fra gli anni 90 e 2000 in Giappone hanno costruito quasi 3 miliardi di medri quadrati di abitazione, quindi una ventina di metri quadrati "in più" a persona, (provocando anche il crollo dell'immobiliare).

La mia impressione è esattamente il contrario, cioè che con la covid economy la gente voglia stare in campagna o comunque in abitazioni spaziose, con spazi aperti e/o giardini. Non è solo il covid ma anche lo smartworking. Se devi stare tutto il giorno in casa non vuoi stare in 30 mq merdosi in qualche periferia di Milano. 

Ti puoi per es. spostare lontano dalla città.

Dipende dove. Lo è a Tokyo, non in altre città. Ma è così anche a New York e a Londra. 

30 metri quadrati sono una super mega villa per gli standard

giapponesi, se vedete quelli che vivono nelle "cubile room" a tokyo

saranno si e no 8 metri quarati

Gian, mi sa che e' iniziata la covid economy, a ogni individuo il suo microlocale.

Milano, scatta l’ora delle microcase: ecco il piano da duemila alloggi

La società svizzera Artisa lancia un piano di 2mila alloggi da 30 metri quadri: la concorrenza a hotel e Airbnb per gli affitti brevi. «Il mercato racconta di una crescente domanda di alloggi per 1/2 persone»

 in città sta emergendo un’altra tendenza quasi opposta: i «microappartamenti» da circa 30 metri quadrati in zone mirate a ridosso delle circonvallazioni. Tanto che nei prossimi anni, la società di sviluppo immobiliare svizzera Artisa conta di realizzare entro il 2025 2mila mini-case soltanto a Milano (su 15mila in Europa) investendo 48 milioni di euro nell’offerta di affitti brevi, comparto immobiliare alle prese con l’evoluzione del modello di Airbnb e l’effetto choc della pandemia sugli alberghi. Si chiameranno «city pop» e si prenoteranno via app. «Più che grandi metrature — spiega Matteo Monferini, ad per l’Italia — il mercato racconta di una crescente domanda di alloggi per 1/2 persone all’interno delle aree metropolitane. Nei nostri primi edifici a Zurigo, Lugano e Losanna abbiamo un’occupazione del 99% degli 800 alloggi già operativi».

Il primo cantiere milanese è già partito, in viale Monza 137/39, sulle ceneri dell’Atahotel: 264 abitazioni che saranno arredate, provviste di utenze (wifi incluso) e con una serie di servizi collegati (pulizie, lavanderia, parcheggio, cantina, palestra, spazi comuni, car sharing, monopattini elettrici) e dedicate agli «affitti brevi» (minimo 4 settimane, massimo 52). Altri 120 «city pop» (tra i 28 e i 32 mq) verranno realizzati al 118 dell’Alzaia Naviglio Grande, tra gli edifici di Matteo Thun su via Savona, l’ex club Bobino e il negozio Pisotti, in un’area commerciale edile che resterà qui fino all’avvio cantieri, previsto per la metà del 2022.

In viale Monza, la commercializzazione inizierà nel 2022, e prevede prezzi calcolati da un incrocio di algoritmi (sull’offerta di monolocali semi-arredati in zona) con studi di mercato, maggiorati del 5%: si parla di 750 euro al mese per viale Monza, e mille sui Navigli. «Il target sono lavoratori con necessità di passare parte della settimana in città che finora andavano in hotel, genitori appena separati, studenti fuori sede al primo approccio in città e persone con bisogno di flessibilità incompatibile con l’affitto 4x4 tradizionale. Il city pop infatti include utenze che costerebbero il 15% in più, oltre all’assistenza 24 ore». Artisa è la stessa società che ha acquisito la torre di via Turati, altro completo restyling: l’edificio resterà dedicato agli uffici.

facile il bla bla bla, sulle auto elettriche, ma non ti accrogi che il litio e le terre rare sono il nuovo asset strategico

ancora qualche settimana e capiranno che i 60 morti solo ieri del myanmar sono per le auto elettriche e i robot...

pensa quello che vuoi, a me frega unca, certe 'opinioni' (tipo questa del manhattan institute, https://www.manhattan-institute.org/green-energy-revolution-near-impossible ) le leggo per divertimento

"mica m'offendo"

🤣🤣🤣

mica m'offendo, i forum servono per confrontare le opinioni, meglio se chiunque intervenga apportando la propria è normodotato, non è il tuo caso

:-)

chissà perché a me nun me caca nessuno 

già! chissà perchè

prezzi molto interessanti.

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chissà perché a me nun me caca nessuno .... sono anni che scrivo qui che vogliono eliminare la proprietà privata , ho messo il link della Auken un milione di volte da cui è nato il primo degli 8 punti del wef ( https://www.weforum.org/agenda/2016/11/8-predictions-for-the-world-in-2030/ ) ecc. ecc. .... ma gnente ....

fa gnente, per me va tutto bene lo stesso .... quando l'AI e il progresso avranno eliminato TUTTI i posti di lavoro vedremo a chi affitterete le centinaia di agglomerati di serci che avrete sparsi nel pianeta

:-))