Lo stato italiano si è assunto i crediti verso la Grecia delle banche degli altri paesi - GZ
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By: GZ on Lunedì 16 Febbraio 2015 15:14
#i# (riscritto)#/i#
^la raccolta dei fondi comuni e banche tocca nuovi record, i massimi dal 1999#http://www.lastampa.it/2015/01/27/economia/fondi-raccolta-ai-massimi-dal-Qx0BBbrsydrGaKYL3pN0EK/pagina.html^, la borsa italiana sovraperforma ora le altre ed è in corso persino un boom dei mutui, +34% dall'anno scorso, per cui queste sono considerazioni superflue, comunque...
#b# #F_START# size=2 color=black face=Helvetica #F_MID#"l’esposizione delle banche italiane verso la Grecia nel 2010 era di 1,9 mld. Oggi l’esposizione dello Stato italiano è di 40 mld.." (Vincenzo Visco, l'ex ministro delle Finanze)#/b#
#i# (^da Repubblica#http://clericetti.blogautore.repubblica.it/2015/02/10/quanto-ci-e-costato-salvare-le-banche-tedesche/^:
“Quando è esplosa la crisi della Grecia l’esposizione delle banche italiane verso quel paese ammontava a circa 1,9 miliardi. Oggi l’esposizione dello Stato italiano verso Atene è di 40 miliardi. Anche per la Spagna, con cifre un po’ diverse, è andata nello stesso modo”. Vincenzo Visco, ex ministro delle Finanze, non potrebbe essere più esplicito. La crisi Greca è stata gestita in modo da trasferire i crediti delle grandi banche soprattutto tedesce e francesi dai loro bilanci a quelli degli Stati, tutti gli altri Stati dell’Eurozona. I cittadini tedeschi sono convinti che, come contribuenti, sia stato loro accollato il peso del salvataggio dei Greci pigri e corrotti. In realtà sono stati chiamati a salvare le loro banche che avevano incautamente ecceduto con i prestiti. Ma almeno erano le loro banche: che cosa dovrebbero dire i cittadini italiani, che sono stati pesantemente coinvolti nonostante che i prestiti delle nostre banche alla Grecia fossero poca cosa?#F_END# )#/i#
Raccontiamo la storia. Quando è stato annunciato che la Grecia voleva entrare nell'Euro il debito privato, di famiglie e imprese nel paese era di 50 mld. Dal 1998-2000 al 2009-2010 è esploso di cinque volte, fino a 250 miliardi.
#ALLEGATO_1#
Ne hanno beneficiato nei primi anni quasi tutti in Grecia, ad esempio nel 2008 all'aereporto di Atene i taxi erano tutti delle Mercedes gialle (comprate a debito). Ma i ricchi greci e i politici e loro amici in particolare hanno proprio rubato miliardi a man salva e li hanno ora portati tutti all'estero, come la famiglia dell'ex primo ministro Papandreu a cui ^hanno trovato questa settimana nella lista Falciani 500 milioni in svizzera in un conto cifrato intestato alla madre#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/socialisti-reali-madre-papandreou-ex-premier-greco-aveva-500-94220.htm^
Le banche francesi, belghe, tedesche, olandesi e così via di questi 250 mld di credito privato la maggioranza lo erogavano loro e guadagnavano in media 15-20 miliardi l'anno di interessi e commissioni varie sul debito. Calcolando a spanne, possono aver incassato un 60-70 miliardi cumulativamente negli anni dell'euro, solo con il debito privato greco. Poi hanno guadagnato anche su quello pubblico. Tieni presente che il PIL greco è arrivato ai 200-250 mld l'anno in quegli anni (per poi ridursi ora mi sembra sui 180) per avere un idea. Se riesci a creare un 400-450 mld di debito e questo costa più della media (perchè i greci nonostante l'euro hanno sempre pagato di più della media e il debito privato più di quello pubblico) fai dei bei soldi. Il capolavoro però è stato nel 2011-2012 quando il costo del debito pubblico greco è esploso dal 4 al 20-25% medio e qui hai avuto due belle annate sul debito greco...
Sì perchè poi tutto è finito bene, per le banche. Nel 2011 ci si accorge infatti che sia lo stato che i privati in grecia non possono pagare un debito totale sui 450 miliardi, i tassi greci vanno dal 5% al 25%, la Troika interviene e assume i crediti delle banche su di se.... per cui queste si tengono i profitti che hanno fatto creando questa montagna di debito in Grecia e tasferiscono il peso del debito che hanno creato sugli Stati.
#F_START# size=4 color=black face=Helvetica #F_MID#Il colmo però è l'Italia, le cui banche NON hanno prestato quasi niente in Grecia, ma essendo governata da personaggi per i quali è difficile anche trovare delle parole si è assunta lo stesso 40 mld di debito greco, che era stato creato da banche di altri paesi#F_END#
#b# #F_START# size=2 color=black face=Helvetica #F_MID#"Nota "macroeconomica".#/b# L'Euro ha portato alla Grecia un periodo di boom, dovuto ad un esplosione dell'indebitamento privato (famiglie e imprese), di quello pubblico (deficit pubblici record) e ovviamente come somma dei due dell'indebitamento verso l'estero. Questo perchè l'Euro ha messo fine al periodo di alta inflazione in Grecia, con connessa sistematica svalutazione della dracma.
#ALLEGATO_2#
(dal grafico sembra che l'inflazione sia calata prima dell'euro, ma come in tutti i paesi europei la Grecia ha annunciato anni prima che voleva entrare nell'euro e ha adottato politiche consonee ricevendo quindi flussi di capitale speculativo IN ANTICIPO dell'entrata effettiva nell'Euro)
E' vero quindi che grazie all'euro l'inflazione greca è diventata quasi come quella del resto d'europa e che prima era invece "sudamericana". Ma abbattere l'inflazione è la condizione per far aumentare l'indebitamento. Avendo abbattuto l'inflazione l'indebitamento totale in Grecia è salito da circa 150 mld pre-euro a circa 550 miliardi oggi. E ora che la Grecia è sommersa sotto una montagna di debito sia privato che pubblico l'inflazione è il -2%, quindi il peso dell'enorme debito greco aumenta di circa 20 mld l'anno automaticamente solo perchè il valore dell'euro "cash" in grecia aumenta del 2% l'anno. Ai vecchi tempi nessuno avrebbe mai creato tutto questo credito perchè temeva l'inflazione e la svalutazione che erodevano continuamente il debito.
Il meccanismo dell'Euro è fatto di due ingredienti: il controllo della moneta tolto agli stati e l'obbligo per questi di indebitarsi che effettivamente comprime l'inflazione e la liberalizzazione finanziaria che consente alle banche di creare tonnellate di credito per il consumo, per gli immobili e per la speculazione e manipolazione finanziaria.
All'inizio l'effetto sembra ed è benefico perchè di colpo tutti ricevono soldi a prestito e le istituzioni che creano questo credito guadagnano molto, ma partecipano di un boom generale e nessuno ci fa caso. Poi arriva il crac, si agita lo spettro del default e le istituzioni europee e il FMI arrivano a salvare le banche che si ritirano con i loro utili dal campo e lasciano il paese incatenato ai debiti e con inflazione negativa il che fa lievitare automaticamente il peso del debito...
#F_END#