Il peggior presidente del Parlamento possibile - Moderatore
¶
By: Moderatore on Domenica 17 Marzo 2013 20:04
La nuova presidente del parlamento italiano eletta ieri, questa Boldrini eletta con i comunisti di SEL, ha fatto la sua carriera in vari enti ONU occupandosi di una cosa sola, promuovere sempre più immigrazione da tutto il mondo in Europa. L'unica cosa di cui parla è sempre solo come fare entrare più immigrati possibile in Europa e in Italia e come questi siano sempre vittima di violenze, aggressioni e discriminazioni di tipo fascista e razzista e meritino sempre più attenzione, legislazioni e protezioni. Se la leggi su Repubblica dove ha il blog in Italia si aggrediscono e discriminano continuamente "i migranti" (la parola immigrati non va bene) e ovunque in Europa o USA sono vittime.
E' una che chiede legislazioni che puniscano, come in altri paesi europei succede, chi esprime idee che possono essere considerate appunto razziste (cioè anche contrarie all'immigrazione indiscriminata di milioni di persone che invadono il tuo paese e lo trasformano in un incrocio tra medio oriente, nordafrica, cina, pakistan e romania)
Per contrasto in Francia è diventato un best-seller un libro pubblicato solo online da una casa editrica marginale sulla trasformazione della Francia ad opera dell'immigrazione da africa e medio oriente ^"La France orange mécanique"#http://www.amazon.fr/France-orange-m%C3%A9canique-Laurent-Obertone/dp/B009S2LKLY/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1363543700&sr=8-1^, che racconte delle migliaia di stupri, aggressioni e violenze ad opera di immigrati in Francia. Si stima che il 70% sia dovuto a loro in Francia e ad esempio il numero di omicidi in Francia oggi è il doppio che in Italia...
---------------
...^in Italia si susseguono da mesi episodi di violenza#http://boldrini.blogautore.repubblica.it/?ref=HREA-1^, come il ferimento di un giovane di Ascoli nell’agosto 2012 da parte di militanti di Casapound, ma anche l’aggressione subita nella primavera scorsa a Parma dalla Sen. Albertina Soliani, da parte di appartenenti alla medesima organizzazione, che richiama la sua azione ideale al fascismo, che ha sedi in diverse città italiana e che ha presentato liste elettorali alle prossime elezioni parlamentari.
C’è poi da considerare con altrettanta preoccupazione che ^oggi tali inquietanti fenomeni ideologici si manifestano e diffondono liberamente sulla rete e sui social network#http://boldrini.blogautore.repubblica.it/?ref=HREA-1, dove non esiste alcun filtro^; ci sono siti e pagine web che inneggiano al fascismo e al nazismo che hanno decine di migliaia di contatti. Questo è ancor più preoccupante specialmente per quello che riguarda le nuove generazioni, che hanno da una parte libero e facile uso della rete, ma non posseggono spesso strumenti formativi dal punto di vista storico e culturale per avere con tali nefasti messaggi un contraddittorio critico.
Riguardo agli aspetti giudiziari, oltre a quelli culturali e sociali che tali vicende pongono, è oramai assodato che in Italia la legislazione vigente ( Legge Scelba del ‘52 e Legge Mancino del ‘93) risulta non essere il più delle volte all’altezza della sfida, sia dal punto di vista sanzionatorio, sia sotto il profilo preventivo.
Per questo è urgente che il nuovo Parlamento si faccia subito carico di un nuovo provvedimento legislativo, che riformi l’attuale normativa in materia e che possa essere efficace non solo nella sanzione della violenza, ma anche nell’azione culturale ed educativa della nostra Repubblica.
Rispetto a questo, intendo assumere già da ora l’impegno, qualora eletta, di dare un mio contributo e di proporre un’iniziativa legislativa; lo farò avvalendomi delle tante esperienze e competenze che sono presenti nell’associazionismo democratico, tra cui l’ANPI, per me un punto di riferimento e baluardo civile e morale per tutto il Paese.
...
...elle aggressioni a sfondo razzista non ha fatto seguito un’azione giudiziaria. In questo modo è passata nel paese l’idea che vi fosse una sorta di impunità e che aggredire i migranti non implicasse alcuna responsabilità nei confronti della legge. E anche nei pochissimi casi in cui i migranti hanno avuto il coraggio di denunciare, il processo è stato continuamente rimandato senza arrivare a sentenza.
“Non sono a conoscenza di migranti che hanno subìto violenza e poi hanno denunciato.Quando arrivano nel nostro ambulatorio sono terrorizzati. Temono di essere arrestati per la mancanza di documenti e quindi lasciano perdere”, evidenzia Christina Psarra.
L’ambulatorio di via Sapfous visita circa ottanta persone al giorno, molte di più quando vi sono gli specialisti – pediatri e dermatologi. Dalla sala d’attesa si capisce che non sono solo migranti a farsi curare. “Dal 2011 i pazienti greci sono aumentati molto. Si tratta quasi del quaranta per cento, prevalentemente pensionati e disoccupati che non hanno denaro per acquistare le medicine.”
Ma anche nel fare la fila si avvertono le tensioni. Vi sono stati episodi in cui pazienti ateniesi hanno protestato perché volevano avere la precedenza sugli immigrati, insultandoli ripetutamente. “I medici -ricorda Psarra- hanno interrotto le visite chiedendo che venissero fatte delle scuse ad alta voce. Hanno spiegato a quanti erano in attesa le regole nel nostro ambulatorio: qui vengono curate tutte le persone bisognose non sulla base della nazionalità ma della malattia.”.. da http://boldrini.blogautore.repubblica.it/?ref=HREA-1