Ragionamenti del nano da giardino

 

  By: panarea on Mercoledì 03 Settembre 2003 11:42

x prozac 1- sugli interessi risparmiamo, siamo d'accordo, diciamo che prima avevamo più interessi da pagare (pagarci visto che quasi tutto era in mano a noi italiani percui con la pensione della nonna si compravano i bot) ma anche più consumi (pil cresceva qualche volta anche del 3/4%) con relativi benefici (+iva, + "giro"). comunque a livello finanziario siamo migliorati, concordo 2 - che la svalutazione arricchisse solo i padroncini, non sono molto d'accordo, quasi tutti i distretti industriali, la ricchezza di questo paese negli ultimi 40 anni, sono fatti da PMI con 10/15 dipendenti con rapporti molto stretti tra operai e padroni, Almeno quanto ne so io se la dittina esportava di + in germania le piastrelle poi qualcosa, a bianco o nero, andava in + anche a chi ci lavorava, senza tener conto che quasi tutti i padroni erano ex operai. Poi i soldi guadagnati dai padroncini non andavano in villone ai caraibi, ma in villette nelle periferie, insomma il denaro girava molto di + localmente. e tutti stavano meglio, certo all'operaio della fiat questo non si applica, come neanche al burocrate romano, ma nè la fiat nè la burocrazia romana hanno fatto il miracolo italiano. 3 - 1989 cade il muro di berlino, qui è la vera svolta. hai super ragione. da paese di frontiera (dove tutti fanno il militare in friuli) con l'impero del male e costi dei + bassi del mondo "aperto" al commercio mondiale, passiamo di colpo, a ricca penisola, da emigranti a ricevere 100'000 albanesi il mese. nel giro di 5 anni entrano per lo meno 50 nazioni sconosciute al commercio mondiale, 2'000'000'000 di operai da sfruttare di colpo, e la fine dei ns. distretti. L'euro arriva a "frittata fatta": commerciando piastrelle, tessuti, calze, suole delle scarpe, il tutto senza marchi, senza il muro a berlino siamo già meno competitivi. Dal 1990 al 1998 è 1 continuo susseguirsi di svalutazioni per stare a galla. Poi l'idea dell'euro, già che siamo cotti come manufatturieri, proviamo a crescere finanziariamente. la fine del muro di berlino è un evento cruciale e l'euro centra poco: la media borghesia occidentale ne è uscita devastata (leggere le proteste dell'America profonda sul sole di ieri, sembrano i discorsi di tremonti e bossi nel veneto contro la cina). in pratica se x mercedes, pfizer, gucci e telecom varie, insomma i super business mondiali, l'apertura di mercati immensi prima vietati si è rilevato un affare colossale (leggere intervista al ceo di nokia che prevede un superfuturo per la sua ditta in asia), per il resto, per i piccoli imprenditori che non hanno 124 filiali nè brevetti o cose del genere (hanno ragione a che serve un brevetto per vendere solette delle scarpe?) ma anche per tutto il mondo che gli ruota intorno, le cose sono peggiorate notevolmente. un imprenditore qui mi ha chiesto a chiarissime lettere, che vantaggi ha un paese come l'italia ma anche come gli usa se x far vendere gucci e pfizer si abbassa il livello di ricchezza del resto della popolazione, che diventano solo consumatori passivi da mungere? certo con l'operaio cinese praticamente gratis i telefoni nokia costano sempre meno, mercato aperto concorrenza ottima vantaggi x i consumatori, ma ha senso l'aver spostato la competezione solo sul prezzo (questo è il mondo oggi, il giappone tiene bassa la propria valuta con la banca centrale, la cina blocca lo yuan x stare bassi e competitivi)? ci siamo accorti o no che al mondo soltanto 120 big competono con marchi,brevetti e ricerca ma spesso con monopoli, gli altri,compresi toyota o sony,cercano solo di aver prezzi + bassi con il vecchio gioco della svalutazione (e in questo sono uguali al calzaturiere di fucecchio quando usava la liretta)? insomma la torta dal 1989 un po è cresciuta, ma i commensali sono aumentati molto + velocemente, e in pratica la fetta che tocca a ciascuno è + piccola. è inevitabile x banshee scusa, mi dimenticavo che refernedum solo abrogativi e su legge non costituzionali,sorry. ma mi resta l'impressione di scarsa democraticità del sistema europeo attuale, il popolo, vero sovrano, è trattato un po' troppo da scemotto e guidato come un cagniolino da super intellettuali. anche se sbaglia, lo deve decidere lui. un favore, banshee: qualche buon isin di bonds in franchi svizzeri a TV o corto a TF ce l'hai? in dollari Australiani? in moneta HUF ungherese? grazie.

 

  By: prozac on Mercoledì 03 Settembre 2003 00:16

Senza dubbio le promesse di prosperità che accompagnavano la nascita dell'euro sono state deluse, non ci piove. Ma non sono affatto sicuro che se fossimo rimasti fuori dall'euro le cose per l'economia italiana ora andrebbero meglio: 1) senza l'adesione all'euro lo stato italiano si troverebbe a pagare interessi sul debito pubblico almeno doppi rispetto agli attuali, con disastrose conseguenze sul deficit pubblico 2) la svalutazione competititiva degli anni '70 -'80 forse era un ottima soluzione per gli imprenditori, visto che gli consentiva di esportare più facilmente . Non certo però per i lavoratori dipendenti che in seguito alla svalutazione della lira ed alla conseguente inflazione hanno visto in quegli anni contrarsi il potere d'acquisto dei salari . 3) Lo scenario dell'economia mondiale è completamente cambiato rispetto a 10-15 anni fa : la svalutazione competitiva funzionava almeno in parte in quegli anni perchè i competitori principali erano le altre economie occidentali, ma ora si tratta di competere con i paesi dell'europa dell'est, la Cina ecc.. Ad es. in Romania lo stipendio minimo è di 2.600.000 lei,cioè 70 euro : hai voglia ad effettuare una svalutazione competitiva contro di loro...

Fesserie preautunnali - banshee  

  By: banshee on Martedì 02 Settembre 2003 21:01

con tutto rispetto Banshee, corona norvegese, fiorino ungherese e corona ceca, non hanno patito più di tanto nè il famigerato yen dal pauroso debito pubblico e deficit pubblico ________________________________________________________ Con tutto il rispetto, ingegnere, la corona norvegese c'entra con quella ceca e con il fiorino ungherese come i cavoli a merenda. E queste ultime due sono sostanzialmente stabili ultimamente perche' stanno per entrare nell'Unione, e perche' in prospettiva si preparano ad aderire alla moneta unica. Riguardo lo yen, il gigantesco debito pubblico giapponese e' finanziato interamente dai smisurati risparmi dei giapponesi stessi. Caratteristica che puo' riscontrarsi anche per il debito europeo. Ed entrambi non hanno deficit commerciali! E' questa la differenza con il debito americano, bisogna ficcarselo in testa una buona volta! Ed il perche' lo yen non sta ben sotto i 100 contro l'USD lo ha spiegato Zibordi nel post precedente, ed io lo avevo addotto come motivo per cui non avrei comprato yen. Cose che la BCE non fa, ed ecco perche' l'euro oggi non sta a 90 centesimi di dollaro, cosa che meraviglia Michelino. Aggiungo pure che quel 3,5% annualizzato di crescita americana e' puramente edonistico, e truccato pesantemente nel deflattore usato. E' inoltre scompensato al di la' di ogni immaginazione nella sua composizione. E se pure dico fesserie, beh concedilo anche a me ogni tanto. Che vuoi? Il monopolio? Comunque, quelle sovvenzioni americane di cui parlavo non toccano minimamente la Cina. Vanno a discapito del Brasile (nel caso del succo d'arancia) e dei coltivatori di cotone dell'Africa Centrale. A dire il vero, non ho notizia di sovvenzioni o tariffe protettive americane che vadano a colpire i cinesi, ma potrebbe essere una mia mancanza. C'e' un gran parlare ultimamente della missione di Snow in Cina per convincere gli eredi dei Mandarini a lasciar fluttuare lo yuan, ma a me sembra una sceneggiata, oppure quelli davvero non sanno quello che fanno. Se la valuta cinese si sgancia dall'USD, questo vorrebbe dire aumentare il deficit commerciale dell'America verso la Cina (gia' cospicuo, per usare un eufemismo) di almeno il 30%. Ma davvero pensate che un dollaro svalutato del 30% contro lo yuan renderebbe i prodotti americani piu' convenienti di quelli cinesi, gente capace di lavorare per 12 ore al giorno per 5-6 dollari, e che risparmiano per giunta oltre la meta' di quello che guadagnano. Dazi all'importazione del 2-300% ci vorrebbero, ed in quel caso si potrebbe poi dire addio ad un mercato di 1 miliardo e passa di persone che cominciano ad avere sempre piu' soldi da spendere (non credo infatti che le Autorita' del luogo reagirebbero bene alla cosa). Senza contare il 45% dell'intero debito pubblico americano e' finanziato proprio dai comunisti cinesi (ma guarda un po' i paradossi del caso, eh!), insieme ai cuginetti delle isole vicine. Mah, puo' darsi che mi sfugga qualcosa. Pana, un Paese democratico innanzitutto rispetta la propria Costituzione. E la nostra vieta i referendum sui trattati internazionali. Questo e' quanto!

 

  By: Paolo Gavelli on Martedì 02 Settembre 2003 20:20

"un paese vispo prima avrebbe pensato a cambiare il sistema"produttivo infatti l'italia non è un paese vispo (trad: coeso e capace di scelte lungimiranti) e le uniche occasioni in cui lo diventa si verificano quando si trova "alla frutta" (il che succederà presto) "un paese democratico avrebbe fatto votare" giusto; peraltro l'accettazione dell'euro sarebbe stata plebiscitaria, mi pare 2ali

 

  By: panarea on Martedì 02 Settembre 2003 20:14

E se le aziende italiane senza la liretta si sentono improvvisamente denudate ed incapaci di competere, beh allora e' cosa buona e giusta che si tolgano dai maroni. - - - - - - Caro Banshee in primis grazie x suggerimenti valutari Non sono x le sovvenzioni e godo dei benefici di avere una moneta + forte e solida, solo che: 1 - un paese vispo prima avrebbe pensato a cambiare il sistema produttivo e poi, solo poi, sarebbe entrato nell'euro. Così stiamo soltanto facendo crollare il sistema di colpo, non è molto intelligente. Bastava prepararsi ed entrare un po dopo, l'inghilterra non c'è nell'euro, era stata bombardata come noi da Soros, ma mica sono morti di fame x lo stare fuori. 2 - un paese democratico avrebbe fatto votare. in fondo le aziendine, i loro dipendenti, le loro famiglie, il loro commericialista, stanno soffrendo di brutto. magari ci stanno sulle palle però sarebbe stato giusto chiedere loro se volevano essere fatti subito fuori o no. E questo non è accaduto. svezia, danimarca e irlanda hanno votato. gli inglesi forse un giorno voteranno. noi no.

 

  By: gianlini on Martedì 02 Settembre 2003 18:50

Questa è la più grande fesseria "pro-euro" che si possa immaginare!! con tutto rispetto Banshee, corona norvegese, fiorino ungherese e corona ceca, non hanno patito più di tanto nè il famigerato yen dal pauroso debito pubblico e deficit pubblico se ci fosse stato un attacco contro la lira sarebbe stato solo e solamente l'arma impugnata da qualche gruppo di speculatori politicizzati e interessanti, e non un movimento di mercato

Come funziona l'Asia - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Settembre 2003 18:49

Il governo giapponese ha ammesso di avere speso da inizio anno 80 miliardi di dollari per tenere basso il cambio dello yen verso il dollaro e verso l'euro in modo che Sony, Matshusita, Honda, Toyota e tante altre aziendine di quel calibro possano continuare a esportare da noi e in america senza problemi. OTTANTA MILIARDI sono un mucchio di soldi, equivalgono alla manovra fiscale di Francia e Germania messe assieme e sono stati spesi solo vendendo yen contro dollaro sul mercato dei cambi per deprezzare lo yen (ma non è un rumor, sono dati ufficiali) La Cina che tra un poco soffoca in mezzo a tutte le riserve valutarie che sta accumulando e quasi tutti i paesi del Sud-Este come Taiwan, Corea, Singapore, Hong Kong stanno agganciati mani e piedi al dollaro anche se dovrebbero apprezzarsi dati i surplus che ammassano Ogni volta che un esportatore cinese riceve euro o dollari e pensa di rivenderli sul mercato (cosa che deprezzerebbe il dollaro) la Banca centrale in Cina o Corea glieli compra lei e poi con quelli corre a NY a comprare obbligazioni in dollari in modo che il dollaro si rafforzi Senza contare che le stime recenti sono che metà dei prestiti che le aziendi cinesi ricevono dalle banche cinesi non verranno ripagati, sono incagliati come si dice in gergo bancario, per cui i cinesi distruggono la concorrenza italiano o occidentale usando da una parte la loro valuta sottovalutata in modo forzoso e dall'altra pompando denaro in tutte le loro aziende gratis in modo che conquistino quote di mercato senza preoccuparsi di debiti e utili

 

  By: banshee on Martedì 02 Settembre 2003 18:01

Scusa Panarea, ma perche', magari insieme a Zibordi, non vi provate ad immaginare la lira alle prese con gli shock post-boom e post 11 settembre. Magari l'euro non apparira' piu' come 'sta grande tragedia. E se le aziende italiane senza la liretta si sentono improvvisamente denudate ed incapaci di competere, beh allora e' cosa buona e giusta che si tolgano dai maroni. A meno che tu non intenda supportare sovvenzioni pubbliche del tipo che la liberale America concede ai propri coltivatori di cotone o produttori di succo d'arancia o (mettere un'altra categoria produttrice di qualcosa a caso) per proteggerli, poveretti, da chi produce a costi piu' bassi dei loro. (e lo stesso dicasi per la liberale Europa, con la sua politica agricola generale)

il problema dell'europa e della sua "commissione" - panarea  

  By: panarea on Martedì 02 Settembre 2003 17:21

il problema dell'europa e della sua commissione? 1 - la democrazia Prodi e i membri della sua commissione, che attuano scelte focali per la mia vita concreta (leggi dibattito sui dazi per la cina xcui magari conservo il mio posto di operaio da un piastrellista x altri 2 anni) sono stati eletti (anche) dal governo italiano, che poi è stato eletto dal parlamento italiano dove qualche membro è stato da me eletto direttamente. Questo è il problema: da Prodi (niente di personale) al mio voto ci sono 2 intermediari senza mandato nè procura. E' troppo, troppo indiretto, troppa mediazione per così tanto potere. E pensare che in italia non abbiamo neanche potuto votare con referundm (come invece fanno gli svedesi) per queste cessioni gratis di sovranità. 2 - l'euro e l'italia Nessuno lo dice xchè la rai, pubblica, faceva una trasimissione che si chiamava europa europa, ma alle imprese italiane l'euro è costato tantissimo: vendendo aggeggi per la casa e la persona basati sul prezzo, senza la svalutazione della lira sono stati bruciati subito dai cinesi nella competizione internazionale. morti. secchi. oggi il corriere puibblica una statistica impietosa la germania ha un surplus di 6 mld di euro verso la cina (cheè vende + tecnologie, + farmaci, + roba tutelata da diritti, marchi e brevetti) l'italia un deficit di 0.5 mld di euro (xchè vende piastrelle e guanti). le imprese italiane delle pmi, dei distretti, senza la lira in un anno si sono trovate nude. mentre i grandi gruppi come autostrade ect hanno approfittato della maggior stabilità valutaria e dell'integrazione dei mercati dei capitali per crescere. Purtroppo è così. un mio amico inglese non capisce perchè noi abbiamo adottato l'euro senza votare: secondo lui ci siamo suicidati da soli, non eravamo pronti. Dispiace che nessuno lo dica.

 

  By: michelino di notredame on Martedì 02 Settembre 2003 16:14

A me i politici sono tutti simpatici (contrariamente al nano da giardino, che odia D'Alema). Ma la responsabilita' chi se la prende? Recessione, inflazione, stagflazione, estrema unzione. Su questa faccenda dei salari fermi (salari, stipendi) il centrosinistra non dice nulla. E l'euro, inquantoche' Zibordi fotografa bene la congiuntura, non dovrebbe stare a 0,90? La mia impressione - che sara' sbagliata, perche' la pagina dell'economia la salto sempre, e vado diretto allo sport - e' che l'11 settembre sia stato pagato + di qua che di la' dell'atlantico. Tutto lo sforzo x far funzionare la locomotiva (che non era poi così mal messa si vede), e i vagoni dietro vadano pure a farsi friggere. Gabriele Romagnoli (uno che scrive sull'Avvenire) dice che abbiamo la peggiore leadership mondiale degli ultimi 50 anni. Non so se ci mette dentro anche Prodi. Glielo chiedero'.

per l'euro c'è il voto in Svezia - gz  

  By: GZ on Martedì 02 Settembre 2003 14:56

l' "Europa" e la "costruzione dell'Europa" è l'unica questione su cui invece di esserci qualche diversità di vedute esiste un unaminimità quasi assoluta tra i politici, intellettuali, professori e media, in pratica essere "contro l'europa" è un tabù come la pena di morte e la pedofilia. Invece il cumulo delle competenze che nei più diversi modi vanno a finire nelle mani dell'Unione è impressionante e ogni nuovo trasferimento viene trattato come scontato. (^Per un punto di vista dissidente su l'euro vedi l'antropologa Ida Magli#www.italianiliberi.it/Edito03/say_no.htm^) Adesso c'è il voto in Svezia che è seguito con apprensione perchè i sondaggi danno l'opposizione all'euro in aumento e sopra il 50% ed è ovvio che se perdesse l'elezione in Svezia l'euro ne soffrirebbe (anzi forse comincia ora a soffrire di questi sondaggi) Dal punto di vista economico nessuno ha dimostrato che da quando c'è la moneta unica e si è accellerata l'unificazione trasferendo poteri su poteri alle commissioni di Bruxelles le cose migliorino. L'europa è in recessione e nonostante questo l'inflazione non è scesa anzi secondo alcune misure l'inflazione dei prezzi al dettaglio reale sia salita. Sicuramente dal 1999 sono capitate anche altre cose a livello globale, ma non c'è dubbio che la politica della Banca Centrale Europea sia cambiata con la moneta unica e l'unificazione e non c'è dubbio che l'euro abbia portato inflazione, forse temporanea. Tuttavvia al momento il Giappone da segni di ripresa, l'america ha una crescita al 3.5% circa e l'europa è in recessione. Questo nonostante il deficit pubblico ormai sia sul 4% del Pil per la Francia e al 3.7% per la Germania, mentre l'America che spende per la guerra a livelli record ha toccato un 4.3% del PIL, ma ha un deficit cumulato minore e soprattutto è ora in crescita tanto è vero che tutti oggi si aggrappano ai "dati USA" e alla solita idea di esportare in america

 

  By: gldm on Martedì 02 Settembre 2003 12:14

.....pensavo si parlasse di Berlusconi e del suo amore per i fiori....!

 

  By: gianlini on Martedì 02 Settembre 2003 01:53

mohmohmohmoh l'inflazione...12 % i giornali di Berlusconi lo scivono... vede l'euro è un grande progetto...grande l'europa i cittadini ci ringrasieranno....un grande progetto, grande l'europa, vero..?....tutti insscieme questo euro....moneta forte, progetto forte, un grande progetto.... e il ccentro sscinistra ha portato l'Italia nella grande famiglia dell'euro....e momomohmohoho l'inflazione al 2 %.....

 

  By: michelino di notredame on Martedì 02 Settembre 2003 01:24

Oggi ho avuto una piacevole conversazione con eolo, nano da giardino, il quale, dopo aver letto sui giornali che l'inflazione reale e' al 12% (ma lui si aspettava almeno il 20, perche' i cappucci felpati che ieri costavano 10000 oggi deve pagarli 7 euro dice), ha detto che secondo lui va tutto in malora, perche' con l'inflazione alta e le retribuzioni ferme chi ci va di mezzo sono i consumi, e questo danneggia l'offerta, per cui prendi 2 piccioni con una fava, inflazione e recessione assieme, e non si capisce come faccia l'america a crescere ancora, e se va avanti così lui emigra (cucciolo gli ha gia' detto che forse lo segue) e va nell'oregon, dove i nani da giardino se non altro vengono rispettati, e hanno dei giardini almeno doppi, se non tripli, e biancanevi quante ne vuoi, anche a nolo se ti servono subito