By: defilstrok on Mercoledì 26 Novembre 2014 11:29
Ach, Che bella discussione!
Dico sul serio, non c'è alcuna ironia. Non capita tutti i giorni di leggere una sfilza di osservazioni a questi livelli.
In merito a GZ, sono molto contento che abbia preso posizione, chiarendo che l'idea dei CCF "sarebbe" buona e tutt'al più servirebbe ad attrezzarsi prima dell'implosione dell'euro. Ma non è la soluzione. La soluzione è buttare via questo aborto di moneta comunitaria.
Non sto ora qua a ripetermi con l'elenco di tutte le osservazioni lette. Vado più terra terra. Quel che voglio ribadire - ché l'ho già scritto più volte - è che se pure l'idea dei CCF funzionasse, quello che manca è lo Stato, ovvero una classe dirigente che l'appoggiasse in pieno e ne facesse buon uso. Questa "mancanza" è sufficiente per buttare a mare gli appelli di Micromega, Il Fatto, etc.
In merito al libro, è il risultato di una discussione para-accademica assai utile per fare luce e gettare benzina sul fuoco.
Ma o si esce dall'euro o si muore. Con tutto il casino che c'è in giro dagli USA al Giappone, conservare questo fardello ci esporrebbe, alla prossima inevitabile ventata di crisi, a dolori assai più pesanti di un'uscita traumatica tout-court.
Ma, come si sa, non solo non c'è classe dirigente capace di guidarci fuori ma a Bruxelles non ce lo consentirebbero. La soluzione Euro-Sud Euro-Nord sarebbe il compromesso più accettabile e bisogna vedere se, per caso, non l'abbiano già progettato ai piani alti. Ma anche quella, alla fine, sarebbe una soluzione di ripiego contraria all'ordine naturale delle cose: che è quello di un'Europa unita sì, ma ben diversificata nelle sue culture e geografie. La mondializzazione è un disegno pazzo che forse potrà anche avverarsi, ma non certo in tempi tali da poter pensare che, quando avverrà, quel c@x&# di euro sia riuscito a restare ancora in piedi