CONFESSIONE Il racconto di un promotore pentito - kaiser soze

 

  By: massimo on Mercoledì 07 Agosto 2002 12:58

Katia sto aprendo un nuovo ufficio per cui sarei interessato a conoscere quest'intermediario che non da budget, se ti è consentito nominarmelo Simonetta non volevo dire che il danno totale è maggiore nei promotori, ma che per i singoli clienti spesso sono maggiormente in perdita con i promotori, e comunque mi riferivo a tanti singoli casi di mia conoscenza supponendo che dappertutto fosse la stessa cosa, perchè le banche proprio per avere più clienti nel danneggiare i clienti lo fanno leggermente di meno, mettendo magari meno in azioni

 

  By: bandy on Mercoledì 07 Agosto 2002 12:44

Io ho lavorato nei borsini prima di stare do ve sto e non ho mai massacrato nessuno. A parte questo va detta una cosa. Chi sta ad un borsino sta davanti ai prezzi del suo Tenfore o Radiocor e quando negozia una obbligazione Argenitna o altro almeno si rende conto di come una transazione su un titolo avviene. E' in contatto con il front office della sede centrale, se l'obbligazione e' in valuta magari il cliente vuole fissare anche il cambio quindi il contatto c'e' anche con l'ufficio cambi, insomma il borsinista alla fine ha quantomeno una visione d'insieme sull'operativita' in titoli che sicuramente lo arricchisce tecnicamente. A un promotore finanziario dopo un esamino ridicolo viene insegnato di vestirsi bene con la cravatta, di fare almeno 30 telefonate al giorno, di fissare almeno 5 appuntamenti al giorno, vengono insegnate tecniche di vendita, modalita' di sorriso e di convincimento, e di far firmare piu' sottoscrizioni possibili. Poi gli chedi che differenza c'e' tra un BTP e uno Zero coupon e ti rispondono "Zero coupon? Si ne ho sentito parlare, che cilindrata ha? Ma e' cabrio?...." Ma fatemi il piacere!

 

  By: Katia on Mercoledì 07 Agosto 2002 12:33

Perfettamente daccordo. Aggiungo ..... forse sarebbe il caso di avvertire le migliaia di pensionati che alle poste Italiane sono stati sollecitati a sottoscrivere obbligazioni a capitale garantito (mediamente in perdita del 30%) senza aver capito (ma le responsabilità sono facilmente individuabili) cosa hanno comprato. P.S. Io ho lafortuna di lavorare per un intermediario che non impone budget di nessun tipo. Modificato da - Katia on 8/7/2002 10:37:46

 

  By: Simonetta on Mercoledì 07 Agosto 2002 11:53

Un paio di mesi fa lessi una statistica dove era evidenziato che solo il 15% del patrimonio dei risparmiatori è in mano ai PF quindi il restante 85% è nei dossier delle banche.Il danno che fanno i pf per il sistema a cui appartengono, per la loro impreparazione e per come sono pagati, è limitato come masse che hanno in gestione. Questo per dare la dimensione numerica del fenomeno. Io lavoro in una grossa banca e vi posso assicurare che tra banca e pf non c'è poi una gran differenza: i clienti sono massacrati allo stesso modo perchè anche il borsino ha dei budget e deve "vendere" ai clienti i titoli che ha nel" paniere" o i fondi della casa? E lo fa per incassare le provvigioni dall' operazione, pertanto non è anche la banca una venditrice a provvigione? Chi ha venduto le obb.ni argentine ai clienti o i reverse convertible? Simonetta

 

  By: massimo on Martedì 06 Agosto 2002 23:33

Per frae un esempio pratico, a me non retrocede nulla nessuna banca eprendo il 25% dei guadagni, quindi se non guadagno sesto all'asciutto, poi ho un altro contratto dove prendon il 50% degli utili, ma pago anche il 50% delle perdite, quindi é tutta farina del mio lavoro e non come i promotori che guadagnano sempre anche se il cliente perde, anzi, io tendo a far investire poco per cliente così da potergli chiedere altri versamenti se va qualcosa storto, mentre loro fanno mettere il più possibile subito dove prendono più commissioni, altro che dire facciamo un po' per volta.

 

  By: GZ on Martedì 06 Agosto 2002 21:38

-----Vi posso però garantire che questa attenzione nella gestione del cliente non è sempre stata premiata, anche per mancanza di cultura finanziaria da parte del risparmiatore medio: in alcuni casi, quando il cliente disponeva d'investimenti presso di me e presso altri intermediari, se aveva esigenze di liquidità, disinvestiva da me, perchè era in utile, e non dagli altri che avevano lavorato male e con i quali era in perdita. La morale è che chi ha appioppato bidoni ai clienti, mantiene il portafoglio, perchè i risparmiatori non vogliono disinvestire in perdita, chi ha avuto rispetto dei loro risparmi, lo perde. -------------------------------------------------------------------- ....se perdono un -8% da una parte e un -40% dall'altra liquidano dove hanno perso solo il -8% e tengono duro dove sono sotto il 40%.....? Suona vero per le gestioni azionarie dove subentra il fatalismo (una volta a -40% il titolo diventa un investimento emotivo, più caro dei ricordi di famiglia) E' lo stesso meccanismo per cui nei future se guadagni appena su una posizione e perdi molto su un altra sei sempre tentato di chiudere quella in piccolo utile (o piccola perdita) e lasciare aperta quella in grave perdita Il problema è di comunicazione e di psicologia di convincere e convincersi (e convincermi) che l'unico valore che conta è quello di oggi, se io ho 60mila che fossero prima 100 mila o 30 mila è la stessa identica cosa, conta cosa succederà il prossimo mese. Il mercato tratterà allo stesso modo chi compri STM oggi a 19 o chi l'avesse comprata a 49. Psicologicamente sembrano due titoli diversissimi, ma sono lo stesso titolo ! Nella speculazione a breve perlomeno c'è un rimedio sicuro: liquidare tutte le posizioni, tutte, (tanto si è abituati a vendere e comprare futures ad es). Poi il giorno svegliarsi e pensare:" le voglio ricomprare ora, dopotutto sono allo stesso prezzo di ieri..." ? Ma ecco che appena le hai vendute di colpo l'ossigeno arriva di nuovo al cervello e guardando di nuovo alle STM ora che devi decidere di ricomprarle, dici: "... e se comprassi invece un titolo che paga un 6% di dividendo..." ? Modificato da - gz on 8/6/2002 19:57:23

 

  By: bandy on Martedì 06 Agosto 2002 21:18

D'accordo Katia con quello che dici ma lasciami fare una domanda. Se Tizio ha risparmiato 200 vecchie Lire e ne da' 100 a te e 100 a un tuo competitor, succede poi che tu fai bene e il cliente disinveste perche' gli servono i soldi ok? E la reputazione? E quando un domani Tizio avra' altre 100 Lire tu pensi le dia a te che hai gestito prudentemente il portafoglio o a il tuo competitor che l'ha massacrato? Inoltre se ci sara' da menzionare ad amici e colleghi un bravo/a professionista sul mercato dei promotori tu pensi verra' menzionato il tuo nome o quello del tuo competitor? Io credo che alla fine avrai il meritato tornaconto dalla tua oculata gestione perche' di gente incazzata in giro ce n'e' tanta e anche se mantengono i denari presso i "cattivi" P.F. perche' sono in perdita, hanno la nausea al solo pensiero di darne altri di denari a quella gente a meno che non siano masochisti o stupidi. La professionalita' paga, DEVE pagare. Sono contento di sentire una voce professionale. Solo su una cosa no sono d'accordo, e' vero anche le banche hanno fatto danni ma l'orda di "vu cumpra" la competizione del malgestire la vince alla stragrande. Mirko

 

  By: massimo on Martedì 06 Agosto 2002 21:09

Non sono daccordo, i maggiori danni in Italia li fanno i promotori e di gran lunga rispetto ad ogni altro settore. Il motivo è semplicissimo 1 hanno interesse a vendere 2 ancor pegguio hanno interesse a vendere il prodotto che lo fa guadagnare di più Quindi girano solo per fare raccolta e quando gli danno fiducia per avidità buttano il più possibile in fondi azionari dove prendono commissioni dieci volte superiori a quelli obbligazionari. Sono aiutati in questo dalla completa mancanza di concorrenza che possa avere una partecipazione agli utili e quindi dare consigli che non brucino i clienti e inoltre non hanno alcun interesse a imparare la finanza, ma addirittura sono interessati a studiare come vendere, marketing ecc... Finchè ci sarà questa situzione in Italia i clienti che escono dalla porta delle banche impreparate e vecchie il cui business è sempre e solo commissioni pretsiti e tutto ciò che esula dalla partecipazione al capitale dirischio, poi rientra dalle finestre dei promotori che non sono altro che impiegati a percentuale senza conoscenze finanziarie ma solo nelle vendite. Se ricordate la favoletta di Steve Job, pare che abbia costruito il pc in casa, sia andato in una banca ed è stato finanziato e steve job ha anche avuto un'infanzia delicata (adottato ecc...) e oggi sappiamo che è un genio e quello che ha fatto come manager, come pure Bill Gates creò Microsoft in un magazzino e andò avanti a finanziamenti ed ora è semplicemnte l'uomo più ricco del mondo. In Italia gli avrebbero riso dietro, perchè il business non è creare valore per chi mette i soldi, ma sottrarlo a chi crea soldi col lavoro.

 

  By: massimo on Martedì 06 Agosto 2002 21:06

Non sono daccordo, i maggiori danni in Italia li fanno i promotori e di gran lunga rispetto ad ogni altro settore. Il motivo è semplicissimo 1 hanno interesse a vendere 2 ancor pegguio hanno interesse a vendere il prodotto che lo fa guadagnare di più Quindi girano solo per fare raccolta e quando gli danno fiducia per avidità buttano il più possibile in fondi azionari dove prendono commissioni dieci volte superiori a quelli obbligazionari. Sono aiutati in questo dalla completa mancanza di concorrenza che possa avere una partecipazione agli utili e quindi dare consigli che non brucino i clienti e inoltre non hanno alcun interesse a imparare la finanza, ma addirittura sono interessati a studiare come vendere, marketing ecc... Finchè ci sarà questa situzione in Italia i clienti che escono dalla porta delle banche impreparate e vecchie il cui business è sempre e solo commissioni pretsiti e tutto ciò che esula dalla partecipazione al capitale dirischio, poi rientra dalle finestre dei promotori che non sono altro che impiegati a percentuale senza conoscenze finanziarie ma solo nelle vendite. Se ricordate la favoletta di Steve Job, pare che abbia costruito il pc in casa, sia andato in una banca ed è stato finanziato e steve job ha anche avuto un'infanzia delicata (adottato ecc...) e oggi sappiamo che è un genio e quello che ha fatto come manager, come pure Bill Gates creò Microsoft in un magazzino e andò avanti a finanziamenti ed ora è semplicemnte l'uomo più ricco del mondo. In Italia gli avrebbero riso dietro, perchè il business non è creare valore per chi mette i soldi, ma sottrarlo a chi crea soldi col lavoro.

 

  By: aldozz on Martedì 06 Agosto 2002 21:04

Li leggo, li leggo tutti i messaggi interessanti del forum. Con avidità. Oltretutto mi sembrano sparite le zuffe e la lettura è davvero piacevole! Chissà che mi riusciranno a dare lo sprint per fare altro che lo scalping. Questo ha bisogno ed impone una limitata liquidità. Il coraggio di posizionarmi sull'azionario lo troverò solo in concomitanza della prossima imminente guerra, non prima, altrimenti sarei "schiavo", in attesa, della Reuters. Lo farò comunque tramite i futures e non sui singoli titoli, troppo pericolosi per i miei gusti. Le uniche volte che ho assunto una posizione "lunga", finora, è stato su obbligazioni DT quando erano sprofondate, ma appena ho realizzato un misero 5% di gain (2 settimane) subito a vendere per dormire meglio. Poi sono salite ancora di un paio di punti! Ieri sera è stata un'altra. In chiusura AH su tim ed eni. Stoppate stamane non appena riagguantata la mia parità. Proprio in questo risiede il mio sconforto. Una volta che avevo visto giusto e trovato il coraggio, il timing è stato però completamente scentrato sia in entrata che uscita. Per guadagnare un 5/7% sicuro, sinceramente, preferirei obbligazioni DT ai dividendi azionari. Il discorso che a -50% dai massimi un gestore deve comprare mi è ben chiaro ma personalmente preferisco aspettare la guerra. aldo

 

  By: GZ on Martedì 06 Agosto 2002 18:22

Aldozz il MIB30 è pieno di titoli che pagano il 5% di dividendi cioè un 2% abbondante più del BOT ha visto i post di Banshee su Ericsson, Calp e di un altro su Cairo ? sono alcuni mesi che il mercato lo fanno i traders, ma non può continuare in eterno, il denaro non può stare tutto nei materassi o nell'oro e nemmeno nei Bot Modificato da - gz on 8/6/2002 16:26:4

 

  By: Ant on Martedì 06 Agosto 2002 17:41

scusate devo andare. Per Gz l'altro giorno ci ho fatto metter un bel po': valuta 7 agosto :-)) Antonio

 

  By: aldozz on Martedì 06 Agosto 2002 17:30

Accidenti alle giornate come queste!!! Mi fanno diventare prima furioso poi ..... l'umiliazione mi attanaglia e poi ancora la frustrazione. Dopo una mezzoretta smettevo di seguire il rimbalzo dall'apertura e fiducioso attendevo nuovi minimi .... intorno a 22300 di fib .... Osservare un rialzo così poderoso senza esserci, perchè non era plausibile nel mio schema mentale, è quanto di più frustrante abbia mai provato. Giornate come queste mi fanno venire in mente i cassettisti che macinano gains standosene in vacanza!!! VVahhhhbbèè!!! Torniamo a WS, ormai ci siamo ... per la mia routine vita di scalper. A volte la odio. aldo

 

  By: bandy on Martedì 06 Agosto 2002 17:11

Anch'io, ero partito in cassa nel 92'. E anch'io qualche volte mi dimentico di tutto e mi ributto sulle Mib0 invece magari di lavorare opzioni sul Dax quindi su un mercato meno manipolato e piu' efficiente. Sai cosa ci vuole? E ci siamo stavolta ci siamo proprio...ci vuole sangue nelle strade, intendo sangue finanziario, ferite, perdite ecco che allora l'italiano medio si sveglia e si incazza prima e si documenta poi. Una sorta di pulizia di "professionisti cantastorie" si sta gia' facendo ma non e' abbastanza, alla fine le banche dovranno capire che va pagata la professionalita' e la conoscenza non solo la capacita' di convinzione di chi sta nelle reti commerciali. E' un peccto perche' il mercato in Italia avrebbe cosi' tante potenzialita'.

allocazione di portafoglio oggi - gz  

  By: GZ on Martedì 06 Agosto 2002 17:08

da quando avete iniziato questa discussione stamattina l'indice è salito del +4% e in un momento dove nessuno gli avrebbe dato mezza chance bisogna cercare di tenerla in piedi ora non ho seguito benissimo, ma noto che stamattina sono entrati in azione gli "asset allocators" cioè di punto in bianco alcune grosse istituzioni, di quelle che non guardano il grafico della giornata, ma quello della settimana o del mese e prendono 2 o 3 decisioni all'anno perchè devono muovere 30 mila miliardi di lire vecchie hanno fatto i loro calcoli e in base al loro modello di allocazione hanno spostato qualche vagone di euro o dollari dal reddito fisso all'azionario Ogni tanto invece dei traders ci sono anche questi che devono ragionare su un orizzonte di un anno e calcolare il valore relativo delle diverse classi di asset. Lo dico a Ant a al suo modello di allocazione Modificato da - gz on 8/6/2002 15:10:30