Il covid finira' con l'accelerare il processo di trasformazione verso "in mondo di Will".
Al netto del virus non si capisce proprio perche' si diovrebbe andare verso la catastrofe
in un contesto in cui il grano ancora germoglia (e le cipolle anche), ergo, pane e cipolle
ce n'e' per tutti.
Sulla tecnologia invece non condivido certi entusiasmi, anzi, avrei una proposta molto
piu' innovativa: quanti sono nel mondo gli individui in grado di costruire i chip? Facciamo
1.000 ? 10.000 ? Bene, basta mandarli tutti a rieducarsi in risaia ed ecco che il mondo
torna a uno stato di civilta'. Per un po' sara' tutto un girovagare nelle discariche alla
ricerca di microprocessori da dissaldare dalle schede, ma prima o poi finiscono e
inzia cosi' la nuova era di felicita', quella del "pane e cipolle per tutti" !