By: giorgiofra on Giovedì 10 Ottobre 2013 15:32
Se il denaro fosse quel che dovrebbe essere, ovvero semplicemente uno strumento nelle mani dello stato, per mezzo del quale sarebbe possibile intervenire e correggere gli sbandamenti dell'economia, non ci sarebbe alcun problema.
Il vero problema è il debito, che sta divorando gli stati, gli enti pubblici, le imprese e le famiglie, unitamente ad una immorale distribuzione della ricchezza. Il debito, entro certi limiti benefico e necessario, ha raggiunto dimensioni mostruose, alterando quelli che avrebbero dovuto essere gli equilibri di una sana economia in una sana società.
Il debito, per sua natura, sottrae ricchezza alla produzione e la trasferisce alla rendita. sinonimo di parassitismo e di regressione. Questo trasferimento avviene senza sosta, impoverendo la prima, ed arricchendo la seconda. E tanto più la produzione ed il lavoro pagano il loro obolo alla rendita, tanto più si impoveriscono, con la conseguenza che avranno necessità di sempre maggiore debito, arricchendo sempre più la rendita.
Quando la rendita, ovvero l'arricchimento non derivante dalla produzione di beni e servizi ma dal semplice trasferimento di ricchezza, raggiunge dimensioni abnormi, l'intero sistema economico entra in agonia. Chi lavora sarà costretto a trasferire parte dei frutti della propria fatica ai parassiti, riducendo i consumi.
Avviene, praticamente, che una enorme quantità di ricchezza, prima destinata ai consumi, cerca la remunerazione nella rendita. Con la conseguenza che, contraendo i consumi, si contrae la produzione, e quindi la massa complessiva di ricchezza prodotta diminuisce. E mentre la ricchezza complessiva ed i redditi delle persone si contraggono, cresce il peso degli oneri finanziari, in una spirale che non può che condurre al collasso economico.
In questo gioco la stragrande maggioranza della popolazione si impoverisce, mentre una minoranza si arricchisce indecorosamente. E si tratta, continuo a ripeterlo, di gente che non produce alcuna ricchezza, ma che si appropria della ricchezza prodotta da altri.
Purtroppo questi parassiti, tanto potenti da controllare i media, sono riusciti a convincere la popolazione che questo sistema truffaldino sia indispensabile al benessere generale, e che non se ne possa fare a meno.
Ci raccontano che la colpa è dell'evasione fiscale, del fatto che abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità, dell'eccessivo numero dei pensionati, della bassa produttività. Tutte fregnacce. E mentre una popolazione artatamente rincoglionita crede a queste colossali balle, i parassiti se la ridono beatamente.
Giusto per rendersi conto della situazione: i soli interessi sul debito pubblico costano circa 1200 euro a cittadino. In pratica una famiglia di quattro persone, senza gli oneri degli interessi sul debito pubblico, si potrebbe ritrovare in tasca quasi 5000 euro in più ogni anno. Somma quasi sicuramente destinata ai consumi. Invece questa somma va nelle tasche di chi non consuma, ma impiega questo denaro nella speculazione finanziaria. Quanto può durare questo gioco?