Ritorniamo alla lira?

 

  By: antitrader on Martedì 25 Novembre 2014 22:45

"te li restituisco scalandoti tot dalle tasse." vero Compagno, pero' se entro 2 anni non hai recuperato in tasse (vere) l'importo dei CCF emessi sei bel che fallito. Se fanno come gli 80 euro (li mettono sotto il materasso) stai proprio fresco. Diciamo che i CCF sono un tentativo di tagliare le tasse in modo avventuroso senza tagliare la spesa pubblica che secondo me invece andrebbe falcidiata a vantaggio di una diminuzione definitiva della pressione fiscale.

 

  By: sol on Martedì 25 Novembre 2014 22:39

Giuridicamente prima nasce un obbligo e poi il credito fiscale, quindi non li puoi chiamare crediti ma al massimo sconti. Non pensare che uno Stato possa creare fantaleggi in base alle kazzate da bar che si inventano le persone, esistono dei principi giuridici, quello lo hanno fatto per anni i leghisti ignoranti che si sono visti poi bocciare tutte le leggi contro l'immigrazione dalla Corte di giustizia europea. Comunque andiamo pure avanti col ragionamento .... e poi le banche cosa ci fanno con i certificati ? Quelle si sono private degli euro per tenerseli in pancia.

 

  By: muschio on Martedì 25 Novembre 2014 22:34

"Un certificato di credito fiscale al massimo potrebbe essere un credito che un soggetto ha con lo Stato spendibile in qualsiasi cessione onerosa, ma a monte deve nascere un credito. Per ora il credito e' spendibile solo con la PA e i certificati non esistono." Dimmi tu come si fa a commentare-confutare un pezzo del genere! 1) Ci vuole un miracolo per far nascere un credito??? NO; è sufficiente che lo Stato dica: ti devo restituire tot euro, e te li restituisco scalandoti tot dalle tasse. 2) Il credito è spendibile con la PA e con le banche che te lo scontano e ti danno euro, fiorini, dollari o rubli.

 

  By: sol on Martedì 25 Novembre 2014 22:23

Muschio se qualcuno vuole confutare quello che ho scritto basta che argomenti con criteri conformi alla logica, da me sono sempre ben accetti.

 

  By: muschio on Martedì 25 Novembre 2014 22:15

Sol, aspettavamo uno della statura di Galileo, Leonardo, sicuramente un novello Keynes; a uno così si perdonano anche certi modi.

 

  By: MR on Martedì 25 Novembre 2014 22:11

Mi fa molto piacere che Zibordi si sia reso conto di quanto sia paraculato in realtà il discorso dei CCF. Certo, sarebbe bastato leggere i post di cattaneo per capire che alla fin fine sono una alternativa all'uscita dall'Euro, ma questo avrebbe forse comportato rendersi conto che si dicono due cose diverse. Cattaneo, che nulla sa di come funzionano le banche e la moneta (e tempo addietro avevo pubblicato un suo articolo indicativo in tal senso) ritiene che se fai una manovra espansiva di 200 miliardi di incremento della domanda aggregata (e non della competitività, checchè ne pensi lui) non ci saranno problemi di bilancia commerciale. Zibordi, che sa benissimo che per quanto l'economia sia depressa (e lo è molto) una manovra di 200 miliardi un pochino di inflazione te la da (non per le paturnie hayekiane degli imbecilli per cui "stampare moneta" provoca inflazione, ma solo perché Cattaneo pensa che l'offerta sia elastica esattamente come la domanda, cioè che produrre sia facile come comprare) e quindi ti da problemi di competitività, si è inventato di sana pianta la balla del Target2 che permette di essere sempre e comunque in deficit estero, dopo aver sputtanato (giustamente) quel poveretto di Mosler che appunto diceva che una nazione può essere sempre in deficit commerciale se ha la sovranità monetaria. Il passo successivo è ammettere tranquillamente e pacatamente (da persone mature) che i CCF sono una sesquipedale idiozia nata per salvare l'Eurozona con tutto quello che succede, ed infatti sponsorizzati anche dal Gotha del politicamente corretto radical-chic (Gallino è quello che ne "il lavoro non è una merce" dopo aver descritto perfettamente l'incubo della globalizzazione invoca come soluzione...i sindacati ed i fondi pensione americani).

 

  By: sol on Martedì 25 Novembre 2014 21:28

Ancora con queste stronzate dei certificati di credito fiscale. Intanto non sono nemmeno crediti perche' non nascono come crediti ma nella immaginazione di chi li ha pensati vengono regalati (assegnati a titolo gratuito), quindi possono chiamarsi al massimo buoni fiscali, visto che verrebbero accettati al posto di imposte e tasse, cosi' come i buoni pasto sono denaro circolante accettati in pagamento di un pasto. I certificati di credito fiscale sono denaro a corso legale che verrebbero inevitabilmente equiparati dalla UE a moneta a corso legale perche' e' lo Stato che ne conferisce e ne garantisce legalmente il valore (senza essere legati a dei beni tangibili o a moneta). Un pezzo di carta senza una sottostante contropartita e' moneta e basta per cui state costruendo un castello di carta su una soluzione che contravviene i trattati UE. L'unica cosa che si puo' "trasformare" in denaro (non moneta) sono i titoli di Stato che hanno come contropartita euro ma perche' il discorso sia efficace devono essere accettati al pari della moneta in qualsiasi cessione onerosa. Un certificato di credito fiscale al massimo potrebbe essere un credito che un soggetto ha con lo Stato spendibile in qualsiasi cessione onerosa, ma a monte deve nascere un credito. Per ora il credito e' spendibile solo con la PA e i certificati non esistono. Senza contare che se poi servono solo a pagare le imposte e tasse senza che poi lo Stato li possa utilizzare a sua volta per pagare i propri debiti risolvono gran poco anche se sono regalati, perche' si trasformano in buchi di bilancio nell'imminente futuro. Nessuno comunque li accetterebbe in pagamento al posto degli euro perche' il soggetto ricevente privandosi di euro e' come se pagasse le imposte e tasse in anticipo visto che non li puo' spendere per altro. Quindi storia finita. Chi ha sviluppato quel ragionamento non e' mai andato fino in fondo, la solita superficialita' alla matriciana ed infatti non a caso non va mai ad analizzare il discorso nei particolari.

 

  By: Morphy on Martedì 25 Novembre 2014 17:49

Nitro la potrei dare io la soluzione o per meglio dire una linea di condotta da tenere per uscire dalla crisi. La via da percorrere si chiama: "rendere efficiente il sistema paese". Il problema è che per fare certe cose occorrono cervelli pensanti. Che alla fine è la materia prima che scarseggia di più in pitecolandia. Non che gli italiani sono più stupidi degli altri ma in un sistema non ottimo i bravi fanno la valigia e se ne vanno, senza troppo discutere, dove i cialtroni vengono messi più facilmente a tacere. Qualsiasi paese che non sia l'Italia. PRIMA FASE a) devi abbassare il carico fiscale alle aziende. Questo implica (=>) che devi b) tagliare i costi dello stato. Questo => c) tagliare i servizi al cittadino. Si tratta solo di ottimizzare e cacciare a pedate gli imboscati per cui i cittadini manco se ne accorgono del calo dei servizi. Questa è la prima fase ma non basta e l'economia non riparte solo in questo modo perché le aziende devono essere competitive nel mondo. Habemus ritardo infrastrutturale. Cioè dovremmo prendere atto che il PIL fatto di ostriche non è proprio identico al PIL fatto di investimenti intelligenti. Purtroppo a noi ci toccano i Batman. SECONDA FASE (investimenti) a) investimenti infrastrutturali legati ai trasporti b) favorire le transazioni elettroniche a qualsiasi livello (cose burocratiche e pagamenti) c) investire in un modello scolastico competitivo. Lo stato finanzia le proprie scuole con un modello a premi per obiettivi TERZA FASE (finanza) a) mettere Hobi a capo delle finanze b) diventare un paradiso fiscale Così a grandi linee...

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: antitrader on Martedì 25 Novembre 2014 17:43

Compagno Muschio, veramente l'idea del CCF era (ai tempi, adesso non saprei) proprio quella di "creare moneta" senza uscire dall'euro e si basava proprio sul presupposto che questa immissione di "denaro" stimolasse una crescita tale da recuperare entro 2 anni la perdita di gettito.

 

  By: muschio on Martedì 25 Novembre 2014 17:27

"Se tu avessi in carico dei BTP (ammesso che hai una qualche esperienza di come funzionano queste cose) correresti a venderli alla velocita' della luce e cosi' farebbero gli altri. Nessuno si berrebbe la favola che uno sgravio fiscale di 100/200 miliardi possa generare un tale aumento del pil da compensare il mancato gettito e quindi il mercato ti considera immediatamente fallito e ti bastona alla grande." Compagno Anti, ancora non leggo il libro di Zibo, ma siccome reputo Zibo uno preparato che sta dentro al mondo, sospetto che anche lui non creda ad un gettito suppletivo che compensi lo sgravio fiscale. Tuttavia, credo che Zibo non si ponga il problema, nel senso che per Lui essenziale è uscire dall'euro, fiscal compact ecc., poi i BTP (a maggioranza sotto giurisdizione italiana) li rimborsiamo in lire. La mia e' solo una supposizione.

 

  By: antitrader on Martedì 25 Novembre 2014 16:20

Ha detto renzi che da gennaio, forte delle riforme fatte (ma quali?), va a fare il duro in Europa e pretendera' la crescita. Una cosa giusta la disse Tremonti: il pil non si fa per decreto. In ogni caso puo' darsi che riuscira' a fare qualcosa di buono (seppure a sua insaputa), basta una parola fuori posto del tipo "allora io esco dall'euro" per scatenare la tempesta che, per come siamo conciati, puo' anche essere una cosa positiva.

 

  By: Nitro on Martedì 25 Novembre 2014 15:17

Hobi, visto che sei professore (e per dovere di completezza dell'informazione dovresti dirci anche di cosa), puoi indicarci tu la soluzione che avresti in mente Sai ci sono in giro parecchi cervelli in ebollizione che sparano una marea di min.chiate, ma davvero sei hai una soluzione interessante e fattibile per uscire dalla crisi potresti anche renderci edotti

 

  By: hobi50 on Martedì 25 Novembre 2014 15:14

" Tutti professori qui eh? " Io si. Hobi

 

  By: Nitro on Martedì 25 Novembre 2014 15:10

Pablo, quello scritto qui sotto non me lo sono inventato io, ma lo ha scritto Zibordi... #b#^SCARICA QUI#http://www.cobraf.com/DocumentiScaricabiliCobraf/56_PDF.pdf^#/b# *************************************************** Un governo come quello italiano può reagire e decidere di uscire dall’Euro, in modo da riprendere il controllo sulla Banca d’Italia e poi finanziare, come in Gran Bretagna, i propri deficit senza costi di interessi e quindi “trovare i soldi” per ridurre le tasse di quanto sia necessario all’economia. Ovviamente questo significa una svalutazione secca del tasso di cambio, che può arrivare al 30% e oltre sulla base dell’esperienza storica dell’andamento del cambio della lira verso il marco. Questa soluzione ha il difetto di non essere semplice ed attuabile rapidamente. Politicamente è difficile perché implica il probabile crollo dell’Unione Europea e incontra la resistenza di quanti perderebbero sui loro investimenti finanziari in Italia. In termini tecnici e monetari non è semplice perché tornare al cambio fluttuante con a svalutazione che comporta significa ad esempio dover salvare le banche italiane che sarebbero in bancarotta a causa dei 430 miliardi che hanno in BTP e anche causare perdite di miliardi agli altri paesi europei che tramite Target 2 hanno prestato 230 miliardi all’Italia. Inoltre è una soluzione che implica una politica che punta sull’export e import e non sulla domanda interna e i problemi di gestione del passaggio alla lira occuperanno il governo impedendogli di ridurre le tasse. Si tratta di una soluzione che ha una logica rispetto all’austerità e smantellare il sistema attuale europeo costituisce un obiettivo a cui deve arrivare nel corso del tempo, ma non è la soluzione pratica e immediata che occorre per invertire subito la Depressione che sta distruggendo l’economia italiana. #b#Creare moneta con Certificati di Credito fiscali#/b# #F_START# size=5 color=red #F_MID#Il governo italiano può invece agire da subito e all’interno dell’Euro, anche senza controllare di nuovo la sua Banca Centrale, sfruttando il fatto che qualunque cosa esso accetti per pagare le imposte diventa “moneta”.una semplice soluzione in cui lo stato italiano, utilizzando i suoi poteri attuali, può far cessare l’artificiale scarsità di moneta creata dalla politica della BCE. #F_END#

 

  By: Nitro on Martedì 25 Novembre 2014 14:45

Tutti professori qui eh?