Deficit pubblici del 15% del PIL per l'Italia - Moderatore
¶
By: Moderatore on Giovedì 27 Marzo 2014 14:35
[MR]#i# Quello che le chiedo è però un'altra cosa: è d'accordo con me che anche in questo caso, sono necessari dei disavanzi pubblici, sia perchè l'output gap è un fenomeno del tutto fisiologico nel capitalismo, sia perchè (ma in questo caso la questione è più complessa) lo sviluppo dell'economia reale si fonda sulle infrastrutture che i privati tendenzialmente non realizzano perchè caratterizzate da rendimenti troppo spostati nel tempo? Faccio notare che sia l'Italia che il Giappone, che per mezzo secolo hanno sostanzialmente seguito il modello di sviluppo dirigista e protezionista a cui lei accenna, avevano disavanzi pubblici.#/i#
--
Sicuro, per un paio di anni di seguito occorrebbe avere #F_START# size=3 color=red #F_MID#deficit pubblici anche del 15% del PIL oggi in Italia#F_END#, è l'unico modo per ridurre il peso delle tasse e tornare a far funzionare l'economia! Per chi pensi che sia folle innanzitutto va ricordato che USA, Giappone e Gran Bretagna sono arrivati al 12% del PIL di deficit e in secondo luogo spiego di nuovo che si può ottenere lo stesso effetto usando un "trucco".
Bisogna partire sempre ragionando in termini di MILIARDI, così non ci si confonde come con le percentuali. Il #b# PIL Italiano#/b# è di 1560 miliardi, la #b#Spesa Pubblica#/b# sui 720 miliardi + circa 80 miliardi di interessi totale 800 miliardi (arrotondo, diciamo che arrivi intorno al 53% del PIL di spesa pubblica), le #b#Tasse#/b# incassate sui 750 miliardi.
Come noto le imposte incassate totali sono un 3% del PIL in meno (2,7% per la precisione in questo momento) come tutti sanno (il vincolo del 3%!!!!) delle uscite dello stato totali. Per cui quanto fa ? con circa 45 miliardi di deficit pubblico, se la spesa pubblica si avvicina agli 800 miliardi le imposte sono sui 750 miliardi e rotti
(se il numero esatto è 820 o 780 del totale della spesa sottrai sempre un 45 miliardi circa di deficit pubblico e ottieni le imposte incassate dallo stato, sto arrotondando i numeri e dando ordini di grandezza ora..)
^Il problema in Italia è ridurre le imposte da, diciamo, 750 miliardi l'anno a 550 miliardi#http://www.hoepli.it/libro/una-soluzione-per-leuro/9788820359164.html^ circa, in modo da ridurre IMU/Tares, accise, Irpef, trattenute in busta paga (alias "cuneo fiscale"), Irap, IVA (anche se qui i trattati EU forse lo vieterebbero), imposte sui rifiuti... insomma devi #F_START# size=3 color=red #F_MID# ridurre di circa 200 miliardi le tasse#F_END#, per riportare l'imposizione fiscale totale in Italia in linea con quella della Svizzera, degli Stati Uniti, della Corea, di Taiwan e della maggioranza dei paesi asiatici (ehi.. il Giappone ha tuttora l'IVA al 5%!).
E' inutile confrontarsi sempre e solo con la Germania o la Svezia, dove la spesa pubblica è più produttiva in media che da noi, bisogna #F_START# size=3 color=red #F_MID#confrontarsi con gli americani e la media dei paesi asiatici e ridurre le tasse in percentuale al loro livello.#F_END#. Se fai i conti bisogna ridurre le tasse di un 12-15% del PIL. In questo modo risolvi la crisi economica e rimetti in carreggiata l'economia italiana (poi restano tutti gli altri problemi... sprechi, ingiustizie, mafie...ma intanto l'economia funziona)
Il bello però è che possibile realizzarlo, da subito e senza prima uscire dall'Euro. Nella proposta di Cattaneo et moi, non fai deficit pari al 15% del PIL tout court. Questo non funzionerebbe coi trattati UE e anche a livello di opinione pubblica. Usi invece un escamotage intelligente che non fa figurare questi deficit in quanto tali per due anni ^usando appunto dei crediti fiscali dilazionati di due anni#https://www.google.it/search?q=certificati+di+credito+fiscali&ie=utf-8&oe=utf-8&rls=org.mozilla:it:official&client=firefox-a&channel=fflb&gfe_rd=ctrl&ei=rxM0U_OOHaTe8geU9oHwAg&gws_rd=cr^. Di fatto crei dei deficit maggiori, solo che essendo deficit enormi quelli di cui avresti bisogno è più intelligente usare crediti fiscali nel modo che descriviamo. In questo modo non violi formalmente i trattati UE e se crei dei ^deficit esteri con questo enorme stimolo li finanzia automaticamente Target2#http://cobraf.com/forum/coolpostEconomia.php?topicGroupID=1&topic_id=5796&reply_id=123548766^.
Se Olanda e Germania si infuriano, per impedirtelo non possono fare niente all'interno dell'eurostistema, perchè Target2 le obbliga automaticamente a finanziare i deficit esteri di altri paesi giorno per giorno. E se orchestrano un attacco tramite il mercato finanziario contro il BTP come nel 2011 ? se dichiari i BTP a valenza fiscale, cioè lo stato li accetta per pagare le imposte alla parità, i BTP non si schiodano più dal prezzo di emissione e diventano invulnerabili agli attacchi speculativi
Quindi l'unica cosa che possono fare è buttarti loro fuori dall'Euro, devono convincere la maggioranza dei 20 paesi ad espellere la terza economia europea, provocando poi una reazione a catena che probabilmente fa implodere l'euro... per cui può darsi che facciano fatica...
(#i# Abbiamo pensato a tutto, è un piano geniale lo so, non c'è bisogno che me lo ricordiate sempre....#/i#
Prescindiamo da ^questo ingegnoso sistema che Cattaneo ha tirato fuori per ridurre l'impatto del deficit pubblico#http://bastaconleurocrisi.blogspot.it/2013/09/certificati-di-credito-fiscale-ccf.html^, che altrimenti sarebbe subito del 15% del PIL. Diciamo per semplificare che riduci le tasse di circa 200 miliardi (non importa se con crediti fiscali o altro)
Ovviamente come primo passo devi semplicemente, mantenendo la spesa pubblica più o meno ai livelli di adesso (ma se si riesce a tagliare 20 mld di sprechi ben venga), creare un deficit pubblico potenzialmente enorme. Dico "potenzialmente" perchè non siamo scemi e suggeriamo due sistemi per evitarlo. I certificati di credito fiscale e i BTP a valenza fiscale.
Non sarebbe un deficit così enorme come sembra dall'idea di ridurre le tasse per 200 miliardi perchè i 70 miliardi di interessi che lo stato paga sui BTP e Bot possono essere azzerati nel giro di alcuni anni, prima calmierando all'1% medio il rendimento usando i Tax Based Bonds o Mosler Bonds (visto che l'idea è sua) o insomma dando valenza fiscale ai BTP e smettendo di emetterne (se poi esci dall'Euro allora fai come in Inghilterra e Bankitalia compra lei i BTP sul mercato e li fa sparire nel suo bilancio). Quindi entro tot anni riduci per questa via di 70 miliardi la spesa pubblica totale e questo aiuta a ridurre i deficit
Suppomiamo che per miracolo questo piano venga adottato e per i primi due anni immetti una massa enorma di denaro nell'economia sotto forma però solo di riduzioni di tasse. E' logico pensare che il PIL possa aumentare in termini reali anche del 5% l'anno e l'inflazione del 4% l'anno, per cui il PIL o reddito nominale aumenti anche quasi del 10% l'anno e questo porti automaticamente più entrate allo stato in euro (o lire...). In percentuale del PIL calano drasticamente, ma in valore aumentano no ? Tuttavvia, data la dimensione del taglio delle tasse avrai probabilmente lo stesso, nonostante l'aumento di entrate generato dal boom economico, un deficit considerevole, non il 15% del PIL, ma un 7-8% del PIL ad esempio
Perchè però non puoi avere sempre deficit pubblici pari all'8% del PIL per anni ? Beh... perchè una volta che l'economia, riducendo ad esempio le tasse d 200 mld ritorna a girare a pieno ritmo e hai la piena occupazione, poi non puoi sempre iniettare denaro ogni anno altrimenti crei veramente inflazione, non è che puoi sempre aumentare la moneta nel sistema (anche se non come debito, ma moneta "vera")
Supponendo di ridurre le tasse di 150-200 mld, di ridurre nel giro di qualche anno quasi a zero i 70 mld di interessi sul debito pubblico, ti ritroveresti uno stimolo economico, giusto per dare dei numeri, intorno ai 150 mld annui, che fa aumentare il PIL tramite un effetto di offerta (minori costi da minori tsasse) e domanda (più soldi in tasca a tutti). Questo ridurrà automaticamente il deficit pubblico, che dal 15% il primo anno scende rapidamente, ma comunque in questa ipotesi se l'economia come logico si mette a tirare al terzo anno probabilmente vedi salire l'inflazione.
A quel punto, diciamo ipoteticamente dopo tre anni, o riduci la spesa pubblica o puoi anche dover aumentare un poco le tasse, (sarebbe meglio ridurre la spesa pubblica in my opinion), per non far partire l'inflazione verso il 10% annuo....