BCE, FMI, Cipro, Grecia, Portogallo, Irlanda...

 

  By: shabib on Venerdì 18 Novembre 2011 11:14

Parola d’ordine: evitare l’area Euro! Scritto il 18 novembre 2011 alle 09:55 da matrada@finanza La notizia riportata oggi dal Financial Times (UK banks cut periphery eurozone lending) è una di quelle da rendere ancora più preoccupanti le prospettive dell’area Euro, ed in particolare i paesi periferici: le banche del Regno Unito avrebbero ridotto del 25% in tre mesi l’esposizione verso l’area Euro sul mercato interbancario, in particolare verso le banche dei paesi periferici, con Grecia, Spagna ed Italia in testa. È un’altra conseguenza della crisi del debito che sta mettendo in pericolo il futuro dell’intera area Euro. Nel corso della settimana, infatti, le tensioni che avevano riguardato l’Italia si sono estese anche la Spagna, che per vendere sul mercato un bond a 10 anni ha dovuto offrire un rendimento vicino al 7%, e la Francia, con gli spread contro il bund saliti ai massimi. L’incapacità delle autorità europee di trovare una soluzione alla crisi del debito sta facendo sì che gli investitori stiano riducendo sempre più l’esposizione verso tutti i paesi dell’area Euro. Acquisti da parte della BCE, per quanto non possano essere la soluzione definitiva alla crisi come evidenziato anche dal presidente della BoE Mervyn King in settimana, sono l’unico rimedio di breve termine alla crisi in attesa di una risposta forte da parte della politica. Sfortunatamente la BCE non sembra, ostacolata in tale senso anche dalla Germania, avere la determinazione per abbassare i rendimenti in maniera netta. Le tensioni sui mercati obbligazionari, quindi, sembrano destinate ancora a lungo, pesando sulle prospettive di crescita. http://matrada.finanza.com/2011/11/18/parola-d%e2%80%99ordine-evitare-l%e2%80%99area-euro/

 

  By: deltazero on Venerdì 18 Novembre 2011 10:59

Pana:Mi son sbagliato non il 14% ma il 10%, pensate la lira era a 1000 contro il marco...si e svalutata parecchio se ora sta a 1936, alla faccia di chi parlava di un cambio sfavorevole il marco non è andato in cambio 1 a 1 su € quindi stai mettendo le pere con le mele

 

  By: pana on Venerdì 18 Novembre 2011 10:50

mi son sbagliato non il 14% ma il 10%, pensate la lira era a 1000 contro il marco...si e svalutata parecchio se ora sta a 1936, alla faccia di chi parlava di un cambio sfavorevole Mentre i mercati sono in attesa dell' esisto dei colloqui di palazzo Chigi, il Tesoro comunica i risultati dell' ultima asta da 3 mila miliardi di Bpt: rendimenti in rialzo e richieste superiori all' offerta. Più nel dettaglio: gli operatori hanno richiesto titoli triennali per 2.439 miliardi contro i 1.500 offerti e titoli quinquennali per 2.693 miliardi contro i 1.500 offerti. I Btp a tre anni hanno visto il rendimento annuo netto salire dal 10,04 al 10,17% mentre i buoni quinquennali sono passati dal 10,27 al 10,42%. Ai risultati tecnici della giornata si aggiunge la sortita del neo direttore generale della Banca d' Italia, Vincenzo Desario, che si associa a quanti sperano di vedere presto la lira rientrare nel Sistema monetario europeo. "Non credo al momento di poter esprimere una opinione, ma l' auspicio è che la lira possa presto rientrare nello Sme. Questa, penso, è la speranza di tutti", ha detto. Toccherà al governo prendere questa decisione anche se per il momento la lira è ancora in difficoltà all' interno dell' accordo di cambio europeo. Quanto infine al rapporto lira-dollaro, a http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/12/01/btp-molto-richiesti-rendimenti-in-rialzo.html

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  By: Gano* on Venerdì 18 Novembre 2011 10:41

Tu dici Gianlini che sia ripagabile? Forse in linea teorica. Ma nella pratica direi che sia impossibile. > Ah si? e come mai nel 1994 il BTP pagava un 14% e ora il 7% ?? Sei sicuro Pana di quello che dici? Mi daresti la serie storica dei rendimenti, oppure almeno la fonte da cui hai preso il dato, perche' un 14% nel 1994 mi sembra un po' curioso... Forse il tuo e' un refuso, non credi?.

 

  By: gianlini on Venerdì 18 Novembre 2011 10:38

ma non è mica vero che sono impagabili il debito pubblico italinao è circa un quinto della ricchezza del paese anzi saremo proprio giusto in tempo per ripagarlo completamente e mandare a quel paese lo spread!

 

  By: pana on Venerdì 18 Novembre 2011 10:35

ah si? e come mai nel 1994 il BTP pagava un 14% e ora il 7% ??

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  By: Gano* on Venerdì 18 Novembre 2011 10:32

Anche il debito italiano nasce molto prima dell' euro. Ma sono diventati insostenibili ed impagabili(?) con l' euro.

 

  By: pana on Venerdì 18 Novembre 2011 10:20

leggendo statistiche ho scoperto nel 1980 il debito/PIL in Grecia era al 20% ..e salito per 20 anni di fila fino al 2000,arrivando al 100% ma nel contempo il pil procapite greco espresso come percentuale del pil medio europeo e'sceso dal 90 % al 60 % quindi la crisi greca e ilsuo indebitamente nasce da lontano prima dell euro..

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  By: Olocrami on Venerdì 18 Novembre 2011 09:23

gli ammortizzatori sociali greci sono la metà, pro capite, di quelli francesi; lo stesso vale per i costi amministrativi dello Stato e la spesa per le pensioni. Che questa crisi finanziaria sia un'ottima scusa per distruggere quel che resta del welfare europeo è un sospetto sempre più tangibile http://www.counterpunch.org/2011/10/24/the-myth-of-greek-profligacy/

 

  By: defilstrok on Martedì 15 Novembre 2011 15:07

Un estratto da un recente articolo di Mauro Bottarelli pubblicato da Sussidiario.net: "... al di là dei maneggi di Goldman Sachs e soci, c’è comunque da stare tranquilli, amici miei: c’è sempre l’EFSF a difenderci dalle speculazioni della finanza cattiva! Oddio, mica tanto stando a quanto sta emergendo dopo l’asta di bond decennali emessi dall’EFSF lunedì scorso per un controvalore di 3 miliardi di euro (originaramente dovevano essere 15, poi 10, in ossequio al gigantismo di una scatola vuota che qualche genio europeo vorrebbe espandere con leva fino a 1 triliardo di euro). Se pensate che il campione del mondo di schema Ponzi sia la Fed, visto che ha comprato obbligazioni per 3 triliardi di dollari in due anni, state pronti a ricredervi. Sapete come l’EFSF ha raggiunto il patetico risultato di onorare tutto lo stock emesso, ovvero 3 miliardi di euro? Comprandosi da solo parte delle proprie obbligazioni! Già, per non dover ammettere che l’asta non ha raggiunto il risultato (già al ribasso), l’EFSF è dovuto intervenire sul mercato e comprare centinaia di milioni di euro di propri bonds! Per l’esattezza 300 milioni, visto che la domanda reale per il nuovo debito emesso sì è fermata a 2,7 miliardi di euro scarsi. Nel pomeriggio di domenica, l’EFSF ha smentito ma ha dovuto ammettere acquisti da parte di “altre entità dell’Unione”? Chi? La Bce? In questo caso si sarebbe tramutata automaticamente in prestatore di ultima istanza, un qualcosa che a Berlino non dovrebbe fare troppo piacere. Di certo c’è che i soldi utilizzati per quegli acquisti, il fondo salva-Stati li deve aver trovati da qualche parte (gli stessi fondi o banche europee amiche di Draghi che hanno comprato i nostri Bot a 1 anno giovedì scorsi salvo venderli all’Eurotower subito dopo?) oppure sull’apposita, mitologica pianta, visto che non uno dei paesi Brics ha la minima intenzione di cacciare un solo centesimo di euro (e i giapponesi hanno dimezzato i loro acquisti a soli 300 milioni). Avanti, valente portavoce del fondo EFSF, fuga ogni dubbio e mostraci i dettagli dell’asta con compratori e ammontare: in due secondi puoi ridurci al silenzio e sbugiardarci, fallo! Insomma, rendimenti pagati e scarsa domanda ci dicono chiaramente che, a dispetto del bacio della pantofola fatto dalle agenzie di rating attraverso il rating AAA garantito all’EFSF, il fondo salva-Stati è già oggi trattato dagli investitori “veri” come uno strumento di credito AA+".

 

  By: Paho on Venerdì 11 Novembre 2011 10:29

Ecco il recente punto di vista di un eccellente menagramo, mister Roubini. "This would leave no option but to leave the euro and reintroduce the lira." ^cnb#http://www.cnbc.com/id/45251717^ ma va da via .....

 

  By: defilstrok on Venerdì 11 Novembre 2011 01:49

Willys! Sono talmente strafottenti... Hai sentito oggi Bernanke? "Se pure dovessero procedere ad un downgrade del rating USA ce ne sbatteremo allegramente". Dire una roba del genere in una situazione come quella attuale, vuol dire che sono compiaciuti del successo ottenuto, l'operazione di riconquista sta andando avanti a vele spiegate e respirano già aria di trionfo.

 

  By: lmwillys on Venerdì 11 Novembre 2011 01:35

mi chiedevo qualche giorno fa in questo forum altro thread a chi convenisse un default sovrano magari importante dicevo 'basta chiedersi perché il fmi decise di non aiutare l'Argentina da dove è partita questa crisi chi gestisce la farsa dei cds chi è il maggior debitore del mondo chi decide l'affidabilità di un Paese chi ... ecc. ecc.' credo che i dati di Defilstrok siano un ulteriore aiuto nella difficilissima indagine ...

Io ti do che tu gli dai che lui mi dà... - defilstrok  

  By: defilstrok on Venerdì 11 Novembre 2011 01:19

E' noto l'intreccio debiti/crediti che lega mani e piedi dei paesi occidentali. Le banche francesi, ad es., hanno titoli italici, greci, spagnoli, tedeschi, irlandesi, americani, etc.; e ciascuno di loro viceversa. Ma sapete quale sarebbe la situazione "netta" degli incroci? Chi dovrebbe pagare e chi dovrebbe incassare? Una matassa inestricabile, che ricorda i "grafici" di Magamadama, e che il ^New York Times#http://www.nytimes.com/interactive/2011/10/23/sunday-review/an-overview-of-the-euro-crisis.html^ ha tentato di districare con tanto di finestra interattiva: Compensando i reciproci dare e avere, il New York Times ha calcolato che: la Francia debba 22 miliardi di dollari al Regno Unito, che la Germania ne debba 54 alla Francia, 111 all’Italia e 88 al Giappone, che la Spagna ne debba 118 alla Francia, 26 al Giappone, 58 alla Germania e 6 all’Irlanda e, da ultimo, che Grecia e Portogallo debbano qualcosa un po’ a tutti. Senza contare il Giappone, che pure lui deve 8 miliardi alla Francia, e gli Stati Uniti che sono pieni di cambiali: esclusa la Cina, che avanza da loro 1,15 trilioni, devono restituire 322 miliardi alla Francia, 163 alla Spagna, 796 al Giappone, 345 al Regno Unito, 324 alla Germania e 1 miliardo al Portogallo.

 

  By: SpiderMars on Martedì 08 Novembre 2011 17:27

Per aggiustare il sistema monetario come lui giustamente dice non basta capire i concetti, occorrerebbe proprio un colpo di stato da parte di chi ha capito. Non si intravvede neppure lontanamente una forza politica che possa avere questo punto di vista. ------------------------------------------------------------ Mai dire mai...! c'è sempre un' inizio e una fine a tutte le cose di questo Mondo chi si adegua alle ingiustizie in virtù del proprio tornaconto personale è un perdente morale in questo mondo ed in quell' altro. Il sistema monetario attuale è inadeguato e morente , accettarlo si và contro la Storia e non con chi vuole fare la nuova Storia ed il NWO l' € così concepito è il puntellamento del sistema AngloAmericano un sistema in agonia.