riprendendo seriamente il discorso interrotto dal verme covidiota con le sue stupidissime battutine:

Gli incidenti sono in trend di costante calo da anni, in aumento in questo periodo perché nei passati anni (2020 e 2021) le persone hanno girato molto meno al causa dei lockdown, ma ora siamo comunque a valori inferiori rispetto a prima della pandemia. (Fonte: ISTAT (https://www.istat.it/it/files//2023/07/REPORT_INCIDENTI_STRADALI_2022_IT.pdf))
Il fatto che durante la vaccinazione di massa ci siano stati malori in aumento (ben riscontrabili dai dati) causati dal vaccino sperimentale ad mRNA non vuol dire che quei malori ci siano ancora oggi (che infatti non si vedono nei dati attuali). Ci sono tumori in aumento, questo sì, come altre patologie, non malori improvvisi.
Il fenomeno che state sperimentano nel notare i malori improvvisi ovunque è lo stesso di quando acquistate (o volete acquistare) una macchina nuova, che iniziate a vederla ovunque, mentre prima non la notavate. È l'effetto Baader-Meinhof .
questo naturalmente non significa affatto che lo specifico incidente non sia dovuto a un malore da vaccino
NESSUNO ESCLUSO 🌺🌺🌺
Milletre persone sottoposte a tomografia computerizzata a emissione di positroni con fluordesossiglucosio (FDG) per ragioni non legate a sospetto di infiammazione cardiaca. Di questi, 700 erano vaccinati per il covid e 303 non vaccinati. Nei primi, la captazione cardiaca di FDG era sistematicamente più alta rispetto ai secondi, e questo fino a 4-6 mesi dall'ultima dose di vaccino. (https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.230743) La captazione di FDG è un indicatore di infiammazione dei tessuti. Nessuno dei 700 vaccinati aveva sintomi cardiaci, il che significa che la vaccinazione si associa con elevatissima frequenza a quadri infiammatori silenti e potenzialmente subdoli che si protraggono per mesi. Lo studio consente molteplici considerazioni che qui sarebbe lungo esaminare per intero. Ci limitiamo a osservare che evidenze del genere devono indurre a rivisitare radicalmente i criteri di imputazione di eventi avversi dopo vaccino covid: una morte improvvisa per cause cardiache dovrebbe essere associabile a questi prodotti anche se si verifica molti mesi dopo la loro somministrazione. Sicuramente, gli intervalli fin qui imposti dalle linee guida OMS, dalle due alle 4-6 settimane, hanno consentito di spazzare montagne di polvere sotto il proverbiale tappeto. Il quadro infiammatorio inoltre si è manifestato indipendentemente dall'età, anche in soggetti anziani. Bene dunque gli studi fin qui pubblicati che indicano i giovani come soggetti a maggior rischio per complicanze cardiache acute, ma tutti sono a rischio. Infine, lo studio riporta che analoghi quadri infiammatori silenti nei vaccinati si osservavano nel fegato, nei linfonodi e nella milza. In altri termini, questi prodotti determinano con frequenza straordinariamente elevata (a spanne un vaccinato su due) quadri infiammatori sistemici perduranti che non possono non essere considerati condizioni di rischio per complicanze anche gravi. Infine, tutto questo lo scopriamo solo ora e a fatica in quanto gli studi autorizzativi si sono curati unicamente di misurare la capacità immunizzante contro il covid e hanno completamente trascurato i più ovvi e routinari esami strumentali e laboratoristici: un'omissione grave, anche fosse solo colposa e non dolosa, che sta probabilmente ancora oggi costando cara. E quel che è peggio, in maniera silenziosa, travisata e inavvertita.
Radiology (https://pubs.rsna.org/doi/10.1148/radiol.230743)