Comitato Ascoltami, [19/03/2022 08:59]
“Sono una trentenne, prima sanissima e piena di vita. Non sono mai stata un gran sportiva, ma amo molto la natura, il trekking e le lunghe passeggiate.
A fine estate mi sottopongo alla prima dose del vaccino Pfizer. La notte stessa dopo il vaccino sento la gamba sinistra irrigidirsi, come se fosse diventata di marmo.
Due notti dopo il vaccino, mentre dormo profondamente, sento letteralmente il cuore girarsi. Un tuffo che mi desta dal sonno.
Nei giorni successivi inizio ad avere attacchi di panico, crisi di pianto senza alcun motivo.
Quattro giorni dopo il vaccino sento qualcosa rompermisi dentro, e del liquido scorrere. Una sensazione stranissima. Sono sola in casa ed ho paura a chiamare un’ambulanza e sentirmi dire che è solo ansia (perché è questo ciò che si sentono raccontare le persone che stanno male dopo il vaccino!).
Dopo questa giornata infernale mi riprendo e me ne vado qualche giorno fuori. Mi dico che sono solo stressata, ma la mia vacanza non ha gli esiti sperati: non mi rilasso, sono sempre stanca, dormo fino a tardi ed il pomeriggio ho sempre bisogno di fare un altro riposino. Le vene delle mie braccia sono nere, ho sempre forti mal di testa, quando cammino sento “tirare” il braccio sinistro e un dolore al petto.
Ne parlo con le persone che mi stanno accanto:”Ma va, è solo ansia! Perché non vai dallo psicologo?”, mi sento dire.
Torno a casa e la situazione peggiora. Non mi presento alla seconda dose, non finché non avrò capito cos’ho.
Esattamente un mese dopo il vaccino sento un fitto dolore al petto, ho difficoltà respiratorie. Prendo appuntamento con un cardiologo. Due giorni dopo devo andare al pronto soccorso: ormai ho sempre difficoltà a respirare, scariche elettriche che dalla testa si propagano agli arti inferiori e un fastidiosissimo acufene all’orecchio destro che mi impedisce di svolgere le normali azioni quotidiane.
Al ps mi vengono poste prima delle domande sulle mie condizioni di salute. Le scariche elettriche muovono le mie gambe senza che io faccia nulla, mi viene chiesto di calmarmi e di spogliarmi per sottopormi a un elettrocardiogramma. Quando mi tolgo la maglietta noto che ho delle macchie rosse sul petto. Nessuno sa spiegarsi cosa siano.
L’esame dice che è tutto ok, e’ solo ansia. Mi vengono date delle gocce per calmarmi. Ma io sto ancora male e nessuno mi crede, nemmeno le persone a me più vicine. Anzi, mi incoraggiano a fare la seconda dose, altrimenti “Non potrò fare più niente”. Ma io già non posso fare niente, anche una passeggiata di pochi metri diventa faticosa e mi provoca il respiro affannoso.
Quando qualche giorno dopo mi reco in visita dal cardiologo mi viene diagnosticata la pericardite.
Sembra strano ma ne sono quasi sollevata. Ne sono sollevata perché so di persone che dopo mesi e mesi di visite mediche non hanno ancora avuto una diagnosi, e pertanto niente cure.
Mi sottopongo anche alle dovute cure per far sparire quel fastidiosissimo acufene che mi accompagna ormai da due mesi.
Avevo fatto il vaccino per poter lavorare, ed invece non ho potuto fare proprio nulla per mesi, ho dovuto lasciarlo il lavoro, perché anche alzarsi dal letto era un’impresa.
Ma la cosa che fa più male, è sentirsi abbandonati dai medici e dalle istituzioni.
Per mesi mi sono sentita dire che quello che stavo attraversando era frutto di un banale raffreddore, dello stress, della vita sedentaria. Tutto, pur di difendere il vaccino.
Ho ricevuto risposte vaghe, ho visto professionisti fare spallucce, qualcuno si è anche rifiutato di visitarmi.
Solo alla fine di questo tortuoso percorso sono riuscita a trovare un professionista serio e coscienzioso che ha ammesso la correlazione.
Il vaccino e’ un farmaco e come tale può avere effetti collaterali, e allora perché nasconderli? Perché trattarci come se non esistessimo? Perché deridere e minimizzare i nostri sintomi dicendoci che è “solo ansia”?
Di solito si usano i vaccini per proteggere le persone, stavolta è il contrario: si denigrano, si screditano e si diffamano le persone per proteggere la nomea del vaccino.
Esistiamo anche noi, dovrete per forza vederci ed ascoltarci, prima o poi.
A distanza di mesi di cure e visite mediche, mi porto ancora dietro degli strascichi: forti mal di testa, respiro corto ed affannoso a giorni alterni. Mi si è anche accorciata la vista.
Grazie per avermi ascoltata.
Alba