Re: Corona Virus (articolo per il Corriere.. ma quando l'hanno visto...) ¶
By: XTOL on Venerdì 17 Aprile 2020 17:10
molto peggio:
traditore della secessione
By: traderosca1 on Venerdì 17 Aprile 2020 16:53
Xtol, ho qualcosa da dire.
By: antitrader on Venerdì 17 Aprile 2020 16:48
I cittadini adulti ???
By: traderosca1 on Venerdì 17 Aprile 2020 16:43
Xtol, gran bell'articolo di m___a quello sotto.
By: XTOL on Venerdì 17 Aprile 2020 16:38
che tu povero cretino non riesca ad afferrare la differenza tra aprire tutto e trattare i cittadini da adulti è la prova provata che sei un immenso
no, l'ho scritto troppo piccolo
sei un immenso, presuntuoso
detto in un'unica parola, un comunista
By: antitrader on Venerdì 17 Aprile 2020 16:28
Tra somari vi ntendete. Apriamo tutto !
By: XTOL on Venerdì 17 Aprile 2020 15:55
i leghisti sono una banda di traditori (come già detto, mi ripeto)
secessione comunale e disobbedienza!
dedicato a Bull :)
SONO USCITO.
PERCHE' SONO UN UOMO LIBERO.
PERCHE' HO STUDIATO.
PERCHE' Si'.
Ieri è stato il mio primo giorno di annunciata «evasione» e riappropriazione delle mie libertà civili, ma è assomigliato sin troppo a qualsiasi altro giorno di gennaio, all’inizio: i parcheggi attorno a casa erano vuoti come non vedevo da tempo, il traffico era scorrevole ma comunque era traffico – non solo furgoncini bianchi e autobus – e mai sono stato fermato e controllato, così come mai è accaduto dall'inizio della segregazione. Sembrava, insomma, un giorno di vecchio conio, come se i casi fossero stati due: o tutti avevano improbabilmente letto il mio articolo (quello in cui annunciavo che sarei uscito liberamente in spregio a un governo delegittimato e cialtrone) oppure non so, da ieri, forse, è come se fosse scattato qualcosa. Comunque c'era in giro molta più gente. Almeno qui, in questa zona.
Era mattina molto presto, avevo guanti e mascherina (non ho il coronavirus, l'ho verificato) e in auto sono passato a prendere la mia colf come ho fatto quasi tutti i giorni, perché dei mezzi pubblici non c'è da fidarsi. Guanti a mascherina anche per lei, poltrona posteriore. Due volte a settimana sono sempre e regolarmente andato a prendere e riportare anche i miei figli piccoli, che non vivono con me. Credo di aver sempre rispettato tutte le regole.
Ho portato a casa la colf e poi sono andato con una mia amica in un vicino cash&carry a fare un po' di spesa: non c'è mai fila e quindi basta entrare distanziati di qualche metro, per poi ritrovarsi «in più di un esponente per famiglia». Poi fuori, e dopo lo scarico-spesa ecco la partenza per gli stracazzi miei, violando ogni regola e però, secondo me, nessuna.
Tangenziale, svincolo per la Valassina, direzione Lecco, sino al piazzale della funivia (chiusa) per i Piani d'Erna, una sessantina di chilometri, un'ora comoda per arrivare. Qui partiva la camminata verso il mitico Resegone partendo da circa 800 metri.
Lungo il tragitto, ancora invernale perché più si sale e più la primavera si attarda, ho incontrato le stesse persone che ho sempre incontrato lungo quel sentiero nei giorni feriali: nessuna. Oppure vabbeh, qualche sciroccato di quelli che corrono in salita, nel primo tratto: ma ieri neanche quelli. La mascherina l'avevo tolta, i guanti li avevo sostituiti con altri con un po' di grip. Fatica boia, perché non sono più allenato. Ecco i Piani d'Erna dopo un'ora e mezza o due, non so, non avevo l'orologio e non ho guardato sul telefono.
Ecco, l'orologio, il telefono: spieghiamo bene. Mi diletto di alpinismo e per scelta personalissima non porto mai con me un gps per tracciare il percorso, o per poter indicare le coordinate in cui mi trovassi se avessi un incidente. Non ho neppure una delle app di geolocalizzazione per farsi ritrovare in caso di emergenza. Criticabile sinché volete: ma è una scelta mia, un modo di misurarmi con me stesso e basta, come altre volte mi è pericolosamente capitato. Perché lo dico? Solo perché nessuno possa dire, per esempio, che in caso d'incidente io sottrarrei risorse alla sanità pubblica, tipo un elicottero, un'ambulanza.
E questa, se volete, è una grezza metafora di quello che voglio dire: io rispetto le regole, soprattutto se il non farlo rischiasse di danneggiare altri; quindi continuerò a mettere guanti e mascherine e rispetterò le distanze come tutti i cittadini devono fare, e come dovranno fare ancora per molto tempo. Ma non mi farò mettere una «app» sul telefono da questo governo di cialtroni incapaci, governo che è responsabile – lui sì – dell'inanità politica e dei ritardi che hanno portato a migliaia di morti nel nostro Paese, altro che imbrattare la Lombardia per frustrazione e ignoranza.
Figuratevi se allo stesso modo mi farò spiare da un drone: vivo in Occidente, imperniato sui diritti del singolo individuo: i governi imperniati sul diritti della collettività mi pare abbiano un altro nome. Quindi, ripeto, rispetterò le regole (serie) che non ne violano altre, non affollerò, per dire, autostrade per Pasqua e Pasquetta con in tasca dei giustificativi idioti, patirò le conseguenze delle mie azioni, voi intanto fate il cazzo che volete: ma io non mi farò (più) limitare le libertà personali da un governo sempre in ritardo su tutto, inetto con le sue burocrazie, le sue gare Consip, i suoi clientelismi, incapace di fare un decreto anziché tremila, incapace di fermare treni di untori, incapace di fare delle zone rosse vere là dove servono, salvo incolpare altri di non averle fatte (come se le regioni disponessero dell'Esercito) e insomma: non mi farò ingabbiare in aeternum da chi giochicchia con la Costituzione e non ne è neppure degno, gente che permette, per dire ancora, a milioni di cani di passeggiare coi loro padroni ma poi non lascia che un uomo possa restare in auto mezz'ora per poter camminare e scalare in solitudine una montagna.
Il tempo è scaduto: il Paese, le Regioni, il genoma italico dell'arrangiarsi hanno già fatto sa soli: il governo è zavorra, incolto e buffonesco, illiberale come la noticella Agicom del 19 marzo che intima di «contrastare la diffusione in rete di informazioni false o non corrette, diffuse da fonti non scientificamente accreditate».
Ma accreditate da chi?
Oppure c'è quell'altro editto tipo sovietico che vieta ai medici di parlare con la stampa senza «l'autorizzazione delle autorità sanitarie».
Ma che autorità? Quali?
Se esiste un governo che in un periodo di vera emergenza possa limitare le mie libertà personali, beh, non è questo, non più, hanno scherzato col fuoco, ora basta. Stanno giocando a tempo indeterminato coi nostri diritti fondamentali – che non è solo il diritto alla salute – senza che aver dimostrato la tempra, la legittimità e soprattutto l'intelligenza per poterlo fare: e se è vero che siamo storicamente un gregge, vorrà dire che cominceremo a contarci tra pecore nere.
Capisco, a qualcuno forse importerà anche solo di poter svacanzare a Pasqua, altri penseranno che io stia dipingendo di neo-qualunquismo una trascurabile voglia di una passeggiata in montagna: forse è anche un po' così. Ma, per il resto, con soavità, non si sta comprendendo che il perdurare dello stato di emergenza, e la normativa sul Coronavirus, stanno mandando a farsi fottere la nostra Carta costituzionale.
Si sta affermando un pensiero unico secondo il quale le cose possano stare in un certo modo e basta («polemizzare è follia») e sta risultando che il diritto alla salute sia il primo e assoluto diritto della persona, mentre ogni altro diritto, comprese la libertà personale ed economica, debbano cedere il passo. Ebbene, non c'è scritto niente del genere, nella Costituzione. Non ha mai osato sostenerlo nessun costituzionalista. Mai. Il primo diritto costituzionale è proprio quello della libertà personale (l’articolo 13, nella famosa Parte Prima) mentre il diritto alla salute lo ritrovi all'articolo 32.
Forza, amici laureati, trovatemi un solo testo dove si dica che l’articolo 13 possa cedere all’articolo 32, peraltro con proroghe e riproroghe. Ora si parla del 3 maggio. Sicuri? E chi decide, i medici? Gli esperti? La politica si sta solo attenendo alle indicazioni di specialisti che per loro stessa ammissione non ci capiscono un cazzo, e ogni giorno ne sparano una diversa.
E' questo il punto vero, non la passeggiata in montagna: ogni decisione dovrebbe spettare alla politica, ma qui non c'è una politica, non ci sono politici, soprattutto non è un governo quella cosa che chiamiamo governo. Lo stato di emergenza non è lo stato di guerra: sono cose diverse, molto. Se anche lo fosse, lo stato di guerra dovrebbe essere deliberato dal Parlamento e dichiarato dal Presidente della Repubblica, non da un decretino legge fatto da un governicchio. Sono tutte cose che i nostri giuristi, un giorno, non tarderanno a rilevare con solennità. Forse spaventati, ora, le minimizzano o ne fanno discussione privata. E' il loro modo.
Il mio, molto più modestamente, è un altro: io intanto esco. Continuerò a farlo. Per tre ragioni: perché mi piace la montagna, perché ho studiato, e perché preferisco che a requisirmi la libertà piuttosto sia un carabiniere, non Giuseppe Conte. Vengano a prendermi.
By: lmwillys1 on Venerdì 17 Aprile 2020 15:34
ho appena sentito oltre 17.000 operatori sanitari infettati con 128 medici morti
bella la sanità regionale, come dicono i leghisti quello che ci vuole è il federalismo
By: antitrader on Venerdì 17 Aprile 2020 15:30
Hobi,
credo che, dopo 30 anni di consenso bulgaro, in regione Lombardia qualcuno si sia montato
la testa e finito in balia di deliri di onnipotenza, da qui un'evidente sottovalutazione e iniziative
alla Fantozzi quali mettere i malati dentro gli ospizi, poi c'e' il problema dei 120 medici morti,
e ogni giorno aumentano, come cazzzz e' possibile ?
By: lmwillys1 on Venerdì 17 Aprile 2020 15:21
insomma metà sanità lombarda è privata ma 'privata del cazzo' dato che prende soldi pubblici
siccome per i privati quello che conta è il profitto saranno sicuramente bravissimi a rifare tette culi nasi ecc. si insomma roba che ci metti poco tempo pochi mezzi e prendi tanti soldi, poi magari anche roba dove mezzi costosi servono ma i soldi che incassi ampiamente ripagano
siete contenti voi lombardi della cricca leghisti-forzisti-ciellini che da sempre impiega i vostri soldi così ?
By: hobi50 on Venerdì 17 Aprile 2020 15:10
Anti ci sono errori ..ed errori.
In questo caso Fontana( che detesto ) avrebbe sbagliato perchè ha dato retta a dei tecnici ...
Ed a chi avrebbe dovuto dar retta ?
Ma ci sono errrori ,anche più gravi,che sono frutto di scelte in cui la politica abbassa la testa di fronte a richieste lobbystiche.
Chi ,a milano ,dopo che era stata ordinata la chiusura dei bar alle 18,ha consentito di procastinarne la chiusura a condizione che il cliente non fosse servito al tavolo ?
Questa scelta forse ha provocato meno vittime ma è ,a mio avviso ,più grave perchè scellerata nelle motivazioni.
Hobi
By: antitrader on Venerdì 17 Aprile 2020 14:18
Mi spiace per Fontana finito in un casino bello grosso per una situazione di sfascio
che ha ereditato. Adesso, come sempre, si tenta di appioppare le responsabilita'
al portinaio (generalmente un negro).
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