Resilienza, avete sempre queste risposte agitate quando parlate di cornoavirus. Ripeto, il martellamento mediatico è micidiale.
Vi racconto questo episodio: vado in macchina al lavoro e ascolto sempre il podcast di "con parole mie". Un prognramma molto bello di Umberto Broccoli, le trasmissioni sono su internet, le puoi sacricare e ci sono dal 2011 al 2014. Quindi centinaia. Ora sono arrivato ad agosto 2011.
Un giorno dovevo andare a 150km di distanza partendo presto di mattina e non feci in tempo a scaricare la puntata. Allora mi sono ascoltato RAI1 in diretta in podcast. 1,5 ore all' andata e 1,5 ore al ritorno. 3 ore in tutto. All'andata c'era "Radio anch'io" al ritorno non ricordo cosa. Ricordo però che nelle due trasmissioni era tutto un discutere di coronavirus, morti, contagi, varianti, ondate, restrizioni, esperti, virologi, zone gialle, zone rosse, restrizioni e lockdown.... passai la giornata di umore nero. E per sole tre ore di esposizione una tantum. Riuscirono ad allarmarmi. Anche se uno crede di poter mettere una barriera critica a quello che ascolta, l'effetto ipnotico della ripetizione continua (orale o scritta) è micidiale. penetra per vie inconscie.
per questo non credo che le risposte di Resilienza o di XTOL siano alla fine tanto diverse da quelle di Antitrader o Tuco. Sono solo un modo diverso di reagire ad una forte situazione di stress. State lontani dai media: youtube, radio, televisioni, giornali...
E soprattutto datevi una calmata.