Che cos'è l'ipocrisia?
Beh..se non lo si è capito in quest'ultimo anno e mezzo allora non basterà un'altra intera vita..
Posso prendere centinaia di esempi, ma voglio ritornare sulla mascherina, proprio perchè è uno fra i piu lampanti..
L'idea alla base della sua applicazione è fermare uno fra i piu temibili agenti diffusori del contagio, le microgoccioline salivari emesse parlando.
Ed ecco i primi problemi...la gente una volta accorta che essa frena col la stessa efficacia anche le onde sonore, per farsi udire l'abbassa vanificandone ogni effetto.
Ma il piu immane è proprio l'illusione che affidando ad un'intero popolo la gestione di un protocollo di contenimento si possano conseguire risultati.
Come si puo pensare che gente che a malapena lava se stessa applicherà igiene ed eventuale sostituzione della propria mascherina?
Si espone la popolazione,in tal modo, ad un rischio derivante ancora piu grave..
La stesse microgoccioline, infette o non infette, stazionando ed accumulandosi con l'andare del tempo all'interno delle mascherine ne accrescono esponenzialmente la carica batterico/virale al punto che la sola emissione di aria scaraventa nell'ambiente un'enormità incontrollata di agenti patogeni.
Ne consegue una diretta e precisa responsabilità a monte da parte di chi ha emesso simili inconcepibili provvedimenti.
In realtà, pare, la "nuova normalità" di cui si sente discutere appartiene forse molto di piu a un mondo intriso di putridumi ipocriti molto piu di queste mascherine mai cambiate.
Ogni dispositivo è buono in partenza ma puo diventare l'esatto contrario se non ne segue adeguata e scrupolosa manutenzione..
Voglio presentarvene un'altro...
Forlì può vantare di avere il primo aeroporto 'covid free' d'Italia, “ma credo anche del mondo – spiega Gian Pietro Beghelli, il noto imprenditore che lo ha infrastrutturato con la sua tecnologia – e sull'esempio di Forlì stiamo avendo contatti dall'Italia e da altre parti del mondo di aeroporti che si dicono interessati”. La novità è stata presentata venerdì mattina nell'aerostazione del 'Ridolfi'. Beghelli è l'azienda emblema del 'salvavita'. E i 120 dispositivi di varie dimensioni montati in tutti gli spazi chiusi dello scalo di via Seganti, che operano per la sanificazione dell'aria, “sono davvero dei salvavita, non li abbiamo chiamati così per non peccare di presunzione, ma danno risultati sul campo”, sempre l'imprenditore.
“Nella sperimentazione abbiamo coinvolto i medici”, aggiunge Giuseppe Silvestrini, presidente della società di gestione FA. In sala presenti, infatti, anche due luminari romagnoli della medicina come Venerino Poletti e e Claudio Vicini. “Ringrazio Silvestrini per averci dato la possibilità di montare i nostri sistemi, ha fatto la sue verifiche e da parte nostra abbiamo dato tutte le certificazioni e tutti i test fatti dalle università ci dicono che sono effaci. Queste piccole macchine in silenzio ammazzano questi nemici invisibili che si trovano principalmente nell'aria negli spazi chiusi che sono i virus”, gli fa eco Beghelli.
Abbiamo pescato 2 ipocrisie al prezzo di una..la prima è che c'è un piu che concreto rischio che il dispositivo si trasformi in un emettitore di funghi e batteri,per il semplice ragionamento già affrontato..
il secondo è che. ammettendone un'indiscutibile efficacia...questo sarebbe potuto essere applicato a tutti quei locali deliberatamente chiusi al fine di "arginare" i contagi..
Se c'era tale strabiliante tecnologia come mai salta fuori solo ora?
"...quanti avevano ricevuto il marchio della bestia e ne avevano adorato la statua furono uccisi e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni..."