Medico Incazzato - Dr. Loris De Simone, Laurea in Medicina e Chirurgia, Spec. Endocrinologo, Spec. Ginecologo
penso sia il caso che si inibisca la professione medica a complete teste di cazzo decerebrate simili ... uno così è un pericolo per la collettività, non possono essere abilitate persone così ... non so se è diventato così per la morte della sua adorata mamma o se lo era già prima ... io lo rinchiuderei con una bella camicia di forza in modo che non possa causare danni anche a se stesso e butterei la chiave della cella
:-)
'le varianti nascono proprio dai vaccinati '
quando uno non capisce un cazzo come te è veramente un problema .... dunque
'Carlo Federico Perno, Professore di Microbiologia, all’UniCamillus e International Medical University di Roma, e Direttore del reparto di Microbiologia, IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
Perché i virus mutano?
La variabilità è intrinseca nel concetto di virus. Praticamente non esiste virus che non muti durante il suo percorso nell’ospite che infetta, sia esso uomo, animale, vegetale, batterio. La variabilità è legata a due fattori essenziali: le mutazioni vere e proprie, ossia errori di trascrizione del codice genetico del virus, e le ricombinazioni, ossia alterazioni sostanziali e massive del genoma virale legate a “incroci” del genoma di un virus con quello di un altro virus (normalmente della stessa specie). Le mutazioni sono puntiformi e possono essere innocue, a seconda di dove “cadono” nel genoma, oppure estremamente importanti, se modificano alcune proteine essenziali per la replicazione virale. Le ricombinazioni hanno effetti massivi, come accade nell’antigenic shift del virus influenzale, che genera improvvisamente nuove varianti che ci costringono a cambiare di fatto ogni anno il vaccino. I coronavirus, tra cui il SARS-CoV-2, mutano poco grazie ad un sistema interno di controllo delle mutazioni, tale per cui correggono gli errori fatti durante la trascrizione. Pertanto quel che vediamo sui giornali riguardo la variabilità del SARS-CoV-2 è solo una parte della verità, in quanto, se è vero che tale virus muta come mutano tutti i virus, questo muta meno di tanti altri, come ad esempio HIV e HCV, per i quali, infatti, ancor oggi non abbiamo un vaccino. Alla luce delle conoscenze attuali, non vi sono ragioni per pensare che le limitate mutazioni finora riscontrate in SARS-CoV-2 siano dirimenti nei confronti dell’efficacia del vaccino. Ovviamente tale affermazione, al momento vera, dovrà essere verificata nel tempo, come sempre accade nella scienza.'
https://sip.it/2021/02/16/ecco-come-muta-un-virus-intervista-a-carlo-federico-perno/
il covid muta continuamente, i vaccini finora esistenti aiutano il sistema immunitario ad individuarlo e sterminarlo subito quindi ad evitare che continui a passare da un soggetto ad un altro ... può succedere ed è successo che dopo milioni e milioni forse centinaia di milioni di passaggi da uomo ad uomo evitati grazie all'aiuto fondamentale dei vaccini in un passaggio da soggetto ovviamente NON VACCINATO altrimenti il virus sarebbe stato sterminato ad un soggetto qualunque vaccinato o no il covid si sia trasformato (PRIMA dentro il trasferente o per un errore di trascrizione nel passaggio vero e proprio) in un modo tale che il sistema immunitario del ricevente aiutato dal vaccino o no non è stato in grado di riconoscerlo subito consentendo la replicazione all'interno del corpo con successivo trasferimento ad altri ecc. ecc. .... come dice Ricciardi è una battaglia eterna quella coi virus pericolosi, l'ideale sarebbe riuscire a produrre un vaccino che funziona sul virus in massimo una settimana dopo che lo si è scoperto , produrlo in decine miliardi di dosi nella settimana successiva, iniettarlo a tutti gli abitanti del pianeta (a suon di calci in culo ai recalcitranti) nella settimana successiva .... purtroppo ancora non ci si riesce