La FDA ha approvato la terza dose dopo almeno 6 mesi a:
1) oltre i 65 anni
2) solo ai vulnerabili sotto i 65 anni
3) a particolari categorie di lavoratori particolarmente esposti
Quindi molto più generosi rispetto alle autorità sanitarie Italiane.
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Non direi.
Le autorità sanitarie italiane – ministero salute e ISS – si sono più volte proncunciate in favore della terza dose, paventando persino la possibilità di scendere sotto i 12 anni. Se ad oggi si comincia dai cosiddetti fragili è soltanto per questioni di tempistica (si iniziò da loro e si ricomincia da loro).
D’altra parte l’introduzione – UNICI IN OCCIDENTE – di un sostanziale obbligo vaccinale, la dice lunga sui propositi della scienza di casa nostra.
Fortunatamente la scienza di casa altrui, la pensa assai diversamente e la decisione di FDA, per chi non l’avesse compreso, equivale ad una sostanziale BOCCIATURA del vaccino PFIZER.
Affermare che la terza dose va fatta (senza obbligo) solo per gli over 65 e per i soggetti con patologie che espongono maggiormente alle complicanze del covid, significa che per gli under 65 I BENEFICI SONO INFERIORI AI RISCHI, e cioè quello che gia sappiamo da mesi della doppia dose inoculata a tradimento.
La lietissima novella potrebbe dare origini ad un dietro front generalizzato.
Anche i nostri eroi del MdS e di ISS ne dovranno prendere atto. Solo che devono trovare il modo di fare retromarcia senza fare una figura di merda.
la scodinzolante stampa italiana gli darà una mano.