Di tanto in tanto conviene dare un’occhiata ai dati inglesi, tanto più che sono gli unici ad offrire numeri attendibili riguardo ai casi covid, essendo l’Inghilterra fra i pochi paesi che, di fatto, non ha mai fatto uso del green pass.
Ne consegue che i test antigenici sono random e quindi non soffrono dei condizionamenti imposti ai no-vax dal governo italiano, laddove il complesso dei positivi è alimentato in larga parte da tamponi eseguiti ai soli no vax.
Il report n. 49 dei casi covid rilevati nelle ultime 4 settimane (week 45-48) mostra a pag. 35 il riepilogo dei contagi per fasce di età rapportati ad una popolazione di 100.000 persone vaccinate e altrettante non vaccinate.
Di particolare interesse è il dato riferito alla fascia di età 40/49 anni, quasi tutti non ancora interessati dalla terza dose, e quindi vaccinati con doppia dose da oltre 5-6 mesi.
Abbiamo:
NO VAX 1.034 casi ogni 100.000
VAX 2.273 casi ogni 100.000
Come si vede il vaccino non si limita ad esaurire il suo effetto, ma reca anche un evidente indebolimento delle protezioni immunitarie, lasciando i vaccinati con una probabilità doppia di prendersi il covid e di diffonderlo.
Le cose vanno meglio per la protezione dalla malattia, ma questo non c’entra nulla con la pretesa di eliminare il virus attraverso ripetute campagne vaccinali.
E per questo che in Inghilterra nessuno si sogna minimamente di rendere il vaccino obbligatorio, ad oggi neppure previsto per i sanitari.
Solo in Europa, ed in Italia in particolare, si discute di obbligo.
I paesi più vaccinati al mondo hanno il numero maggiore di contagi.
Hanno anche il numero maggiore di cretini?