Mi permetto di citarlo , e disattendere le indicazioni di Gano a proposito, perchè tutto sommato rispecchia quello che io ho percepito e visto nella mia esperienza quotidiana sul taxi e che scrivevo un paio di giorni fa (ovviamente sbeffeggiato da Resilienza, che non esce probabilmente mai di casa e che ancora penso sia anni luce dall'avermi inquadrato visto quello che scrive di me)
L'identikit del No Vax: licenza di scuola media, disoccupato e con disagio abitativo
di Michele Bocci
Quello di Djokovic è un caso isolato, che ovviamente ha enorme risonanza ma non è rappresentativo del popolo dei non vaccinati. Ci sono ben pochi ricchi tra coloro che non hanno la copertura e comunque sono molti meno delle persone che invece hanno problemi economici. Ma sono pochi anche i laureati che non hanno ricevuto nemmeno una somministrazione. I “maestri” del pensiero No Vax, medici, ex medici, professori, sedicenti scienziati e magari pure filosofi convincono soprattutto persone con un livello di istruzione più basso e in generale in posizione di svantaggio socio economico.
La foto di gruppo di coloro che non hanno ancora fatto il vaccino, per parte dei quali cioè gli over 50 partirà l’obbligo, l’ha fatta il Dipartimento di epidemiologia (Dep) della Regione Lazio, in uno studio pronto per la pubblicazione.
Per ogni laureato non vaccinato ce ne sono tre con il diploma di scuola media inferiore
Il campione considerato sono tutti gli abitanti del Lazio che hanno più di 35 anni, circa 3,5 milioni di persone. Si è scelta questa soglia di età per essere sicuri di trovare cittadini che hanno concluso gli studi. La copertura vaccinale osservata è quella del 22 dicembre, quando circa il 10,3% della popolazione della regione non aveva fatto nemmeno una dose. Questo dato tra l’altro è in linea con quello attualmente registrato a livello nazionale.
Il Dipartimento di epidemiologia ha analizzato la popolazione a seconda del titolo di studio, dell'indice di deprivazione e della nazionalità. Il risultato è che “la percentuale di non vaccinati è più alta negli stranieri, in particolare tra coloro che sona nati nei Paesi ad alta pressione migratoria, nei meno istruiti, nei residenti in sezioni di censimento più deprivate”.
I numeri fanno capire quali siano le proporzioni. A parità di genere “le persone con basso titolo di studio hanno il 40% di rischio maggiore di non essere vaccinate rispetto ai laureati”. Visto che i laureati nella popolazione sono di meno, nel Lazio oggi per ogni non vaccinato con la laurea ce ne sono quasi 3 con basso titolo di studio, cioè con al massimo il diploma di scuola media inferiore. A spiegarlo è Marina Davoli, direttore del Dep.
“I residenti in sezioni di censimento più deprivate – è scritto ancora nello studio - hanno un rischio di essere non vaccinati del 30% maggiore rispetto a chi appartiene ad una posizione socioeconomica più avvantaggiata”. L’indice di deprivazione alto significa che queste persone sono disoccupate, vivono in condizione di solitudine e in zone ad alta densità abitativa e non in case di proprietà. Visto il dato si può dire che ogni 100 cittadini non vaccinati benestanti ce ne sono 130 che invece hanno problemi socio economici.
Con gli stranieri invece il rischio diventa addirittura 3 volte maggiore, cioè ogni 100 italiani non vaccinati ce nel Lazio ce ne sono 300 stranieri, in particolare che arrivano da Paesi ad alta pressione migratoria.