respingendo a fatica i conati di vomito che mi procura la spampina, vi giro le valutazioni del cazzaro di turno.
a qcn interesseranno, gli altri per cortesia non rompano, per una volta, i coglioni
Marco Cosentino
COVID-19 E TUMORI 🌺🌺🌺
Un recente studio pubblicato su uno dei titoli di The Lancet (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35505834/) riscontra nei guariti covid entro un anno un aumento del rischio di morte per varie cause, tra cui anche i tumori per i quali il rischio viene quantificato tra il 20% e il 90% in più rispetto a chi il covid non lo abbia contratto. D'altra parte già lo scorso anno si era ipotizzato che il covid potesse avere tra l'altro un effetto pro-cancerogeno (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33914346/), sulla base del suo effetto proinfiammatorio, citotossico e per la sua specifica capacità di attivare vie molecolari oncogeniche. Ora, anche i vaccini covid a RNA pare abbiano un effetto proinfiammatorio analogo a quello del covid (https://www.researchsquare.com/article/rs-1844677/v1), al punto da dare sindromi del tutto sovrapponibili al "long covid", e in letteratura esistono singoli casi di tumori post-vaccino (in particolare, linfomi) (https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fmed.2021.798095/full). Sarebbe indubbiamente il caso che chi ha accesso ai dati svolgesse studi analoghi nei vaccinati in modo da verificare ed eventualmente confutare la possibile correlazione tra vaccini covid e tumori.
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precisazioni:
Prima fondamentale questione: il covid NON è "un'influenza". Al netto dell'ovvia possibilità che l'influenza uccida i più fragili, il covid è qualcosa di più imprevedibile. Fortunatamente, nella massima parte dei casi decorre asintomatico o quasi e si autolimita guarendo spontaneamente senza residui (il che peraltro rende non facile valutare l'efficacia di cure e vaccini al di fuori di studi cliici controllati che purtroppo ormai quasi nessuno realizza).
E tuttavia ci sono casi nei quali in modo spesso alquanto imprevisto il covid si aggrava, talora subito, talora quando già sembrava guarito, e ha decorsi repentini ed estremamente gravi, non infrequentemente fatali.
Questi casi nella mia pur limitata esperienza non paiono legati alla fragilità soggettiva della persona e nemmeno alla specifica variante del virus. Ho visto novantenni fragilissimi superare il covid in maniera totalmente asintomatica, e giovani contagiati con la stessa variante finire in ospedale con i polmoni pesantemente compromessi malgrado le migliori cure domiciliari. E così via.
Non mi meraviglia per nulla quindi che il virus specie nelle sue manifestazioni gravi possa lasciare un "segno" negli organismi che attacca, anche se viene debellato. D'altra parte, il rischio di malattie varie è influenzato da qualsiasi disturbo importante come anche da abitudini personali alimentari, esposizioni lavorative e così via.
Questo virus in particolare - lo dico da NON virologo - è indubbiamente alquanto singolare: comportamento imprevedibile, mutevolezza spiccata, stagionalità incomprensibile, per non dire degli aspetti ancor meno usuali che però ci porterebbero su terreni da cospiazionisti/terrapiattisti/sciakimisti. Quindi, io non so quale sia l'origine del virus, ma certo che se lo ha creato Madre Natura lo ha pensato davvero bene. Il che chiude il cerchio e ci riporta al punto di partenza: no, il covid non è una semplice influenza. Se ti è passato asintomatico o con una semplice aspirina sei stato fortunato. Complimenti.
Il che ci porta al vaccino, che era poi l'oggetto principale del post precedente (https://t.me/MarCosent/800). Per i vaccini in uso qui, ma anche in generale, si è scelto il componente più pericoloso e aggressivo del virus, la proteina spike. E dunque del tutto plausibile che quel che fa il covid faccia anche il vaccino. Ce lo diciamo fn da subito sui miei social. Sperabilmente il vaccino informa meno marcata, ma con i prodotti biotech a RNA e DNA/vettore non ne sarei così certo, per vari motivi che cerco di spiegare da molti mesi, ultima occasione in cui ne ho parlato il convegno di Umanità e Ragione linkato qui sopra.
Così, se vien fuori che il covid è associato ad aumento della mortalità nel primo anno dalla guarigione, c'è immediatamente da chiedersi se lo siano anche i vaccini (e infatti i dati UK questo pare dicano, e ben prima di un anno e anche più del covid (https://t.me/MarCosent/790)). Il che ci porta alla finalitàà primaria del post su covid e tumori che sta tutta nella sua frase finale: "Sarebbe indubbiamente il caso che chi ha accesso ai dati svolgesse studi analoghi nei vaccinati in modo da verificare ed eventualmente confutare la possibile correlazione tra vaccini covid e tumori."
Io purtroppo questi dati non li ho e anche se li chiedo non me li danno. Quindi non resta che sperare che chi li ha e potrebbe usarli - e sono qui da noi ad esempio tutti i servizi sanitari regionali, che con la digitalizzazione e i fascicoli elettronici sanno tutto in due click - facessero queste e tante altre valutazioni. Tanta conoscenza in più con sforzi e investimenti limitati e del tutto istituzionali. "Io più di tanto non posso fare" cantava un grande riferimento della mia adolescenza, al massimo posso dire le cose come le vedo e perché le vedo così. E fare quel che posso. E chi può fare altro, magari le cose più importanti, le faccia, per cortesia.