La Reconquista ( migrazioni e demografia )

 

  By: Gano* on Martedì 01 Febbraio 2011 13:09

O Gianlini, che c'entra il trota? Il Trota non e' mica un funzionario di nomina pubblica... Ogni partito candida chi gli pare, fino a prova contraria. Se chi candida non va bene gli elettori non lo votino. Se 'un gli sta bene 'un votino la Lega. Mi importa 'na sega a me di' Trota.

 

  By: gianlini on Martedì 01 Febbraio 2011 13:03

Questo è il cv di Di Pietro Mi spiace ma non trovo traccia di agganci particolari; se però per te il Trota si è invece meritato il posto che ha, addirittura tramite una votazione popolare .....beh, la discussione la possiamo interrompere anche qui ------------- Dopo aver conseguito un diploma di perito elettronico, a 21 anni emigra a Böhmenkirch, in Baden-Württemberg (Germania); la sua giornata si suddivide fra un lavoro da operaio lucidatore di metalli in una fabbrica metalmeccanica e un altro, il pomeriggio, in una segheria. Tornato in Italia, nel 1973, inizia gli studi all'Università degli Studi di Milano presso la facoltà di giurisprudenza, mentre lavora come impiegato civile dell'Aeronautica Militare. Nel 1978 termina gli studi universitari conseguendo la laurea[3]; l'anno successivo, attraverso un pubblico concorso, assume le funzioni di segretario comunale in alcuni comuni del Comasco. Nel 1980 vince un concorso della Polizia di Stato per Commissario e frequenta la Scuola Superiore di Polizia. Successivamente viene inviato al IV distretto come responsabile della Polizia Giudiziaria. Nel 1981, sempre alternando lavoro e studio, vince il concorso di uditore giudiziario: è assegnato, con funzione di Sostituto Procuratore, alla Procura della Repubblica di Bergamo. ---------- Tu spider hai un'ossessione verso la magistratura che può derivare solo da due cose: - o hai perso una causa importante per colpa di qualche giudice e questo ti ha rovinato la vita - o un qualche magistrato ti ha irretito e violentato da ragazzino

 

  By: SpiderMars on Martedì 01 Febbraio 2011 12:58

fatto sta che non mi sembra proprio il regno del nepotismo come in altri ambienti (politica inclusa....vero trota?) __________________________________________________ mi sembra che confondi molto i due piani..! a parte che il Trota è stato eletto a rappresentare un gruppo, una minoranza ! la Magistratura rappresenta lo Stato tutti noi un' Istituzione Pubblica per di più di Garanzia quindi i principi di Imparzialità Legalità dovrebbero esserne le Fondamenta, DiPietro non avrebbe mai potuto farne parte perchè non avrebbe potuto passare l' esame d' ammissione e solo questo dimostra che li avviene tutto per Coptazione e Nepotismo se sei figlio di un Giudice diventi anche tu Giudice altrimenti guardi e negli anni i conflitti di interessi e le connivenze hanno raggiunto un livello che ormai non si può piu parlare di Giustizia ma di qualcosa altro, per essere buoni " Stanze di Compensazione per le Caste " la Giustizia è altra cosa..! Non sò a volte non comprendo se tu vivi tra le nuvole oppure lo fai apposta solo per il gusto di contraddire.

 

  By: gianlini on Martedì 01 Febbraio 2011 12:16

non confondere la carriera di avvocato con quella di magistrato per quel poco che io so (e ti ho già detto che conosco un'unica persona che è entrata in magistratura) qui a milano ti prendi la laurea in giurisprudenza, poi studi per qualche altro anno (non so se presso una scuola specifica o a casa) fai l'esame e se lo passi (scritto e orale, mi dicono difficilissimi) diventi magistrato altro io non so mentre per gli avvocati e i notai, oltre che per i medici, si sente dire che contino parentele, amicizie, legami, per i magistrati pare che non sia così, la mia amica era figlia di un architetto, nessuno si era mai interesasto di legge in famiglia eppure ce l'ha fatta! e Di Pietro, l'immigrante di pietro mi sembra proprio che testimoni questo lui forse è entrato grazie al fatto di essere stato finanziere? può darsi, non ho idea; fatto sta che non mi sembra proprio il regno del nepotismo come in altri ambienti (politica inclusa....vero trota?)

 

  By: SpiderMars on Martedì 01 Febbraio 2011 12:04

in ogni caso chiunque di noi sarebbe potuto entrare in magistratura.. ------------------------------------------------------- ahahahah...! ancora qui stiamo o come con quello che scrive il Travaglino qui sotto ..ho già scritto una volta che N. Vietti componente del CSM ha dichiarato: " NON ESISTE NEL NOSTRO ORDINAMENTO NORME CHE PREVEDONO SANZIONI A CARICO DEI MAGISTRATI " non hanno responsabilità civile non rispondono degli errori anche se sono corrotti con le mani nel sacco ho portato gli esempi di un Presidente del Tribunale e di PM.. Gianlini, mi spieghi se fosse vero quello che tu pensi al riguardo della Magistratura come ha fatto DiPietro ha passare l' Esame di ammissione in Magistratura con l' uso dei congiuntivi che fà ? e come mai tanto per essere Bipartizan la Gelmini è andata in Calabria per sostenere gli esami per poi esercitare magari in un foro del Nord ? Quindi per voi PostComunisti o di Sx. la Magistratura Italiana va bene così ?????

 

  By: lmwillys on Martedì 01 Febbraio 2011 10:55

Giorgiofra, che palle questa storia della giustizia mai e per nessuno mi giocherei la testa dei figli se ha uno stuolo di legali che le dicono che il giudice ha sbagliato non c'è problema http://www.csm.it/pages/civile.html http://www.csm.it/pages/funzionamento/responsabilitaPenale.html per quel che succede a Roma competente è Perugia vada, faccia causa e la faccia finita di insultare a vuoto chi si impegna per la Giustizia in Italia la Legge prevede la condanna in TOTALE ASSENZA di ragionevole dubbio quindi, se si condanna qualcuno dopo 24 anni o qualcun altro a 8 mesi il giudice NON AVEVA IL MINIMO DUBBIO se ha sbagliato pagherà lo Stato che poi si rivarrà sul giudice

 

  By: gianlini on Martedì 01 Febbraio 2011 10:47

io ho un animo talmente ingenuo e poco incline agli scontri con altri uomini (mai fatto a botte in vita mia, mai nemmeno sfiorato dall'idea) che non so proprio risponderti; non avrei sicuramente saputo interpretare il mio lavoro di magistrato al di là delle sue funzioni canoniche (occuparsi di questioni e cause normali)

 

  By: Gano* on Martedì 01 Febbraio 2011 10:33

> intendevo dire che avremmo operato nel nome della giustizia, dell'onestà, non nel > rincorrere un fine politico e perseguendo i reati di qualsiasi colore fossero Bisognerebbe esserci. Magari pensano che solo la sinistra sia disposta a mantenergli i privilegi. Tu non avresti fatto la guerra a chi cerca di ridimensionarti? magari separandoti le carriere inquirenti e giudicanti? O mettendo la meritocrazia al posto degli automatismi per l' avanzamento nella carriera? (orrore!). O peggio, la responsabilita' civile dei giudici (ricordi Craxi la fine che fece?).

 

  By: gianlini on Martedì 01 Febbraio 2011 10:02

non parlavo di privilegi, quelli ce li potremo anche tenere; non credo che sia quello il problema (tu conosci gente che invidia i giudici? io sinceramente no! sento parlare in tono invidioso di avvocati, commercialisti, dentisti, calciatori, veline e giornalisti, ma di giudici o magistrati (una vita fra le scartoffie più polverose) sinceramente no) intendevo dire che avremmo operato nel nome della giustizia, dell'onestà, non nel rincorrere un fine politico e perseguendo i reati di qualsiasi colore fossero

 

  By: Gano* on Martedì 01 Febbraio 2011 09:54

Caro Gianlini, il fatto che uno sia preparatissimo, conosca alla perfezione le leggi e le procedure, non vuol dire comunque che sia dotato di buon senso o di equilibrio o sia privo di manie e pregiudizi. -------------------------------------------------------------------------------------------- Certo. Sarebbe come dire che i notai (sono una casta? direi di si', con la differenza rispetto alla magistratura di avere molto meno potere) per il fatto di avere studiato tantissimo abbiano il buon senso di non rimetterti tariffe da capogiro. Ognuno fa i suoi interessi. Cosa e' che rende un' associazione o una corporazione una casta: a) l' autoreferenzialita' b) il potere Prendi quindi una corporazione qualsiasi (giornalisti, politici, medici, notai, magistrati, avvocati....). e ne misuri (a) e (b). Poi fai (a) + (b) ed hai il coefficiente di casta. Tutto il resto per quanto concerne la definizione di casta sono cazzate: gli esami che devono sostenere, quanto hanno studiato, la meritocrazia etc. etc. > quello che conta è che ognuno di noi avrebbe potuto cambiare la sorte > della casta, dal di dentro Gianlini, stento veramente a capirti. Perche' io o tu o chiunque altro, una volta fatta tutta quella fatica per entrare nella casta (magistrati, notai, politici, giornalisti... non fa differenza) e magari aver studiato tantissimo, fatti esami difficilissimi ed essere divenuto preparatissimo, dovrei diminuirmene poteri e privilegi? Secondo me vivi su marte...

 

  By: giorgiofra on Martedì 01 Febbraio 2011 09:45

Caro Gianlini, il fatto che uno sia preparatissimo, conosca alla perfezione le leggi e le procedure, non vuol dire comunque che sia dotato di buon senso o di equilibrio o sia privo di manie e pregiudizi. I cavilli procedurali contano poco rispetto alla capacità di essere umili, e non sentirsi onnipotenti. Sotto questo punto di vista posso assicurarti che conosco persone praticamente analfabete che hanno una capacità logica, una lucidità di pensiero, ed un tale buon senso, che nessuna scuola e nessuno studio possono conferirti se non vi ha provveduto madre natura.

 

  By: gianlini on Martedì 01 Febbraio 2011 09:42

gano, ti avevo già fatto il calcolo qualche tempo fa il giudice italiano in media ha 3 processi al giorno da decidere (non da dibattere, rinviare l'udienza, ecc.ecc., proprio da emettere una sentenza), a me sembrano troppi per poter pensare che giudichi in base ad una ponderata analisi dei fatti mi sembra più probabile che tiri una monetina con questo ritmo di lavoro

 

  By: Gano* on Martedì 01 Febbraio 2011 09:28

Gianlini, la cosa mi sembra auto esplicativa. il giudice magari non viene per un mese in tribunale perche' ha piu' lucrosi arbitrati o altre cose da fare, e poi il giorno che viene ti fa venti processi per rimettersi in pari. > in ogni caso chiunque di noi sarebbe potuto entrare in magistratura Certo. E' quello che dico io. Sono normalissimi cittadini italiani. Che come ogni normalissimo cittadino italiano quando lo costituisci in associazione autoreferenziale e magari gli dai pure potere si trasforma in casta. La magistratura non solo e' autoreferenziale al massimo, ma ha pure un potere enorme. E tu cosa pensi che faccia? Sic rebus stantibus mi sorprende che ci siano persone che si sorprendano che sia una casta. Mi sembra si stia prlando dell' ovvio.

 

  By: gianlini on Martedì 01 Febbraio 2011 09:19

giorgio, scrivi che il giudice ha emesso la sentenza dopo aver tenuto altri 12 processi quel giorno; mi era parso anche a me che lavorassero troppo quella volta che avevo assistito ad un'udienza civile; però molti sono invece convinti che lavorino troppo poco e che abbiano un sacco di tempo libero per fare altro dove starà la verità? qui e ovunque, mi verrebbe da dire; ognuno di noi vede un particolare pezzetto dell'intera struttura e ne deriva una legge che pensa che valga per tutto l'organismo; in realtà è come arlecchino, sono pezzetti di colori tutti diversi in ogni caso chiunque di noi sarebbe potuto entrare in magistratura, tu giorgio, come spider, come gano, come anti, come oscar, come zibordi; bisogna studiare e molto anche, a quanto mi risulta è una delle poche istituzioni in cui si entra per meritocrazia, cioè dopo esame e che esame!; non ricordo di aver mai sentito lamentele tipo "è entrato in magistratura perchè figlio di tizio, è pm perchè nipote di caio, è giudice perchè l'ha data a sempronio"; poi una volta dentro fai carriera probabilmente in base alla tessera politica, questo è un altro discorso su cui però ora non mi soffermo; quello che conta è che ognuno di noi avrebbe potuto cambiare la sorte della casta, dal di dentro tutto un altro discorso è invece quello del profilo psicologico che può caratterizzarli come "casta": persone che pensano di dover e poter nella vita giudicare il comportamento degli altri hanno probabilmente delle inclinazioni che li portano a forme di supervalutazione di sè stessi (come i politici, che desiderano decidere per conto degli altri) tali da eccedere facilmente in forme di assolutizzazione e incapacità di critica ed autocritica; l'optimum sarebbe fare il giudice per non più di 10 anni, tempo massimo oltre il quale non è normalmente più possibile essere coerenti, imparziali, incondizionati (da sè e dagli altri) e corretti la stessa cosa vale ovviamente per la politica

 

  By: Gano* on Martedì 01 Febbraio 2011 09:11

Nell'altro post parlavi dei giudici come casta, come forse della peggiore, non ho esperienze dirette con chi porta la toga ma conosco bene il mondo del giornalismo e tra tutti pernso che i giornalisti siano la peggiore casta ------------------------------------------------------------------------------------------- Uomoscarpi, tutte le associazioni autoreferenziali, specialmente in Italia, sono ovviamente caste. Non potrebbe essere altrimenti. Poi tutto dipende dal potere effettivo che hanno. Tra queste prime fra tutte la magistratura, seguono a ruota i politici. Forse anche i giornalisti. Pero' tra essere da innocente nelle grinfie della magistratura od in quelle dei giornalisti, preferirei di gran lunga questi ultimi.