UKRAINA e SANZIONI

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Ganzo il Magnifico on Sabato 20 Agosto 2022 08:19

> "Qui vedi che l'ENI fa pagare a questa azienda ora 978 mila euro invece dei 120 mila dell'anno scorso.. "

 

Mi immagino contente le aziende.

Slava Cocaïnii!

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Venerdì 19 Agosto 2022 23:38

Nonostante le spese pazze relative a covid, superbonus, bonus di tutti i tipi (incluso il rubinetto)

il debito, nella gestione Draghi, scende di circa 8 punti (santa inflazone !), dovrebbe attestarsi

poco sopra il 140%..

Il beneficio sui conti pubblici dovuto all'inflazione questa volta e' doppio, sia per il conseguente

aumento del pil nominale, sia perche' il mercato sta accettando titoli con rendimenti reali negativi

di ben 5/6 punti, evitando cosi' di accumulare l'effetto zavorra sugli anni successivi.

In ogni caso, i conti pubblici son comunque scassati e lo saranno ancora di piu' adesso che al

governo arriveranno gli Unni.

Solo la flat tax costa 50 miliadi (solo un popolo di capre e imbecilli puo' votare chi la propone),

ma un altro tsunami arrivera' dalle pensioni e prestazioni assistenziali  che nel 2021 erano

gia' a 312 miliardi, nel 2022 ariveranno a 320 (a spanne) e su questa cifra nel 2023 avrai

un ulteriore aggravio del 8% (recupero dell'inflazione).

In un contesto del genere la lega (diventata il partito dei pensionati) vuole mandare tutti in

pensione anticipata, in realta' non proprio tutti, ma solo quelli piu' ricchi in quanto rimane

comunque l'antica tagliola, se non hai maturato una pensione di almeno 2,2 volte l'assegno

sociale non puoi anticipare una beata minghia, devi aspettare la vecchiaia.

Torrnando alla flat tax, c'e' un tizio (ex telefonico) che prende 90.000 euro / mese di pensione,

ecco, con la flat tax gli togli anche 200.000 eur/anno di tasse, Ale' !

Del resto a chi piace la flat tax ? Al Magonzo, stupidissima capra tra le piu' stupide capre webbete.

 

 

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gip on Venerdì 19 Agosto 2022 21:18

l'eredità del "vileaffarista"  alle imprese e famiglie ,  energia + 500%  =  fallimentii , fame  e  miseria  per tutti 

ENI fa pagare 10 volte il gas russo o algerino ora alle aziende fingendo di comprarlo al TTF  

  By: G.Zibordi on Venerdì 19 Agosto 2022 19:03

ENI fa pagare 10 volte il gas ora alle aziende, ma lei quanto lo paga ?

 

Qui vedi che l'ENI fa pagare a questa azienda ora 978 mila euro invece dei 120 mila dell'anno scorso.. 

 

Questi 850 mila euro in più chi li incassa ? 


 

 

Questo aumento di quasi otto volte del gas non lo incassa la Gazprom o la società algerina che il gas lo fanno pagare circa come prima per ora. 

Esiste, è vero, ora una quota del gas, quello liquefatto per nave e poi rigassificato, che proviene dal famoso mercato in Olanda di cui parlano ora sempre i giornali il “TTF”, che è aumentata di 10 o 12 volte. Questa quota del gas consumato che arriva per nave è solo un 5% circa del totale del gas che arriva in Italia, per cui quando si guarda la bolletta di ENI alle aziende il suo costo non giustifica certamente un aumento di 8 volte.. 


 

Il costo effettivo medio del gas che ENI rivende ad esempio ad un azienda come quella sopra comprandolo da Algeria e Gazprom e poi anche dal TTF non si sa.  Abbiamo sentito in ambienti industriali che è un numero che ENI ha detto solo a Draghi.

 

Ma si può ipotizzare che non sia molto più alto dell’anno scorso, perchè il 90 o 95% del gas arriva per gasodotto dall’Algeria e Russia come prima e sono prezzi che non variano sul mercato (in genere sono indicizzati al petrolio, il quale però ora è tornato ai livelli di prima della guerra, intorno a 85-90$ al barile. Noi non vediamo i contratti che ENI ha con Gazprom o on l’Algeria, ma ad esempio nel caso dei russi tutto il mondo fa i calcoli di quanto incassino e non risulta che sia 10 volte e neanche  3 voilte più degli anni scorsi

 

La bolletta invece che ENI fa ora pagare a molte aziende è di setto, otto e sappiamo di casi anche di dieci volte tanto quello che costava l’anno scorso

 

L’unico prezzo che è variato di oltre 10 volte è quello del gas liquefatto per nave del TTF, ma come abbiamo mostrato nel precedente articolo https://www.nicolaporro.it/come-nascondono-la-truffa-del-gas/ non dovrebbe essere molto più del 5% del totale e quindi anche del costo di ENI. Noi lo abbiamo calcolato usando i MegaWatt per contratto scambiati su questo mercato “TTF” dove arriva appunto il gas liquefatto e li abbiamo confrontati con il consumo annuo europeo. Abbiamo finora ricevuto una critica da Gianfranco Polillo su StartMagazine, a cui abbiamo risposto in dettaglio e poi non abbiamo però sentito altre obiezioni

 

Abbiamo provato usando Twitter a porre la questione di quanto paghi veramente il gas l’ENI ad esperti vari di mercato dell’energia e abbiamo ricevuto risposte del tipo “ah.. un complotto” “è la spectre” “spekulazione!” intendendo che saremmo appunto complottisti che immaginano che si speculi sul gas e non sia una normale questione di domanda e offerta.

 

Il prezzo all’ingrosso del gas però è decuplicato e le scorte non sono in pericolo, non c’è scarsità, finora, perchè nel 2022 di gas ne è arrivato più dell’anno scorso come si può vedere qui

 

Il gas di Gazprom ad esempio continua ad arrivare (come si vede dal grafico sopra che mostra lo stoccaggio in Europa). Il suo prezzo non è certamente aumentato di 8 volte come quello della bolletta che ENI presenta all’azienda di cui sopra. Se così fosse e in tutta Europa, gli incassi della Russia in euro sarebbero aumentati dell’800% e la Russia sarebbe ora più ricca ora del Kuwait

 

Il gas che arriva per gasodotto, come quello algerino o russo, ha contratti pluriennali che si basano in sostanza sui costi di produzione del gas estratto in modo tradizionale e spedito per gasodotto nel mondo e questi costi non sono mai variati molto negli ultimi 20 anni (sono spesso indicizzati al prezzo del petrolio, il quale aumenta a volte dell’80%, ma non del 1,000%)

 

In ogni caso, il gas per gasosotto come quello russo o algerino da sempre costa 10 volte meno di quello estratto con il “fracking” in America, poi liquefatto, trasportato per nave e poi rigassificato. Tanto è vero che questo secondo mercato del gas è una novità recente, fino a dieci anni fa era quasi inesistente perchè appunto molto più costoso

 

Quello che gli italiani dovrebbero capire è quindi che “il gas aumentato di 10 volte” di cui leggono sui giornali è solo liquefatto e po rigassificato trattato al TTF che è una piccola quota. Il resto del gas non è aumentato nemmeno lontanamente come la bolletta di ENI 

 

Adesso è vero che gli Stati europei si vogliono accaparrare il gas liquefatto per nave dagli USA nell’eventualità che taglino il gas russo per cui chi lo vende ne approfitta ed è esplodo di prezzo. Ma dato che la capacità tecnica estrarlo per l’export (anche gli USA ne hanno bisogno), liquefarlo, spedirlo per container e poi rigassificarlo è limitata, resta una quota molto sotto il 10% del totale.

 

Il problema di cui gli esperti di energia dei giornali dovrebbero preoccuparsi e così i media e poi i politici è che artigiani e imprenditori sono schiacciati improvvisamente da costi di gas energia aumentati non del 18 o l’80%, ma dell’800% (due zeri, non uno zero) come quello citato all’inizio. E  anche di 10 o 12 volte tanto In tutta Europa, i casi di fabbriche di alluiminio e acciaio o altri settori energivori come la ceramica che chiudono e mettono in cassa integrazione.

 

Quindi la questione che noi stiamo provando da un paio di mesi, qui e altrove, a porre senza finora ottenere risposte è: se ENI fa pagare 8 o 10 volte il prezzo dell’anno scorso il gas ora alle aziende, quanto invece ENI paghi lei il gas che rivende ?

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: XTOL on Venerdì 19 Agosto 2022 19:01

questa la dedichiamo a Gano, che non ha ancora capito cosa c'è in gioco con i vaccini:

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Venerdì 19 Agosto 2022 18:55

Secondo me anche la vispa teresa quando si vedra' alle strette ricorrera'

alla moneta dei negri. La chiamera' littorio coin.

Purtrppo per lei se la comprera' solo Xstolto su istigazione dei suoi cazzari.

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Venerdì 19 Agosto 2022 11:34

Dipende sempre dal gaglioffo.

Siccome e' vecchio e spompato, non pompa piu' come una volta, ergo il prezzo alla pompa sale.

Ma questi sono ormai dettagli insignificanti, il gaglioffo adesso e' fuori dalla comunita' civile,

quindi bisogna cercare altre strade, poi, quando arrivano gli F16 (con annessi piloti ukraini) si

dovra' provvedere ad affrancare i russi dal capanno con la pecora incorporata e riportarli

allo status di comunita' civile. Ma ci vogliono decenni per completare l'opera.

E noi ? Semplice, nel frattempo entrano in azione le squadre espianto rapido temosifoni

e il gas disponibile viene destinato tutto alle attivita' produttive.

E che ce vo' ?

 

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Venerdì 19 Agosto 2022 11:18

A un certo punto succede una cosa bizzarra; un galioffo si mette a sparare missili alla 'ndo cojo cojo e il prezzo del gas passa da 1 a 10.

---------

e a natale dello scorso anno quando Putin mangiava il panettone e non sparava cosa ha sparato il gas oltre i 100 neuro cioè più o meno 7 o 8 volte il natale precedente ?

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Venerdì 19 Agosto 2022 10:14

E adesso un esercizio per gli asini (quelli con le orecchie, quelli che gli extraprofitti).

Pasquale fa di mestiere l'importatore/distributore di gas all'ingrosso. Siccome non

puo' mai rimanere senza, detiene sempre scorte per almeno un anno.

Il prezzo a cui compra per non intaccare le scorte e', ovviamente, quello corrente.

SIccome non puo' ritirare subito tutto il gas che compra si rifornisce sui mercati a termine.

A un certo punto succede una cosa bizzarra; un galioffo si mette a sparare missili alla

'ndo cojo cojo e il prezzo del gas passa da 1 a 10.

Questo determina una situazione molto divertente. Pasquale adesso compra il gas a 10

(a termine) pero' quello che riceve (che ha comprato un anno fa) lo ritira ancora a 1.

Il candidato calcoli a quanto deve vendere il gas Pasquale per non fallire, o, almeno,

per non scassare il bilancio dela sua dittarella.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Venerdì 19 Agosto 2022 09:17

se ne è andato dopo aver ottenuto al senato la fiducia definitiva (172 voti a favore, 39 contrari) dopo averla ottenuta alla camera su una legge sua ... un governo che ottiene la fiducia e si dimette ... mai vista una roba simile .... per l'informazione ebrea serva è stato sfiduciato e la colpa è del M5S

 

 

i politici discutono del nulla a reti unificate, tra le tante minchiate in corso di discussione la flat tax, quanto e come tassare questo o quello .... non si capisce di cosa si ciancia, per tassare qualcosa occorre che quel qualcosa esista ... chi farà reddito (e quanto reddito) in Italia da questo autunno ?


 Last edited by: lmwillys1 on Venerdì 19 Agosto 2022 09:20, edited 1 time in total.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: XTOL on Venerdì 19 Agosto 2022 08:17

quello che c'era da dire l'ho detto um mese fa: draghi se ne sarebbe andato se riteneva di aver fatto tutti i danni possibili

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Venerdì 19 Agosto 2022 08:14

chevvedevodì .... 

 

 

gnente

 

 

nun c'è gnente da dì

 

 

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Venerdì 19 Agosto 2022 07:59

oggi

https://ilmanifesto.it/la-speculazione-nelle-bollette-di-luce-e-gas

 

La speculazione nelle bollette di luce e gas

IL CASO. L’Autorità per l’energia ha deciso: dal 1° ottobre il costo di rifornimento del gas sarà indicizzato non più ad Amsterdam, ma in Italia. Ma siamo sicuri che sia vera svolta?

Edizione del 19 agosto 2022

Luigi Pandolfi

Martedì scorso, il prezzo del metano è andato sopra i 240 euro per Mwh (erano 18 euro a marzo 2021). Un nuovo record. Parliamo, invero, del prezzo di contratti derivati aventi come sottostante il gas naturale (futures). Si fissa il prezzo oggi per consegne (virtuali) che avverranno dopo mesi. Scommesse. In questo caso, la scommessa su un forte rialzo dei prezzi a partire dal prossimo autunno. Sullo sfondo, la guerra. Un gioco che stanno già pagando famiglie e imprese con le bollette di luce e gas. Insieme allo Stato – di nuovo i cittadini – che tra giugno 2021 ed aprile 2022 ha dovuto stanziare 9,7 miliardi per il caro-bollette. Soldi sottratti ad altri necessari interventi in campo sociale e sanitario.

Se fossimo al tempo di Marx – o anche di Adamo Smith -, quel che sta accadendo ci avrebbe lasciati a dir poco basiti. Allora, il fenomeno dei prezzi era una cosa semplice da spiegare. Il valore di una merce è dato dal lavoro socialmente necessario per produrla. Prezzo e valore, a questo stadio, coincidono, ma il primo più variare rispetto al secondo, a causa dell’oscillazione della domanda e dell’offerta. Tutto molto reale. Il lavoro, il prodotto del lavoro, la merce e il suo scambio, reale, sul mercato. Ciò che, un po’ più tardi, sarà messo in disparte dai «marginalisti». Cambio di paradigma: il valore di un bene è dato dall’«utilità» attribuita allo stesso dai consumatori. Ma rimaneva comunque una teoria del mondo reale. C’erano la produzione, i beni, la loro utilità per persone in carne ed ossa.

Vanno ancora così le cose nel capitalismo? Sì e no. L’estrazione di valore non ha più nel «lavoro vivo» la sua unica fonte e, per certi versi, il suo limite. E il mondo reale, quello della produzione e del consumo, è stato gradualmente sussunto a quello finanziario-speculativo. Il «finanzcapitalismo» di Luciano Gallino, grosso modo. Vale anche per il gas.

In Italia, fino al 2013 il suo prezzo era determinato sulla base di contratti a lungo termine indicizzati al prezzo dei petrolio. Una garanzia di (relativa) stabilità. Poi è arrivata la «riforma» (avvio nel 2011). Liberalizzare per favorire i consumatori. Solito mantra. Il prezzo si fa ad Amsterdam, al mercato virtuale Ttf (Title Transfer Facility), così da allineare i nostri prezzi a quelli più bassi d’Europa (taumaturgia dei mercati concorrenziali). Prezzo del gas ridotto, guadagni in bolletta. Più precisamente, l’Autorità per l’energia (Arera) parlava dell’opportunità di «trasferire nelle bollette i benefici dell’azzeramento dello spread fra i prezzi nazionali e i più favorevoli prezzi europei». Come se i «prezzi europei» fossero un dato acquisito per sempre e non fossero, invece, il riflesso di dinamiche congiunturali. E, soprattutto, delle aspettative degli investitori.

Lo dimostra, ancora adesso, il gap tra prezzo del «gas doganale» (quello reale dei metanodotti) e prezzo del «gas olandese» (scambiato virtualmente con contratti «derivati»). Un rapporto di uno a cinque. Ma il prezzo della nostra bolletta dipende dal primo o dal secondo? Purtroppo dal secondo. Perché il calcolo del costo della materia prima segue l’andamento dei futures. Di fatto, ad essere «trasferiti» in bolletta sono stati solo i costi della speculazione.

Intanto, l’Autorità per l’energia ha deciso che dal 1° ottobre il costo di rifornimento del gas sarà indicizzato non più ad Amsterdam, ma in Italia. Non si utilizzeranno più come riferimento le quotazioni di contratti derivati a termine, ma la «media dei prezzi effettivi» del mercato Psv italiano (l’hub nazionale dello «scambio virtuale»). Ma siamo sicuri che sia vera svolta?

A guardare l’andamento del prezzo Ttf e di quello Psv fino ad oggi, ciò che balza agli occhi è la loro (quasi)sovrapponibilità. E c’è una ragione. Il Ttf olandese è un indice di riferimento per tutto il mercato europeo (benchmark). Ciò che avviene lì, si riflette anche sui mercati locali. Evidentemente, il problema è più di fondo. Chiama in causa il rapporto tra finanza e bisogni. I bisogni dei singoli e quelli della produzione. Un tempo si diceva che nel capitalismo la produzione è per il mercato, non per i bisogni sociali. È ancora così. Ma con una differenza rispetto al passato: oltre il 90% dei capitali che girano per il mondo non hanno alcun legame con la produzione materiale di beni e servizi. Soldi per fare soldi. Ma non per questo la loro sorte non ci riguarda. A maggior ragione se le scommesse di players anonimi finiscono per determinare il costo della (nostra) vita.

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Giovedì 18 Agosto 2022 23:45

c'è anche un pizzettaro a due passi da Morphy, 

'pizzeria Funky Gallo di Roncadello, frazione di Casalmaggiore (Cremona)'

https://www.open.online/2022/08/18/cremona-parla-titolare-pizzeria-bolletta-4-mila-euro/

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: lmwillys1 on Giovedì 18 Agosto 2022 23:28

mah ... metto un altro video come quello che ho messo stamattina, forse questo è più vicino a voi dato che è in Emilia e potete andare a guardarlo in faccia ... perché non vi vedo ... non so, come dire ... almeno un pochino scossi per questi imprenditori che mostrano le loro bollette .... 

 

stavolta è il turno di un gelataio di Carpi, denuncia un leggero incremento (sempre all'interno del 7,9% istat) da 9 centesimi al kWh a 53 centesimi al kWh in un anno

https://twitter.com/RadioGenova/status/1558513040944930816

 

ma la mazzata dovrebbe arrivare ad ottobre ..... non so, secondo voi QUANTI resisteranno ?

 

 

voi sicuramente sapete spero che le bollette non pagate si riversano su chi le paga ... gli oneri di sistema si pagano , se si dividono in 1 milione o in 100.000 SI PAGANO, cambia solo l'importo a cranio

 

 


 Last edited by: lmwillys1 on Giovedì 18 Agosto 2022 23:32, edited 1 time in total.