By: Ganzo il Magnifico on Domenica 11 Settembre 2016 11:34
Ora ho capito Gianlini. Ma tu parlavi di razzismo anche verso gli italiani e i mediterranei. E questo invece non è vero. Io ci sono stato molto bene e ho diversi amici sposati con persone di lassù. Ti assicuro che ci considerano benissimo, almeno fino che non arriva il solito italiano testa di c. (putroppo è pieno), che non parla una parola di inglese e che crede solo per il fatto di essere italiano di avere il fascino di potersi trombare tutte quelle che incontra nei pub (poi alle volte se le tromba anche...). Ti assicuro che io avevo accesso a qualsiasi strato sociale. Ho ancora molti amici di lassù che quando possiamo ci sentiamo. Ah, e uno che sedeva nel board of directors era un indiano nato e cresciuto in Australia (australiano a tutti gli effetti, a cominciare dal suo inglese, eccetto che per il fatto che era del colore della cera testa di moro).
Loro con gli islamici sono semplicemente immiscibili. Ma quello che scrive l' articolo che hai citato è pieno di stupidi stereotipi. Evidentemente chi lo ha scritto (un inglese) ci si è trovato male. Quando citi la letteratura non dovresti prenderla solo perché ti dà ragione. Dovresti farne una disamina critica, secondo me.
A parziale conferma di quello che hai scritto ricordo che una volta vidi un bel paesino e decisi di andare ad abitare lì. I colleghi mi guardarono prima con facce stralunate, poi devono avere pensato "eh sì, lui non ha proprio capito". Me lo sconsigliarono fortemente senza assolutamente spiegarmene la ragione.
Andai a visitare il paesino e capii perché: erano tutti marocchini (o di quelle parti).
E' molto più complicato di quello che hai scritto tu. Gli scandinavi fanno di tutto per accoglierli. Ed è taboo parlarne male in pubblico.
#b##i#Ma vogliono che a casa loro si comportino *esattamente* come si comportano loro. Cosa che gli islamici si guardano bene dal fare. Non so se per volontà o per incapacità culturale#/i##/b#
#i#Leggiti bene quanto ho scritto in questi due paragrafi, perché rappresenta l' essenza del problema immigrazione in scandinavia. Cose che in 5 gg. a Copenhagen dubito che riusciresti mai a capire#/i#
#b##i#Gli scandinavi hanno paesi che funzionano in modo esemplare perché tutti cantano nello stesso coro e tutti sanno alla perfezione quali sono le note giuste. Non vogliono voci fuori dal coro perché sanno benissimo che distruggerebbero i loro paesi come li hanno conosciuti fino ad oggi.#/i##/b#
Dire che gli sturpi sono un atto di guerra è una sciocchezza. Se vengo a casa tua mi comporto come tu vorresti che mi comportassi. Non faccio i rutti a tavola, non piscio nel lavandino, non metto i piedi sul tavolo né tocco il c.ulo a tua figlia. Se a te queste cose non vanno bene me ne vado, non ti spacco la casa "in un atto di guerra". Ma in che mondo vivi Gianlini?
L' errore grosso che hanno fatto gli svedesi è di non aver capito che gli islamici non possano essere culturalmente scandinavi. Non dovevano accoglierli. Lo hanno fatto forse perché, e qui azzardo un ipotesi, hanno avuto un'ottima esperienza di integrazione con l' immigrazione italiana degli anni 50 e 60. Tutti oggi perfettamente omogeneizzati nella società scandinava. Forse pensavano di poterla ripetere...
L' ho scritto diverse volte: bisogna accogliere chi è culturalmente simile. Il romeno magari non sarà il top, ma dopo una generazione è italiano a tutti gli effetti. E così anche l' albanese cattolico o il serbo ortodosso. Gli italiani immigrati in francia dopo nemmeno un anno erano francesi.