ma come, u.i.llie? non eri tu che glorificavi lo stato, quello che "protegge i cittadini", "espressione della volontà popolare" e il resto delle puttanate pecoresche che ti riempiono il cranio?
bene, adesso lo stato ha stabilito che (ti adegui o te ne vai su un CUCUZZOLO!):
IL TRIBUNALE DI VITERBO CONDANNA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE AL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI DEI DOCENTI SOSPESI.
e c'è anche questa:
SENTENZA DEL TRIBUNALE PENALE DI CHIETI
Proscioglimento per A. F., lavoratore sanitario, ed il suo accompagnatore e nostro vice-coordinatore regionale Abruzzo Pietro Ferrante che si erano recati presso il centro di vaccinazione all’interno dell’Ospedale Civile di Guardiagrele per adempiere all’obbligo di somministrazione di “vaccini anti-COVID-19”, chiedere una adeguata anamnesi con relativa informativa, chiedere esami pre-vaccinali ed infine un eventuale rilascio di esenzione temporanea per svolgere gli accertamenti necessari.
A seguito della consulenza (durata circa 50 minuti) i due utenti sono stati denunciati dal personale vaccinatore ed il P.M. Giuseppe Falasca ha chiesto la condanna per interruzione di pubblico servizio (articolo 340 c.p.) alla pena di 4 mesi di reclusione (convertita in 9.000 euro di multa ciascuno).
“…la condotta incriminata, considerata “perturbativa” del servizio, in realtà è stata determinata da reiterati illegittimi rifiuti del medico vaccinatore alle richieste del paziente…”, così stabilisce il giudice...
...L’avvocato Danielle Marguerite Mastrangelo, del Foro di Pescara, e l’avvocato Marino Marini, del Foro di Roma, legali rispettivamente per A. F. e Pietro Ferrante, dichiarano congiuntamente la soddisfazione per questa sentenza e la rilevanza della esatta analisi del giudice sulle diffuse lacune nella prassi dei centri di vaccinazione rispetto alla tutela del diritto alla salute.
e questa, che è grossa!
...La sentenza è molto simile a quella del dicembre 2022 nella quale sempre al Tar del Lazio Aifa ammetteva di non essere in possesso dei rapporti di sicurezza perché in possesso esclusivo dell'Ema. Dopo l'assenza di riscontri sulla sicurezza, ora sappiamo che non c'era nulla neppure sull'efficacia, che è il requisito fondamentale oltre alla sicurezza per cui un farmaco e un vaccino devono stare in piedi.
Resta infine da chiarire l’ultimo punto: se bisogna chiederli all’Ema, allora è in Europa che bisogna rivolgersi. «Una mia collega tedesca che ha fatto un ricorso simile – ha detto Golinelli -, ha ottenuto dall’ente europeo un rifiuto altrettanto kafkiano: i dati sono coperti dal segreto che scherma i contratti di acquisto, che l’Ue ha siglato con le singole case farmaceutiche». In poche parole: non possiamo saperlo. È tutto segreto. O forse - e questo è un sospetto legittimo - non c’è mai stato nulla di documentato.